Calcolare la facciata dell’ITIS Benedetto Castelli
Calcolata con GeoGebra Bisogna fare dei calcoli tra le misure ottenute su GeoGebra e le misure reali per ricavare la scala dell’immagine. Abbiamo misurato col metro la distanza tra il punto di inizio dell'edificio e i mattoni delimitanti la zona verde che ci risulta uguale a 3.30m. Invece con GeoGebra 49.1 espresso in cm. Con il rapporto tra queste due grandezze abbiamo ricavato la scala con cui dobbiamo rapportarci con le distanza fornite da GeoGebra e facendo ciò l'altezza che troviamo risulta uguale a 14.38m. L'altro metodo che abbiamo usato sempre con GeoGebra è stato quello di misurare la tangente del angolo α che è DFG da cui abbiamo ricavato l'altezza moltiplicando il valore della tangente trovato con la misura reale del lato DF del triangolo. GFreale= 330 cm GFGeoGebra=49,90 cm Rapporto tra le due misure= 330cm\49,90cm= 6,61cm Scala della foto: 1:6,61 Hfacciata(CH)= 214,05 cm x 6,61 cm = 1414,8 cm 1414,8 cm = 14,15 m
L’uso del sestante Il sestante è uno strumento utilizzato per misurare l'angolo di elevazione di un oggetto celeste sopra l'orizzonte. Questo dispositivo fu utilizzato fino al 1767 in quanto in quell'anno venne pubblicata la prima edizione dell'almanacco nautico sul quale erano riportate le distanze lunari che consentivano ai navigatori dell'epoca di individuare la data corrente in relazione all'angolo tra il sole e la luna. La scala di un sestante è di 60°, pari ad 1/6 di circonferenza; è da qui che deriva il suo nome, mentre un ottante, invece, è un dispositivo simile, ma dispone di una scala più piccola pari ad 1/8 di circonferenza, o 45°.
Il principio di funzionamento: Il sestante sfrutta il principio della doppia riflessione: se un raggio luminoso subisce una doppia riflessione sullo stesso piano, l'angolo di deviazione è il doppio dell'angolo formato dalle superfici riflettenti. Fu Sir Isaac Newton lo scopritore del principio della doppia riflessione negli strumenti di navigazione, ma queste ricerche non furono mai pubblicate. Fu riscoperto attorno al 1730: John Hadley (1682-1744), matematico inglese, e Thomas Godfrey, (1704-1749), inventore americano. Il sestante sostituì l'astrolabio, fino a quel tempo il principale strumento di navigazione.
Vantaggi: L'osservazione in un sestante fa collimare due punti di vista: uno, attraverso lo specchio mobile, è il cielo o un oggetto posto nella volta celeste, l'altro, attraverso lo specchio fisso, è l'orizzonte. La misura si prende contemporaneamente all'ora e al giorno. Viene poi letto l'angolo di elevazione dalla scala, detta nonio e registrata con la data. La data e l'ora sono utilizzate per estrarre dalle effemeridi (tabelle che contengono valori calcolati, nel corso di un particolare intervallo di tempo, di diverse grandezze astronomiche variabili) i dati dell'oggetto celeste, utili al calcolo. La misurazione viene poi trasformata in una posizione mediante diverse procedure matematiche. Il sestante è uno strumento delicato. Se dovesse cadere, l'arco, che è la parte più importante, potrebbe piegarsi e di conseguenza comprometterne la precisione.
Anatomia