1 Introduzione all’ E-government Gli assetti della P.A. e i loro mutamenti.

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
Il ruolo degli OIV nella valutazione dei servizi erogati dai Centri per l’Impiego IL MONITORAGGIO SUI PEG E SUI PIANI DELLA PERFORMANCE NELLE PROVINCE:
Advertisements

Progetto e-citizen Agostina Betta Direzione generale centrale organizzazione, personale, sistemi informativi e telematica.
Lazione delle-Government attraverso il Digitale Terrestre Giulio De Petra Responsabile Area Innovazione Regioni ed Enti Locali CNIPA.
TESTO UNICO DELLE NORME IN MATERIA INDUSTRIALE, ARTIGIANA E DEI SERVIZI ALLA PRODUZIONE L.R. 28 ottobre 2003, n. 20.
Progetto People La razionalizzazione dei processi nellambito dei progetti di e-government: il caso People. Bellaria, 07 Ottobre 2004.
Fondo Integrativo Speciale per la Ricerca 13 settembre 2004
FORMAZIONE TUTOR CORSI FORTIC Prima giornata Ufficio Scolastico Regionale per la Lombardia DS Enrico Danili Area ICT per le scuole.
Informazione ambientale e territoriale Sommario : Rilevanza dellinformazione ambientale e territoriale (qualificazione in termini di funzione amministrativa.
1 Area Comunicazione e Sviluppo Web09/10/2003Sito Web Provincia di Torino Provincia di Torino Area Relazioni e Comunicazione 1 01/12/03 Portale della Provincia.
Strumenti e percorsi per la protezione civile locale Antonio Triglia - Formez Torino, 28 Giugno 2006 Progetto Sindaci.
New Public Management Prof. Federico Alvino.
1 PROGRAMMARE SIGNIFICA COORDINARE LINTERVENTO DELLE AMMINISTRAZIONI PUBBLICHE AL FINE DI CONSEGUIRE GLI OBIETTIVI STABILITI NELLA FASE DI DEFINIZIONE.
Il ruolo delle Regioni e delle Province Autonome nella riforma del Sistan Maria Teresa Coronella Roma, 16 dicembre 2010 Direzione Sistema Statistico Regionale.
La cooperazione territoriale vicentina SBPV : Servizio Bibliotecario Provinciale di Vicenza.
Progetto Certificazione GDL: POLO di Calimera Forum del PROGETTO DI DECERTIFICAZIONE DEL SISTEMA Agenzia di Assistenza Tecnica agli Enti Locali.
1 A.I.F. VETRINA DELLE ECCELLENZE SEZIONE PROGETTI FORMATIVI Cosenza, 25 Maggio 2007 Corso di formazione per lattivazione ed il miglioramento degli sportelli.
1 Seconda ora Larchitettura di un sistema di e- government: parte seconda Un esempio di progetto di e-Government: il progetto servizi alle imprese Un esempio.
P. 1 © Paolo Ferrario: riproduzione riservata solo ai partecipanti ai corsi di formazione Dott. Paolo Ferrario Provincia.
1 © Paolo Ferrario: riproduzione riservata solo ai partecipanti ai corsi di formazione Prof. Paolo Ferrario Università
1 © Paolo Ferrario: riproduzione riservata solo ai partecipanti ai corsi di formazione Paolo Ferrario Università degli.
Ministro per lInnovazione e le Tecnologie I Piccoli Comuni e il digital divide I Centri Territoriali per i Piccoli Comuni Guido Pera Area sviluppo e-government.
Ministro per lInnovazione e le Tecnologie Lo sviluppo delle-Government e della Società dellInformazione Dalla prima alla seconda fase di attuazione delle-government.
Firenze, 13 gennaio
Roma Giancarlo Galardi
Ministro per lInnovazione e le Tecnologie Lo sviluppo delle-Government e della Società dellInformazione Dalla prima alla seconda fase di attuazione delle-government.
Terza Conferenza Nazionale sulle-government nelle Regioni e negli Enti locali Roma,1 luglio Centri Servizi Territoriali Il modello Piemontese Alessio.
Progetto PEOPLE Il riuso come processo dinamico di accrescimento della conoscenza Adelelmo Lodi Rizzini Segretario di progetto Roma, 10 maggio 2004.
Krenesiel Gruppo ITM - Finsiel Lattuazione delleGovernment nei sistemi regionali Alghero, 11 febbraio 2003 Il contributo delle imprese nella costruzione.
Architettura della programmazione Programmazione Strategica: UE OSC – Orientamenti Strategici Comunitari STATOQSN Quadro Strategico Nazionale Programmazione.
L'esperienza del Sistema Pubblico di Connettività (SPC) per la cooperazione applicativa tra le PA italiane Gaetano Santucci CNIPA Responsabile dell’Area.
Il progetto STARS: servizi e tecnologie per la partecipazione dei cittadini alle politiche della salute Giovanni De Costanzo – Dirigente dellUfficio Pianificazione.
Ministro per lInnovazione e le Tecnologie Ministro per lInnovazione e le Tecnologie Le-government per un federalismo efficiente: una visione condivisa.
Ministro per lInnovazione e le Tecnologie Commissione Permanente per linnovazione e le tecnologie MIT – Regioni Il nuovo progetto CRC Stefano Kluzer V.
Programmazione ……. verso lAccordo di Partenariato Tavolo A PROPOSTE su OT2 AGENDA DIGITALE Roma, 21 febbraio 2013.
1 APRILE 2009CST - BERGAMO Dati censimento istat 2001: 189/244 piccoli comuni (77%; media nazionale 72%); media abitanti 2100 CST - Bergamo Bergamo, 1.
Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali Programma Operativo Nazionale Governance e Azioni di Sistema (FSE) Obiettivo 1 - Convergenza [IT051PO006]
DidatticaER Il portale della Documentazione Educativa della regione Emilia-Romagna Direzione Generale Cultura, Formazione e Lavoro Servizio Monitoraggio.
E-government e cambiamento della PA italiana: i fattori critici di successo Ezio Lattanzio Verona, 26 febbraio 2007.
La nuova Intranet della Provincia di Ferrara e l’innovazione dei processi interni Ludovica Baraldi Bologna, 25 maggio 2006.
Il decentramento del Catasto ai Comuni Proposta operativa 27 settembre 2006.
Verso una rete regionale dei servizi Regione Campania – Assessorato al Lavoro e alla Formazione.
Teorie e tecniche del giornalismo
Ministro per lInnovazione e le Tecnologie Ministro per lInnovazione e le Tecnologie E-democracy: elementi qualificanti lavviso nazionale Giulio De Petra,
Esperto di E-government dello sviluppo locale (A.A. 2003/2004) Università di Pisa, Facoltà di scienze politiche 14 dicembre 2004 L'amministrazione elettronica.
Franco Todini, Regione Umbria - Consiglio regionale 1 La comunicazione per le-democracy Franco Todini Segretario generale Regione Umbria – Consiglio regionale.
Attenzione, si inizia….. III FORUM dello Sviluppo Locale Lucca 19 – 20 settembre 2005 Palazzo Ducale Lucca.
Presentazione del progetto Portico Nome del progetto: PORTICO (Pari OppoRtunità: le Tecnologie dellInformazione e della Comunicazione per lOccupazione)
Informatica Trentina, essere “società di sistema”: le iniziative per il comparto degli Enti Locali Ing. Mauro Piffer, Responsabile Area Comunicazione e.
Innovazione e Federalismo 4 dicembre 2009, Milano A cura di Alberto Daprà, Presidente.
Ministero dell’Interno Ispettorato Generale di Amministrazione Programma Operativo Nazionale - PON Sicurezza per lo Sviluppo Obiettivo Convergenza 2007.
Lezione n. 3 La repubblica delle autonomie
Il Piano di Zona: strumento di programmazione del sociale
Innovazione e federalismo Verso una visione condivisa dell’e- government nell’Italia federale Sessione : “Strumenti per l’attuazione del cambiamento”
R o m e o B r o g l i a - A s s e s s o r e a i S e r v i z i T e l e m a t i c i Provincia di Parma I l P i a n o d i e - g o v e r n m e n t d e l l.
Ministro per l’Innovazione e le Tecnologie Ministro per l’Innovazione e le Tecnologie Ministro per l’Innovazione e le Tecnologie Lo sviluppo dell’e-Government.
SCUOLE, GIOVANI E SICUREZZA Indirizzi normativi e pratiche di eccellenza Torino, 15 Ottobre 2012.
Nuovi strumenti di cooperazione per la promozione e l’attuazione dell’e-government Giulio De Petra Direttore dell’Area Innovazione per le Regioni e gli.
PROTOCOLLO D’INTESA TRA IL MINISTRO PER LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE E L’INNOVAZIONE E CONFINDUSTRIA per la realizzazione di servizi avanzati per le imprese.
Progetto PEOPLE PEOPLE e RIUSO Adelelmo Lodi Rizzini Segretario di progetto Roma, 10 maggio 2004.
La normativa italiana in materia di utilizzo delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione presso la Pubblica Amministrazione.
1 FORUM P.A. La partenza del Sistema Pubblico di Connettività Roma - maggio 2004M. Martini La partenza del Sistema Pubblico di Connettività ing. Marco.
1 seminario “Salute e Sicurezza sul Lavoro: trasferimento di innovazione in Europa” IL SISTEMA REGIONALE PER LA SICUREZZA E LA QUALITA’ DEL LAVORO IN LIGURIA.
27 giugno 2007CST Servizi associati per gli Enti Locali1 Centro Servizi del Territorio del Polesine Servizi associati per gli Enti Locali.
Aosta, 06/05/05CNIPA Carlo d'Orta Le politiche del MIT per l’e-government con le regioni Cons. Carlo D’Orta Direttore Generale CNIPA Centro Nazionale per.
Capitolo 9 Elementi per un percorso interpretativo
Ministro per l’Innovazione e le Tecnologie Ministro per l’Innovazione e le Tecnologie L’e-government per un federalismo efficiente: una visione condivisa.
Ministro per l’Innovazione e le Tecnologie I Centri di Servizio Territoriali per l’inclusione dei piccoli comuni Regione Lazio Roma 9 dicembre 2003 Guido.
Sviluppo locale e sociologia del Welfare. Livelli di governo Regioni (20) Province (109) Comuni (8101) Squilibri popolazione tra comuni e Regioni (10.
1 IL SISTEMA DELLE AUTONOMIE LOCALI LA SFIDA DELLA SEMPLIFICAZIONE La formazione della dirigenza locale per la semplificazione SSPAL Scuola Superiore Pubblica.
Pierangela Tedde Consorzio Eurosportello Confesercenti EIC IT 362.
Transcript della presentazione:

1 Introduzione all’ E-government Gli assetti della P.A. e i loro mutamenti

2 Il cambiamento istituzionale Riforma Titolo V della Costituzione Amministrazioni Centrali 20 Regioni 8100 Comuni 100 Province Ridisegno Istituzionale e nuovo Sistema delle Autonomie locali

3 Nuovo assetto istituzionale COME si declina?

4 Complessità del quadro istituzionale Trasferimento di competenze e responsabilità Verso un modello di stato federale Maggiore autonomia e trasferimento di crescenti competenze a Regioni, Province e Comuni ; Nuove forme di coordinamento tra le autonomie; Nuovo, concordato, quadro di regole secondo il principio di “cooperazione interistituzionale”

5 Complessità della normativa … …. Come è noto, Le politiche di decentramento amministrativo … avviate all’inizio degli anni ’90 dalla Legge 142/90 (“Ordinamento delle Autonomie Locali”), rilanciate dalla Legge Bassanini n° 59 del 1997, il DLg. 267/2000, I successivi decreti legislativi di conferimento delle funzioni statali (D.Lgs. 112/98; D.Lgs. 143/97 in materia di agricoltura e pesca; D.Lgs. 422/97 in materia di trasporto pubblico locale; D.Lgs. 469/97 in materia di mercato del lavoro ), hanno ridisegnato le funzioni attribuite ai diversi livelli e soggetti istituzionali, in applicazione del principio della sussidiarietà

6 Nuova Governance locale Come dare attuazione alla sussidiarietà verticale (Stato, Regioni, Enti locali) ed orizzontale (pubblico-privato); Come realizzare la “cooperazione istituzionale” in nome dell’efficacia dell’azione di governo; Come creare un nuovo quadro di regole, procedure e strumenti per sviluppare RELAZIONI; Come le relazioni creano lo SVILUPPO e COMPETITIVITA’ del TERRITORIO;

7 E- Government Perché l’E-GOV è strettamente legato ed anche “funzionale” al processo dei nuovi assetti istituzionali della P.A. e dunque alla “modernizzazione” della P.A.?

8 Perché l’e-government non è … … e non può essere solo la “digitalizzazione dell’amministrazione”, magari esemplificata da qualche best practice nell’amministrazione fiscale e/o nella politica degli acquisti pubblici. È piuttosto …good governance

9 Finalità del processo avviato Creare una AMMINISTRAZIONE SNELLA, ACCESSIBILE, TRASPARENTE Costruire un Governo APERTO E DINAMICO Dove valga il principio di partecipazione democratica del cittadino p.a. P.a. E-gov L. 241 cives DC. P.A. L.150

10 I fase E-Gov(2001 – 2002) : il MIT e la visione strategica La Pubblica Amministrazione (Locale) è fondamentale per l’attuazione dell’e-government  La Pubblica Amministrazione Locale è il front-end naturale per l’e-government orientato al servizio  Le Tecnologie dell’Informazione e della Comunicazione sono necessarie per l’attuazione sostenibile del federalismo  La Società dell’informazione (Lisbona) sviluppa processi di democraticità e si sviluppa in maniera ottimale a livello locale

11 L’approccio dell’E-GOV al cambiamento istituzionale Sostenere l’autonomia e promuovere la cooperazione delle diverse amministrazioni locali Costruire la strategia nazionale in modo cooperativo, valorizzando le esperienze delle amministrazioni locali infrastrutture Realizzare infrastrutture condivise a livello nazionale: rete, carta nazionale dei servizi, portale nazionale Promuovere il riuso delle soluzioni per sostenere le piccole amministrazioni e generare economie di scala

12 Progetti di E-government Offrire l’80% dei servizi on-line all’80% degli utenti: 1. Cittadini 2. Imprese Nuovi servizi creati on line Riuso dei servizi già implementati da altre PAL

13 Osservatorio permanente della Soc.tà dell’Informazione (1) M.I.T. e Federcomin: 47% della popolazione usa Internet 56% della popolazione ha il PC Contatto con la P.A.: 77,3%: reperimento informazioni 38,3%: interattività (scarica moduli e formulari)

14 Osservatorio permanente della Soc.tà dell’Informazione (2) Imprese: 33,6% accede on line ai siti e servizi pubblici; meno le PMI Servizi complessi 4,4% degli ospedali permette di prenotare una visita 5,8% degli studenti hanno un pc a disposizione a scuola (1 ogni 13 collegati ad internet )

15 I fase e-gov: principi e regole Definizione della rete nazionale - infrastrutture regionali Definizione dei servizi prioritari per cittadini e imprese organizzati per eventi della vita (80 servizi) Definizione di un modello di riferimento per la trasformazione del servizio in servizio on-line Promozione della aggregazione degli enti Promozione del riuso delle soluzioni tra diversi enti

16 Risultati della 1° fase Cofinanziamento di progetti mediante un avviso nazionale di selezione definito con il consenso di tutte la PA locali Previsione di un budget iniziale di 120 milioni di euro Definizione degli obiettivi dei progetti attesi: 1. Trasformazione dei servizi in servizi on- line per cittadini e imprese 2. Realizzazione di servizi di infrastruttura a livello regionale per l’interconnessione di tutte le amministrazioni del territorio

17 Ripartizione territoriale dei cofinanziamenti MIT (1) I 134 progetti selezionati intendono realizzare sia servizi ai cittadini ed alle imprese, sia servizi cosiddetti infrastrutturali. Il finanziamento complessivo di € 120 milioni è stato così suddiviso: - € 80 milioni, per 98 progetti che realizzano servizi ai cittadini ed alle imprese, - € 40 milioni, per 40 progetti che realizzano infrastrutture regionali o territoriali

18 Ripartizione territoriale dei cofinanziamenti MIT (2)

19 Criticità della I FASE Più progetti sullo stesso territorio: necessità di coordinamento e di accorpamento Più progetti con lo stesso obiettivo: necessità di integrazione Progetti a forte orientamento tecnologico con carenze nella progettazione organizzativa e formativa Costi troppo elevati: complessità inutili e differenze di costo sul territorio nazionale

20 Le linee della II fase E-GOV I Fase: 134 progetti approvati con la logica di una struttura aderenti ai bisogni del cittadino (80 EVENTI della vita) II FASE: AQP tra Governi regionali, provinciali, comunali ; una linea dedicata 1. Diffusione territoriale e Riuso 2. Il catalogo delle soluzioni 3. CST – Centri Servizi territoriali 4. E-Democracy 5. Inclusione dei piccoli comuni

21 CRC Regionali Centri Regionali di Competenza per l’e-government e la Società dell’informazione (CRC) costituiti tra le regioni e il Ministro per l’Innovazione e le tecnologie per: Promuovere l’accorpamento e l’integrazione dei progetti sul territorio Sostenere le amministrazioni più deboli nella realizzazione dei progetti Promuovere il coordinamento tra amministrazioni diverse Erogare formazione-intervento sulla gestione del cambiamento Costituire una knowledge base distribuita sul territorio nazionale.

22 L’ e-government entra nella II fase di attuazione Nella prima fase la convergenza delle amministrazioni nella realizzazione di un insieme mirato di progetti E’ necessario sviluppare ulteriormente la convergenza verso un comune quadro di riferimento E’ necessario ampliare la platea delle amministrazioni coinvolte fino ad includere tutte le amministrazioni E’ necessario operare in un quadro di risorse scarse E’ possibile individuare soluzioni di riferimento e promuoverne il riuso su larga scala

23 La visione condivisa Il quadro di riferimento tecnologico ed organizzativo si articola a tre diversi livelli: 1. Una visione strategica, che contiene gli obiettivi generali di riferimento 2. Le architetture di sistema che traducono la visione strategica strutture di attuazione 3. Gli strumenti tecnologici che consentono l’attuazione in termini tecnologici

24 I temi della “condivisione” 1. L’interconnessione tra tutte le pubbliche amministrazioni 2. Le modalità di erogazione dei servizi sul canale telematico 3. Gli strumenti e le modalità di accesso ai servizi erogati 4. I requisiti per garantire la sicurezza dei servizi on-line 5. Le architetture per l’interoperabilità dei servizi on-line sul territorio nazionale 6. I sistemi federati ed il riuso delle soluzioni 7. Le strutture di cooperazione per l’attuazione dell’e-government

25 Testo Unico: Codice dell’amministrazione digitale. E’ un Decreto Legislativo Per definire standard e procedure per l’utilizzo delle nuove tecnologie E’ un ricorso al digitale come regola dell’agire amministrativo

26 Grazie per la Vs. cortese attenzione Dott.ssa Patrizia MINARDI Regione Basilicata Ufficio Progettazione Strategica ed Assistenza Tecnica FSE tel e-