Gli indios
LE CIVILTA’ PRECOLOMBIANE MAYA AZTECHI INCAS
Spagna e Portogallo si dividono il mondo Con il trattato di Tordesillas (1494), i sovrani di Spagna e Portogallo dividono il mondo in due parti, lungo il 50° meridiano ovest.
I CONQUISTADORES Avventurieri spagnoli che presero parte alla scoperta, alla conquista e alla colonizzazione dell’America centrale e meridionale
Hernán Cortés Nel 1519 sbarcò nello Yucatan e, con un contingente di soldati, conquistò i territori dell'Impero azteco e catturò l'imperatore Montezuma II. Dopo aver razziato e distrutto Tenochtitlán, la capitale dell'Impero azteco, di cui restano oggi le rovine, Cortés fondò Città di Messico.
FRANCISCO PIZARRO Il primo europeo che penetrò con successo all'interno del Sudamerica fu il conquistatore spagnolo Francisco Pizarro. Spingendosi da Panamá verso sud, egli invase il ricco impero degli incas nel 1531. In cinque anni, usando abilmente le armi e l'inganno, Pizarro prese il sopravvento sull'impero.
In difesa degli indios Una durissima denuncia della inumana condizione degli indios nei paesi dell'America centromeridionale colonizzati dalla Spagna, nel 1542 fu presentata da Bartolomé de Las Casas all'imperatore Carlo V. Energica figura di missionario e storico, Las Casas si batté in difesa delle popolazioni indigene, contro la schiavitù e per l'abolizione del sistema dell‘ encomienda, la concessione regia di territorio a un privato, che diventava proprietario della terra e di tutto ciò che essa conteneva, abitanti compresi.
Le imprese di due conquistadores: Cortés e Pizarro Hernàn Cortés, nel 1519, si addentra, col suo piccolo esercito, all’interno del Messico: l’impero azteco diventa una colonia spagnola Francisco Pizarro, nel 1532, fa strango- lare re Atahualpa: l’impero incaico diventa una colonia spagnola Cortés e Pizarro riescono a sconfiggere alcune popolazioni amerindie e sottometterle alla Spagna. Cortés, con 600 uomini, in poco più di due anni, si impadronisce del Messico grazie all’uso delle armi da fuoco e dei cavalli. Egli ha saputo, inoltre, sfruttare il malcontento delle popolazioni sottomesse dagli Aztechi. Il Messico diviene una colonia spagnola e riceve il nome di Vicereame della Nuova Spagna. Anche a Pizarro bastano pochi uomini per sottomettere un impero fiorente. Con l’astuzia e la violenza nasce il Vicereame del Perù. Le conquiste Europee hanno l’effetto di distruggere le civiltà degli Indios, depredare le loro ricchezze, cancellare le loro lingue, sostituite dallo spagnolo. Molti Indios, costretti a lavorare nelle miniere e nelle piantagioni, moriranno di stenti e di malattia.
Il successo degli Spagnoli è favorito da Cause della sconfitta dei popoli amerindi Il successo degli Spagnoli è favorito da Superiorità degli armamenti spagnoli: cavalli, imbarcazioni, armi da fuoco, armature, cannoni Malcontento delle popolazioni indige-ne sottomesse dagli Aztechi, che collaborano con gli Spagnoli Atteggiamento ingenuo e arrendevole dei popoli amerindi, che scambiano gli Spagnoli per divinità In particolare, per quanto riguarda gli Aztechi, la sconfitta si deve anche al comportamento contraddittorio del loro re, Montezuma, che non oppone resistenza a Cortés perché convinto di trovarsi di fronte al dio Quetzalcoatl, tornato a riprendersi la sua terra,così come annunciava la leggenda. Il sovrano Inca, invece, Atahualpa, cade in un tranello tesogli da Pizarro, il quale chiede, in cambio della sua libertà, il pagamento di un riscatto. L’Inca ordina così di riempire di oro e argento una stanza lunga sette metri e larga cinque. Gli Spagnoli, poi, non mantengono la parola data, e strangolano Atahualpa dopo averlo battezzato.
Il calo demografico degli Indios Tra l’arrivo degli Europei e la metà del XVI secolo, le popolazioni amerindie subiscono un impressionante calo demografico. Numerose furono anche le malattie contagiose trasmesse dagli Europei agli indigeni d’America, con effetti devastanti su quelle popolazioni: vaiolo, tifo, morbillo, influenza. In senso contrario sembra abbia viaggiato la sifilide, malattia a trasmissione sessuale che ha causato in Europa un altissimo numero di morti. Si calcola che, nel giro di una cinquantina d’anni, la popolazione indigena d’America sia passata da 80 milioni a 10 milioni. Oltre ai morti causati dalle guerre di conquista, anche il lavoro cui sono costretti gli Indios nelle piantagioni e nelle miniere esaurisce presto le forze di questi popoli. Infine le malattie infettive: si diffondono virus contro i quali gli Indios non hanno difese immunitarie: vaiolo, tifo, morbillo, ecc.
Scambi fra nuovo e vecchio mondo America Europa mais patata pomodoro arachidi fagioli tabacco cacao tacchino Europa America mais canna da zucchero caffé cotone buoi pecore polli maiali cavalli Le scoperte geografiche portarono nel Vecchio e nel Nuovo Mondo cibi, bevande e animali prima sconosciuti. Numerose furono anche le malattie contagiose trasmesse dagli Europei agli indigeni d’America, con effetti devastanti su quelle popolazioni: vaiolo, tifo, morbillo, influenza. In senso contrario sembra abbia viaggiato la sifilide, malattia a trasmissione sessuale che ha causato in Europa un altissimo numero di morti. Le scoperte geografiche portarono nel Vecchio e nel Nuovo Mondo cibi, bevande e animali prima sconosciuti
La tratta dei neri Le piantagioni dei colonizzatori europei ben presto hanno bisogno di manodopera: gli Amerindi, infatti, sono sempre più deboli e meno numerosi. Tra il XV e XVIII il secolo gli Europei importano nelle piantagioni americane migliaia e migliaia di schiavi africani Le piantagioni dei colonizzatori europei ben presto hanno bisogno di manodopera: gli Amerindi, infatti, sono sempre più deboli e meno numerosi. La tragedia degli Indios diventa la tragedia del popolo africano: sono i Portoghesi a dare il via alla tratta degli schiavi, seguiti poi dagli Spagnoli, dagli Inglesi, dagli Olandesi e dai Francesi. Sapete cosa vuol dire «tratta dei neri»? Si intende la vera e propria compravendita di esseri umani, che dall’Africa vengono strappati alle loro terre e forzatamente trasportati sul territorio americano. I Portoghesi fanno, invece, la fortuna di alcuni regni del golfo di Guinea, che trovano vantaggioso procurare schiavi neri agli Europei compiendo razzie nell’intero continente. In cambio ne ricevono armi da fuoco. In quest’attività si distingue il regno del Benin, il cui golfo prende il nome «Costa degli Schiavi». La tragedia degli Indios diventa la tragedia del popolo africano: sono i Portoghesi a dare il via alla tratta degli schiavi, seguiti poi dagli Spagnoli, dagli Inglesi, dagli Olandesi e dai Francesi.