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Progetto Comunitario All’inizio dell’anno liturgico ogni comunità provvede ad elaborare il Progetto Comunitario annuale il più possibile aderente alle risorse e alle povertà presenti nella comunità di cui il Responsabile è garante ed animatore. Il progetto, attraverso scelte operative, concretizza nella vita comunitaria ed apostolica gli indirizzi del Progetto Triennale. Il Progetto Comunitario viene presentato ai Responsabili di Ramo per un opportuno riscontro. Ciascun associato della comunità contribuisce all’elaborazione del progetto comunitario nella consapevolezza che il suo apporto è indispensabile per il cammino armonioso della comunità e per l’efficacia del progetto stesso. (Direttorio – Vita spirituale – n. 5)

Progetto Comunitario Il progetto comunitario è uno strumento che permette ad ogni associato della comunità di riconoscere e sperimentare che egli è un dono di presenza dall’Alto, che viene posto accanto alla ricchezza dell’altro. Ciò si realizza mediante un comune discernimento dei percorsi possibili, ed una sintonia affettiva che è accoglienza, stima e perdono reciproco, in vista di scelte operative condivise (Direttorio – Vita spirituale – n. 5)

Reciprocità e ministero Il cammino dell’anno: Educarci ad una fraterna reciprocità. Dopo aver analizzato le differenze relative all’età, alla cultura e al genere (maschile - femminile), consideriamo quest’anno alcuni elementi relativi al servizio che svolgiamo: come laici o chierici, come incaricati di un qualche specifico servizio di responsabilità, oppure soltanto soggetti di quella responsabilità comune, che tutti anima ad un impegno costruttivo e condiviso.

Reciprocità e ministero Obiettivo: identità e differenze Manteniamo costante l’attenzione agli elementi unitari, a tutto ciò che costituisce la nostra profonda realtà di unione. Chiamiamo “reciprocità” l’incontro di questi due aspetti: dentro la comunione che ci unisce, le diversità sono chiamate a dialogare, a compenetrarsi, a realizzare la bellezza del dono reciproco.

Reciprocità e ministero testo biblico di riferimento: elementi per la spiritualità: elemento guida per la formazione ministeriale: elemento guida per la formazione umana: libro del profeta Ezechiele l’unità nel Corpo mistico, fondamento di amicizia il comune impegno apostolico nella diversità del servizio ministeriale corresponsabilità e servizio al bene comune

Reciprocità e ministero Il Libro di Ezechiele Di Ezechiele sappiamo che era figlio di un sacerdote e probabilmente sacerdote lui stesso. Resta il fatto che trovandosi in esilio, lontano dal tempio, non poté esercitare il ministero sacerdotale.

Reciprocità e ministero Il Libro di Ezechiele Oltre al fatto di essere scritto da un sacerdote, nel compiere il suo ministero profetico, Ezechiele vive spesso esperienze di grande debolezza, dolore e prostrazione. Proprio in tali situazioni emerge, l’esperienza del silenzio. La prima epoca della sua attività inizia e termina proprio con tempi prolungati di silenzio.

Reciprocità e ministero Il Libro di Ezechiele Tra i contenuti di maggior interesse, l’insegnamento circa la responsabilità personale, progresso importante nella storia teologica di Israele ed elemento decisivo nella valutazione che il nostro apostolato fa della persona come “soggetto attivo e responsabile”.

Reciprocità e ministero Le diversità nel medesimo impegno apostolico Unità e amicizia Vi sono comportamenti che dobbiamo fare nostri per attuare questa comprensione nella nostra vita di fede, per testimoniare che un legame profondo può renderci capaci non solo di relazioni interpersonali educate e rispettose, ma anche di donare noi stessi con autenticità e di essere generosamente responsabili del bene e della crescita comune. Cercheremo di rafforzare il secondo aspetto (quello del dono), senza purtroppo poter dare per scontato il primo, quello dell’educazione e del rispetto, su cui dovremo porre una vigilanza costruttiva ed efficace.

Reciprocità e ministero Le diversità nel medesimo impegno apostolico Ministeri e ruoli A questo livello della nostra esperienza associativa, cogliamo elementi sia di unione sia di diversità. Non smarriamo la ricchezza che ha sempre animato il nostro cammino grazie alla presenza di laici e sacerdoti impegnati a pari dignità nel medesimo apostolato.

Reciprocità e ministero Le diversità nel medesimo impegno apostolico C’è un compito fondamentale che è rivolto alla crescita dell’associazione e al bene comune. La realizzazione delle finalità associative è impegno affidato a tutti, nasce con la nostra appartenenza ai Silenziosi Operai della Croce e sta alla base di ogni ulteriore specificazione.

Reciprocità e ministero L’assemblea generale straordinaria Si tratta di un momento di grande importanza e che richiede da parte di tutti un’attenzione costruttiva, seria e serena.

Reciprocità e ministero Responsabili del nostro apostolato Il cammino formativo offerto agli iscritti del CVS ci deve trovare partecipi e protagonisti, capaci di riconoscere e favorire l’importanza di tali proposte.

Reciprocità e ministero Il servizio di una identità matura La verifica di come viviamo la diversità di ministero e di compito nel servizio comune, ha bisogno di occasioni programmate ed esplicite. I nostri incontri, nelle comunità o nei gruppi zonali, sono l’occasione più semplice e immediata, cui andrà posta la dovuta attenzione e cura.

Reciprocità e ministero Il servizio di una identità matura Negli incontri comunitari, la condivisione della liturgia della Parola domenicale è abitualmente l’aspetto che introduce e guida la riflessione ed il dialogo. Ci risulta invece più difficile trovare lo spazio per condividere insieme i temi suggeriti per la formazione umana.

Reciprocità e ministero Gli appuntamenti formativi Le giornate per la formazione permanente (per la formazione umana e i temi di spiritualità e apostolato propri dei Silenziosi Operai della Croce) e gli esercizi spirituali, compresa la Giornata di Fraternità, sono un preciso impegno per tutti: l’occasione per ridare vigore al nostro cammino formativo ordinario. La programmazione comunitaria ci aiuta certamente a disporre i nostri impegni in modo tale che tutti possano prendere parte a questi appuntamenti.

Reciprocità e ministero La lettera annuale dei superiori La liturgia domenicale Il sussidio mensile Accompagnamento e verifica dei formatori

Reciprocità e ministero La responsabilità personale della crescita nel contesto comunitario Ciò che rende efficace un lavoro di crescita umano-cristiana e la rende incisiva nella vita delle persone, sembra non essere tanto i contenuti proposti e metodi applicati ma l’assunzione di un metodo di valore dai contenuti solidi, che spinga le persone a perseguire gli obiettivi di un’autentica maturazione umana e cristiana, uscendo dai facili entusiasmi idealizzanti o dalla noia passivizzazione di una formazione permanente inefficace perché non fa sufficientemente appello alla responsabilità personale degli individui.

Reciprocità e ministero Individuare i propri doni per metterli in comune Il compito fondamentale della responsabilità della maturazione umana, è quella di individuare i propri doni e le proprie risorse per mettersi in relazione con l’altro diverso-da-sé e saperne riconoscere le potenzialità. Ciò richiede un reale lavoro di maturazione della propria esperienza di alterità, in un cammino di crescita relazionale fondato sulla tensione liberante verso Colui che dà senso ad ogni altra relazione.

Reciprocità e ministero Formazione interpersonale permanente La tradizione condivisa, le risorse messe a disposizione di tutti, i rapporti di amicizia, le attività comuni come la preghiera, i pasti e il tempo del riposo, il lavoro e la collaborazione nell’apostolato, sono i coefficienti preziosi che contribuiscono a costruire e rafforzare l’unità reciproca. Per questo obiettivo le persone si formano, si modellano reciprocamente e imparano a rendere la vita comune un vero laboratorio di reciprocità autentica, dove ognuno diventa responsabile della crescita dell’altro. La consapevolezza di tale compito importante e necessario passa attraverso il vissuto quotidiano.

Reciprocità e ministero Essere uomo vuol dire essere responsabile Il fine dell’educazione consiste nella capacità strutturata di decisioni responsabili. Farsi uomo è dichiararsi presente con un linguaggio esistenziale e consiste nel dire: Eccomi!

Reciprocità e ministero La responsabilità Responsabilità dice re-spicere, cioè guardare, stare al cospetto di e poi habilitas, come capacità di rispondere alle sfide delle situazioni diverse. Ogni incontro è come un invito, una chiamata o vocazione, uno stimolo alla pro-vocazione.

Reciprocità e ministero La responsabilità La responsabilità come affrontamento delle sfide che rende l’esistenza come resistenza.

Reciprocità e ministero Il cammino dell’anno Il Libro di Ezechiele Le diversità nel medesimo impegno apostolico Unità e amicizia – Ministeri e ruoli L’assemblea generale straordinaria Responsabili del nostro apostolato Il servizio di una identità matura Gli incontri comunitari – gli appuntamenti formativi – la lettera dei Superiori – la liturgia domenicale – il sussidio mensile – accompagnamento e verifica dei formatori La responsabilità Il contesto comunitario – la condivisione dei doni – la formazione interpersonale permanente – dire Eccomi esistenzialmente – esserci e rispondere