LA QUALITA’ DELLA SOSTANZA ORGANICA NEI COMPOST DI ORIGINE ZOOTECNICA Corso Garibaldi, 42 - 42100 Reggio Emilia Tel. 0522/436999 Fax 0522/435142 E-mail:

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LA QUALITA’ DELLA SOSTANZA ORGANICA NEI COMPOST DI ORIGINE ZOOTECNICA Corso Garibaldi, Reggio Emilia Tel. 0522/ Fax 0522/ Lorella Rossi, Sergio Piccinini

PREMESSA Il CRPA ha lavorato con diverse tipologie di deiezioni zootecniche nell'ambito di progetti di ricerca e sviluppo finanziati dagli Assessorati all'Agricoltura e all'Ambiente della Regione Emilia-Romagna e di una convenzione pluriennale con META S.p.A. di Modena. Gli obiettivi delle prove condotte sono stati diversi: la verifica della idoneità delle matrici zootecniche, la quantità di scarto lignocellulosico da addizionare per un buon andamento del processo, le caratterisiche agronomiche e ambientali dei prodotti finali. Il monitoraggio delle caratteristiche chimico-fisiche delle diverse miscele nel corso del processo ha permesso, inoltre, di verificare l’effettiva stabilizzazione della sostanza organica e il miglioramento della qualità dei prodotti finali, soprattutto in termini di contenuto di sostanza organica umificata.

MATERIALI E METODI Presso l'impianto sperimentale situato all'interno della Piattaforma Tecnologica realizzata da META S.p.A. di Modena a Limidi di Soliera sono state condotte la maggior parte delle prove; in particolare sono stati trattati: – la frazione solida ottenuta per centrifugazione di liquami suini tal quali ; – la frazione solida ottenuta per nastropressatura di fanghi di depurazione biologica aziendale di liquami suinicoli e di fanghi di depurazione biologica consortile di liquami suini, bovini e civili; – le deiezioni di galline ovaiole (pollina). I diversi materiali palabili sono stati trattati in miscela con due tipologie di scarti lignocellulosici: scarti aziendali (paglia e stocchi di mais), addizionati in quantità variabile dal 10 al 20% del peso della frazione solida e scarti extra-aziendali (potature del verde pubblico triturate) addizionati in quantità variabili dal 20 al 40% del peso della frazione solida. Solo la pollina è stata avviata a trattamento anche tal quale. Le tecniche di produzione adottate sono state due: compostaggio in reattore chiuso a fossa orizzontale (7 tesi) con rivoltamento frequente e compostaggio in cumulo su platea coperta con rivoltamento settimanale con pala gommata o piccola rivoltatrice (4 tesi). I compost ottenuti sono il risultato di un trattamento di compostaggio così articolato: la fase bioossidativa del processo ha avuto una durata variabile dai 45 ai 60 giorni (durante i quali sono stati effettuati i rivoltamenti). La successiva maturazione è avvenuta in cumulo (rivoltato periodicamente), quando possibile sotto tettoia, per un periodo variabile dai 30 ai 120 giorni. Complessivamente il ciclo di compostaggio è risultato variabile da 3 a 6 mesi.

RISULTATI I processi di stabilizzazione e miglioramento della sostanza organica contenuta nei compost sono stati seguiti mediante la determinazione dei parametri dell’umificazione e dei relativi indici, previsti dalla legislazione nazionale sui fertilizzanti all’avvio, al termine della fase attiva e al termine del trattamento. La determinazione degli indici dell’umificazione ha permesso di meglio caratterizzare il miglioramento della sostanza organica nei compost, che si evidenzia con con un aumento della quota umificata a scapito di quella non umificata. A titolo esemplificativo, in figura 1 è riportato l’andamento degli indici dell’umificazione per una delle prove condotte. Risulta evidente l’andamento crescente del grado (DH) e del tasso (HR) dell’umificazione.e l’andamento decrescente dell’indice dell’umificazione (HI). La determinazione di tali indici per prodotti derivanti da cicli di produzione di diversa durata ha permesso di correlare i valori determinati per i prodotti finali con il parametro tempo; nelle figure 2, 3 e 4 si riporta l’andamento rilevato per ciascuno dei tre indici.figura Si può osservare come ad un incremento della durata del ciclo di produzione corrisponda un lento ma regolare aumento del valore del DH (figura 2), che sale da valori del 65% circa con un ciclo di 90 giorni sino a valori di poco inferiori all’80% con un ciclo di 180 giorni. Per l’indice HI (figura 3), invece, si rileva un andamento decrescente più marcato, seppure meno regolare; si parte da valori compresi tra 0,6 e 0,5 e si scende a valori minori di 0,3 per un ciclo di 180 giorni. L’indice HR (figura 4), nonostante mostri ugualmente un andamento crescente al prolungarsi del ciclo di compostaggio, evidenzia una maggiore variabilità. I valori registrati variano dal 30 al 38% passando dai 90 ai 180 giorni di trattamento, ma per tempi intermedi sono stati rilevati valori di HR anche più elevati.figura 2figura 3figura 4

Figura 1 - Andamento degli indici di umificazione durante una delle prove con la frazione solida da liquami suini.

Figura 2 - Valori del grado di umificazione (DH = HA+FA/TEC) di compost ottenuti da frazione solida di origine zootecnica.

Figura 3 - Valori dell’indice di umificazione (HI = NH/HA+FA) di compost ottenuti da frazione solida di origine zootecnica.

Figura 4 - Valori del tasso di umificazione (HR = HA+FA/TOC) di compost ottenuti da frazioni solide di origine zootecnica.