Filippo Maria Salvo Studio Legale Salvo ROMA
Una possibile applicazione Uno dei campi in cui il crowd funding ha trovato applicazione (in Italia e non) è quello del finanziamento dell’attività cinematografica. Il “peso specifico” del crowd funding nel settore Cinema è rilevante, soprattutto se paragonato con la principale fonte di finanziamento dell’industria cinematografica: le banche.
Il mercato del cinema italiano L’analisi economica del settore cinematografico italiano, relativa al 2013/2014 delinea un quadro caratterizzato da elementi tra di loro discordanti (ed anzi quasi sorprendentemente discordanti). L’anno in corso, infatti, ha tributato lusinghieri riconoscimenti sia alla produzione “di qualità” del cinema italiano (“La grande bellezza”), sia per la produzione commerciale (“Sole a catinelle”: oltre 50 milioni di euro di incassi).
Segue… A partire dal 2013 ad oggi, si è assistito ad un aumento del numero delle presenze nelle sale. Tuttavia, tale dato economico è confinato agli stretti ambiti nazionali. In Europa le cose vanno peggio. In particolare, la Francia ha perso quasi 11 milioni di spettatori (-5,3%), la Gran Bretagna 7 milioni (-4,0%), la Spagna 15 milioni (-16,0%).
Più presenze… meno investimenti! Quello che, però, ha allineato l’Italia al resto degli Stati Membri è il calo degli investimenti. Da un punto di vista contabile, infatti, la quota di finanziamento dedicata dalle “linee istituzionali” di reperimento dei fondi ha subito una significativa ed inaspettata flessione, passando da 493 milioni a 357 milioni di euro.
La causa: il tax credit Quanto alla situazione italiana, un elemento frenante degli investimenti è stato impresso dalla crisi economica globale e dal tardivo rinnovo (giunto a metà del 2013) delle disposizioni fiscali che regolano il riconoscimento del credito d’imposta agli investitori in nuove opere cinematografiche. Meno incentivi = meno investimenti.
Quali finanziamenti per il cinema? Le principali fonti di finanziamento “esterno” al capitale della casa di produzione sono, attualmente, rappresentate da: Banche (sponsorizzazioni, product placement, merchant banking); Tax credit (26% del costo medio del film); Crowdfunding; Fondi comunitari (è presto per dirlo…)?
Solo uno sguardo alle banche Banca o gruppoEvento/rassegna Tipologia di sponsorizzazione BNP ParibasCinemadaMareMain sponsor “Festival Internazionale del Film di Roma“ “Giornate degli Autori Venice Days“ “Settimana Internazionale della Critica“ “Capalbio cinema short film festival“ Banca IntesaFestival New Italian Cinema Events“ Banca dell’AdriaticoCinemadivinoSponsor regionale Banca CattolicaEst Film FestivalMain sponsor
Segue… La banca non è stata solo un canale di finanziamento “classico” (sponsor) dell’attività cinematografica. Alcuni film sono stati realizzati anche grazie al product placement (ad es.: Benvenuti al Sud Poste Italiane “’o postamàt”).
Crowdfunding per il “cinema” Il crowdfunding non rappresenta la principale fonte di finanziamento del settore. Tuttavia, sta assumendo una crescente importanza. Le tipologie del finanziamento in CF possono così riassumersi: Donazione A ricompensa Equity Misto.
Donazione Il modello “donazione” si basa sulla filantropia, in cui la gente dona denaro per una causa. Nell’ambito dell’industria cinematografica questo genere di finanziamento è rappresentato dal concetto di “sponsor” (commerciale), o “mecenate” (persone fisiche). Questa tipologia di finanziamento “crowd” è consigliabile se il prodotto audiovisivo realizzato affronta temi sociali e di attualità. + mecenatismo – sponsor/prodouct placement Piattaforme: Kapipal e “Produzioni dal basso”.
Ricompensa È il metodo più utilizzato dalle piattaforme americane (come Kickstarter). Le persone contribuiscono economicamente al progetto e la produzione offre loro qualcosa in cambio (un poster, un ringraziamento, un biglietto omaggio). In Italia Eppela e Starteed esempi di questa modalità operativa.
Equity I finanziatori conferiscono un determinato importo, a fronte della cessione di partecipazioni (o, in altri casi, obbligazioni) da parte della società di produzione. Normalmente il finanziatore non ha un interesse ad appalesare la propria immagine di impresa commerciale (non è uno sponsor!), ma ricerca solo un ritorno economico. SIAMOSOCI -> piattaforma di riferimento. Necessità di una analisi legale ed economica dell’iniziativa.
Misto È una tipologia di finanziamento eterogenea. Nel Regno Unito Crowdbnk offre questo tipo di modalità. In Italia non è utilizzata e, comunque, è poco conosciuta.
Tiriamo fuori i dollari… “…Nel 2012 i progetti lanciati nel settore “Film & Video” sono stati 9.600, di cui andati in porto. Le persone che si sono impegnate nelle campagne di crowdfunding offrendo denaro sono state , mentre i soldi raccolti sono stati dollari…” (Fonte: Indie a tutti i costi: 10 film realizzati con Kickstarter. Scritto da G. Capolino, in
Tiriamo fuori gli euro… “Io sto con la sposa”. Finanziato al 131% con € a partire dal 18 maggio 2014, secondo la formula del “Flexible Funding” (i soldi donati non vengono restituiti). Quote di donazione diversificate: € 2 (grazie!), 10 (streaming), 15 (biglietto), 20 (download + autografo), 30 (libro, download ed autografo), 40 (DVD, titoli di coda ed autografo), 50 (T-shirt, DVD…), 75 (poster, DVD…), 100 (titoli di coda, DVD…), 250 (anteprima…), 500 (anteprima con gli autori), 1000 (le migliori foto del film in un esclusivo album di matrimonio)
Io sto con la sposa: dati donatori (pochissimi quelli da 2 euro, un buon numero quelli “riservati”) visualizzazioni su You Tube “mi piace”. 1 sito internet (Alexa 59 links in) 1 atto di disobbedienza civile?
Conclusioni Il crowd funding: È coinvolgente. Effetto “coda lunga” anche dopo la fine del film (“…3.514 visualizzazioni su You Tube “mi piace”). Attesa come valore aggiunto. Non è detto che sia la forma più adatta di finanziamento. Bisogna conoscere per valutare.