Il testo poetico.

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
Perché ti voglio bene.
Advertisements

dal buio del peccato alla LUCE del Perdono!
Ciao bambini forse voi non vi ricordate di me, sono Gesù ci siamo conosciuti tanti anni fa quando voi eravate ancora piccini piccini .
Istituzioni di linguistica
Verso le altezze della mistica paolina
Presentazione di Giusy Marongiu, Giulia Pirisi & Sabrina Veccia
due proposte di definizione
Mamma, quante volte ho invocato il tuo nome
Dolce e chiara è la notte e senza vento
Concorso Premio “A scuola di innovazione”
Aa bb aba bcb abba la rima.
Leggere e capire il testo poetico
LA RIMA.
Restituzione questionario
Dialogando con il Padre nostro.
Poesie e altro in lingua originale
Un gruppo di venditori furono ad un Convegno di Vendita. Tutti avevano promesso alle proprie spose che sarebbero arrivati in tempo per la cena il venerdi.
Annunceremo Che TU.
Quando ti sei svegliato questa mattina ti ho osservato e ho sperato che tu mi rivolgessi la parola anche solo poche parole, chiedendo la mia opinione o.
Il verso è l’unità fondamentale della poesia. LEZIONE 1 – IL VERSO E LE SILLABE METRICHE Il verso è l’unità fondamentale della poesia. Nella poesia.
Ho bisogno d’incontrarti nel mio cuore, di trovare te di stare insieme a te
Ufficio catechistico Vairano Scalo 14 Dicembre 2011 Secondo incontro a cura di don Angelo Testa.
POESIANDO BY MACC DANY.
Della Scuola Primaria “Montessori”
meo core in mano, e ne le braccia avea
Io sono con voi!.
La cavallina storna.
La Divina Commedia di Dante Alighieri
Alcuni buoni motivi per conoscere Gesù.
Francesco Petrarca Solo e pensoso
Divina Commedia.
·         La cavalla storna ·         La cavalla storna
L'amore L’amore è come una rosa, in inverno perde i petali
Lettera di un padre triste....
Varal de Haicais.
GIOVANNI PASCOLI.
“Spesso il male di vivere ho incontrato” il salmo 90
La Divina Commedia di Serpelloni Alice
Il Salmo 23 visto da un altro lato…
Umberto Saba Mio padre TESTO Mio padre è stato per me “l’assassino”,
Per riconoscere e ricordare….. i termini specifici della poesia
Analisi testo poetico / epica
Amor è uno desio che ven da core
La Divina Commedia Canto 1 inferno Dante Alighieri
Il gelsomino notturno di Giovanni Pascoli
Laura Pausini: le emozioni
<<Amore è uno desio che ven da core>>
LA DIVINA COMMEDIA DI D. ALIGHIERI – L’ INFERNO-
dieresi e sineresi vïaggio per fuggire altro vïaggio (Gozzano)
Analisi testo poetico / epica
Carissimo, mio unico bene,
Occhiali nuovi Non vedo molto bene da vicino, Signore. Almeno le cose che mi riguardano: i miei errori, i miei difetti. Mentre inquadro benissimo.
LIBRI POETICI La TERZA parte dell’Antico Testamento è costituita dai Libri Poetici SALMI GIOBBE PROVERBI CANTICO DEI CANTICI ECCLESIASTE.
W la mamma I bambini della III^ A.
Anno B Prima domenica di Avvento 30 novembre 2008 Musica di Avvento Arvo Pärt.
Alla Sera Ugo Foscolo.
La poesia.
Inno di lode a Dio. Inno di lode a Dio GESU’ TU SEI UN AMICO DAVVERO SPECIALE LA DOMENICA MATTINA HAI SEMPRE UN SACCO DI COSE BELLE DA DIRE PROPRIO.
ANALIZZARE UNA POESIA: LAMETRICA E LE FIGURE RETORICHE
Parafrasi a Silvia Tromboni Alessandro.
Quando mi corico la sera
WORDPAD Gestione del testo e salvataggi. Il programma «WordPad» è una semplice gestore di testo che, a differenza di «Blocco Note», gestisce automaticamente.
nella mente mi ragiona”
Agosti Anna Contini Nina Montani Anna Giuseppina Liceo Scientifico «E. Mattei» Classe 2A Anno scolastico 2012 – 2013.
Gioia Affetto Filastrocca Emozioni Tristezza Paura Bella Sentimenti
La poesia. Qualche strumento di analisi Prof.ssa Chiara Massari
... perchè vi voglio bene!.
IL TESTO POETICO NOZIONI GENERALI.
Transcript della presentazione:

Il testo poetico

Il testo poetico Che cos’è Testo in versi basato su un uso particolare della parola e degli strumenti linguistici, con attenzione agli aspetti formali del linguaggio A cosa serve Scopo espressivo: comunicare i sentimenti di chi scrive suscitare sentimenti nel lettore Dove si trova Poemi, poesie, libretti d’opera, testi di canzoni

La struttura: la versificazione La prosodia L’insieme dei princìpi della versificazione Il verso segmentazione grafica del testo sequenza di parole regolate dal numero di sillabe e dai loro accenti presenza della rima, che può avere uno schema vincolato (in forme classiche come sonetto o canzone), libero (senza attenzione alle regole della metrica tradizionale), oppure essere assente La metrica Le norme che regolano la struttura del verso

Versi, sillabe e accenti Verso definito come unità fonica, non logica o grammaticale Il rapporto tra aspetto fonico e struttura del verso definisce le regole della metrica Elementi base della metrica sono sillabe e accenti I vari metri sono identificati dal numero delle sillabe e dalla posizione degli accenti su di esse

Sillabe metriche e linguistiche La sillaba linguistica: l’unità minima del linguaggio quella che si conta già da bambini La sillaba metrica: diversa dalla sillaba linguistica, segue regole precise Per capire quale tipo di verso abbiamo davanti è necessario contare le sillabe metriche

La sillaba metrica: fenomeni Dieresi quando due o più vocali consecutive di una stessa parola costituiscono due sillabe metriche For - se - per - ché - del - la - fa - tal - quï - e - te U. Foscolo, Alla sera Sineresi quando due o più vocali consecutive di una stessa parola costituiscono una sola sillaba metrica Fre - sche - le - mi͜e - pa- ro - le - nel - la - se - ra G. D’Annunzio, La sera fiesolana Dialefe quando due o più vocali consecutive di due parole diverse costituiscono due sillabe metriche Co - min - ciò - il - po - e - ta - tut - to - smo - rto Dante, Inferno, IV, 14 Sinalefe quando due o più vocali consecutive di due parole diverse costituiscono una sola sillaba metrica So - lo ͜ e - pen - so - so ͜ i - più - de - ser - ti - cam - pi F. Petrarca, Solo e pensoso

Gli accenti Regola fissa: l’ultimo accento cade sempre sulla penultima sillaba Le sillabe atone (non accentate) che seguono l’ultimo accento contano come una sola sillaba metrica Es.: “Ei fu. Siccome immòbile” (A. Manzoni, Il cinque maggio) “Ei-fu-sic-comeim-mo-bile” è il testo sillabato: si tratta di versi settenari, l’ultimo accento cade su “mo”, dunque le due sillabe atone “bi-le” e formano un’unica sillaba metrica. In tutto le sillabe metriche sono sette, anche se quelle linguistiche sono di più.

I versi della tradizione italiana Tipo di verso Posizione dell’accento parisillabo (numero pari di sillabe) quaternario o quadrisillabo sempre sulla 3a sillaba senario sempre sulla 2a e 5a sillaba ottonario sulla 3a e 7a sillaba (in alcuni casi, anche sulla 4a e 7a) decasillabo sulla 3a, 6a e 9a sillaba Imparisillabo (numero dispari di sillabe) ternario o trisillabo sempre sulla 2a sillaba quinario sulla 1a o 2a e sulla 4a sillaba settenario su una qualsiasi delle prime quattro e sulla 6a sillaba novenario sulla 2a, 5aa e 8a sillaba (in alcuni casi, anche sulla 3a, 5a e 8a) endecasillabo su qualsiasi sillaba escluse la 5a e la 9a, sempre sulla 10a

L’enjambement Che cosa significa Dal francese “enjamber”: saltare, superare un ostacolo il Ciel gli diè favore, e sotto a i santi/segni ridusse i suoi compagni erranti T. Tasso, Gerusalemme liberata Quando si ha quando due parole grammaticalmente legate fra loro si trovano l’una in fine di verso una in fine di verso e l’altra all’inizio del verso successivo Quando leggemmo il disiato riso/esser baciato da cotanto amante Dante, Inferno

L’enjambement Perché si usa Non tutti gli enjambement producono lo stesso effetto: il poeta, scegliendo quali particolari nessi logici separare, interviene in modo diverso sulla sensibilità del lettore Tanto gentile e tanto onesta pare/la donna mia quand’ella altrui saluta Dante, Vita nuova

La rima Fenomeno per cui suoni identici si ripetono alla fine dei versi di una poesia L’identità di suono interessa l’ultima vocale accentata fra le parti finali dei versi Es.: “cuore” e “amore” sono parole in rima (in questo caso si dice perfetta) “tòno” e “vèngono” non sono in rima, perché terminano con le stesse lettere ma non a partire dall’ultimo accento

Le rime imperfette Assonanza l’identità riguarda soltanto le vocali a partire dall’ultima tonica Senz’addii m’hai lasciato e senza piànti;/devo di ciò accoràrmi? U. Saba, L’addio Consonanza l’identità riguarda solo le consonanti che seguono l’ultima vocale tonica in mèzzo/a palàzzi, quasi a mondi, dei ragàzzi/leggeri come stracci giocano alla brèzza P.P. Pasolini, Le ceneri di Gramsci Rima al mezzo la seconda parola rimata si trova all’interno del verso anziché in posizione finale Passata è la tempèsta:/odo augelli far fèsta, e la gallina… G. Leopardi, La quiete dopo la tempesta Rima interna quando entrambe le parole si trovano all’interno dei versi bòssi ligustri o acanti./ Io, per me, amo le strade che riescono agli erbosi fòssi… E. Montale, I limoni

Le combinazioni di rime nome struttura esempio Rima baciata AA BB CC Meriggiare pallido e assorto A presso un rovente muro d’orto, A ascoltare tra i pruni e gli sterpi B schiocchi di merli, frusci di serpi. B E. Montale, Meriggiare pallido e assorto

Le combinazioni di rime nome struttura esempio Rima alternata ABAB CDCD E s’aprono i fiori notturni, A nell’ora che penso a’ miei cari. B Sono apparse in mezzo ai viburni A le farfalle crepuscolari. B Da un pezzo si tacquero i gridi: C là sola una casa bisbiglia. D Sotto l’ali dormono i nidi, C come gli occhi sotto le ciglia. D G. Pascoli, Il gelsomino notturno

Le combinazioni di rime nome struttura esempio Rima incrociata ABBA CDDC Non pianger più. Torna il diletto figlio A a la tua casa. È stanco di mentire. B Vieni; usciamo. Tempo è di rifiorire. B Troppo sei bianca: il volto è quasi un giglio. A Vieni; usciamo. Il giardino abbandonato C serba ancóra per noi qualche sentiero. D Ti dirò come sia dolce il mistero D che vela certe cose del passato. C G. D’Annunzio, Consolazione

Le combinazioni di rime nome struttura esempio Rima incatenata ABA BCB CDC Nel mezzo del cammin di nostra vita A mi ritrovai per una selva oscura B ché la diritta via era smarrita. A Ahi quanto a dir qual era è cosa dura B esta selva selvaggia e aspra e forte C che nel pensier rinova la paura! B Dante, Divina commedia

Le combinazioni di rime nome struttura esempio Rima invertita ABC CBA E se’ begli occhi, ond’io me ti mostrai A et là dove era il mio dolce ridutto B quando ti ruppi al cor tanta durezza, C mi rendon l’arco ch’ogni cosa spezza, C forse non avrai sempre il viso asciutto: B ch’i’ mi pasco di lagrime, et tu ‘l sai. A F. Petrarca, Canzoniere

Le combinazioni di rime nome struttura esempio Rima replicata ABC E sì ch’io mi credo omai che monti et piagge A et fiumi et selve sappian di che tempre B sia la mia vita, ch’è celata altrui. C Ma pur sì aspre vie né sì selvagge A cercar non so, ch’Amor non venga sempre B ragionando con meco, et io con lui. C F. Petrarca, Solo e pensoso

La strofa è una parte di testo poetico con una precisa struttura rimica è messa in evidenza da artifici grafici, come una riga bianca tra una strofa e l’altra è una unità di contenuto, cioè porzione definita del racconto o del discorso del poeta

Tipi di strofa Distico strofa di due versi Terzina strofa di tre versi O cavallina, cavallina storna, A che portavi colui che non ritorna; A tu capivi il suo cenno ed il suo detto! B Egli ha lasciato un figlio giovinetto; B G. Pascoli, La cavallina storna Terzina strofa di tre versi rime incatenate, replicate o invertite Nel mezzo del cammin di nostra vita A mi ritrovai per una selva oscura B ché la diritta via era smarrita. A Ahi quanto a dir qual era è cosa dura B esta selva selvaggia e aspra e forte C che nel pensier rinova la paura! B Dante, Divina commedia

Tipi di strofa Quartina strofa di quattro versi rima alternata o incrociata E s’aprono i fiori notturni, A nell’ora che penso a’ miei cari. B Sono apparse in mezzo ai viburni A le farfalle crepuscolari. B Da un pezzo si tacquero i gridi: C là sola una casa bisbiglia. D Sotto l’ali dormono i nidi, C come gli occhi sotto le ciglia. D G. Pascoli, Il gelsomino notturno Ottava strofa di otto versi AB AB AB CC tipica dei poemi del Rinascimento Canto l’arme pietose e ’l capitano A che ’l gran sepolcro liberò di Cristo. B Molto egli oprò co ’l senno e con la mano, A molto soffrì nel glorioso acquisto; B e in van l’Inferno vi s’oppose, e in vano A s’armò d’Asia e di Libia il popol misto. B Il Ciel gli diè favore, e sotto a i santi C segni ridusse i suoi compagni erranti. C T. Tasso, Gerusalemme liberata