dell’attività fisica nella popolazione generale

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dell’attività fisica nella popolazione generale REGIONE VENETO Piano di lotta alla sedentarietà  La promozione dell’attività fisica nella popolazione generale dott.ssa Susanna Morgante tel 045/8075969 – email smorgante@ulss20.verona.it http://prevenzione.ulss20.verona.it/att_motoria.html Il presente set di diapositive (come pure gli altri due relativi all’attività nel cardiopatico e al contesto della medicina generale) sono corredati da una serie di note esplicative per il relatore, che costituiscono parte integrante del “pacchetto informativo” NB: Per ulteriori informazioni sul progetto veneto di lotta alla sedentarietà è possibile rivolgersi al Dipartimento di Prevenzione di Verona – sito web http://prevenzione.ulss20.verona.it/attmot.html – tel. 045 8075969 – email smorgante@ulss20.verona.it

Decessi di residenti per alcuni settori nosologici - Regione Veneto Distribuzione percentuale Relazione Socio – Sanitaria della Regione Veneto – Anno 2002 (Dati 2000 – 2001) 1

Livelli di attività raccomandati Almeno 30 minuti di attività fisica moderata per la maggior parte dei giorni della settimana; 60 minuti al giorno per: i bambini evitare il sovrappeso e le recidive dopo un calo ponderale ottenuto mediante l’alimentazione Sotto questa soglia non vi sarebbe un effetto protettivo, mentre un aumento dei tempi o dell’intensità dovrebbe garantire un effetto protettivo maggiore Il n. di passi: 10.000 - che però corrispondono a oltre 60’ di cammino (2000 passi di cammino veloce = circa 1.5 km in 15’) Lo sforzo deve avere una intensità sufficiente ad aumentare moderatamente la frequenza cardiaca, per un periodo di 10 minuti o più www.cdc.gov/nccdphp/dnpa/ - www.who.int/dietphysicalactivity/publications 3

Attività fisica LEGGERA Cammino a passo lento Stretching, riscaldamento, esercizi leggeri Ciclismo a bassa velocità Golf con cart Nuoto a ritmo lento Giardinaggio, potatura Lavori domestici leggeri: togliere la polvere, passare l’aspirapolvere Golf con cart: il cart è il carrello utilizzato per il trasporto delle attrezzature e ovviamente riduce l’intensità dello sforzo http://www.cdc.gov/nccdphp/dnpa/physical/measuring/examples.htm 4

Attività fisica MODERATA Cammino a passo veloce (almeno 6 km/h) Golf, trasportando le mazze Ciclismo 8-15 kmh in piano o leggera salita Tennis (doppio) Nuoto per svago Sollevamento pesi (a corpo libero o con macchinari) Lavori domestici moderati: pulire il pavimento o le finestre Giardinaggio: usare un tosaerba a motore http://www.cdc.gov/nccdphp/dnpa/physical/measuring/examples.htm 5

Attività fisica INTENSA Marcia competitiva, jogging, corsa Nuoto prolungato Ciclismo in piano (> 15 kmh) o in salita Tennis singolo Lavori domestici pesanti: spostare mobili Allenamento in palestra tipo “circuit training” Circuit training: allenamento continuativo che va a sollecitare alternativamente muscoli diversi in modo da annullare i tempi di recupero fra un esercizio e l’altro (l’apparato cardiorespiratorio continua ad essere stimolato) http://www.cdc.gov/nccdphp/dnpa/physical/measuring/examples.htm 6

Talk test Attività leggera: è possibile svolgerla cantando o chiacchierando animatamente Attività moderata: è possibile svolgerla parlando Attività intensa: non è più possibile conversare per l’accelerazione del respiro Esistono numerosi modi per quantificare l’intensità dell’attività fisica praticata. Alcuni sono meno precisi ma di utilizzo più “agile”, adatti a pazienti di qualunque livello culturale (Talk test e scala di Borg); altri invece, come quelli basati sui MET o sulla frequenza cardiaca, sono più “tecnici” e non sempre utilizzabili nel contesto della medicina generale. http://www.cdc.gov/nccdphp/dnpa/physical/measuring/talk_test.htm 7

Scala di Borg 6 Nessuno sforzo 7 Leggerissimo 8 9 Molto leggero 10 12 13  Di modesta intensità 9 Per una persona sana corrisponde a camminare lentamente al proprio ritmo spontaneo 13 E’ percepito come un esercizio di discreta intensità ma non ci sono problemi a continuarlo 17 Una persona sana può ancora continuare questo tipo di sforzo ma deve veramente sforzarsi, lo sforzo è percepito come molto pesante e la persona è molto stanca 19 E’ un esercizio veramente faticoso (per la maggior parte delle persone rappresenta lo sforzo più duro che abbiano mai sperimentato) 14 15  Relativamente intenso 16 17  Molto intenso 18 19  Intensissimo 20  Sforzo massimale http://www.cdc.gov/nccdphp/dnpa/physical/measuring/perceived_exertion.htm 8

MET = metabolic equivalent of task 1 MET: quantità di energia, o di ossigeno, utilizzata quando una persona è seduta tranquilla (ad es. parla al telefono o legge un libro) Un’attività in cui si consumano 3-6 MET è considerata moderata Un’attività in cui si consumano >6 MET è considerata intensa http://www.cdc.gov/nccdphp/dnpa/physical/measuring/met.htm 9

Frequenza cardiaca Attività moderata: 50-70% della frequenza cardiaca massima Attività intensa: 70-85% della frequenza cardiaca massima Frequenza cardiaca massima: 220 - età della persona es. persona di 50 anni = 220 – 50 = 170 battiti al minuto http://www.cdc.gov/nccdphp/dnpa/physical/measuring/target_heart_rate.htm 10

Come iniziare – i tempi 1 5’ 15’ 2 8’ 18’ 3 11’ 21’ 4 14’ 24’ 5 17’ Settimana Cammino lento Cammino veloce Totale 1 5’ 15’ 2 8’ 18’ 3 11’ 21’ 4 14’ 24’ 5 17’ 27’ 6 20’ 30’ 7 23’ 33’ 8 26’ 36’ 9 40’ Si tratta come si vede di tempi estremamente prudenti, utili per chi abbia un’età avanzata, sia completamente sedentario o portatore di rilevanti fattori di rischio cardiovascolare. Nei soggetti un po’ più allenati sarà ovviamente opportuno partire da tempi più lunghi, a seconda dello stato funzionale del soggetto, perché uno sforzo troppo breve o troppo poco intenso oltre a non essere allenante può anche risultare meno divertente per la persona che lo pratica. E’ in ogni caso importante rispettare sempre il principio della gradualità e ricordare che per il sedentario non vi è alcuna necessità di arrivare ai 30’ consigliati in pochi giorni National Inst. of Diabetes, Digestive, Kidney Dis. http://win.niddk.nih.gov/publications/walking.htm#howstart 11

Come iniziare – il numero dei passi Misurare per alcuni giorni il numero dei passi effettuati mediante un contapassi Partire dal valore più alto registrato e per due settimane darsi l’obiettivo di mantenere lo stesso numero di passi Poi aggiungere 500 passi per altre due settimane e così via fino a raggiungere i 10.000 passi Procedere anche più lentamente se si preferisce Il nuovo comportamento generalmente diventa “stabile” dopo circa 6 mesi; se si interrompe per qualche motivo riprendere al più presto; dal terzo giorno la fatica percepita si riduce notevolmente Il contapassi è un apparecchietto poco costoso e facile da usare facilmente reperibile in un negozio di articoli sportivi 12

Attività fisica nella vita quotidiana Fare le pulizie da soli Fare giardinaggio Fare le scale a piedi Andare a piedi o in bici al lavoro o a far la spesa Parcheggiare o scendere dal bus qualche isolato prima Sfruttare le pause per una passeggiata Organizzare un piccolo “torneo” o un “gruppo ginnastica” Andare nell’ufficio a fianco invece di telefonare Fare “brainstorming” con i colleghi facendo una passeggiata Andare a ballare Fare sport con un amico, regolarmente Organizzare vacanze “attive”, visitare le città a piedi o in bicicletta Rendere più piacevole il cammino o la corsa usando un “walkman” Prendere un cane da portare a passeggio 13

OMS - Regional Office for Europe Cammino e bicicletta In Europa la maggior parte degli spostamenti avviene in auto, anche su percorsi brevi - distanze inferiori a 3 km in oltre il 30% dei casi e a 5 km in oltre il 50% dei casi. Questo è uno dei motivi principali per cui il 30% degli adulti non pratica abbastanza attività fisica e l’obesità è aumentata del 10-40% tra l’inizio e la fine degli anni 90. Percorsi entro i 5 km potrebbero essere effettuati in bicicletta (15–20 minuti) o a piedi (30–50 minuti di cammino veloce); questi tempi corrispondono ai livelli di attività fisica raccomandati per mantenersi in buona salute http://www.euro.who.int/eprise/main/who/progs/trt/modes/20021009_1 15

L’attività fisica (in particolare il cammino e l’uso della bicicletta) gioca un doppio ruolo nelle strategie di promozione della salute: da un lato infatti contrasta le malattie croniche e quindi influenza positivamente la salute fisica e psichica delle singole persone, dall’altro questo effetto, come in un puzzle, ingrana con una serie di vantaggi per l’intera comunità. Ad esempio tali stili di vita comportano una riduzione del traffico, degli incidenti stradali e dell’ inquinamento. 16

Il problema dei rischi “Date le conoscenze in nostro possesso sui benefici del movimento, dovrebbe essere obbligatoria l’autorizzazione del medico per chi NON pratica l’attività fisica, per valutare se queste persone sono in grado di reggere gli effetti di uno stile di vita sedentario” 1986, Per-Olof Åstrand (svedese, pioniere della ricerca sull’AF, noto per aver elaborato un nomogramma per calcolare la capacità aerobica) I potenziali rischi dell’attività fisica rappresentano un deterrente per alcuni (operatori sanitari e non solo), in particolare a causa del timore di incidenti cardiovascolari. In realtà la morte improvvisa è un evento estremamente raro, particolarmente fra gli individui che iniziano praticando un’attività fisica di tipo moderato e che passano con la dovuta gradualità dallo stile di vita sedentario a quello attivo. In ogni caso, esiste un consenso unanime nella letteratura scientifica internazionale sul fatto che i rischi associati con uno stile di vita sedentario superano di gran lunga quelli associati all’AF. A questo argomento sono dedicate le prossime diapositive 17

Il problema dei rischi Alcuni esitano ad iniziare (e a prescrivere) uno stile di vita più attivo per il timore di incidenti cardiovascolari. In realtà la morte improvvisa è molto rara, particolarmente se l’AF è moderata, e i rischi della sedentarietà superano di gran lunga quelli associati all’AF. L’incidenza di arresto cardiaco durante AF in coronaropatici è simile a quella durante la normale attività quotidiana (1 caso per 112.000 ore). Gli individui apparentemente sani di qualunque età possono praticare attività moderata senza una visita medica preventiva. Anche persone con più fattori di rischio cardiovascolari possono intraprendere l’attività fisica moderata senza rischi significativi. Le persone con patologia cardiovascolare nota dovrebbero sottoporsi a visita medica anche prima di intraprendere un programma di attività fisica moderata. Se invece una persona (> 40 anni ♂/ > 50 ♀ ) ha intenzione di iniziare un’attività vigorosa, è bene che consulti prima il medico per escludere patologie cardiache o altri problemi di salute CDC – Promoting Physical Activity. A guide for community action. 1999 18

Physical exertion, exercise and sudden cardiac death in women Studio prospettico su 69.000 donne del Nurses’ Health Study senza precedenti cardiopatie. Il rischio assoluto di morte cardiaca improvvisa associato con l’AF da moderata a vigorosa è risultato estremamente basso (1 per 36.5 milioni di ore di AF). Questo rischio transitorio veniva ridotto dall’abitudine all’AF moderata o vigorosa e in coloro che praticavano abitualmente almeno 2 ore alla settimana non vi era più un aumento significativo del rischio. Gli autori concludono che la morte cardiaca improvvisa durante AF è un evento estremamente raro nelle donne e che la pratica regolare dell’AF può ridurre al minimo questo piccolo rischio transitorio e può abbassare il rischio complessivo a lungo termine di eventi cardiaci. JAMA 2006; 16:527 20

Reducing the number of sudden deaths in exercise Il numero dei casi di morte improvvisa in corso di esercizio fisico è molto basso L’intensità è il fattore più importante che determina il rischio; viceversa il rischio si riduce significativamente nelle persone che praticano l’attività di frequente e con regolarità Per ridurre il rischio è necessario persuadere le persone a praticare l’attività con modalità “a basso rischio” e sottolineare l’importanza della comparsa di sintomi in concomitanza con lo sforzo Altri fattori importanti sono: l’inizio e la cessazione improvvisa dello sforzo uno sforzo isometrico protratto e vigoroso una forte emozione associata con l’attività lo sforzo in ambiente troppo caldo o freddo o ad altitudine eccessiva l’associazione con fumo, abuso di farmaci o di alcolici lo sforzo effettuato subito dopo un pasto abbondante Scand J Med Sci Sports 1995; 5:267 19

Suggerimenti per i pazienti per evitare incidenti in corso di AF Ascolta il tuo corpo (ritmo cardiaco, comparsa di eventuali sintomi) Fa attenzione ai segni di uno sforzo eccessivo Usa l’equipaggiamento e l’abbigliamento adatto Riscalda sempre i muscoli per almeno 5 minuti con una leggera corsa o stretching. Fa altrettanto alla fine di ogni sessione Inizia a un ritmo moderato, aumenta i tempi molto gradualmente Bevi molta acqua, ad es. un bicchier d’acqua prima di iniziare e altra acqua ogni 15 minuti di attività – NB: non è vero che durante lo sforzo non si debba bere perché altrimenti si suda di più CDC – Promoting Physical Activity. A guide for community action. 1999 (pag. 33) 24

Attività fisica e diabete di tipo 2 Secondo le indicazioni dell’American Diabetes Association, i soggetti affetti da diabete di tipo 2 non trattati con insulina, in assenza di rilevanti complicanze cardiovascolari e neurologiche, possono in generale effettuare attività fisica senza presentare problemi superiori ai soggetti non diabetici con lo stesso grado di allenamento, oltre a non presentare generalmente problemi di controllo glicemico durante l’esercizio fisico. Ruderman N et al. Handbook of exercise in diabetes. American Diabetes Association, 2002 22

Come camminare Abbigliamento adatto abbigliamento “a cipolla” scarpe comode senza tacco evitare borse a tracolla Equipaggiamento marsupio o zainetto portare sempre delle bevande e assumere liquidi in abbondanza durante e dopo il cammino Corretta postura 25