PEDAGOGIA SPERIMENTALE

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Transcript della presentazione:

PEDAGOGIA SPERIMENTALE Università degli Studi Firenze Facoltà di Medicina e Chirurgia Corso di Laurea in Fisioterapia PEDAGOGIA SPERIMENTALE Docente Dott.ssa Antonia Stefanelli a.a.2011-2012

IL GRUPPO DI LAVORO

“SE GLI UOMINI DEVONO INTERESSARSI AD UNA COSA, E’ NECESSARIO CHE POSSANO PARTECIPARVI ATTIVAMENTE” HEGEL

IL GRUPPO ( Kurt Lewin 1951) “ Il gruppo è qualcosa di più o, per meglio dire, qualcosa di diverso della somma dei suoi membri: ha una struttura propria, fini peculiari e relazioni particolari con altri gruppi” 8Lewin K. Teoria del campo delle scienze sociali. Selected Theorical Papers. (Hardcover - 1951)

Le prime ricerche sui gruppi furono opera di Kurt Lewin (1890-1947), a cui dobbiamo la Teoria del Campo Quel che ne costituisce l’essenza non è la somiglianza o la dissomiglianza rintracciabile tra i suoi membri, bensì la loro interdipendenza.. “ Un gruppo è definito al meglio come una totalità dinamica basato sull’interdipendenza invece che sulla somiglianza” (Lewin 1948)

Un gruppo possiede una propria dinamica: tende a modificare il sistema degli eventi psicologici (forze) che esso determina. Gli squilibri delle forze esistenti fanno del gruppo un sistema che evolve (dinamico) e attraverso fasi di sviluppo punta ad un adattamento che trasforma le relazioni interpersonali in relazioni sociali (massima maturità interna).

ALCUNE TIPOLOGIE DI DI GRUPPO I GRUPPI DI DISCUSSIONE I GRUPPI DI ATTIVITÀ I GRUPPI DI LAVORO I GRUPPI DI STUDIO E/O DI APPRENDIMENTO I GRUPPI DI ORIENTAMENTO I GRUPPI DI COUNSELING I GRUPPI TERAPEUTICI

IL GRUPPO Interindipendenza : un evento che influenza un membro del gruppo li influenza tutti Relazioni interpersonali : gli appartenenti ad un gruppo interagiscono tra di loro, ossia entrano in relazione: Senso di appartenenza: pur non interagendo,i membri devono avere una percezione collettiva della loro unità Scopi comuni: i gruppi esistono per una ragione Motivazione: nei gruppi i singoli individui cercano di perseguire una propria soddisfazione mediante questa associazione Influenza reciproca: i membri si influenzano Relazione strutturale: vengono dati da ruoli e norme

GRUPPI FORMALI e INFORMALI GRUPPO FORMALE Costituito all’interno di una cornice istituzionale Obiettivi definiti dall’istitu- zione di appartenenza GRUPPO INFORMALE Aggregazione spontanea Scopo principale coltivare relazioni tra membri

I FATTORI COSTITUTIVI DEL GRUPPO DI LAVORO OBIETTIVI METODI RUOLI LEADERSHIP COMUNICAZIONE CLIMA SVILUPPO INDIVIDUALE E DEL TEAM

ALCUNI CONCETTI il principio della interdipendenza come supremazia del tutto sulle parti: il concetto di dinamicità inteso come conseguenza delle caratteristiche diverse da quelle risultanti dalla somma delle componenti: il concetto di tutto non come somma delle singole parti: il concetto di equilibrio, inteso come “ quasi stazionario” in fatti i nuovi eventi interni o esterni ne vanno a modificare la struttura. Vi è un contrasto tra forme di coesione e di destrutturazione. il gruppo inteso come sistema dinamico per i cambiamenti , trasformazioni , evoluzioni all’interno di un campo di forze

PERCHE’ UN GRUPPO POSSA EVOLVERSI

NEL LAVORO DI GRUPPO EMERGONO : negoziazioni di : obiettivi, metodi, ruoli, idee, decisioni confronto fra : persone, capacità, culture, stili di comunicazione IL LAVORO DI GRUPPO DEVE SVILUPPARE integrazione di : obiettivi individuali del gruppo e dell’organizzazione, metodologie, ruoli, competenze, qualità personali gestione delle differenze : competenze, percezioni, idee, soluzioni, aspettative, motivazioni E.Spaltro, P.De Vito Piscitelli   Psicologia per le organizzazioni  La Nuova Italia Scientifica  Roma  1990 

IL GRUPPO DI LAVORO E’ un insieme limitato di persone con la consapevolezza della loro unità Interdipendenti Interagenti in un certo periodo e in un certo spazio Legate da un senso di appartenenza Con valori, norme,ruoli dichiarati, accettati e condivisi Impegnate a raggiungere un certo obiettivo Impegnate nello svolgimento di un compito Motivate da interessi professionali, sportivi, aziendali, ecc.

Lo psicologo sociale Bruce Tuckman propose nel 1965 un modello di evoluzione della vita di gruppo che consiste in cinque fasi sequenziali:

LE 5 FASI DI FORMAZIONE E SVILUPPO DI UN GRUPPO FORMING STORMING NORMING PERFORMING ADJOURNING Non sono chiari gli obiettivi, i ruoli I componenti dipendono dal leader Conflitto e ribellione verso il leader Ostilità reciproca tra i membri Confronto ,clima positivamente orientato verso il gruppo Elaborazione di norma Risoluzione problemi di relazione Fase finale del gruppo Disimpegno emozionale I componenti tastano il terreno relazionale I componenti utilizzano le esperienze precedenti come riferimento Resistenze Rispetto al formarsi del gruppo Rifiuto del compito Libera circolazione delle informazioni Focus sul compito e la prestazione Completamento dei compiti Fine dei ruoli

LE DINAMICHE DI GRUPPO ( E. Spaltro Difese Sintomi di difficoltà e di tendenza a rimanere nella cultura di coppia Episodi Sintomi di staticità e di persistenza sul confine tra cultura di coppia e cultura di gruppo Fenomeni Sintomi di passaggio alla cultura di gruppo Appaiamento Fuga nel passato Fuga all’esterno Fuga in avanti Provocazione protettiva Spostamento del conflitto Silenzi Condensazioni Dipendenza Risonanza Regressione Transfert Leadership Socializzazione del linguaggio Rispecchiamento Catene di associazioni Interdipendenza Feed-back Equilibri Capri espiatori Confusione di ruolo Lamento per evitare l’aiuto Assistenza al conduttore Attacco e fuga Circolazione della leadership Accettazione delle differenze

SVILUPPO DEL GRUPPO DI LAVORO IL PROCESSO CHE PERMETTE AD UN GRUPPO DI OPERARE EFFICACEMENTE PREVEDE: COSTITUZIONE VERIFICA MIGLIORAMENTO

Costruito su fatti e dati osservabili COSTITUZIONE OBIETTIVI comunicativo,chiarito e condiviso , adeguato alle responsabilità del gruppo. verificabile Costruito su fatti e dati osservabili

METODI Criteri generali che regolano l’attività del gruppo Strategia con cui si affronta un progetto, si prende una decisione, si risolve un problema

RUOLI : il gruppo efficace sa utilizzare al meglio le differenze competenti dei suoi membri,coerenti con le caratteristiche personali,attribuiti in relazione delle caratteristiche del compito,in relazione agli obiettivi

MODALITA’ DI COMUNICAZIONE: è il processo chiave per il funzionamento del gruppo. Le principali componenti: ESPOSIZIONE FEEDBACK ASCOLTO CONFRONTO e SCAMBIO

CLIMA: è il vissuto emotivo del gruppo . E’ osservabile attraverso i suoi principali indicatori: SOSTEGNO CALORE SODDISFAZIONE RICONOSCIMENTO STIMA APERTURA e FEEDBACK

VERIFICA E’ necessario che i processi siano sottoposti a verifica A coloro che sono impegnati nelle attività sanitarie oggi, è richiesto: Capacità di adattarsi al cambiamento Flessibilità Capacità di confrontarsi, comunicare in attività integrate Apporti di idee innovative nelle progettualità Monitoraggio e diagnosi rispetto a risultati/obiettivi Criticità Punti forti l.

MIGLIORAMENTO Identifica la costruzione del sistema di competenze del gruppo di lavoro e la parallela crescita del sistema di competenze individuali • Esprime l’evoluzione del campo, la crescita, l’efficacia del gruppo di lavoro sulla base della verifica effettuata • È la testimonianza della formazione e trasformazione in qualcosa di diverso dalla somma degli individui che ne fanno parte

IL GRUPPO DI LAVORO DEVE EVOLVERE COME TEAM Obiettivi comuni Consapevolezza della missione del gruppo Relazioni di integrazione e adattamento Condivisione di impegni e responsabilità Benefici condivisi Impegno e partecipazione attiva Sviluppo di una comunicazione aperta

GRUPPO E CAMBIAMENTO Lavoro in gruppo Lavoro di gruppo … La qualità delle relazioni qualifica la tipologia di gruppo Tratto da “Pluralità” di E. Spaltro 1985