Controllo trascrizionale
Organismi unicellulari Duplicazione cellulare Risposta agli stimoli dell’ambiente esterno
Organismi pluricellulari Duplicazione cellulare Sviluppo e differenziamento di tipi cellulari specializzati Risposta agli stimoli dell’ambiente esterno Coordinamento tra le funzioni dei diversi tipi cellulari
Virus Duplicazione del proprio genoma sfruttando a proprio vantaggio i meccanismi molecolari delle cellule e degli organismi ospiti
Le cellule rispondono in modo complesso a stimoli complessi Unicellulari Pluricellulari Assenza di glucosio Presenza di lattosio Induzione dei geni responsabili dell’utilizzazione del lattosio
La maggior parte delle risposte cellulari richiede l’attivazione e/o la repressione coordinata di molti geni
In tutti gli organismi viventi le informazioni contenute nel genoma non si esprimono contemporaneamente, e sono finemente regolate. Geni ad espressione costitutiva (housekeeping) Geni ad espressione condizionale (inducibili, reprimibili) Geni specializzati (tessuto specifici, che a loro volta possono essere costitutivi o condizionali)
Differenziamento cellulare
Differenziamento cellulare
La produzione di tipi celulari specializzati in genere non dipende da riarrangiamenti del DNA
Genoma Insieme delle informazioni genetiche che caratterizzano un organismo. Trascrittoma Insieme degli RNA messaggeri prodotti da una determinata popolazione cellulare. Per ogni tipo cellulare diverso sono espressi all’incirca 10000 geni diversi. Proteoma Insieme delle proteine prodotte da una determinata popolazione cellulare.
Livelli di controllo dell’espressione genica
Il controllo della trascrizione è basato sul riconoscimento di corte sequenze di DNA da parte di diverse classi di proteine
Il controllo della trascrizione è basato sul riconoscimento di corte sequenze di DNA da parte di diverse classi di proteine
Come funziona la trascrizione ? I promotori e le RNA polimerasi sono asimmetrici 5’ 3’ TTACGTAACGTCAGAACGTATAAACCGGAACGTAGGGGTCGCGCGTT AATGCATTGCAGTCTTGCATATTTGGCCTTGCATCCCCAGCGCGCAA 3’ 5’ Promotore
Come funziona la trascrizione ? I promotori e le RNA polimerasi sono asimmetrici 5’ 3’ TTACGTAACGTCAGAACGTATAAACCGGAACGTAGGGGTCGCGCGTT AATGCATTGCAGTCTTGCATATTTGGCCTTGCATCCCCAGCGCGCAA 3’ 5’ Promotore
Come funziona la trascrizione ? I promotori e le RNA polimerasi sono asimmetrici mRNA 3’ 5’ 5’ CCGGAACGUAGGG 3’ TTACGTAACGTCAGAACGTATAAACCGGAACGTAGGGGTCGCGCGTT AATGCATTGCAGTCTTGCATATTTGGCCTTGCATCCCCAGCGCGCAA 3’ 5’ Promotore
Cosa succede se inverto il promotore ? 5’ 3’ TTACGTAACGTCAGAACGTTTATACCGGAACGTAGGGGTCGCGCGTT AATGCATTGCAGTCTTGCAAATATGGCCTTGCATCCCCAGCGCGCAA 3’ 5’
Cosa succede se inverto il promotore ? 5’ 3’ TTACGTAACGTCAGAACGTTTATACCGGAACGTAGGGGTCGCGCGTT AATGCATTGCAGTCTTGCAAATATGGCCTTGCATCCCCAGCGCGCAA 3’ 5’
Cosa succede se inverto il promotore ? 5’ 3’ TTACGTAACGTCAGAACGTTTATACCGGAACGTAGGGGTCGCGCGTT AATGCATTGCAGTCTTGCAAATATGGCCTTGCATCCCCAGCGCGCAA 3’ 5’ AGUCUUGC 3’ 5’ mRNA
Come funziona la trascrizione ?
Strategie di controllo dell’espressione genica nei batteri Genoma estremamente compatto Le RNA polimerasi possono riconoscere il promotore in assenza di altre proteine Organizzazione dei geni in operoni Regioni di controllo molto piccole (in genere <200 bp)
Controllo negativo: l’operon del triptofano
Controllo negativo: l’operon del triptofano
Integrazione di due informazioni: l’operon del lattosio
Circuiti genetici complessi nei procarioti: il fago lambda
Il ciclo vitale del fago lambda
Lisogenia
Un interruttore complesso La proteina cI agisce sia da repressore (sui geni responsabili della crescita litica) sia da attivatore (della propria trascrizione)
Il controllo della espressione genica negli eucarioti è molto più sofisticato che nei procarioti Compartimentalizzazione di trascrizione e traduzione Genomi poco compatti, con grande quantità di DNA non codificante Sequenze geniche suddivise in esoni ed introni Regioni di controllo dei geni molto grandi (anche > 50000 bp) RNA polimerasi incapaci di iniziare la trascrizione senza altri fattori RNA messaggeri codificanti per singole proteine, no operoni
Il DNA eucariotico è organizzato sotto forma di cromatina
Regolazione a distanza
Struttura di un tipico promotore eucariotico
Il controllo della trascrizione avviene a numerosi livelli: Fattori di trascrizione legati a specifici promotori/enhancers Co-attivatori (acetilasi degli istoni, attivita’ che rimodellano la cromatina) Fattori “generali” di trascrizione (GTFs) e RNA polimerasi Pre-attivazione (Induzione di uno stato trascrizionalmente competente) Inizio/re-inizio della trascrizione Elongazione del trascritto Terminazione del trascritto
Diversamente dai procarioti, la trascrizione dei geni eucarioti e’ controllata da numerosi elementi TBP TFIIs Pol.II Basal tr. machinery TATA ~ -50 ~ -200 PROSSIMALE CORE ENHANCER (~ 100 bp) PROMOTORE La funzione principale dei fattori di trascrizione e’ di facilitare l’assemblaggio del macchinario basale di trascrizione sul promotore essenziale (core). Questo avviene - tramite reclutamento di GTF - tramite reclutamento di HAT oppure di attivita’ che rimodellano la cromatina - tramite attivita’ acetilasiche intrinsiche
Il promotore essenziale (core promoter) Determina il sito di inizio della trascrizione e dirige il legame dell’ RNA Pol II I promotori essenziali più frequenti per l’RNA Pol II sono: TATA box: la sua sequenza e’ altamente conservata (TATAAA); si trova prevalentemente in geni che vengono trascritti rapidamente, ed e’ localizzata ~25-30 bp a monte del sito di inizio della trascrizione. la TATA box dirige l’inizio della trascrizione a siti ben definiti Isole CpG: proprio di molti geni “house-keeping”. La trascrizione comincia a siti multipli disseminati in una regione di circa 20-200-bp.
L’inizio della trascrizione da parte dell’RNA Pol II richiede multipli fattori Fattori di trascrizione generali (GTF) insieme con l’RNA Pol II formano l’apparato trascrizionale basale, che lega il promotore essenziale ed è sufficiente alla trascrizione in vitro TBP (che con i fattori associati a TBP (TAF) forma -> TFIID) TFIIA, TFIIB, TFIIF, TFIIE, TFIIH Fattori di trascrizione specifici, anche richiesti per la trascrizione attivata: servono per reclutare e assemblare l’apparato trascrizionale Si legano a elementi di riconoscimento sul promotore e sull’enhancer Multipli fattori di trascrizione sono normalmente coinvolti nell’attivazione di un gene
Inizio della trascrizione negli eucarioti: modello sequenziale TBP + TAFs=TFIID
Inizio della trascrizione negli eucarioti: reclutamento dell’oloenzima TBP + TAFs=TFIID
Meccanismi di attivazione TBP + TAFs=TFIID
Meccanismi di attivazione: rimodellamento locale della cromatina TBP + TAFs=TFIID
Importanza delle modificazioni post-traduzionali degli istoni: acetilazione-deacetilazione TBP + TAFs=TFIID
Coattivatori, corepressori Richiesti per la funzione dei fattori di trascrizione specifici NON richiesti per la trascrizione basale (ma la stimolano ~10x) NON legano specificamente il DNA
Sinergia e cooperazione tra molecole di fattori trascrizionali: concetto di enhanceosoma TBP + TAFs=TFIID Enhanceosoma Cooperazione
Sequenza di eventi nell’attivazione trascrizionale di un gene
Repressori trascrizionali eucariotici
Repressori trascrizionali eucariotici
Strategie di controllo trascrizionale: orologi molecolari
Recettori nucleari per gli ormoni
Strategie di controllo trascrizionale: espressione coordinata indotta da cortisolo Stesso recettore, effetti diversi dipendenti dalla combinazione di fattori presenti Alcuni geni vengono attivati, ma altri sono repressi. Nel fegato aumenta l’espressione dei geni implicati nella gluconeogenesi Nel muscolo diminuisce la captazione degli aminoacidi e stimola la proteolisi
Alcuni geni regolano complessi programmi di differenziamento cellulare I fattori trascrizionali della famiglia di MyoD possono converire in cellule muscolari i mioblasti, ma non altri tipi cellulari
Alcuni geni regolano complessi programmi di sviluppo
Controllo combinatorio durante lo sviluppo
Modularità degli elementi di controllo trascrizionale
Modularità degli elementi di controllo trascrizionale
Modularità degli elementi di controllo trascrizionale
Come si può limitare l’azione degli elementi di controllo: isolatori cromatinici
Il controllo delle beta globine umane
Controllo epigenetico e memoria cellulare
Modificazioni epigenetiche del DNA: metilazione Distinzione tra metilazione ‘de novo’ e metilazione di mantenimento
Distinzione tra metilazione ‘de novo’ e metilazione di mantenimento Il dinucleotide CpG è poco rappresentato nel DNA dei vertebrati perché soggetto a mutazione secondaria a metilazione Distinzione tra metilazione ‘de novo’ e metilazione di mantenimento
Isole CpG nei geni
La metilazione durante lo sviluppo
La metilazione di solito si associa con repressione dell’espressione genica: meccanismo
Fenomeno dell’esclusione allelica: anche se di ogni gene sono presenti due copie, in alcuni casi solo una di queste si esprime Può essere dipendente dall’origine parentale dell’allele, e in questo caso si parla di imprinting Può essere indipendente dall’origine parentale (ad es. inattivazione del cromosoma X) In entrambi i casi può essere tessuto-specifico
Esempi di imprinting: H19 e IGF2 H19: allele paterno represso e fortemente metilato. IGF2: allele materno represso.
Delezioni della regione 15q11-q13 in eterozigosi Esempi di imprinting: Delezioni della regione 15q11-q13 in eterozigosi Ritardo mentale Ipotonia Obesità Ipogonadismo Sindrome di Prader-Willi
Delezioni della regione 15q11-q13 in eterozigosi Esempi di imprinting: Delezioni della regione 15q11-q13 in eterozigosi Ritardo mentale Difficoltà di eloquio Ritardo di crescita Iperattività Ilarità inappropriata Sindrome di Angelman