Sondrio, Settembre 2007 M.G. Russomanno, D.Barbieri, V.Zanolli U.O.Medicina Oncologica-C.P.O. Ospedale “Ramazzini” Carpi (MO) Da chiodi e cuscini a ".....libere di vivere" Da chiodi e cuscini a ".....libere di vivere"
Sondrio Settembre 2007
Sondrio Settembre 2007 Sintesi del progetto Presenza di un team multiprofessionale Cura centrata sul paziente Approccio globale alla persona Nuova cultura dell’assistenza Reparto come luogo di cura e parte del processo di cambiamento e riprogettazione Offrire spazi fisici ai pazienti Favorire i processi di auto-cura Favorire la fioritura di iniziative autonome
Sondrio Settembre 2007 COSA VOGLIAMO MISURARE La soddisfazione del paziente è il parametro a cui viene data priorità e che, soprattutto in un ambito come quello oncologico, è legato a doppio filo più a una condizione di malattia che di guarigione. Un altro parametro che sembra essere importante è la percezione che il paziente, durante e dopo interventi demolitivi e terapie faticose, riesce a ricostruire di sé. Infine la capacità progettuale che il paziente riesce a ridefinire indipendentemente dalla durata della sua vita. Ad una prima verifica risulta che l’80% dei partecipanti alle attività riferisce di vivere l’Ospedale come meno traumatico, più familiare ed accogliente; il 63% di avere maturato maggiore sicurezza nel rapportarsi con gli operatori; il 60% di affrontare esami, visite e terapie con meno ansia, grazie al confronto con gli altri. L’U.O. incrementa e perfeziona di anno in anno le esperienze nella convinzione che il reparto non debba essere solo luogo di terapia, ma anche luogo di “vita”.
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