Dai monti al mare, sicuri.. Obiettivo generale Costituire una organizzazione che contribuisca ad una gestione transfrontaliera efficiente - ampliabile.

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
FORUM PA 18/05/ Innovativi Eliporti al servizio del cittadino per viaggiare in elicottero a costi simili a quelli su gomma Com.te Michelangelo Serra.
Advertisements

Il sistema locale della protezione civile: linee guida, il piano di protezione civile, buone prassi Giornata di studio organizzata dal Comune di Tuscania.
Palermo, 19 ottobre 2005 Progetto Governance Progetto Pilota Regione Siciliana Kick Off.
Con lintroduzione della Costituzione Europea lUnione è stata dotata di personalità giuridica internazionale, come quella degli Stati nazionali: ciò significa.
Mediatori culturali dAmbito per cittadini immigrati Soggetti coinvolti Comuni dellAmbito Associazioni di cittadini stranieri Associazioni di volontariato.
Valutazione di un MMG Dr A.Romboli ASL 2 Lucca
1 LEUROPA DELLISTRUZIONE ROMA, 9 FEBBRAIO UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER IL FRIULI VENEZIA GIULIA Direzione Generale Regionale.
Politiche e programmi europei per la sicurezza e la lotta alla criminalità Rimini 5 dicembre 2006.
LA COOPERAZIONE TERRITORIALE EUROPEA
I contenuti dei documenti programmatici 1) 1)un'analisi della situazione della zona di cooperazione in termini di punti di forza e di debolezza e la strategia.
PROGETTO:Verona Aziende Sicure 2006 Verona, 23 marzo 2007 APPALTI E MANUTENZIONE Teoria e pratica.
LA PROVINCIA DI GORIZIA ED I FONDI EUROPEI DIREZIONE TERRTIORIO ED AMBIENTE PROVINCIA DI GORIZIA ASSESSORE: DOTT. MARCO MARINCIC DIRIGENTE: ING. FLAVIO.
Il D.Lgs. n. 150/2009 – Lecce 25 gennaio 2010 Organizzazione del lavoro e sistema di valutazione Verso nuovi modelli organizzativi e di valutazione delle.
La Governance delle Energie Rinnovabili Giuseppe Floris Anna Lallai
Temi strategici per la protezione dellambiente e la promozione di uno sviluppo sostenibile dello spazio MED Working group Protezione civile e rischi naturali.
1 Seminario Strumenti per la Cooperazione transnazionale del FSE Roma, 4 dicembre 2008 Ministero del Lavoro, della salute e delle politiche sociali Coordinamento.
Nereus International Workshop, Matera Fabrizio Spallone – Sviluppo Italia Molise 8 giugno 2012 Presentazione del progetto THE ISSUE.
Le Istituzioni Europee
incoraggiare la creazione di un ambiente propizio allo sviluppo delle imprese nel settore turistico favorire una migliore cooperazione tra gli Stati membri,
Area Programmazione e Controllo REGIONE TOSCANA Settore Strumenti della programmazione regionale e locale La programmazione regionale: principi, finalità
6. La cooperazione regionale nellEuropa sud-orientale Corso BETA Gorizia Ottobre 2005.
Il Programma transfrontaliero IPA Adriatico Dott.ssa Giovanna Andreola Regione Abruzzo – Servizio Attività Internazionali Venezia Mercoledì,
Tavolo di concertazione INTERREG IIIA Italia-Slovenia U.P. Cooperazione transfrontaliera Venezia, 29 novembre 2006.
Rete Nazionale delle Autorità Ambientali e delle Autorità di Gestione GdL Monitoraggio VAS Tematica governance Napoli novembre 2011.
Il Programma transfrontaliero IPA Adriatico Dott.ssa Giovanna Andreola Regione Abruzzo Servizio Attività Internazionali Pescara, 28 Settembre.
Unità Operativa Dissesti Idrogeologici e Protezione Civile
GUIDA SINTETICA ALL’INTERREG III/A
I piani strategici delle città Verso una valutazione delle nuove esperienze Bruno Dente IRS e Politecnico di Milano.
Corso di Ingresso per aspiranti volontari Appunti sul Sistema di PC
Potenziamento delle attività dellOsservatorio Regionale sulla sicurezza urbana per la promozione, programmazione, il coordinamento ed il monitoraggio degli.
Piano immigrati 2009 ATS XVI. INTERVENTI PIANO IMMIGRATI 2008 Ente LocaleDenominazione interventi Comunità Montana dei Monti AzzurriEtno – culture - Tutto.
«Linee dindirizzo della riorganizzazione della Protezione Civile della Provincia di Milano » Assessorato alla Protezione Civile a cura di Massimo Stroppa.
La consulenza aziendale nella PAC 2014/2020: prospettive
RELAZIONE FIGURE STRUMENTALI
La comunicazione nella gestione dei rifiuti 1 La comunicazione nella gestione dei rifiuti Luca Marcantonio [ comè e come dovrebbe essere ] [+ qualche proposta.
IV CONFERENZA ITALIANA PER IL TURISMO I fattori di competitività del territorio e lorientamento al prodotto Il contributo dellosservatorio per gli operatori.
POR FESR FVG OBIETTIVO COMPETITIVITA REGIONALE E OCCUPAZIONE Programma operativo regionale FESR Relazioni internazionali e comunitarie.
2 Creazione di un sistema integrato di sicurezza per la gestione in modo unitario e condiviso, nel rispetto delle reciproche competenze, delle problematiche.
Mod. 12 ud. 39 Finanziamenti Pubblici al Turismo.
Il volontario: diritti, doveri, responsabiità a cura di D. Bellè Laboratorio e-Learning (LabeL) Università di Udine 1 Obiettivo della lezione: Conoscere.
Strasbourg 05/06/07 Strasbourg 31/07/ ASSOCIAZIONE DELLE AGENZIE DELLA DEMOCRAZIA LOCALE Focus sui progetti di cittadinanza attiva.
Fattori critici di successo: analisi SWOT
Sandra Botticelli 10/09/2014 “Accordo di collaborazione fra la Protezione Civile della Provincia di Firenze ed ARPAT per le emergenze ambientali - modello.
Dott.ssa Benedetta Dell'Anno
Linee guida per la disciplina del Servizio di Polizia Locale regionale e delle politiche integrate di Sicurezza Urbana.
Promozione del sistema integrato di servizi sociali e sociosanitari
LINEE GUIDA PER LE PROCEDURE OPERATIVE. DA SEGUIRE. NELL’ESPLETAMENTO
FDL Dipartimento FRS FONDI STRUTTURALI Una risorsa finanziaria importante per lo sviluppo della Regione, del Paese e della Comunità Europea.
Regole di implementazione in tema di Specifiche per i Dati Spaziali e loro armonizzazione secondo le aspettative della Commissione Europea 9a CONFERENZA.
Politiche Locali (nazionali e internazionali) per la sicurezza urbana Lezione 03 Corso di Formazione in Sicurezza Urbana Milano, 8 marzo 2008.
"Sicurezza delle Infrastrutture Critiche: la Sfida Europea"
Di cosa parliamo quando parliamo di politica di cooperazione allo sviluppo (CSV) ? Come collochiamo la Politica di CSV dell’UE nell’ambito dell’ordinamento.
Marzia marangon1 URP & REGIONI STRATEGIE DI COMUNICAZIONE CONDIVISA.
I Fondi indiretti all’interno dell’Unione Europea
LO STATO DELL’ARTE E LE PROSPETTIVE FUTURE PER PATRIMONIO STRADALE DELLA CITTÀ METROPOLITANA DI TORINO. Torino, 13 luglio 2015.
Technical Assistance Office Socrates, Leonardo & Youth Joseph WILLIAMS SOCRATES-MINERVA.
Dai monti al mare, sicuri.. Obiettivo generale Costituire una organizzazione che contribuisca ad una gestione transfrontaliera efficiente - ampliabile.
Geografia dell’Unione Europea Martedì 13 dicembre 2011 Dott. Pierluigi Magistri.
EURES Il lavoro si muove in Europa! SERVIZI EUROPEI PER L’IMPIEGO.
“ CORSO per Volontari Operativi Generici di Protezione Civile” a cura della funzione FORMAZIONE del CCV-MI ( Comitato di Coordinamento Volontariato di.
Azione n°: ENT/CIP/09/B/N06S00 “Reti della Conoscenza per la Competitività e la Sostenibilità del Turismo Europeo” Presentazione di Massimo Canalicchio.
Linee strategiche per il futuro: programmazione Giovanna Indiretto – Unità Pari Opportunità.
3/10/2008VI CONVEGNO NAZIONALE SUL COMMERCIO 1 LE ESIGENZE DI INNOVAZIONE NEL SETTORE COMMERCIALE Marco Volontà.
Prefettura di Teramo Ufficio territoriale del Governo PROVINCIA DI TERAMO VI SETTORE Comitato Operativo per la Sicurezza Stradale C.O.S.S. Report n. 1.
01/06/2016 Siracusa - Castello Maniace 1 Presidenza della Regione Siciliana Dipartimento regionale della Programmazione Autorità di Gestione PO Italia-Malta.
Fondi Strutturali Obiettivo “Competitività regionale” PROGRAMMA OPERATIVO REGIONALE - FERS.
02/06/2016 Catania 1 Evento di Lancio del Programma e presentazione primo bando Auditorium Monastero dei Benedettini Catania 25 gennaio 2010 Presidenza.
Comitato di Sorveglianza 15 giugno 2010 INFORMATIVA SUL PIANO DI COMUNICAZIONE Comitato di Sorveglianza - Cinquale di Montignoso (MS), 15 giugno 2010.
INTERREG IIIA ITALIA SLOVENIA Procedure di selezione delle proposte progettuali Barbara Repetto Segretariato Tecnico Congiunto INTERREG IIIA Italia-Slovenia.
Informativa sulle attività dell’Autorità Ambientale 13 Maggio 2016 POR FESR Informativa sulle attività dell’Autorità Ambientale 13 Maggio 2016.
Transcript della presentazione:

Dai monti al mare, sicuri.

Obiettivo generale Costituire una organizzazione che contribuisca ad una gestione transfrontaliera efficiente - ampliabile ad altre aree della Comunita’ – sia dei rischi derivanti da eventi naturali sia da quelli causati dall’opera umana in grado di monitorare costantemente il territorio nelle aree della Carinzia, Udine e Gorizia effettuando congiuntamente interventi di protezione a favore delle popolazioni residenziali.

Obiettivi specifici Realizzazione di: un Centro di Coordinamento a Gemona, nell’ambito della caserma degli Alpini con una Sala Situazioni attrezzata con moderni sistemi di telecomunicazioni, maxi-schermi di proiezioni, Computers connessi ad una rete telematica comune a tutti gli enti interessati, realizzazione Sito Web multilingue ed una sala stampa; un piano di interventi regionale contenuto in un Manuale Operativo multiliguistico con protocolli unici di intervento e la condivisione di mezzi e risorse. Lingue previste: ITA TED INGL SLO la mappatura digitalizzata delle aree di interesse suddivisa per tipologia di rischio, tipologia di interventi e “Safe Areas” selezionate e predisposte per le successive operazioni di “Rescue” dei cittadini secondo il livello di allarme raggiunto; corsi di formazione tecnici e linguistici (ITA TED INGL SLO) per gli operatori addetti alla Sala Situazioni con addestramento simulato e congiunto con le squadre della protezione civile; campagna consultiva e informativa con la produzione di cartelloni/poster da affiggere nelle piazze dei paesi, villaggi, citta’ delle tre aree di interesse per informare la popolazione;

ALPE ADRIA SECURITY SWOT STRENGHTS Esperienze di cooperazione in materia di protezione civile; Capitale Sociale interamente versato, il settore offre opportunità uomo-donna quasi uguali WEAKNESSES Area a rischio dissesti idrogeologici, difficolta’ operative derivanti da norme, procedure, lingue e sistemi amministrativi diversi THREATS inadeguata preparazione alla gestione e prevenzione dei rischi; possibili lungaggini burocratiche derivanti da disequilibri di responsabilità delle diverse istituzioni governative ovvero scarse capacità e volontà di adattamento delle organizzazioni nazionali ad una nuova organizzazione (timore di complicazioni operative causabili alle proprie procedure di coordinamento); degradazione condimeteo globali e relative necessità organizzative; OPPORTUNITIES Gestione dei rischi naturali e tecnologici su scala più ampia; banche dati comuni gia’ esistenti (progetto SISSIE Interreg IV) integrate dall’ulteriore sviluppo di strutture e sistemi di monitoraggio e gestione del rischio ambientale e tecnologico;.precedenti esperienze di Protezione Civile nelle tre aree regionali; crescenti preoccupazioni dell’opinione pubblica e politica del moltiplicarsi di calamità nel mondo; incidenti che hanno già interessato le aree di interesse nel passato e che potrebbero ripetersi; organizzazioni di protezione civile già esistenti e funzionanti sul territorio; investimenti governativi crescenti nel settore a seguito eventi del passato; miglioramento della sicurezza dei cittadini e nei periodi delle vacanze estive e invernali sul proprio territorio nelle aree considerate; possibile maggiore propensione della popolazione a trascorrere proprio tempo libero nelle tre aree regionali considerate; progetto pilota a livello UE per soluzioni transnazionali di coordinamento unificato di istituzioni pubbliche civili militari e di polizia a beneficio dei cittadini comunitari. Azione integrata tra esercito ed istituzioni civili. Possibilita’ di ampliare il progetto a Slovenia.