I VULCANI
COS’É UN VULCANO? I vulcani sono spaccature della crosta terrestre da cui fuoriescono materiali allo stato liquido, solido e gassoso. Il magma è sottoposto ad elevate pressioni. Quando trova fratture nella crosta terrestre, sulla spinta di tali pressioni, tende a risalire anche trasportato dalle sostanze gassose in esso contenute, ne conseguono le eruzioni. Qualcosa di simile accade quando si stappa una bottiglia di spumante.
TIPOLOGIE DI VULCANI VULCANI A SCUDO I Vulcani a scudo si formano da eruzioni effusive con colate di lava molto fluida; hanno in pianta una forma allargata e fianchi poco inclinati. Il nome deriva dal fatto che i vulcani a scudo sono grossolanamente rotondi, presentano spesso un piccolo cono al centro e coni laterali che li fanno somigliare a scudi borchiati di antichi guerrieri. Le dimensioni di un vulcano a scudo possono variare di molto e la struttura tende a ingrandirsi e a cambiare forma per l'accumulo di lave emesse alla sommità o lungo i fianchi. Si possono distinguere tre tipi di vulcani a scudo: il tipo islandese, quello hawaiiano e quello delle Galàpagos. Mauna Loa, Hawaii
VULCANI A CONO I Vulcani a cono o strato-vulcani, sono quelli che si formano quando fasi di effusioni laviche si alternano con periodi di emissioni esplosive di frammenti sminuzzati di lava (scorie, lapilli, ceneri) che si depositano attorno al cratere con vari meccanismi, accumulandosi come piroclastici. Monte Fuji, Giappone
VULCANI SOTTOMARINI I vulcani sottomarini sono delle aperture, al di sotto delle acque marine, dalle quali può fuoriuscire magma. La maggior parte delle eruzioni vulcaniche sul nostro pianeta si verificano al di sotto del livello del mare; si calcola che il 75% del magma annuo sia prodotto da vulcani sottomarini. Il magma, originato dal mantello terrestre, viene eruttato sulla crosta oceanica principalmente in due zone: nelle dorsali oceaniche, laddove i margini delle zolle divergono e viene formata nuova litosfera oceanica; in prossimità delle zone di subduzione, laddove è possibile rilevare quasi sempre fenomeni di risalita di masse rocciose con perforazione delle rocce sovrastanti. Vulcano Marsili, Isole Eolie
Vulcani lineari o islandesi L'Islanda è un'isola totalmente vulcanica. Per i geologi è un libro aperto verso le profondità del nostro pianeta. Lo studio delle lave permette infatti di comprendere meglio l'attività delle dorsali oceaniche e dei "punti caldi" della Terra.(ossia le camere magmatiche sotto la crosta terreste) Mentre gli Islandesi vivono con apprensioni le diverse fasi dell’attività del vulcano Bardarbunga, per i geologi l’analisi delle lave saranno di grande aiuto per meglio comprendere l’evoluzione del nostro pianeta. Se esiste un regalo infatti, che la natura ha voluto fare a chi si occupa dello studio della Terra è proprio la nascita dell’Islanda. Qui si vive tra i sibili dei geyser, i rombi dei vulcani e i brontolii delle caldere fumanti (esempio in Italia zona dei Campi Flegrei ):. Le pianure sono spesso nere di lava o ricoperte dai ghiacci, le spiagge sono scure, formate dall’incessante erosione delle lave basaltiche. La ragione di queste caratteristiche si trova qualche chilometro sotto la superficie.
LA STRUTTURA DEI VULCANI I vulcani sono formati da strutture comuni a tutti i tipi possibili: una camera magmatica, alimentata dal magma proveniente dal mantello; quando questa si svuota in seguito ad un'eruzione, il vulcano può accasciarsi e dar vita ad una caldera. un camino principale, luogo di transito del magma dalla camera magmatica verso la superficie. un cratere sommitale, dove sgorga il camino principale. 4) uno o più camini secondari, i quali, sgorgando dai fianchi del vulcano o dalla stessa base, possono dare origine a dei coni secondari. delle fessure laterali, niente poco di meno che delle fratture longitudinali sul fianco del vulcano, provocate dal suo rigonfiamento o sgonfiamento. Esse permettono la fuoriuscita di lava sotto forma di eruzione fessurale. .
ALCUNI VULCANI ITALIANI
LO STROMBOLI Lo Stromboli è un vulcano esplosivo e le sue eruzioni avvengono con una frequenza media di circa una ogni ora. La sua attività "ordinaria" ha luogo ad una quota di 750 m s.l.m. dalle diverse bocche eruttive presenti nell'area craterica e allineate in direzione NE-SW. Tale attività consiste in esplosioni intermittenti di media energia, della durata di pochi secondi ad intervalli di 10–20 minuti, durante le quali vengono emesse piccole quantità di bombe scoriacee incandescenti, lapilli, cenere e blocchi, con velocità di uscita compresa tra 20 a 120 metri al secondo ed altezze comprese tra poche decine fino ad alcune centinaia di metri.
VESUVIO Il Vesuvio è un vulcano esplosivo in stato di quiescenza dal 1944, situato nel versante orientale della città metropolitana di Napoli, nel territorio dell'omonimo parco nazionale istituito nel 1995. La sua altezza, al 2010, è di 1.281 m, sorge all'interno di una caldera di 4 km di diametro. Quest'ultima rappresenta ciò che è rimasto dell'ex edificio vulcanico (Monte Somma) dopo la grande eruzione del 79 d.C., che determinò il crollo del fianco sud-orientale in corrispondenza del quale si è successivamente formato il cratere attuale. È attualmente l'unico vulcano di questo tipo attivo di tutta l'Europa continentale. È fra i vulcani più rischiosi e studiati nel mondo; ciò è dovuto al fatto che sulle sue pendici e nelle vicinanze vi abitano circa tre milioni di persone e le conseguenze di un'eruzione sarebbero estremamente devastanti.
Vulcani effusivi L'attività vulcanica effusiva è caratterizzata da fuoruscita di lava molto fluida, in assenza di fenomeni esplosivi. L'attività effusiva è tipica dei magmi basaltici che originano lave a bassa viscosità e si manifesta con continue e relativamente tranquille colate laviche. Esempio il nostro Etna . Il vulcano si comporta in modo tranquillo e prevedibile per cui il rischio per le popolazioni circostanti è limitato addirittura :le lente colate di lava possono essere talvolta deviate artificialmente.
Vulcani esplosivi L'attività vulcanica esplosiva è caratterizzata dalla fuoriuscita di lava molto viscosa, accompagnata da manifestazioni esplosive. Quando il magma si avvicina alla superficie, la pressione scende improvvisamente e i gas ritenuti nel magma si liberano con violenza esplosiva. Il magma viene sminuzzato e le rocce circostanti sono rotte in frammenti di tutte le dimensioni. I frammenti, o clasti, eiettati sono detti piroclasti che, all'aumentare delle dimensioni, si distinguono in ceneri, lapilli, bombe e blocchi. Questo tipo di attività vulcanica è più distruttivo e rischioso per l’uomo .
VULCANI ATTIVI Un vulcano si dice attivo se la sua camera magmatica contiene magma che, quando dispone di pressione sufficiente esce all'esterno dando vita ad un'eruzione. La fuoriuscita di materiale è detta eruzione e i materiali eruttati sono lava, cenere, lapilli, gas, scorie varie e vapore acqueo. Le masse di rocce che formano un vulcano vengono chiamate rocce ignee, poiché derivano dal raffreddamento di un magma risalito dall'interno della Terra. La forma e l'altezza di un vulcano dipendono da vari fattori tra cui l'età del vulcano, il tipo di attività eruttiva, la tipologia di magma emesso e le caratteristiche della struttura vulcanica sottostante al rilievo vulcanico. I vulcani attivi in Italia oggi sono: Etna, Vesuvio, Stromboli e Vulcano
VULCANI SPENTI Si considerano spenti i vulcani che non manifestano alcuna attività (comprese le emissioni gassose) da molti secoli, e ciò perché la loro camera magmatica non è stata più alimentata Talvolta i vulcani spenti, anche dopo secoli di inattività, possono riattivarsi, come per esempio il monte Somma, che costituisce attualmente il cono sterno del Vesuvio, si ridestò improvvisamente nel 79 d.C. distruggendo Pompei. I vulcani spenti che si trovano in Italia oggi sono: I Monti Berici, i Colli Euganei, i Monti Cimini, il Monte Vulture, il Monte Pollino.
VULCANI QUIESCENTI I vulcani quiescenti si trovano in uno stato di quiete (cioè che non è attivo) da alcuni secoli e non sono pericolosi anche se da essi esce del vapore o del gas. Lo stato di quiescenza corrisponde a uno stato di esaurimento più o meno passeggero delle forze eruttive, in seguito a una precedente eruzione. I vulcani quiescenti possono tornare attivi. I vulcani quiescenti in italia sono: I Colli Albani, Ischia, Lipari, Panarea, i Campi Flegrei, l’Isola Ferdinandea, Pantelleria.
Italia e i suoi vulcani Qui sopra troviamo i vulcani attivi in arancione e i vulcani sottomarini in bianco