IL VULCANISMO
Prima di iniziare devi: CONOSCERE: I concetti di massa, densità, pressione, calore, temperatura; La struttura interna della terra; I margini delle placche e i fenomeni ad essi collegati. SAPERE: Osservare un fenomeno naturale; Leggere e interpretare le carte geografiche.
Dopo aver studiato.. ... CONOSCERAI: La struttura di un vulcano; I vari tipi di vulcani; I fenomeni di vulcanismo secondario; … SAPRAI: Individuare relazioni tra tipo di attività di un vulcano e composizione del magma;
LE FORZE ENDOGENE Di quali fenomeni sono responsabili le forze endogene? Dall’azione di quali forze dipende l’aspetto della terra?
pressione e della temperatura Movimento del mantello e delle placche.
Dall’azione di quali forze dipende l’aspetto della terra?
CHE COSA E’ UN VULCANO ? È una spaccatura della superficie della terra che attraverso un condotto, è in comunicazione con una zona sottostante, posta a profondità variabile, che contiene materiale fuso misto a gas: IL MAGMA.
COME E’ FATTO UN VULCANO?
VITA E MORTE DI UN VULCANO Vulcano attivo: quando nella camera magmatica c’è ancora materiale che periodicamente si riversa all’esterno.
VITA E MORTE DI UN VULCANO Vulcano quiescente: quando rimane per un lungo periodo a riposo. VESUVIO
VITA E MORTE DI UN VULCANO Vulcano spento: quando esaurisce ogni tipo di attività.
PRODOTTI DEL VULCANO Magma; Materiali piroclastici; Gas.
I MAGMI ACIDI SONO PIU’ VISCOSI (MENO FLUIDI) DI QUELLI BASICI IL MAGMA I MAGMI ACIDI SONO PIU’ VISCOSI (MENO FLUIDI) DI QUELLI BASICI
Materiali piroclastici POLVERI CENERI LAPILLI BOMBE
GAS CO2,CO,NH4,HCl… 10% VAPORE ACQUEO 90%
ATTIVITA’ DEI VULCANI Struttura del condotto vulcanico Eruzioni lineari Eruzioni centrali Tipo di magma Eruzioni effusive Eruzioni esplosive Eruzione mista
Tipi di vulcano in base alla forma del cono: Vulcani a scudo caldere Strato vulcani
TIPI DI VULCANO In base al tipo di lava e di conseguenza al tipo di eruzione abbiamo 5 tipi di vulcani: PELEANO HAWAIANO VULCANIANO STROMBOLIANO PLINIANO
HAWAIANO CARATTERIZZATO DA LAVA BASICA MOLTO FLUIDA, ERUZIONI TRANQUILLE SENZA ESPLOSIONI. EDIFICI VULCANICI NON MOLTO ELEVATI.
STROMBOLIANO CARATTERIZZATO DA LAVA ABBASTANZA DENSA E ERUZIONI ESPLOSIVE. EDIFICIO VULCANICO MOLTO ELEVATO
VULCANIANO CARATTERIZZATO DA LAVA ACIDA E DA VIOLENTE ERUZIONI ESPLOSIVE. EDIFICIO VULCANICO RIPIDO
CARATTERIZZATO DA LAVA MOLTO VISCOSA E DA ERUZIONI ESPLOSIVE VIOLENTE. PLINIANO CARATTERIZZATO DA LAVA MOLTO VISCOSA E DA ERUZIONI ESPLOSIVE VIOLENTE.
PELEANO Lave molto viscose Temperature Relativamente basse… Ostruzione del cratere Fuoriuscita nubi ardenti e Valanga di materiali ad altissima velocità.
VULCANISMO SECONDARIO Solfatare Fumarole Mofete Soffioni boraciferi Geyser Sorgenti termali
VULCANISMO SECONDARIO solfatare fumarole Soffioni boraciferi mofete
VULCANISMO SECONDARIO gayser Sorgenti termali
I VULCANI IN ITALIA
I VULCANI IN ITALIA Etna Vulcano Stromboli Vesuvio
Un tempo era noto anche come Mongibello. è un vulcano attivo che si trova sulla costa orientale della Sicilia, tra Catania e Messina. È il vulcano attivo più alto del continente europeo e uno dei maggiori al mondo. La sua altezza varia nel tempo a causa delle sue eruzioni, ma si aggira attualmente sui 3.340 m. s.l.m.. Il suo diametro è di circa 45 chilometri. Un tempo era noto anche come Mongibello. Etna
Stromboli vulcano attivo, alto circa 920 metri sul mare e i fondali sono molto profondi (1200 m.). L' isola è un vulcano che emerge dal mare; la parte emersa è in attività persistente almeno da 2000 anni
Vulcano L'isola deve in effetti la sua esistenza alla fusione di alcuni vulcani di cui il più grande ma spento è il Vulcano della Fossa Sebbene l'ultima eruzione sia avvenuta nel 1888 - 1890, il vulcano non ha mai cessato di dare prova della propria vitalità ed ancora oggi si osservano differenti fenomeni: fumarole
Vesuvio è un vulcano esplosivo attivo (attualmente in stato di quiescenza) situato in Campania
Ultima eruzione: 1944 Ultima eruzione: 03/2005 Attività persistente
RISCHIO VULCANICO IN ITALIA PROBABILITA’ CHE UNA ERUZIONE POSSA VERIFICARSI + DANNI A COSE E PERSONE CHE QUELLO EVENTO POTREBBE PROVOCARE
POPOLAZIONE RISCHIO VULCANICO
IL CASO DEL VESUVIO E’ UN’AREA AD ALTISSIMO RISCHIO ANCHE SE ATTUALMENTE è IN FASE DI QUIESCENZA. UN’ ERUZIONE IN 10 MINUTI TUTTA LA FASCIA NEL RAGGIO DI 7 KM VERREBBE DISTRUTTA
IL CASO DEL VESUVIO = UNICA POSSIBILITà: DIFESA PASSIVA CAPACITà DI RICONOSCERE E INTERPRETARE I SEGNI PROMONITORI CHE INDICHINO L’AVVICINARSI DI UN’ERUZIONE PER METTERE IN ATTO I PIANI DI EMERGENZA CHE PERMETTANO DI EVACUARE L’AREA.
INTERVENTI ATTIVI: DEVIAZIONE DEL FLUSSO LAVICO. ETNA E STROMBOLI INTERVENTI ATTIVI: DEVIAZIONE DEL FLUSSO LAVICO.
Osserviamo… Perché avviene un’eruzione vulcanica? Una bottiglietta di vetro, una teglia di alluminio, un bicchiere di aceto, bicarbonato di sodio, Materiale colorante rosso per alimenti, terreno umido, un cucchiaio.
Cosa osserviamo? Dalla bottiglia esce un liquido rosso ricco di schiuma, che si spande lungo i fianchi della montagna
Procedura Sistemiamo la bottiglia al centro della teglia; Versiamo il terreno intorno alla bottiglia formando una piccola montagna; Mettiamo nella bottiglia un cucchiaio di bicarbonato di sodio; Mescoliamo l’aceto col colorante; Versiamo velocemente l’aceto.
La pressione dei gas componenti del magma Concludiamo.. Bicarbonato + Aceto anidride carbonica Pressione del gas fuoriuscita del liquido = La pressione dei gas componenti del magma permette che lo stesso magma risalga dal camino vulcanico e fuoriesca dal cratere provocando: L’ERUZIONE
CH3COOH+NaHCO3=CH3COONa+H2O+CO2 Acido acetico+Bicarbonato di sodio = Acetato di sodio+Acqua +Anidride carbonica
Concetti chiave: Vulcano : definizione e struttura Eruzioni : effusive, esplosive, lineari e centrali. Vulcani attivi, spenti e quiescenti Vulcanismo secondario RISCHIO VULCANICO
L'eruzione del vulcano islandese Eyjafjallajökull Paese: Sud-Islanda Tipo di vulcano: Strato-vulcano Ultima eruzione: 1821-1823 Altitudine: 1666 m 5,466 piedi Latitudine: 63.63°N 63°38'0"N Longitudine: 19.62°W 19°37'0"W
Le ceneri vulcaniche e i danni agli aeroplani Le ceneri vulcaniche sono piccole particelle di magma, di dimensioni inferiori ai 2 mm di diametro, che vengono immesse in atmosfera, raffreddate e consolidate, nel corso di un’eruzione. Sono composte prevalentemente da silicati e sono pertanto estremamente abrasive.
Perché sono pericolose ? sono particolarmente insidiose anche a causa della loro difficoltà ad essere viste. Infatti, in caso di copertura nuvolosa, di oscurità notturna o semplicemente quando sono molto diluite risultano difficilmente distinguibili dalle normali nubi atmosferiche. Inoltre i normali radar usati per la navigazione aerea non sono in grado di individuarle a causa delle loro piccole dimensioni.
Che danni possono provocare agli aeroplani ? 1.abrasione della propria superficie e in particolare della cabina di pilotaggio, con conseguente possibile opacizzazione dei vetri fino ad azzerare la visibilità da parte del pilota. 2. le ceneri fondono a una temperatura inferiore alla normale temperatura di esercizio dei motori a getto pertanto, a contatto con le turbine, possono fondersi e saldarsi sulle loro superfici, causando l’occlusione dei fori di aereazione e ostacolando il regolare funzionamento dei motori, nei casi più gravi fino a determinarne l’arresto. 3.possono inoltre interferire con l’elettronica di bordo causando malfunzionamento degli strumenti di navigazione e producendo forte odore di zolfo all’interno del velivolo.
La dispersione delle ceneri Le ceneri vulcaniche, prese in carico dai venti di alta quota si disperdono molto facilmente e possono compiere anche l’intero giro del mondo. Il 1816 viene ricordato negli annali meteorologici come “l’anno senza estate” per le temperature decisamente sotto la media registrate durante i mesi estivi. Sembra ormai appurato che tale abbassamento globale delle temperature fu determinato dalla dispersione in atmosfera delle enormi quantità di ceneri emesse l’anno prima dal vulcano Tambora, in quella che è ad oggi la maggiore eruzione vulcanica avvenuta in epoca storica, che costituirono di fatto un filtro alle radiazioni solari.
Il caso Etna L’Etna presenta una situazione peculiare, in quanto nelle sue vicinanze si trovano 3 aeroporti e in quanto spesso le sue manifestazioni eruttive sono precedute soltanto di pochi minuti da variazioni dei parametri geofisici monitorati, non concedendo lunghi tempi per l’allertamento.