“La Chiesa per la scuola” Perché e come Venerdì 7 febbraio 2014.

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“La Chiesa per la scuola” Perché e come Venerdì 7 febbraio 2014

PIANO DI LAVORO Breve video e presentazione dei fondamenti dell’azione educativa della Chiesa (PERCHE’) Intervallo Proposte di percorsi educativi secondo alcune metodologie essenziali (COME) Conclusioni e ritorno a casa per coltivare la “Chiesa domestica”!!

Le radici dell’esigenza educativa della comunità ecclesiale (PERCHE’) 26 E Dio disse: «Facciamo l'uomo a nostra immagine, a nostra somiglianza, e domini sui pesci del mare e sugli uccelli del cielo, sul bestiame, su tutte le bestie selvatiche e su tutti i rettili che strisciano sulla terra». 27 Dio creò l'uomo a sua immagine; a immagine di Dio lo creò; maschio e femmina li creò. 28 Dio li benedisse e disse loro: «Siate fecondi e moltiplicatevi, riempite la terra … (Gn. 1,26-28)

L’immagine di Dio/il volto di Dio è CRISTO (2Cor 4,4; Col 1,15) Ad immagine di Dio/secondo l’immagine sono creati UOMO/DONNA QUINDI “orientamento interiore del N.T. e della sua reinterpretazione dell’A.T … l’ uomo diventa immagine di Dio nella misura in cui entra in comunione con Cristo, si conforma a lui …” ( allora Cardinale J. Ratzinger Conferenza internazionale 28 novembre 1996) N.B. Immagine e somiglianza = partenza di processo dinamico EDUCAZIONE & FORMAZIONE

Pur consapevoli dell’azione storica della Chiesa,oggi di fatto, “la scelta di dedicare un’attenzione specifica al campo educativo affonda le radici nel IV Convegno ecclesiale nazionale, celebrato a Verona nell’ottobre del 2006, con il suo messaggio di speranza fondato sul “sì” di Dio all’uomo attraverso suo Figlio,morto e risorto perché noi avessimo la vita.” E’ il KERIGMA, l’ANNUNCIO. Da quella esperienza nasce il progetto culturale che nella durata ,vuole incidere significativamente “per una crescita concorde… nell’arte delicata e sublime dell’educazione”. Dopo “La sfida educativa” del 2009,rapporto del Comitato per il Progetto culturale,nel 2010 viene pubblicato il documento “Educare alla vita buona del Vangelo” che “significa…in primo luogo farci discepoli del Signore Gesù,il Maestro che non cessa di educare ad una umanità nuova e piena”

“Egli parla sempre all’intelligenza e scalda il cuore di coloro che si aprono a lui e accolgono la compagnia dei fratelli per fare esperienza della bellezza del Vangelo. La Chiesa continua nel tempo la sua opera : la sua storia bimillenaria è un intreccio fecondo di evangelizzazione e di educazione. Annunciare Cristo,vero Dio e vero uomo,significa portare a pienezza l’umanità e quindi seminare cultura e civiltà” Card. Angelo Bagnasco,Presentazione “Educare alla vita buona del Vangelo” Orientamenti pastorali CEI 2010

La Chiesa : MADRE e MAESTRA “ La Chiesa educa in quanto madre,grembo accogliente,comunità di credenti in cui si è generati come figli di Dio e si fa l’esperienza del suo amore … Avendo il compito di servire la ricerca della verità,la Chiesa è anche maestra. Essa “per obbedire al divino mandato:”Istruite tutte le genti”(Mt 28,19),è tenuta a operare instancabilmente “affinché la parola di Dio corra e sia glorificata” (2Ts 3,1)…” (1)”(2) (1) Concilio Vaticano II,Dichiarazione Dignitatis Humanae n.14 (2) “Educare alla vita buona del Vangelo” n.21

“Educare alla vita buona del Vangelo” INDICE Presentazione Introduzione (1-6) Alla scuola di Cristo, maestro e pedagogo Un rinnovato impegno ecclesiale Una speranza affidabile, anima dell’integrazione Capitolo 1 – Educare in un mondo che cambia (7-15) È tempo di discernimento Nei nodi della cultura contemporanea Dall’accoglienza all’integrazione Per la crescita integrale della persona Capitolo 2 – Gesù, il Maestro (16-24) «Si mise a insegnare loro molte cose» Dio educa il suo popolo La Chiesa discepola, madre e maestra Formare alla vita secondo lo Spirito Capitolo 3 – Educare, cammino di relazione e di fiducia (25-34) Un desiderio che trova risposta Un incontro che genera un cammino Con la credibilità del testimone Passione per l’educazione Una relazione che si trasforma nel tempo Negli ambiti della vita quotidiana Una storia di santità Capitolo 4 – La Chiesa, comunità educante (35-51) «Un solo corpo e un solo spirito» Il primato educativo della famiglia Nel cantiere dell’educazione cristiana La parrocchia, crocevia delle istanze educative La scuola e l’università La responsabilità educativa della società La comunicazione nella cultura digitale Capitolo 5 – Indicazioni per la progettazione pastorale (52-55) Esigenze fondamentali Obiettivi e scelte prioritarie Affidati alla guida materna di Maria (56)

La vicinanza all’educazione dei più piccoli N.54b. Percorsi di vita buona Ogni ambito del vissuto umano è interpellato alla sfida educativa … Tra i processi di accompagnamento alla costruzione dell’identità personale,merita particolare rilievo l’educazione alla vita affettiva, a partire dai più piccoli … E ducare alla vita buona del Vangelo

“La Chiesa per la scuola” 3-4Maggio 2013 Laboratori e sintesi 7 PAROLE CHIAVE PER LA RIFLESSIONE/ 7 AMBITI DI OPERATIVITA’ EDUCAZIONE EDUCAZIONE INSEGNANTI GENERAZIONI E FUTURO UMANESIMO AUTONOMIA E SUSSIDIARIETÀ COMUNITÀ ALLEANZA EDUCATIVA

La Chiesa per la scuola”3-4 Maggio 2013 Laboratori e sintesi PROSPETTIVE PER DUE FRA I VARI AMBITI INSEGNANTI UMANESIMO Condivisione di regole e testimonianza della gerarchia di valori culturali,umani e sociali Co - costruttori,con studenti e famiglie di saperi (e del sapere/sapore della vita) e parte importante di un esercizio alla vita sociale… Per un’educazione che non sia solo acquisizione di competenze. L’umanesimo, rapporto creativo con la tradizione e il patrimonio culturale, aiuta la dimensione educativa a riconquistare la sua dignità di “percorso verso l’autenticamente umano”.

UMANESIMO H umanitas qualità specifica e distintiva dell’homo inteso come creatura dotata di intelligenza,di volontà,di sensibilità estetica,di dimensione affettiva,di capacità comunicativa e relazionale,in grado di cogliere i significati oltre le apparenze e di comprendere il valore del simbolo. Protagora : “ di tutte le cose è misura l’uomo,di quelle che sono in quanto sono e di quelle che non sono in quanto non sono” ( Sesto Empirico, Adversus Mathematicos,VII, 60 Terenzio : “homo sum,humani nihil a me alienum puto”(Sono un uomo,nulla di umano considero estraneo a me) (Terenzio,Heautontimorumenos I,1,25)

L’azione educativa IRC si colloca in questo percorso ecclesiale perche’: Canone 804 del Diritto Canonico: coloro, i quali sono deputati come Insegnanti della Religione nelle scuole, anche non cattoliche, siano eccellenti per retta dottrina, per testimonianza di vita cristiana e per abilità pedagogica.

Con la Chiesa nella TRADIZIONE = da “tradere”, trasmettere,narrare,passare da una generazione all’altra (Vocazione nella comunione) TRADUZIONE = da “trans-ducere”,condurre, far passare,accompagnare riferendosi alla vita concreta di ognuno(Incarnazione) ATTENZIONE AL TRADIMENTO! da “trans-dare”,consegnare al nemico! (FINE I PARTE)

La prassi educativa della comunità ecclesiale (COME) Scuola dell’Infanzia Le attività in ordine all’insegnamento della religione cattolica, per coloro che se ne avvalgono, offrono occasioni per lo sviluppo integrale della personalità dei bambini, aprendo alla dimensione religiosa e valorizzandola, promuovendo la riflessione sul loro patrimonio di esperienze e contribuendo a rispondere al bisogno di significato di cui anch’essi sono portatori. Per favorire la loro maturazione personale, nella sua globalità, i traguardi relativi all’Irc sono distribuiti nei vari campi di esperienza. Di conseguenza ciascun campo di esperienza viene integrato come segue:

Il sé e l’altro - Relativamente alla religione cattolica: Scopre nei racconti del Vangelo la persona e l’insegnamento di Gesù, da cui apprende che Dio è Padre di tutti e che la Chiesa è la comunità di uomini e donne unita nel suo nome, per sviluppare un positivo senso di sé e sperimentare relazioni serene con gli altri, anche appartenenti a differenti tradizioni culturali e religiose. Il corpo in movimento - Relativamente alla religione cattolica: Riconosce nei segni del corpo l’esperienza religiosa propria e altrui per cominciare a manifestare anche in questo modo la propria interiorità, l’immaginazione e le emozioni. Linguaggi, creatività, espressione - Relativamente alla religione cattolica: Riconosce alcuni linguaggi simbolici e figurativi caratteristici delle tradizioni e della vita dei cristiani (segni, feste, preghiere, canti, gestualità, spazi, arte), per poter esprimere con creatività il proprio vissuto religioso. I discorsi e le parole - Relativamente alla religione cattolica: Impara alcuni termini del linguaggio cristiano, ascoltando semplici racconti biblici, ne sa narrare i contenuti riutilizzando i linguaggi appresi, per sviluppare una comunicazione significativa anche in ambito religioso. La conoscenza del mondo - Relativamente alla religione cattolica: Osserva con meraviglia ed esplora con curiosità il mondo, riconosciuto dai cristiani e da tanti uomini religiosi come dono di Dio Creatore, per sviluppare sentimenti di responsabilità nei confronti della realtà, abitandola con fiducia e speranza.

Per ovvie esigenze di sintesi vengono qui considerate due modalità educative, molto significative e di fatto irrinunciabili proprio per i fondamenti dell’evento cristiano,nella sua dimensione di fede e di cultura. La prima è la NARRAZIONE Ne abbiamo testimonianza già nell’A.T., modello è la narrazione del profeta Nathan a Davide: così lo conduce (DOCENTE!) a riconoscere il male compiuto.

1 Il Signore mandò il profeta Natan a Davide e Natan andò da lui e gli disse: «Vi erano due uomini nella stessa città, uno ricco e l'altro povero. 2 Il ricco aveva bestiame minuto e grosso in gran numero; 3 ma il povero non aveva nulla, se non una sola pecorella piccina che egli aveva comprata e allevata; essa gli era cresciuta in casa insieme con i figli, mangiando il pane di lui, bevendo alla sua coppa e dormendo sul suo seno; era per lui come una figlia. 4 Un ospite di passaggio arrivò dall'uomo ricco e questi, risparmiando di prendere dal suo bestiame minuto e grosso, per preparare una vivanda al viaggiatore che era capitato da lui portò via la pecora di quell'uomo povero e ne preparò una vivanda per l'ospite venuto da lui». 5 Allora l'ira di Davide si scatenò contro quell'uomo e disse a Natan: «Per la vita del Signore, chi ha fatto questo merita la morte. 6 Pagherà quattro volte il valore della pecora, per aver fatto una tal cosa e non aver avuto pietà». 7 Allora Natan disse a Davide: «Tu sei quell'uomo! Così dice il Signore, Dio d'Israele: Io ti ho unto re d'Israele e ti ho liberato dalle mani di Saul, 8 ti ho dato la casa del tuo padrone e ho messo nelle tue braccia le donne del tuo padrone, ti ho dato la casa di Israele e di Giuda e, se questo fosse troppo poco, io vi avrei aggiunto anche altro. 9 Perché dunque hai disprezzato la parola del Signore, facendo ciò che è male ai suoi occhi? Tu hai colpito di spada Uria l'Hittita, hai preso in moglie la moglie sua e lo hai ucciso con la spada degli Ammoniti. 10 Ebbene, la spada non si allontanerà mai dalla tua casa, poiché tu mi hai disprezzato e hai preso in moglie la moglie di Uria l'Hittita. 11 Così dice il Signore: Ecco io sto per suscitare contro di te la sventura dalla tua stessa casa; prenderò le tue mogli sotto i tuoi occhi per darle a un tuo parente stretto, che si unirà a loro alla luce di questo sole; 12 poiché tu l'hai fatto in segreto, ma io farò questo davanti a tutto Israele e alla luce del sole». 13 Allora Davide disse a Natan: «Ho peccato contro il Signore!»… 2Samuele 12

Il buon Samaritano 25 Ed ecco, un dottore della Legge si alzò per metterlo alla prova e chiese: «Maestro, che cosa devo fare per ereditare la vita eterna?». 26 Gesù gli disse: «Che cosa sta scritto nella Legge? Come leggi?». 27 Costui rispose: «Amerai il Signore tuo Dio con tutto il tuo cuore, con tutta la tua anima, con tutta la tua forza e con tutta la tua mente, e il tuo prossimo come te stesso». 28 Gli disse: «Hai risposto bene; fa' questo e vivrai». 29 Ma quello, volendo giustificarsi, disse a Gesù: «E chi è mio prossimo?». 30 Gesù riprese: «Un uomo scendeva da Gerusalemme a Gerico e cadde nelle mani dei briganti, che gli portarono via tutto, lo percossero a sangue e se ne andarono, lasciandolo mezzo morto. 31 Per caso, un sacerdote scendeva per quella medesima strada e, quando lo vide, passò oltre. 32 Anche un levita, giunto in quel luogo, vide e passò oltre. 33 Invece un Samaritano, che era in viaggio, passandogli accanto, vide e ne ebbe compassione. 34 Gli si fece vicino, gli fasciò le ferite, versandovi olio e vino; poi lo caricò sulla sua cavalcatura, lo portò in un albergo e si prese cura di lui. 35 Il giorno seguente, tirò fuori due denari e li diede all'albergatore, dicendo: «Abbi cura di lui; ciò che spenderai in più, te lo pagherò al mio ritorno». 36 Chi di questi tre ti sembra sia stato prossimo di colui che è caduto nelle mani dei briganti?». 37 Quello rispose: «Chi ha avuto compassione di lui». Gesù gli disse: «Va' e anche tu fa' così». Lc 10,25-37 IL MAESTRO,GESU’ IL CRISTO

Caratteristiche della narrazione La NARRAZIONE è: Formativa conduce ad una chiarezza,ad un’oggettivazione dei fatti e di sé rispetto agli eventi, fa da “specchio” Performativa permette un perfezionamento progressivo ed un’adesione esistenziale : fa compiere scelte

Il prof. Tonelli dell’Università Salesiana ha da sempre lavorato su questo percorso pedagogico,affinandolo nel tempo. Un’ottima trattazione si trova al seguente indirizzo _LA_NARRAZIONE_-_Note_Catechisti_Ragazzi.pdf _LA_NARRAZIONE_-_Note_Catechisti_Ragazzi.pdf La narrazione può venire fatta attraverso delle immagini che “raccontano”,avendo per protagonista, ad esempio,un animale della Bibbia. Per averne di suggestive e poterle scaricare: it.freepik.com

BIBLIOGRAFIA Detti E. Il piacere di leggere,Nuova Italia, Milano, 2002 (concetto di lettura sensuale) Valentino Merletti R. Leggere ad alta voce, Mondatori, Milano, 1996 Mantegazza R. Pedagogia della morte, Città aperta, Troina,2004 Cyrulnick B. I brutti anatroccoli,Frassinelli, Milano, 2002

Teologia dei bambini intuizioni sui contenuti religiosi per cammino Teologia con i bambini modalità disegno,canto,gioco Teologia per i bambini tiene conto dei loro ritmi e bisogni di significato (F.F.Kannheiser) Repertorio bibliografico ragionato sul tema della morte per: Bambini di 3/4 anni Andrea Rauch LA STELLINA ( Firenze, la Biblioteca, 2004) Christian Voltz LA CAREZZA DELLA FARFALLA ( Milano, Edizioni Arka, 2005) Bambini di 4/6 anni Birte Muller SOLEDAD E LA NONNA ( Nord-sud Edizioni,San Martino Buon Albergo, 2004) Dolf Verroen UN PARADISO PER IL PICCOLO ORSO (Edizioni e/o, Roma 2003) Florence Seyvos PUCE’ ( Salani, Milano, 2001) Wolf Erlbruch L’ANATRA; LA MORTE E IL TULIPANO ( Edizioni e/o, Roma, 2007 ) Bambini di 6/8 anni Hermann Inger SONO CONTENTO DI TE (Jaca Book,Milano 1999 ) Zanotti Cosetta IL MARE DEL CIELO ( San Paolo, Cinisello balsamo, 2004) Ziliotti Donatella IL NONNO NON E’ VECCHIO (Feltrinelli Kids, Milano, 2000 ) Anna Lavatelli PAOLA NON E’ MATTA (Piemme Junior, Casale Monferrato,1994) Roberto Piumini MATTIA E IL NONNO (Einaudi Ragazzi, Trieste, 1999) Angela Nanetti MIO NONNO ERA UN CILIEGIO (Einaudi Ragazzi, 1998) Guus Kuijer GRAFFI SUL TAVOLO,( Salani, Firenze, 1996) Margherita D’Amico FRA I BAFFI DEI GATTI ( Mondadori, Milano, 2003 )

La seconda modalità educativa proposta non può che essere quella dell’ARTE. Il punto di partenza è proprio “ad immagine e somiglianza” della Genesi! Va sempre percorso in questa via soprattutto con i bambini, il coinvolgimento affettivo (sentimentale e spirituale) e poi cognitivo. Un esempio di questa possibilità è il laboratorio: “Dentro al quadro,il mio quadro,la mia storia” (o, per i più piccoli “Dentro al quadro,il mio quadro e io”)

ESEMPI DI PROPOSTE DI OPERE : EVENTUALI PERCORSI FORMATIVI Beato Angelico - Annunciazione; 1451 – 1452 Museo di San Marco Firenze pannello degli armadi degli argenti

Fra Bartolomeo Annunciazione, 1497, Cattedrale di Volterra

Domenico Veneziano (Fitzwilliam Museum (Cambridge, United Kingdom)) Domenico Veneziano1445Fitzwilliam Museum (Cambridge, United Kingdom)

“Conversazione” Henry Matisse Museo di Stato di New dell'arte occidentale, Mosca.

BUON LAVORO NELLA GIOIA!