113. Gli utili e i ristorni  IL 30% DEGLI UTILI NETTI DEVE ESSERE DESTINATO A RISERVA LEGALE, INDIPENDENTEMENTE DALL’AMMONTARE RAGGIUNTO DA QUEST’ULTIMA.

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
IL SOCIO E LA COOPERATIVA
Advertisements

Diritto Commerciale II
IL BILANCIO DELLENTE LOCALE. Lo schema di bilancio (annuale e pluriennale) e la relazione previsionale e programmatica sono: approvati dalla Giunta Comunale;
Cooperazione Art – Cooperativa Le cooperative sono società a capitale variabile con scopo mutualistico Riforma delle società Legge n.
L E S O C I E T À C O O P E R A T I V E
Le cooperative: governance e operazioni straordinarie
Politiche finanziarie e corporate governance
La gestione collettiva del risparmio
TIPI società cooperative di società società semplice
La struttura del patrimonio netto formazione del capitale
Il sistema delle Cooperative
D.L. 13/08/2011 – N. 138 Nuova Tassazione Società Cooperative.
Fondazione Emanuele Casale
L’azienda, attraverso la gestione, svolge le operazioni necessarie per raggiungere gli obiettivi prefissati. Alcune operazioni si svolgono all’interno.
Il sistema delle operazioni di impresa
Le operazioni sul capitale La riduzione del capitale
Corso di diritto commerciale avanzato Prof. Mario Campobasso SECONDA UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI NAPOLI FACOLTÀ DI GIURISPRUDENZA CORSO DI DIRITTO COMMERCIALE.
Gestione collettiva del risparmio
La scelta della forma giuridica dell’impresa
Lettura ed Analisi del Bilancio La gestione dellimpresa.
ENTRATE USCITE Finanziamenti Investimenti + denaro
LA RIFORMA DEL DIRITTO SOCIETARIO
Variazioni finanziarie
Fondazione Emanuele Casale Scuola di Notariato dei Distretti Notarili della Campania Diritto Commerciale anno 2007/2008 IL CAPITALE SOCIALE Lezione IX.
Il Rendiconto del 2007 Provincia di Piacenza Area attività di supporto.
Le Cooperative in Agricoltura
I Modulo: L’Impresa Cooperativa
AZIONI (ARTT – 2361) Le azioni sono emesse con valore nominale o senza valore nominale Ciò comporta che nel caso di azioni senza valore nominale.
ECONOMIA AZIENDALE PROGRAMMA PRIMO QUADRIMESTRE CLASSI PRIME
Le assicurazioni in sanità: una soluzione condivisa è possibile!
Il patrimonio netto Lezione: martedì, 6 marzo 2012.
Lezione 8 - Il patrimonio netto
Prof. Christian Cavazzoni
SETTORE DELLE ARTI, DELLA CULTURA E DELLO SPETTACOLO
Roma 28 novembre 2013 Avv. Agostino Papa
Lettera della DG Concorrenza e decreto legge 112/08 Direzione nazionale Legacoop 10 luglio 2008.
il patrimonio sociale rimane invariato
SOCIETA SEMPLICE S.S..
98. Utili. Riserve NEL CASO IN CUI L'ESERCIZIO SOCIALE SI SIA CHIUSO CON DEGLI UTILI PER LA SOCIETÀ, L'ASSEMBLEA, CHE APPROVA IL BILANCIO, DELIBERA ANCHE.
LA DISCIPLINA DELLE SOCIETA’ COOPERATIVE E’ MODELLATA SU QUELLA DELLA
CAUSE DI SCIOGLIMENTO DELLE SOCIETÀ DI CAPITALI:
75. Le categorie speciali di azioni
reprimere il fenomeno delle scalate ostili occulte
La riforma del diritto societario
60. I conferimenti. Il finanziamento CONFERIMENTI POSSONO ESSERE CONFERITI TUTTI GLI ELEMENTI DELL'ATTIVO SUSCETTIBILI DI VALUTAZIONE ECONOMICA:  fatta.
costituire una Cooperativa
1 Roberto Genco Direttore Ufficio legale Coopfond S.p.a. D.lgs. 6/2003 Il quadro giuridico– societario della riforma.
Programmazione e controllo A.A a cura di Giovanni Melis
I redditi di capitale In questa categoria rientrano fondamentalmente: a) dividendi (quote di utili distribuiti dalla società ai soci) b) interessi (derivanti.
I processi di finanziamento
Programmazione e controllo A.A a cura di Giovanni Melis
Il bilancio di esercizio
Relazione tecnica del BILANCIO di PREVISIONE per l’anno 2015.
Riforma del diritto societario1 DECRETO LEGISLATIVO 17/01/2003 N.6 RECANTE LA RIFORMA DEL DIRITTO SOCIETARIO LE SOCIETA’ COOPERATIVE.
Le società cooperative – Disposizioni civilistiche
Lezione 17 Tipologie di fondi comuni di investimento
SOCIETA IN NOME COLLETTIVO
Società cooperative Applicabilità generale di norme su s.p.a. (art. 2519) o s.r.l. per piccola cooperativa Responsabilità limitata dei soci (art. 2518)
SOCIETA IN NOME COLLETTIVO s.n.c.. Caratteri generali È una società di persone È una società COMMERCIALE Può avere come oggetto sociale sia l’esercizio.
LE SOCIETÀ.
Le Start-up Innovative
Comune di Sospiro Rendiconto QUADRO RIASSUNTIVO DELLA GESTIONE FINANZIARIA GESTIONE ResiduiCompetenzaTotale Fondo di cassa al 1 gennaio ,75.
1 La cooperativa nella riforma del diritto societario Follonica 27/01/2006 Niccolo’ Persiani.
La Nuova Fiscalità nella Riforma del Sistema delle Cooperative.
1 Impresa cooperativa Fondi mutualistici Strumenti finanziari coop Roberto Genco Direttore Ufficio Legale e Contratti Coopfond S.p.a.
Tecnica Professionale – Corso progredito Anno accademico 2010 – 2011 LA CESSIONE DI PARTECIPAZIONI 3 a LEZIONE Presentazione a cura del Dott. Riccardo.
Le imposte sul valore aggiunto: IVA e IRAP Corso di Economia pubblica LZA.a
Le operazioni di gestione: I circuiti finanziari. Parte I
LE COOPERATIVE PROF. STEFANO BONORA DIRITTO COMMERCIALE.
Art Azione come unità di misura della partecipazione I diritti dipendono dalle caratteristiche delle azioni e dal loro numero Non dalle caratteristiche.
Transcript della presentazione:

113. Gli utili e i ristorni  IL 30% DEGLI UTILI NETTI DEVE ESSERE DESTINATO A RISERVA LEGALE, INDIPENDENTEMENTE DALL’AMMONTARE RAGGIUNTO DA QUEST’ULTIMA  IL 3% DEGLI UTILI NETTI DEGLI UTILI NETTI ANNUALI DEVE ESSERE DESTINATO AD APPOSITI FONDI MUTUALISTICI PER LA PRODUZIONE E LO SVILUPPO DELLA COOPERAZIONE UTILI

LIMITI ALLA DISTRIBUZIONE TRA I SOCI DEGLI UTILI RESIDUI SOCIETA’ COOPERATIVE A MUTUALITA’ PREVALENTE ALTRE SOCIETA’ COOPERATIVE l’atto costitutivo fissa la percentuale massima dei dividendi che possono essere ripartiti fra i soci sovventori GLI STATUTI DEVONO PREVEDERE:  il divieto di distribuire dividendi in misura superiore all’interesse massimo dei buoni fruttiferi postali aumentato di due punti e mezzo rispetto al capitale effettivo versato

 il divieto di remunerare gli strumenti finanziari offerti in sottoscrizione ai soci cooperatori in misura superiore al 2% rispetto a tale limite massimo  il divieto di distribuire le riserve tra i soci cooperatori  l’obbligo di devolvere, in caso di scioglimento della società, l’intero patrimonio sociale ai fondi mutualistici per lo sviluppo e la promozione della cooperazione (previa deduzione del capitale sociale e dei dividenti eventualmente maturati) IN TUTTE LE SOCIETA’ MUTUALISTICHE POSSONO ESSERE DISTRIBUITI DIVIDENDI SOLO SE IL RAPPORTO FRA PATRIMONIO NETTO E COMPLESSIVO INDEBITAMENTO DELLA SOCIETA’ E’ SUPERIORE AD UN QUARTO. LA QUOTA DEGLI UTILI CHE RESIDUA DOPO TALI DESTINAZIONI (RISERVA LEGALE, FONDI MUTUALISTICI, UTILI AI SOCI NEI LIMITI LEGALI), SE NON ASSEGNATA AD ALTRE RISERVE O FONDI O RIDISTRIBUITA AI SOCI, DEVE ESSERE ASSEGNATA A FINI MUTUALISTICI

I RISTORNI in un rimborso ai soci di parte del prezzo pagato alla cooperativa per i beni o i servizi da questi forniti, tenuto conto del costo effettivo sostenuto dalla cooperativa in una integrazione della retribuzione corrisposta dalla cooperativa per le prestazioni del socio CONSISTONO NELLE COOPERATIVE DI CONSUMO NELLE COOPERATIVE DI PRODUZIONE E LAVORO

SE UNA SOCIETA’ COOPERATIVA CEDE BENI O PRESTA SERVIZI ALLO STESSO PREZZO SIA AI SOCI, SIA AI TERZI, DEVE PROVVEDERE, PERIODICAMENTE, AD ASSEGNARE AI SOCI DEI RISTORNI, CHE CONSISTONO NEL RIMBORSO DELLA DIFFERENZE TRA IL PREZZO PRATICATO ED IL COSTO EFFETTIVO SOSTENUTO DALLA COOPERATIVA I RISTORNI VENGONO ATTRIBUITI AI SOCI NON IN PROPORZIONE AL VALORE DEI CONFERIMENTI, MA AL NUMERO DELLE OPERAZIONI DI CESSIONE DI BENI O SERVIZI INTERCORSE CON LA SOCIETA’ I RISTORNI COSTITUISCONO UNO DEGLI STRUMENTI TECNICI PER ATTRIBUIRE AI SOCI COOPERATORI IL VANTAGGIO MUTUALISTICO DERIVANTE DAI RAPPORTI DI SCAMBIO INTRATTENUTI CON LA COOPERATIVA. ALLE SOMME ATTRIBUITE AI SOCI A TITOLO DI RISTORNO NON SONO APPLICABILI LE LIMITAZIONI CHE LA LEGGE PONE PER LA DISTRIBUZIONE DEGLI UTILI