DIFFERENZE DIVERSITA’ DISUGUAGLIANZE di genere
Anno accademico 2011-2012 Approfondimento Stefania Tirini Il concetto di genere Anno accademico 2011-2012 Approfondimento Stefania Tirini stefaniatirini@gmail.com
Il genere, i generi: concetti e relazioni Le differenze fra donne e uomini possono essere ricondotte a due dimensioni: sesso determinato dalla specificità nei caratteri preposti alla funzione riproduttiva. Riguarda le differenze biologiche e fisiche fra femmine e maschi genere segnala le differenze socialmente costruite fra i due sessi e i rapporti che si instaurano tra essi.
Genere e sesso Genere e sesso sono termini interrelati ma non sinonimi il genere è un processo che trasforma le differenze biologiche in differenze sociali e definisce donna e uomo. E’ una specie di “rivestimento sociale” della base sessuale. E’ un prodotto della cultura umana.
Genere è un concetto dinamico Genere è un concetto culturalmente specifico e dinamico: varia tra le culture così come cambiano le relazioni di genere
Genere è relazionale Genere è un concetto relazionale: non è sinonimo per donne ma si riferisce a donne e uomini e al loro modo di interagire
Genere rivela le asimmetrie Genere cela una gerarchia connessa alle relazioni di potere. Il processo di costruzione dell’identità di genere parte dal presupposto che donne e uomini siano gerarchicamente ordinati e perpetua l’esistenza di una asimmetria sociale.
Genere è ovvietà Ciascuno di noi crea quotidianamente il genere,senza pensarci. Tra le prime cose che notiamo in una persona sono proprio la sua appartenenza sessuale e il livello di corrispondenza tra caratteristiche anatomiche e l’idea di donna e di uomo che ci aspettiamo, che accettiamo.
Genere: identità sessuata Identità di genere: la percezione sessuata di sé e del proprio comportamento, acquisita attraverso l’esperienza personale e collettiva. E’ una delle componenti fondamentali del processo di costruzione dell’identità.
I ruoli di genere I ruoli di genere: modelli che includono comportamenti, doveri, responsabilità e aspettative connessi alla condizione femminile e maschile e oggetto di aspettative sociali. Su di essi si basano la divisione sessuale del lavoro e l’attribuzione delle responsabilità nella sfera matrimoniale e della riproduzione sociale.
Due approcci teorici Dalla seconda metà degli anni settanta il concetto di genere entra a far parte del patrimonio concettuale e delle prospettive analitiche e interpretative delle scienze sociali. 2 filoni teorici: - teorie essenzialiste: la differenza sessuale è un dato naturale, originario e immodificabile. - teorie del costruttivismo sociale: la differenza sessuale è relativa, storica, soggetta al cambiamento.
Genere è un concetto appreso Il processo di acquisizione dell’identità di genere inizia già prima della nascita e continua lungo il corso della vita di donne e uomini. A questo processo contribuiscono tutte le agenzie di socializzazione: famiglia, scuola, gruppo pari, mezzi di comunicazione, esperienze lavorative… Concorrono alla polarizzazione di genere attraverso la produzione e riproduzione di stereotipi e luoghi comuni.
Genere, differenze, disuguaglianze I processi discriminatori basati sull’appartenenza sessuale passano attraverso le influenze familiari, la letteratura per l’infanzia, l’educazione scolastica, i messaggi dei mass media, i rinforzi istituzionali. lavoro di cura e cura di sé tempo per sé e tempo per gli altri lavoro e redditi sessualità
Il mutamento in corso Grande tensione fra tradizione e modernità sta ridisegnando i confini delle identità di genere. A) La vita delle donne presenta grandi cambiamenti: crescita dell’istruzione, aumento dell’occupazione, ridotta fecondità, autonomia economica e decisionale. B) La vita degli uomini è coinvolta da processi di ridefinizione dell’identità maschile, ma i contorni appaiono sfumati e poco chiari gli effetti che stanno producendo.
Le DISUGUAGLIANZE di genere
TEORIA DELLA DIFFERENZA NATURALE La divisione sessuale del lavoro è fondata da fattori biologici. Uomini e donne svolgono i compiti per i quali sono biologicamente più portati (Murdock)
APPROCCIO FUNZIONALISTA Rigida divisione dei ruoli all’interno della famiglia (T. PARSONS) ruoli espressivi per le donne ruoli strumentali per gli uomini
Ruolo cruciale della madre per la socializzazione dei figli (J. BOWLBY) Privazione materna: se il figlio è separato dalla madre o quest’ultima è assente, si rischia una socializzazione inadeguata e quindi difficoltà sociali e psicologiche
IL FEMMINISMO Cerca di spiegare le disuguaglianze di genere, a partire da tre filoni di pensiero: Femminismo liberale Femminismo radicale Femminismo nero
Femminismo liberale Lavorano all’interno del sistema culturale per riformarlo gradualmente. Agiscono su singole questioni (sessismo, discriminazione, disuguaglianza delle retribuzioni, ecc.) LIMITI: è una lettura parziale; non si coglie la natura sistemica del problema
Femminismo radicale Modello patriarcale: è sempre esistito in tutte le culture Gli uomini sono responsabili della sfruttamento delle donne e ne traggono i benefici Sfruttano il loro lavoro domestico e rendono loro inaccessibili i ruoli di potere e di influenza Classe sessuale (Firestone): gli uomini controllano la donna nella riproduzione e nell’educazione dei figli
LIMITI il patriarcato non può essere considerato un modello universale. Non si considerano le varianti storiche che può assumere. Restano fuori dall’analisi altri fattori che possono intervenire a creare disuguaglianza di genere, come l’etnia, la classe sociale, ecc.
Femminismo nero I modelli precedenti sono insufficienti perché si riferiscono alle donne bianche della classe media dei paesi industrializzati E le donne nere? Occorre riformulare un approccio che tenga conto di 3 elementi: genere, etnia e classe sociale (Hooks)
VIOLENZA MASCHILE E PERCHE’? violenze e molestie sessuali non sono casi isolati, frutto di psicopatologie, ma fanno parte dell’oppressione sistematica degli uomini sulle donne. Tutte le norme sociali e culturali che veicolano i comuni concetti di bellezza e di sessualità sono imposti dagli uomini alle donne e perpetuano la disuguaglianza di genere
Le relazioni di genere L’ordine di genere come “ambito organizzato di pratiche umane e relazioni sociali” che danno forma ai concetti di maschilità e femminilità (CONNELL)
L’ordine è costituito da 3 aspetti: Il lavoro: divisione sessuale delle attività, sia domestiche, sia professionali Il potere: le relazioni basate sull’autorità, sulla violenza o sull’ideologia La catessi: i rapporti intimi, affettivi ed emozionali L’interazione tra questi 3 elementi determina uno specifico ordine di genere
Maschilità egemone Maschilità complice Femminilità Più potere Meno potere Femminilità subordinate Maschilità subordinate Femminilità enfatizzata Maschilità omosessuale Femminilità resistenti
Maschilità egemone/complice La supremazia di genere viene esercitata attraverso dinamiche culturali che pervadono ogni ambito della vita. La m. egemone è collegata all’eterosessualità e al matrimonio Chi gode del dividendo patriarcale (cioè del dominio della mascolinità egemone nella gerarchia di genere) esercita una maschilità complice
Maschilità subordinata L’omosessualità incarna caratteristiche ripudiate dalla maschilità egemone e viene spesso stigmatizzata. Si colloca in una posizione di inferiorità nella gerarchia di genere
Femminilità subordinate Femminilità enfatizzata: è complementare alla maschilità egemone. È caratterizzata dalla condiscendenza nei confronti dell’uomo. Femminilità resistente: rifiuta il modello prevalente e propone una femminilità alternativa a quella enfatizzata (es. donne lavoratrici, femministe, lesbiche, single…). Sempre ignorate dalla storia
Crisi della gerarchia di genere Nuovo ordine per il genere, determinato da 3 fattori: Crisi delle istituzioni (es. matrimonio) Crisi della sessualità (indebolimento della maschilità egemone) Cambiamento degli interessi sociali (promozione dei diritti delle donne sposate e dei diritti degli omosessuali; diffusione di atteggiamenti antisessisti tra gli uomini)
Crisi del male breadwinner Cambiamenti nel mondo del lavoro e nell’istituzione del matrimonio Dall’uomo castigatore all’uomo nuovo
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