LE SCELTE INDUSTRIALI PER LE SOCIETÀ PARTECIPATE TRA AGGREGAZIONI, CESSIONI, QUOTAZIONE Convegno nazionale ASSTRA di Siena.

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LE SCELTE INDUSTRIALI PER LE SOCIETÀ PARTECIPATE TRA AGGREGAZIONI, CESSIONI, QUOTAZIONE Convegno nazionale ASSTRA di Siena

I - Focus- (Anno 2013; Fonte: Bilanci di esercizio aziende, Camera di Commercio)  127 società a partecipazione pubblica che svolgono servizi di trasporto pubblico locale (automobilistico, ferroviario, metropolitano, tranviario, navigazione);  32 società partecipate che svolgono servizi collegati al TPL (Agenzie, holding, manutenzione);  ca. 150 società partecipate di II livello;  dipendenti;  Incidenza costo del lavoro su costi della produzione 48% (anno 2012);  Processi di aggregazione – dal 2010 al 2014 le società si ridotte da 160 a 127;  Indici di analisi economica (anno 2012):  % aziende con MOL positivo (90%);  % aziende in utile 63% ;  ca. 300 milioni di Euro di perdite aggregate di cui 182 milioni nella Regione Lazio (anno 2012);  127 società a partecipazione pubblica che svolgono servizi di trasporto pubblico locale (automobilistico, ferroviario, metropolitano, tranviario, navigazione);  32 società partecipate che svolgono servizi collegati al TPL (Agenzie, holding, manutenzione);  ca. 150 società partecipate di II livello;  dipendenti;  Incidenza costo del lavoro su costi della produzione 48% (anno 2012);  Processi di aggregazione – dal 2010 al 2014 le società si ridotte da 160 a 127;  Indici di analisi economica (anno 2012):  % aziende con MOL positivo (90%);  % aziende in utile 63% ;  ca. 300 milioni di Euro di perdite aggregate di cui 182 milioni nella Regione Lazio (anno 2012); LE PARTECIPATE NEL SETTORE 2

 SETTORE FORTEMENTE DIPENDENTE DALLE RISORSE PUBBLICHE  ELEVATO NUMERO DI SOCIETA’ PARTECIPATE  BASSO LIVELLO DI RICAVI  BASSA VELOCITA’ COMMERCIALE  ELEVATO LIVELLO DEI COSTI ______________________________ SOLUZIONE: DISMISSIONE PARTECIPAZIONI MA E’ DAVVERO LA PANACEA? O, SE NON GESTITA ALL’INTERNO DI UN PROCESSO CONCORRENZIALE, RISCHIA DI TRADURSI IN UNA SVENDITA? Il tema è e deve essere l’affidamento dei servizi e non la composizione del capitale. Diversamente si rischia la sostituzione di un monopolio frazionato con un monopolio unico “privato”. CRITICITA’ DEL SETTORE 3

 CHIARIRE DIFFERENZA TRA PRIVATIZZAZIONE E LIBERALIZZAZIONE OBIETTIVO E’ LA CONCORRENZA  RISPETTO DEI RUOLI E DELLE COMPETENZE  LEGISLATORE  ENTI PROGRAMMATORI  ENTI AFFIDANTI  IMPRESE  AL “PUBBLICO” IL COMPITO DI DARE CERTEZZA DELLE REGOLE E DELLE RISORSE  AGLI OPERATORI IL COMPITO DI FARE IMPRESA E DI CONFRONTARSI SUL MERCATO UN POSSIBILE PERCORSO 4

 ELIMINAZIONE VINCOLI ALLE PARTECIPATE E SUPERAMENTO HANDICAP COMPETITIVO  ATTRIBUZIONE AGLI OPERATORI DELLE LEVE GESTIONALI DI IMPRESA  Flessibilità tariffaria  Rimodulazione dell’offerta in funzione della domanda  Aumento velocità commerciale  INCENTIVI ALLE AGGREGAZIONI  No ad imposizioni normative. Si ad incentivazioni anche fiscali.  AVVIO DI UN PERCORSO DI EFFICIENTAMENTO DELLE IMPRESE CHE STIMOLI L’INTERESSE DI INVESTITORI PRIVATI AD ENTRARE NEL CAPITALE (PRIVATIZZAZIONI – QUOTAZIONE IN BORSA) STRUMENTI 5

Risultati da ottenere O PERARE IN UN CONTESTO NORMATIVO E REGOLATORIO STABILE E CERTO + A SSICURARE CERTEZZA DI RISORSE ECONOMICHE DESTINATE AL SETTORE + D ARE IMPULSO AGLI INVESTIMENTI + A SSICURARE UN MIGLIORAMENTO DELL ’ EFFICIENZA E RECUPERI DI PRODUTTIVITÀ DELLE IMPRESE + G ESTIONE AZIENDALE IMPRENDITORIALE = ______________________________________________ A UMENTO DELLA COMPETITIVITÀ IMPRESE E C REAZIONE DI UN MERCATO REALE 6