1. Origine ed estensione del nome della nostra penisola

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Transcript della presentazione:

1. Origine ed estensione del nome della nostra penisola HESPERIA ENOTRIA AUSONIA ITALIA Il nome più antico per designare la penisola fu quello di Hesperia, che sopravvisse nell’uso poetico insieme ad Enotria e Ausonia (derivanti da nomi di popoli del gruppo italo – siculo. Italia non può che giungere dal nome di Italoi dato dei coloni greci ad una tribù della stessa stirpe latino sicula stanziata all’estremità meridionale dell’odierna Calabria. Incerta, invece, è l’origine di questo nome, forse da Vitaloi (popoli che adoravano il vitello) o dal mito re Italo di stirpe enotrica. Etruschi. Storia e civiltà

2. Il territorio dell’Italia Zona padana Territorio fertile e adatto all’agricoltura, difficili e infruttuosi rapporti col mare, con comunicazioni facili con l’Italia centrale e l’Europa Versante Adriatico centrale Poco propizio all’attività marinara e allo sfruttamento agricolo. Versante tirrenico Favorito dal clima, destinato a diventare il territorio più civile dell’Italia Altopiani e pianure meridionali Territorio adatto all’agricoltura estensiva e alla pastorizia Etruschi. Storia e civiltà

3. Potenza e civiltà etrusca Le città degli Etruschi. Geografia di un popolo La fascia costiera che si estende tra la foce del Tevere e il Promontorio di Piombino, fu la regione nella quale svilupparono la loro attività i primi nuclei di popolazione etrusca intorno all’VIII secolo a.C. Intorno al 700 Cerveteri, Tarquinia, Vulci, Vetulonia erano già piccole e fiorenti città, attive nel traffico marittimo; all’interno Veio e Bisenzio smistavano le merci commerciate per mare verso l’entroterra. Più a nord Populonia, Volterra, Montescudaio, Quercianella e l’Isola d’Elba avevano iniziato lo sfruttamento delle miniere dell’isola e della catena metallifera toscana . Etruschi. Storia e civiltà

Etruschi. Storia e civiltà Maria Giulia Poggi Etruschi. Storia e civiltà

4. Potenza e civiltà etrusca Le città degli Etruschi. Geografia di un popolo Degli Etruschi si sa ancora ben poco ed i testi sui quali oggi si basa la storia di questa civiltà risalgono all'antichità greca e romana. Erodoto il grande storico greco offre una ricostruzione sulle origini, ma gli Etruscologi e gli archeologi tendono oggi a limitare fortemente la sola interpretazione di Erodoto; una teoria la sua, diffusissima fra tutti gli scrittori classici. Il suo racconto sembra risentire troppo dei miti e delle favole, che nell'antichità tendevano a far dipendere l'origine e la nascita degli Etruschi da una migrazione venuta dall'Oriente, dalla Lidia, a seguito di una grave carestia in epoca mitica, e cioè poco dopo la guerra di Troia, guidata da un grande condottiero: Tirreno. Dionigi Alicarnasso discutendo la tesi di Erodoto formulò un'altra ipotesi: quella dell'origine autoctona degli Etruschi; mentre Tito Livio in un discusso passo ha accreditato una terza teoria, di una provenienza settentrionale di questo popolo, di cui i Reti e altre popolazioni alpine sarebbero le antiche spoglie. Avevano ragione in parte tutti e tre anche se le loro tre teorie sono errate . Etruschi. Storia e civiltà

Etruschi. Storia e civiltà Etruria Regio VII Maria Giulia Poggi Etruschi. Storia e civiltà

centro settentrionale Etruria centro settentrionale Etruria centro meridionale Maria Giulia Poggi Etruschi. Storia e civiltà

5. Potenza e civiltà etrusca Le città degli Etruschi. Storia di un popolo Storia – 1 parte. Nascita e sviluppo Solo intorno al VII secolo la civiltà etrusca inizia a prendere coscienza della propria esistenza, della propria personalità, della propria lingua, della propria autonomia, rispetto alle altre civiltà che popolavano l'Italia a quell'epoca. Un tipo di società spiccatamente guerriera, in contrasto con le culture esistenti nell'intera penisola, più miti, non agonistiche. Questo spiega l'ampia diffusione territoriale degli Etruschi e di conseguenza anche la supremazia culturale. Nei secoli che vanno da questa età fino al II sec. avanti C., si ha il grande e rigoglioso sviluppo degli Etruschi, che rappresentano per tutto questo periodo una grande forza politica, sociale, ma anche culturale: si può quindi benissimo dire che la civiltà etrusca sia la prima, grande, potente e fiorente civiltà italiana, pur con tanti difetti. . Etruschi. Storia e civiltà

Area di diffusione degli Etruschi Maria Giulia Poggi Etruschi. Storia e civiltà

5. Potenza e civiltà etrusca Le città degli Etruschi. Storia di un popolo Storia – 2 parte. L’apogeo L'Apogeo della potenza etrusca, si ha soprattutto nel VI secolo, quando gli Etruschi stipulano un'alleanza con i Cartaginesi: alleanza che assicura loro il dominio di tutto il Mediterraneo occidentale; quindi iniziano i floridi commerci. Verso il 540 si ha una grande affermazione della loro potenza marittima e commerciale con la grande vittoria nella battaglia navale sui Focesi, al largo di Alalia, in Corsica . Etruschi. Storia e civiltà

6. Potenza e civiltà etrusca Le città degli Etruschi. Storia di un popolo Storia – 3 parte. L’apogeo Come riprova del grande splendore della civiltà etrusca nel VII secolo e ancora nel VI, basterà ricordare come gli stessi Re di Roma, cioè i Tarquini non fossero altro che Etruschi: quindi in questo periodo gli Etruschi scendono a sud, espandendo il loro dominio e la loro potenza militare ed economica in un "paese" ancora giovane, non ancora bene organizzato: quello Latino. Nella seconda metà del VI secolo gli Etruschi vanno ancora oltre, scendendo nella Val Padana fino alle foci del Po, istituendovi degli importantissimi centri di vita commerciale e dei fondamentali punti d'appoggio (Uno addirittura a Melzo). Mentre a sud giungono fino in Campania, a Capua, mentre i nuovi Greci vi stanno sbarcando da sud. . Etruschi. Storia e civiltà

Espansione di Etruschi, Greci e Fenicio – punici nel Mediterraneo Maria Giulia Poggi Etruschi. Storia e civiltà

7. Potenza e civiltà etrusca Le città degli Etruschi. Storia di un popolo Storia – 4 parte. La decadenza A questa grande espansione della potenza, segue l'inevitabile lento declino, il cui inizio può essere segnalato nel 509, con la cacciata dei Tarquini da Roma, data questa che segna anche il principio della storia di Roma repubblicana: la caduta degli Etruschi inizia già ad essere irrimediabilmente legata all'ascesa di Roma. Nel 474 il declino incontra un'altra drammatica conferma nella battaglia navale di Cuma, ove la flotta etrusca é annientata da quella Siracusana, che conquista così il controllo del Mediterraneo occidentale. . Etruschi. Storia e civiltà

8. Potenza e civiltà etrusca Le città degli Etruschi. Storia di un popolo Storia – 5 parte. La decadenza Nel 423 i Sanniti occupano Capua, avamposto della civiltà etrusca nell'Italia Meridionale. Poi con l'inizio delle invasioni galliche in Italia, intorno al 400, la civiltà etrusca è colpita anche alle spalle, ed entra in crisi. Non solo non è più in grado di fare conquiste, ma non è capace neppure di difendere il proprio territorio. Per farlo avrebbe bisogno di uomini, e di un forte potere centrale, ma si ritrova ad avere solo dei servi imbelli e dei contadini; . Etruschi. Storia e civiltà

9. Potenza e civiltà etrusca Le città degli Etruschi. Storia di un popolo Storia – 6 parte. La decadenza Si ha quindi il lungo periodo della conquista romana dell'Etruria. I Romani riescono a bloccare, a respingere i Galli, poi avanzano verso il nord attratti dal vuoto di potere che la decadenza etrusca ha creato nelle regioni settentrionali dell'Italia. Nel 358 inizia la guerra tra Roma e gli Etruschi, che si conclude nel 351 con la vittoria di Roma. . . Etruschi. Storia e civiltà

10. Potenza e civiltà etrusca Le città degli Etruschi. Storia di un popolo Storia – 7 parte. La decadenza Le vicende della conquista romana si fanno più serrate: nel 310 Roma sconfigge gli Etruschi ad Arezzo, Cortona e Perugia; nel 295 con la sconfitta dei Galli e degli Etruschi a Sentinum, Roma sottomette i Volsini, Arezzo e Perugia; nel 280 Roma conclude un trattato di alleanza con alcune delle città più importanti della confederazione etrusca: Volsini, Arezzo, Perugia, Vulci, Rusellae, Vetulonia e Populonia. Un potere centrale etrusco non è mai esistito; così ognuno risolve la sua questione in casa propria. Altro non possono fare, una vera nazione Etrusca non è mai esistita, una coscienza nazionale neppure. Il destino è uno solo: quello di sottomettersi a chi sta facendo  nascere questa coscienza: la romanità . Etruschi. Storia e civiltà

11. Potenza e civiltà etrusca Le città degli Etruschi. Storia di un popolo Storia – 8 parte. La decadenza Da questo momento l'Etruria diventa romana; e così si concludono le vicende della gloriosa civiltà etrusca, che però non muore culturalmente, anzi, riesce a sopravvivere ancora, fino influenzare alcune importanti caratteristiche della vita sociale e pubblica, oltre che artistica,  dei Romani conquistatori. Non nella lingua però. Ed è un problema avvolto anch'esso, come le origini, in un'atmosfera di mistero. Una lingua impenetrabile e indecifrabile. L'Etrusco non assomiglia né al latino, né al greco, né a nessun'altra lingua conosciuta. . Maria Giulia Poggi Etruschi. Storia e civiltà

12. Potenza e civiltà etrusca Le città degli Etruschi. Le città erano situate di norma su alture scoscese vicino a corsi d’acqua, Tutte quelle costiere, a eccezione di Populonia, erano ad una certa distanza dal mare. Erano circondate da un fossato e da un terrapieno, che ne limita = vano e consacravano l’area (v. la linea del Pomerium secondo i Romani). . Vulci Maria Giulia Poggi Etruschi. Storia e civiltà

13. Potenza e civiltà etrusca Le città degli Etruschi Le casa, la cui forma ci è conservata dalle urne funerarie, fatte di legno, argilla e canne, ebbero l’aspetto di grandi capanne, a pianta ellittica o quadrangolare. Fuori dal recinto della città erano collocate le necropoli . Cerveteri, Necropoli Etruschi. Storia e civiltà

Etruschi. Storia e civiltà L’abitazione comune Maria Giulia Poggi Etruschi. Storia e civiltà

14. Potenza e civiltà etrusca Le città degli Etruschi Le città etrusche, prima del 600 a.C. non hanno avuto vere e proprie cinte di mura o edifici pubblici di carattere monumentale. Abbondanti e varie le suppellettili, di bronzo o argilla. La decorazione è in genere geometrica. . Sfinge in avorio Maria Giulia Poggi Etruschi. Storia e civiltà

Etruschi. Storia e civiltà Chimera di Arezzo Maria Giulia Poggi Etruschi. Storia e civiltà

15. Potenza e civiltà etrusca Le città degli Etruschi Attività degli Etruschi Agricoltura Pastorizia Commercio Navigazione Sfruttamento miniere Lavorazione metalli . Cerveteri, Bucchero Maria Giulia Poggi Etruschi. Storia e civiltà

17.Potenza e civiltà etrusca L’organizzazione politica interna In età arcaica le singole città erano governate da un re elettivo detto lucumone, detentore del potere giudiziario e militare; egli era assistito da un consiglio di anziani di estrazione aristocratica Attorno al VI sec. Il re venne sostituito da una repubblica aristocratica in cui il potere risiedeva nelle mani di un organismo simile al senato romano. I magistrati annuali che sostituirono il re venivano chiamati zilhat (i pretori latini) e maru (con funzioni religiose e politiche). Etruschi. Storia e civiltà

18. Potenza e civiltà etrusca Il sistema politico federale Il frazionamento politico dell’Etruria non deve fare pensare che sia rimasta permanentemente esclusa dalla prassi politica degli Etruschi qualsiasi attività di portata collettiva. Cercarono di riunire insieme forze e risorse di più città per uno scopo di interesse comune . LE LEGHE Etruschi. Storia e civiltà

19. Potenza e civiltà etrusca Il sistema politico federale . LE LEGHE Non durarono a lungo Non se ne conoscono esempi prima del IV sec. a.C. La più importante ha il suo centro al Fanum Voltumnae, presso Volsini e comprende dodici città Ha carattere eminentemente sacrale e soltanto in alcuni periodi si trasformò in organismo politico (ad es. durante la guerra contro i Sanniti). Come le anfizionie greche. L’organo più importante era il Concilio presieduto dal Sommo sacerdote Non limitava l’autonomia delle singole città aderenti Maria Giulia Poggi Etruschi. Storia e civiltà

Ciò che gli Etruschi possono Aver portato con sé da una migrazione Esprimere come popolo autoctono Tombe a Tholos Cerveteri Maria Giulia Poggi Etruschi. Storia e civiltà

Ciò che gli Etruschi possono Aver portato con sé da una migrazione Esprimere come popolo autoctono Tombe a camera Approfondim Maria Giulia Poggi Etruschi. Storia e civiltà

Ciò che gli Etruschi possono Aver portato con sé da una migrazione Esprimere come popolo autoctono Metallurgia Populonia Maria Giulia Poggi Etruschi. Storia e civiltà

Ciò che gli Etruschi possono Aver portato con sé da una migrazione Esprimere come popolo autoctono Decorazione geometrica Il bucchero. Argilla impastata col carbone e sottoposta ad una limitata cottura per conservare il colore nero Maria Giulia Poggi Etruschi. Storia e civiltà

Ciò che gli Etruschi possono Aver portato con sé da una migrazione Esprimere come popolo autoctono Scultura grossolana con forte tendenza al realismo Maria Giulia Poggi Etruschi. Storia e civiltà

Ciò che negli Etruschi è “orientalizzante” Corredo funerario abbondante e prezioso Maria Giulia Poggi Etruschi. Storia e civiltà

Ciò che negli Etruschi è “orientalizzante” Decorazione delle tombe con belve e mostri Secondo l’uso greco. Tomba di Tarquinia Maria Giulia Poggi Etruschi. Storia e civiltà

Ciò che negli Etruschi è “orientalizzante” Fioritura della coroplastica (soprattutto per la decorazione dei templi) Gorgone di Chiusi Apollo di Veio Maria Giulia Poggi Etruschi. Storia e civiltà

Mura etrusche di Cortona Ciò che negli Etruschi è “orientalizzante” Maggiore sviluppo dell’architettura tirrenica Mura di cinta Mura etrusche di Cortona Costruite a blocchi poligonali o rozzamente quadrangolari o a massi squadrati. Nelle mura dovevano aprirsi tre porte. L’architrave è rettilineo, solo più tardi s’introdusse l’arco. L’esempio più antico è a Volterra. Maria Giulia Poggi Etruschi. Storia e civiltà

20. Potenza e civiltà etrusca Il culto Quasi impossibile una rappresentazione sicura ed univoca dell’Olimpo etrusco delle origini, in quanto vari influssi li hanno modificati in un vero e proprio sincretismo etrusco – greco – italico. Triade capitolina di Tinia, Uni e Mnerva (Giove, Giunone e Minerva) imposta da Tarquini a Roma in sostituzione della triade Giove, Marte e Quirino. Tinia è la divinità folgoratrice, assistita da altri 12 dei. Voltumna, divinità importante (Voltumnus per i Romani) il cui santuario era il centro della lega delle città etrusche Nortia impersonificava il destino (per i Romani divenne la Fortuna) . Etruschi. Storia e civiltà

21. Potenza e civiltà etrusca Il culto La Religione degli Etruschi secondo Tito Livio (Ab urbe cond., V, 1) Etruschi popolo molto dedito al culto Le regole del rituale etrusco erano contenute in appositi libri . Libri rituales Libri fatales Libri acheruntici Dettavano le norme relative alla fondazione e consacrazione delle città, dei templi e l’interpretazione dei prodigi Istruivano sulla vita degli uomini e degli Stati Svelavano i misteri della morte e dell’oltretomba indicando i riti sacrificali Etruschi. Storia e civiltà

22. Potenza e civiltà etrusca Il culto La Religione degli Etruschi secondo Tito Livio (Ab urbe cond., V, 1) Il culto era amministrato dal sommo sacerdote eletto ogni anno in seno alle famiglie nobili delle città, nell’assemblea federale del Fanum Volumnae Il sacerdote curava la religione tradizionale e la pratica del rituale divinatorio. Conosce l’arte dell’aruspicina e la applica secondo . LIBRI HARUSPICINI LIBRI FULGURALES Come si dovesse interpretare la caduta di una fologore o prevenirne i danni Etruschi. Storia e civiltà

23. Potenza e civiltà etrusca Il culto dei morti La Religione degli Etruschi secondo Tito Livio (Ab urbe cond., V, 1) E’ noto attraverso le pittura parietali delle tombe e i rilievi funerari L’anima del morto veniva ricevuta da due gruppi di demoni, con a capo Carun (feroce, Il Caronte greco) e Vauth (la prima delle Parche, pietosa) che rappresentano il bene e il male Il morto arriva nell’oltremondo a piedi o a cavallo fino alla porta dell’Ade dove sta Cerbero. Nell’Ade regnano Aita o Eita (Ade) e Phersipnei (Persefone) Un’altra figura inquietante è il demonio Tuchulca, essere mostruoso alato con la bocca di rospo e le orecchie d’asino, con due serpenti attorcigliati intorno al capo e uno intorno al braccio . Etruschi. Storia e civiltà

L’Olimpo degli Etruschi Tinia Maria Giulia Poggi Etruschi. Storia e civiltà

24. Potenza e civiltà etrusca La lingua Dalle iscrizioni dei reperti archeologici è stata ricavata una lista di circa 600 termini in lingua etrusca accompagnati da un significato certo o probabile. Sono nomi di persona e di rapporti di parentela, nomi di figure mitologiche e divinità, nomi di 32 città molte delle quali ancora esistenti, nomi di cariche pubbliche e religiose, nomi di alcuni mesi dell'anno. E ancora: numerali, ossia numeri scritti senza usare le cifre, e quindi con lo stesso loro nome: 6=sei   3=tre Riguardano il possesso di beni, regole per le offerte votive, cerimonie e ricorrenze rituali. La lingua etrusca a noi pervenuta è articolata: comprende nomi, aggettivi e pronomi, verbi e locuzioni. Descrive la realtà nei suoi aspetti liturgici ossia relativi a cerimonie sacre, esprime sentimenti e stati d'animo. . Maria Giulia Poggi Etruschi. Storia e civiltà

La lingua degli Etruschi Laminetta di piombo di Magliano (Grosseto), V secolo a.C. La lamina di piombo rappresenta un'iscrizione di 70 parole incise a spirale; scrittura dall'esterno verso l'interno e da destra verso sinistra. Il testo indica i tempi e i luoghi per fare offerte alle divinità. Maria Giulia Poggi Etruschi. Storia e civiltà