Territorio e confini Origini Costumi Chiesa Parrocchiale Festività Attività lavorative e non La squadra di calcioLa squadra di calcio.

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Territorio e confini Origini Costumi Chiesa Parrocchiale Festività Attività lavorative e non La squadra di calcioLa squadra di calcio

Putifigari Putifigari è un piccolo paese della provincia di Sassari con una popolazione di 730 abitanti. Durante l’epoca giudicale il territotio di Putifigari, non ancora costruito in centro autonomo, era compreso tra la curatoria di Coros (Regno di Logudoro) ed il Nulauro. Durante il regno di Sardegna Putifigari apparteneva alla provincia di Alghero ed era compreso nel mandamento di Ittiri della prefettura di Sassari. TERRITORIO E CONFINI L’estensione del territorio è di circa 54 Kmq. (5312 ha). Confini I suoi confini sono a nord con il comune di Uri, ad ovest con il comune di Alghero, a sud con il comune di Villanova Monteleone e ad est con il comune di Ittiri. Fiumi e Colline La superficie è prevalentemente collinare ed i rilievi più significativi sono: Monte Murone (493 m) Monte Ippas (347 m) e Monte Maiore (331 m). I principali corsi d’acqua, tutti a carattere torrentizio, sono rappresentati dal Rio “Sette Ortas”, che, provenendo da Monte Falcadu in territorio di Villanova, si snoda attraverso le campagne al confine di alghero, per sfociare nello stagno di Kalic; dal Rio Badde Mela, che, proseguendo con diversi nomi, incontra il rio Sette Ortas e forma il Rio “Serra”. Collegamenti Putifigari e oggi collegato ad alghero o via Villanova (34 Km) o via cuga (24 Km) mentre prolungando la Alghero – Valverde (7,5 Km) di altri 6 km si otterrebbe un collegamento diretto di soli 13,5 Km, con tutti i benefici che possono essere offerti dall’interscambio tra le economie agro pastorali locali e quelle turistiche della costa. Territorio e confini Home page–TerritorioHome page–Territorio—Origini–Costumi--Chiesa parrocchiale—Festività--Attività lavorative e non--CalcioOriginiCostumiChiesa parrocchialeFestività--Calcio

Putifigari e’ un paese molto antico, tanto che i primi segni della presenza umana risalgono alla preistoria. Putifigari nacque intorno al 1365 quando re Pietro D’ Aragona donò Il feudo a Don Pedro Boyl. IL territorio per oltre un secolo non venne abitato se non da alcune capanne di pastori. Nel 17° secolo la famiglia bolsi imparentò con la famiglia dei Pilo grazie al matrimonio di Don Matteo Pilo con Margherita Boyl. Furono i primi della famiglia Boyl a dare una svolta al popolamento di Putifigari.Si dice che tra la popolazione vi fossero alcuni malviventi che ebbero pene di giustizia. In seguito alla fondazione di Putifigari tute Nelle famiglie che vivevano grazie al lavoro nei campi Roccioso. Nel 18° secolo si successe il regno di Spagna a quello di Savoia. Furono proprio i Savoia a concedere il titoloni marchese a Pietro Pilo Boyl. Nel 19° secolo ci fu la piantagione di querce,ma vennero anche emanate leggi contro il feudo. Nel 1905 venne eletto sindaco il sig. Angelo Maria Tanca, ma nel corso di questo secolo si succedettero altri sindaci. Intorno alla metà del 1900 furono costruite la diga del Cuga E la galleria che collega il lago di Monteleone. Nella costruzione furono impiegati molti abitanti di Putifigari, infatti grazie a questo inpiego di gente di Putifigari nella costruzione della diga e della galleria l’ economia del paese migliorò. Le origini Home pageHome page–Territorio—Origini–Costumi--Chiesa parrocchiale—Festività--Attività lavorative e non--CalcioTerritorioCostumi--Chiesa parrocchialeFestività--Calcio

IL COSTUME Il costume di Putifigari è il costume tipico del Logudoro ed in particolare della zona Nord occidentale della Sardegna. In uso dai primi dell’ ottocento è arrivato sino a noi senza subire alcuna variazione. Per costume si intendeva l’ abbigliamento che veniva usato da contadini e pastori ; questi a differenza d’ oggi, avevano un abito uguale per tutti sia per modello che per tessuto. Ogni comunità aveva un proprio costume caratteristico. A Putifigari esistevano due costumi : uno quotidiano su estire de ogni die, ed uno per le occasioni importanti su estire de muda. Quest’ ultimo veniva dato in dote alle ragazze quando si sposavano e veniva indossato per la prima volta al matrimonio. Nel corso degli anni si fece dismettere l’ uso del costume che pian piano sparì. Fortunatamente sono stati recuperati alcuni esemplari antichissimi che hanno consentito la ricostruzione. Il costume femminile è composto dalla camicia (sa blusa ) di tela di cotone finemente lavorata ;il busto (s’imbustu) bianco, blu e giallo con una fascia rossa (su pitigliu ) per chiudere sul davanti ;il corpetto (su corittu ) di velluto di seta è ricamato a mano ; la gonna (sa munnedda ) di panno nero finemente pregiato ; il grembiule (sa falda ) nero a fiori ed il velo (su velu ) di tulle bianco o pizzo trasparente. Il costume maschile è composto dalle raghe (sas ragas ) pantaloni di tela di lino ; il gonnellino (sa lattranga ) di orbace nero finemente plissettato ; la camicia (sa blusa ) lavorata sul petto e nelle maniche le ghette (sos cambales ) di orbace nero ; il cappotto (su capottino o su cabbanu ) di orbace nero senza abbottonatura ; il gilet (su cosso ) di velluto nero con abbottonature laterali ed il copricapo (sa berritta ) della lunghezza di 70 cm. COSTUME GIORNALIERO Il costume femminile era composto dalla gonna nera finemente piegata, il grembiule, il fazzoletto, la casacca ( su gippone). Il costume maschile giornaliero si differenziava da quello festivo per la presenza dei pantaloni lunghi di orbace a sostituire raghe e gonnellino Attività Home pageHome page–Territorio—Origini–Costumi--Chiesa parrocchiale—Festività--lavorative e non--CalcioTerritorioOrigini–CostumiChiesa parrocchialeFestivitàCalcio

Marti Sussarello fece una proposta sulla chiesa parrocchiale nel 1597 di avere un sacerdote. I registri conservati nell’archivio parrocchiale partono dal Partendo dal 1770 ci fu la presenza di un gran numero di Sacerdoti. Tra cinquanta sacerdoti solo di sette venne registrata la morte e il luogo dove vennero sepolti. Dal registro dei Battesimi eseguiti nell’ultimo trentennio di 1700 si rileva ad un aumento che varia da 5 a 11 nati, per eccezione nel 1783 con 15 nati 1788 con 18 nascite. Due cittadini lasciarono al sacerdote in eredità le loro armi e i loro cavalli perché dal ricavato si potesse celebrare qualche messa. Home pageHome page–Territorio—Origini–Costumi--Chiesa parrocchiale—Festività--Attività lavorative e non--CalcioTerritorioOriginiCostumiFestività--Calcio

Particolare importanza ricopre la festa patronale che si festeggia ogni terza domenica del mese di maggio.La patrona a cui è dedicata la festa è Nostra Segnora de s’ena frisca che in italiano significa signora dell’acqua fresca. Molto probabilmente ha assunto questo nome perché è stata trovata vicino a una fonte d’acqua poco lontano dalle campagne del paese. La statua, situata nella parte più alta dell’altare, è composta da due soggetti la Madonna e il figlio Gesù; i due soggetti sono rivolti verso i fedeli, in particolare il figlio Gesù è rivolto alla folla con le braccia aperte come segno di benedizione verso la folla. La statua ha un importante valore artistico perle sue caratteristiche e affettivo per i fedeli. Una festa nata da pochi anni e quella di san Giovanni di cui si festeggia la nascita e la morte il santo viene festeggiato con un pellegrinaggio nella località di Tivu e Jolzi. Festività Home page–TerritorioHome page–Territorio—Origini–Costumi--Chiesa parrocchiale—Festività--Attività lavorative e non--CalcioOriginiCostumiChiesa parrocchialeCalcio

CALCIO La nostra squadra è composta da 15 giocatori. Ci sono 5 categorie : micro, pulcini,esordienti,allievi e i grandi. Tutti gli abitanti di Putifigari tifano per la Bojl tranne le più vecchie che si stufano stare a guardare. Si gioca quasi sempre il sabato sera o la domenica mattina. Gli allenamenti sono il : martedì ed il giovedì. Nell’ ultimo torneo al Mariotti ad Alghero siamo arrivati secondi. Il nostro allenatore si chiama Giacomo Contini, il nostro presidente si chiama Raffaele Usai ed il nostro dirigente si chiama Pietro Cherchi. Home pageHome page–Territorio—Origini–Costumi--Chiesa parrocchiale—Festività--Attività lavorative e non--CalcioTerritorioOrigini–CostumiChiesa parrocchialeFestività