La Resistenza in Italia

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
Classe 2A Anno scolastico
Advertisements

La seconda guerra mondiale
gennaio - Sblocco parziale di Leningrado dopo 17 mesi di assedio 2 febbraio - L'armata tedesca ( uomini), bloccata intorno a Stalingrado,
nella seconda guerra mondiale
IL LITORALE ADRIATICO.
E ORA UN PO’DI STORIA.
RASEL SELIMAJ 3T. La situazione politica italiana era divenuta particolarmente favorevole, all'affermarsi del movimento fascista di Benito Mussolini.
L’Italia: dal fascismo alla democrazia
Seconda guerra mondiale
VICENDE STORICO-COSTITUZIONALI
VICENDE STORICO-COSTITUZIONALI
VICENDE STORICO-COSTITUZIONALI
La Seconda guerra mondiale
La seconda guerra Mondiale
II° guerra mondiale Seconda parte.
La Grecia dopo la seconda guerra mondiale
I soldati italiani sono impegnati su diversi fronti:
Parole chiave 25 luglio 1943: il Gran Consiglio del Fascismo vota l’ordine del giorno Grandi 8 settembre 1943: Badoglio annuncia la firma dell’armistizio.
Presentazione realizzata dalla 2ª A terziario
Liceo Scientifico “ F. Quercia “ con annesso Liceo Classico
COSTITUZIONE DELLA REPUBBLICA ITALIANA
La Resistenza romana.
La Seconda Guerra Mondiale
LE TRANSIZIONI IN ITALIA E SPAGNA
II GUERRA MONDIALE PARTE 2
La caduta del fascismo, la guerra, la resistenza, la liberazione
cd Storie di strada 1 centro documentazione
La Resistenza in Europa e in Italia
La Seconda Guerra Mondiale 4
La Seconda Guerra Mondiale 5
LA COSTITUZIONE ITALIANA
La seconda guerra mondiale
Gabriele Carbone 3^C 2° Guerra Mondiale
GIOVANI E RESISTENZA PANE E PACE. I GIOVANI E LA RESISTENZA PANE E PACE 8 settembre 1943 Armistizio firmato il 3 settembre e reso noto l’8 settembre.
LA SECONDA GUERRA MONDIALE
I PARTIGIANI.
IMPORTANZA, COMPLESSITA’ E DIFFICOLTA’ DI INTERPRETAZIONE DELLA RESISTENZA IN ITALIA PERCORSO DI APPROFONDIMENTO A CURA DI PIERO PELÙ CLASSE 5° A ANNO.
L’unificazione italiana
LA SECONDA GUERRA MONDIALE
LA SHOAH Alcuni personaggi
“LA NOTTE DELL’OBLIO” DI LIA LEVI
L'EUROPA DOPO L'ETA' NAPOLEONICA
LA SECONDA GUERRA MONDIALE (la GUERRA TOTALE) ( )
Indice della presentazione a cura della Prof.essa N. Dabaz
SONO ACCOLTI DALLA POPOLAZIONE COME DEI LIBERATORI
Parole chiave Appeasement Guerra “per finta” Guerra parallela
L’Italia dal fascismo alla democrazia
LA II GUERRA MONDIALE a cura prof
LA II GUERRA MONDIALE.
Dopo guerra molto dfficile per l’ Italia La rivoluzione russa fa crescere le speranze nelle classi operaie (Biennio Rosso ) Spaccature interne.
LA SECONDA GUERRA MONDIALE II PARTE ( )
LA SECONDA GUERRA MONDIALE I PARTE ( )
L’Italia nella seconda guerra mondiale
25 Aprile festa della liberazione dell’italia dall’occupazione nazifascista A cura di Luca Lissoni Grafiche di Marco Cattazzo.
L'Italia della Resistenza e di Salò
Settembre: Invasione territorio polacco da parte dei nazisti 3 Settembre: Dichiarazione di guerra da parte di Francia e Inghilterra 17 Settembre:
RIPASSO Quali sono le caratteristiche proprie della Seconda Guerra Mondiale? Quali caratteri ritroviamo del precedente conflitto? Quali sono le CAUSE PRINCIPALI?
La guerra civile
La nascita della Repubblica. Dopo la guerra I danni materiali. Le difficoltà economiche. Le divisioni sociali. Nord e Sud. Comunismo e anticomunismo.
… Sappiamo che, in questo giorno importantissimo per la nostra nazione, l’Italia riuscì a mettere fine alle tante violenze subite nel corso della Seconda.
La Seconda guerra mondiale. CAUSE PROFONDE DEL CONFLITTO  Il progetto di Hitler di creare il Terzo Reich, il terzo impero (dopo Ottone di Sassonia e.
LA RESISTENZA IN EUROPA. RESISTENZA Le popolazioni oppresse si organizzano Strategia della guerriglia partigiana Fattore di maturazione della coscienza.
La II guerra mondiale per l’Italia. 10 giugno 1940: il giorno della follia I FRONTI DEL CONFLITTO ITALIANO La guerra parallela: Mussolini vuole evidenziare.
LA SECONDA GUERRA MONDIALE. Il patto d’Acciaio Nel maggio 1939 Hitler e Mussolini strinsero un nuovo patto d’alleanza con cui si impegnavano a entrare.
La seconda guerra mondiale. 1° settembre 1939: le truppe tedesche invadono la Polonia  escalation di violenza  combattimenti totali  moltiplicarsi.
LA PRIMA GUERRA MONDIALE
L’ASCESA DEL FASCISMO.
La seconda guerra mondiale. 1° settembre 1939: le truppe tedesche invadono la Polonia  escalation di violenza  combattimenti totali  moltiplicarsi.
Transcript della presentazione:

La Resistenza in Italia Lezioni d'Autore

Immagine tratta dal sito https://bibliostoria.files.wordpress.com “Dietro ogni articolo della Carta Costituzionale stanno centinaia di giovani morti nella Resistenza.” Sandro Pertini, presidente della Repubblica (1978-1985), ex comandante partigiano Immagine tratta dal sito https://bibliostoria.files.wordpress.com

Sergio Luzzatto, La crisi dell’antifascismo “Il significato epocale della Resistenza risiede esattamente in questo: nel segnare una discontinuità unica nella storia d’Italia; nel suggellare il tentativo di pochi di promuovere a beneficio di molti un mutamento nella forma e nella sostanza delle istituzioni, il passaggio a uno stato democratico, la creazione di nuovi rapporti sociali.” Sergio Luzzatto, La crisi dell’antifascismo Torino, Einaudi, 2004

La Resistenza fu un momento tragico ma necessario per la trasformazione della società italiana: dalla sudditanza passiva alle autorità alla partecipazione attiva per la costruzione di una democrazia repubblicana. Le votazioni del 2 giugno 1946 per l’Assemblea Costituente e il referendum istituzionale. Per la prima volta nella storia d’Italia c’è un vero suffragio universale.

La caduta di Mussolini L’Asse italo-tedesco sta perdendo la guerra dopo la sconfitta di Stalingrado e la ritirata di Russia. 9 luglio 1943 Le truppe anglo-americane attaccano l’anello debole dell’Asse  Sbarcano in Sicilia per iniziare l’avanzata verso Nord. 25 luglio Il re depone Mussolini, lo sostituisce con Badoglio e inizia le trattative per un armistizio, che viene firmato il 3 settembre.

Viene annunciato l’armistizio 8 settembre 1943 Per radio viene diffuso il testo dell’armistizio firmato cinque giorni prima. Il governo e la monarchia non avevano preso alcuna misura per tutelare le proprie forze armate e il territorio nazionale dalla prevedibile reazione dell’alleato tedesco.  Soldati e ufficiali italiani, che si considerano ancora alleati dei tedeschi, si trovano senza ordini né direttive.

Il re scappa a Brindisi 9 settembre 1943 Senza dare indicazioni alle truppe, il re, tutti i rappresentanti del governo e dello Stato Maggiore delle tre armi fuggono a Brindisi, liberata dagli Alleati. “La fuga del re e la dissoluzione dell’esercito si lasciano alle spalle una moltitudine in preda ad impulsi primordiali, tra i quali emerge con forza, assieme all’individuale istinto di sopravvivenza, uno spontaneo moto di solidarietà verso i soldati sbandati e i prigionieri in fuga.” Santo Peli, La Resistenza in Italia. Storia e critica, Torino, Einaudi, 2004

RSI e Regno d’Italia 23 settembre 1943 Mussolini, su precise direttive di Hitler, fonda la Repubblica Sociale Italiana. L’Italia viene divisa in due: la RSI a nord, il Regno d’Italia a sud. Il 13 ottobre il Regno d’Italia entra ufficialmente in guerra contro la Germania.

La Repubblica Sociale Italiana Lo Stato fondato da Mussolini comprende l’Italia centro-settentrionale (eccetto il Friuli, la Venezia Giulia, il bellunese, l’Istria che sono annessi direttamente al Reich tedesco) fino alla cosiddetta ‘linea Gustav’ che attraversa la penisola da Gaeta a Pescara. Il governo si insedia in una villa sul Lago di Garda, a Salò.

La politica della RSI Il programma alla base della politica della RSI tenta di riesumare il fascismo delle origini con le sue prospettive sociali. L’opposizione del governo tedesco e degli ambienti finanziari del Nord Italia rende impossibile una seppur parziale attuazione di tale programma. L’azione della RSI si riduce ad affiancare, in posizione subordinata, i tedeschi: nella guerra contro gli alleati nella repressione feroce dei partigiani italiani.

Le origini della Resistenza Dall’8 settembre alla fine del 1943 la Resistenza nasce e si organizza. All’inizio gli episodi di resistenza all’esercito tedesco sono pochi e tutti finiti in un bagno di sangue (Cefalonia). Poi si cominciano a formare le prime bande di partigiani intorno ai soldati sbandati  Le feroci rappresaglie tedesche (Boves) spingono altri giovani a combattere contro gli occupanti.

I Comitati di Liberazione Nazionale Nell’inverno 1943-’44 in tutto il territorio occupato si formano i Comitati di Liberazione Nazionale. Questi, che rappresentano tutti i partiti antifascisti, guidano e coordinano l’azione delle bande partigiane in loco. Il coordinamento nazionale è formato dall’organismo centrale che opera a Roma, si compone di sei partiti (azionista, comunista, democratico cristiano, demolaburista, liberale, socialista) ed è presieduto da Ivanoe Bonomi. Un ruolo fondamentale ha, in particolare, il CLNAI (Alta Italia).

I Gruppi di Azione Patriottica Già nei primi mesi del 1944 le brigate partigiane si erano arricchite di giovani che, piuttosto che rispondere ai bandi di reclutamento dell’esercito di Salò, preferivano disertare e andare a ingrossare le fila dei partigiani. Si formano i Gruppi di Azione Patriottica (GAP), militanti comunisti che si battono con audaci colpi di mano nel pieno delle città occupate  i tedeschi reagiscono con rappresaglie feroci (Fosse Ardeatine).

La svolta di Salerno Aprile 1944 Togliatti lancia la proposta di un governo di unità nazionale per cacciare i nazisti e i loro alleati fascisti fuori dai confini nazionali e riunificare l’Italia.

Immagine tratta da Wikipedia

Aprile-giugno 1944 La guerra partigiana trae grande impulso dalla svolta di Salerno. A giugno si crea il comando generale del Corpo Volontari della Libertà, con sede a Milano. La direzione delle operazioni militari è affidata al comunista Luigi Longo e all’azionista Ferruccio Parri. 6 giugno Roma viene liberata.

L’estate partigiana del 1944 - Sbarco in Normandia (6 giugno) - L’Asse si sta ritirando dal fronte russo - In Italia la Wehrmacht si ritira lasciandosi dietro una scia di sangue e massacri (Sant’Anna di Stazzema, Marzabotto-Monte Sole) che colpiscono soprattutto le popolazioni civili. - I tedeschi si attestano sulla linea gotica. Durante l’estate, la resistenza armata si estende molto. All’inizio dell’inverno è costretta a fermarsi (l’avanzata degli alleati si rivela più lenta e difficile di quel che si pensava).

Inverno 1944-45: la crisi Autunno-inverno 1944: politica del terrore  violentissima controffensiva nazifascista. Viene vanificata in gran parte l’espansione partigiana dell’estate. La lotta alle bande mette in discussione l’esistenza stessa dell’esercito partigiano, minando alle fondamenta le possibilità di solidale convivenza con la popolazione civile. Molti partigiani depongono le armi, alcune bande si consegnano. La lotta partigiana attraversa un momento di stasi. Ma la Resistenza tiene.

Immagine tratta dal sito http://www.arsnews.org

Febbraio 1945: la ricostituzione delle bande La guerra partigiana è costretta a trasferirsi in pianura; l’inverno e i rastrellamenti non consentono di restare in montagna. Da febbraio nuova strategia alleata che chiede ai partigiani aiuto nel sabotaggio delle comunicazioni 21  si lavora per ricostituire le bande facendo tesoro delle esperienze passate: ‘difesa elastica’, ‘mordi e fuggi’, ‘accantonamento di riserve, disciplina rigorosa nel rapporto con le popolazioni civili, coordinamento delle varie formazioni attraverso efficienti comandi di zona.

Aprile 1945: L’insurrezione 5 aprile Inizia l’offensiva alleata sul Tirreno, ma saranno i partigiani a entrare per primi nelle città e liberare l’Italia da tedeschi nazisti e italiani fascisti. 25 aprile Liberazione di Milano: è la data simbolo della fine dell’occupazione nazifascista del paese.

Immagine tratta dal sito http://dispersioni.wordpress.com

La resistenza disarmata Protagonisti della Resistenza non furono solo i partigiani delle bande armate; questi nulla avrebbero potuto senza l’appoggio di tanta popolazione civile, che nascose armi e persone a rischio della propria vita. Un ruolo particolarmente importante ebbero le donne, sia come ‘staffette’ portaordini, sia come compagne d’armi vere e proprie, che si conquistarono sul campo la loro prima reale emancipazione, quella del voto, che infatti avvenne nelle prime elezioni dell’Italia libera, il 2 giugno 1946.  

Immagine tratta da www.anpibrescia.it/

Gli I.M.I. 800.000 soldati italiani furono catturati prigionieri dai tedeschi nei diversi teatri di guerra dopo lo sbandamento dell’8 settembre. 180.000 accettarono di collaborare con i tedeschi arruolandosi nell’esercito della RSI. 600.000 resistettero, accettando il Lager e la condizione di Internati Militari Italiani, che peggiorava di molto la loro situazione, escludendoli dall’applicazione della Convenzione di Ginevra sui prigionieri di guerra.  

FINE Lezioni d'Autore