Progetto selezionato nel quadro del Programma ALCOTRA Alpi Latine COoperazione TRAnsfrontaliera Italia - Francia (Alpi) e cofinanziato dal Fondo Europeo di Sviluppo Regionale Asse Qualità della vita - Misura 3.4 Istruzione formazione lavoro PARTNER DAL PROGETTO ALLA PRATICA DI INTERVENTO: RISULTATI E SPUNTI PER LA RIFLESSIONE Alessia Rossi 10 marzo 2015 DAL PROGETTO ALLA PRATICA DI INTERVENTO: RISULTATI E SPUNTI PER LA RIFLESSIONE Alessia Rossi 10 marzo 2015
Una decina d’anni orsono, in uno studio sui sistemi di orientamento dei paesi membri avviato dalla Commissione europea in collaborazione con l'OCSE, sono stati presi in esame i diversi metodi utilizzati per misurare i risultati del servizio di informazione e orientamento professionale. VALUTARE L’ORIENTAMENTO: UN’IMPRESA POSSIBILE? Tra i dati emersi è interessante evidenziare che chi tenta di eseguire studi di riferimento sui risultati delle attività di orientamento professionale o di fornire prove inconfutabili della loro esistenza, continua ad affrontare le stesse difficoltà.
Hughes et al. (2002) [1] hanno proposto un elenco di tali difficoltà : [1] I fattori che influenzano le scelte di carriera dei singoli e le loro decisioni, e che possono quindi influenzare i risultati, sono vari e molteplici; l’apporto dell’orientamento professionale è raramente quantificato ed è piuttosto “annegato” in altri contesti come il sistema educativo, il rapporto di lavoro e/o attraverso altre diverse iniziative; [1] [1] Hughes, D., Bosley, S., Bowes, L., Bysshe, S. (2002) The economic benefits of guidance, Centre for Guidance Studies Report, University of Derby. LE DIFFICOLTÀ DEL VALUTARE I SERVIZI DI ORIENTAMENTO
il confronto tra gli aspetti di apprezzamento presentati dai vari studi è problematico perché la natura dell’orientamento professionale, l’estensione dei lavori svolti e dei gruppi di beneficiari differiscono notevolmente; non esiste un insieme formale di criteri per misurare l'orientamento professionale o comuni metodi di raccolta dei dati o sui risultati. LE DIFFICOLTÀ DEL VALUTARE I SERVIZI DI ORIENTAMENTO
La valutazione complessiva del progetto, nell’arco dei due anni di realizzazione, è stata finalizzata a raccogliere dati quali-quantitativi relativamente a: L’IMPIANTO DI VALUTAZIONE IN HEAT impianto progettuale e modello di intervento proposto (assunti metodologici, articolazione dell’impianto); percorso realizzato (contenuti e articolazione del percorso, metodologie applicate); strumentazione adottata (tipi strumenti; modalità di trattamento dei risultati); esiti di momenti di valutazione da parte dei diversi soggetti coinvolti (responsabili dei servizi, professionisti COM e del placement, partecipanti).
Nell’ottica della valutazione, definibile di processo, sono stati coinvolti nella raccolta dati: gli ORIENTATORI MULTI-COMPETENTI (definiti COM) e i professionisti dei servizi di job placement che hanno realizzato i percorsi e che hanno testimoniato sugli aspetti di metodo e di gestione della relazione di accompagnamento; i partecipanti al progetto che hanno potuto, in fasi diverse dell’esperienza, rendere conto dei singoli passaggi che hanno caratterizzato la loro partecipazione. GLI ATTORI DELLA VALUTAZIONE
TRE FASI DIVERSAMENTE CARATTERIZZATE NEL METODO, IN FUNZIONE DELLA FINALITÀ DA PERSEGUIRE. Nella prima fase orientativa del percorso: FOCUS GROUP CON I PARTECIPANTI e QUESTIONARIO DI VALUTAZIONE Nella seconda fase del percorso volta al “placement”: secondo QUESTIONARIO DI VALUTAZIONE in auto-compilazione Al termine di ogni annualità un FOCUS GROUP CON I COM E I PROFESSIONISTI DEL PLACEMENT. FASI E STRUMENTI DELLA VALUTAZIONE
COMPLESSIVAMENTE, NELLE DUE ANNUALITÀ, HANNO PARTECIPATO AI DIVERSI MOMENTI DI VALUTAZIONE 56 PARTECIPANTI AL PROGETTO I RISPONDENTI ALLA VALUTAZIONE IN ITALIA 21 MASCHI 35 FEMMINE ETÀ MEDIA DI 23,9 ANNI 21 MASCHI 35 FEMMINE ETÀ MEDIA DI 23,9 ANNI
LA FOTOGRAFIA DEI RISPONDENTI
Alla richiesta di sintetizzare in poche parole l’esperienza consulenziale svolta, i partecipanti attribuiscono termini che vanno a comporre tre aree semantiche di significato: VALUTAZIONE QUALITATIVA DEI RISPONDENTI CHIAREZZA COME ESITO DEGLI STIMOLI E DELLA NOVITÀ VISSUTA; UTILITÀ DI AVERE UN PUNTO DI RIFERIMENTO, ANCHE GRAZIE ALLA PROFESSIONALITÀ DEGLI OPERATORI; SOSTENIBILITÀ DELLA PROPOSTA CONSULENZIALE
I 6 partecipanti francesi che hanno risposto ai questionari di valutazione confermano i dati raccolti in Italia. Decisamente elevata è stata la valutazione che i giovani hanno espresso circa la fattibilità/sostenibilità del proprio progetto di sviluppo (8,3 su 10), così come la soddisfazione complessiva verso il percorso svolto. I RISPONDENTI ALLA VALUTAZIONE IN FRANCIA
A detta di tutti i professionisti interpellati nella fase di valutazione finale, gli elementi di novità del progetto Heat possono essere dunque sintetizzati in questi due punti: presenza e valorizzazione di un obiettivo/progetto professionale da sostenere in modo mirato e realistico; presa in carico personalizzata che consente di costruire un percorso a misura di ogni partecipante. IL PUNTO DI VISTA DEI PROFESSIONISTI
Alcuni degli elementi di interesse e di riflessione sul piano tecnico-metodologico in ottica di replicabilità: i tempi del percorso nel rapporto tra tempo di elaborazione personale (in chiave più orientativa) e tempo organizzativo (in chiave di ricerca attiva delle opportunità); l’approfondimento sugli aspetti legati al benessere psico- fisico ; IN SINTESI
le strategie per definire un obiettivo professionale: elemento importante, poiché rivela la piena comprensione da parte di tutti i soggetti della differenza tra un percorso come il bilancio di competenze, o altri servizi già presenti, e che può non costituire elemento distintivo del percorso Heat; l’alternarsi nel percorso di momenti individuali e di gruppo: pensata non solo nella ricerca di un maggiore confronto e scambio tra i partecipanti a un progetto pilota, ma anche con una co-conduzione “mista” che veda l’integrazione tra professionisti di servizi diversi. IN SINTESI (segue)