Il Vangelo in immagini a cura di Ciro Notarangelo
Nascita e infanzia di Gesù Beato Angelico. Annunciazione
INIZIO DEI QUATTRO VANGELI NEI CODICI VATICANI DEL IV SECOLO
“Nel sesto mese, l’angelo Gabriele fu mandato da Dio in una città della Galilea, chiamata Nazaret, a una vergine, promessa sposa di un uomo della casa di Davide, il cui nome era Giuseppe. La vergine si chiamava Maria”.
Nazaret
Lapide con inciso il nome “Nazaret” risalente a circa 300 anni prima di Cristo, scoperta a Cesarea Marittima nel 1962 dall'archeologo israeliano M. Avi Jonah, Il prof. Jonah con la sua scoperta dava prova storica che Nazareth esiteva già 300 anni prima di Cristo.
«Rallegrati, o piena di grazia: il Signore è con te». Entrando da lei, disse: «Rallegrati, o piena di grazia: il Signore è con te». A queste parole ella rimase turbata e si domandava che cosa potesse significare un tale saluto. L’angelo le disse: «Non temere, Maria, perché hai trovato grazia presso Dio. Ecco, tu concepirai nel grembo e darai alla luce un figlio. Lo chiamerai Gesù. Egli sarà grande e verrà chiamato Figlio dell’Altissimo; il Signore Dio gli darà il trono di Davide suo padre e regnerà per sempre sulla casa di Giacobbe e il suo regno non avrà fine».
Annunciazione: casa di Maria a Nazaret
Allora Maria disse all’angelo: «Come è possibile? Non conosco uomo». Le rispose l’angelo: «Lo Spirito Santo scenderà su di te e la potenza dell’Altissimo ti coprirà con la sua ombra; perciò colui che nascerà sarà chiamato santo, Figlio di Dio. Vedi: anche Elisabetta, tua parente, nella sua vecchiaia, ha concepito un figlio e questo è il sesto mese per lei, che tutti dicevano sterile: nulla è impossibile a Dio».
Nazaret Il “pozzo di Maria”
«Ecco la serva del Signore: avvenga per me quello che tu hai detto». Allora Maria disse: «Ecco la serva del Signore: avvenga per me quello che tu hai detto». E l’angelo si allontanò da lei.
Annunciazione: casa di Maria a Nazaret
Maria si mise in viaggio verso la montagna In quei giorni Maria si mise in viaggio verso la montagna e raggiunse in fretta una città di Giuda.
Ain Karim
Entrata nella casa di Zaccaria, salutò Elisabetta. Appena Elisabetta ebbe udito il saluto di Maria, il bambino le sussultò nel grembo. Elisabetta fu piena di Spirito Santo ed esclamò a gran voce: «Benedetta tu fra le donne e benedetto il frutto del tuo grembo! A che debbo che la madre del mio Signore venga a me? Ecco, appena la voce del tuo saluto è giunta ai miei orecchi, il bambino ha sussultato di gioia nel mio grembo. E beata colei che ha creduto nell’adempimento delle parole del Signore».
Ain Karim luogo nascita S. Giovanni Battista
«L’anima mia magnifica il Signore Allora Maria disse: «L’anima mia magnifica il Signore e il mio spirito esulta in Dio, mio salvatore, perché ha guardato l’umiltà della sua serva. D’ora in poi tutte le generazioni mi chiameranno beata. Grandi cose ha fatto in me l’Onnipotente e Santo è il suo nome: di generazione in generazione la sua misericordia si stende su quelli che lo temono. Ha spiegato la potenza del suo braccio, ha disperso i superbi nei pensieri del loro cuore; ha rovesciato i potenti dai troni, ha innalzato gli umili; ha ricolmato di beni gli affamati, ha rimandato a mani vuote i ricchi. Ha soccorso Israele, suo servo, ricordandosi della sua misericordia, come aveva promesso ai nostri padri, ad Abramo e alla sua discendenza, per sempre». Maria rimase con lei circa tre mesi, poi tornò a casa sua.
Graffito dell’Ave Maria: santuario prebizantino casa di Maria “XE MAPIA”
che era della casa e della famiglia di Davide, Anche Giuseppe, che era della casa e della famiglia di Davide, dalla città di Nazaret e dalla Galilea salì in Giudea alla città di Davide, chiamata Betlemme, per farsi registrare insieme con Maria sua sposa, che era incinta
Betlemme
mentre si trovavano in quel luogo, Ora, mentre si trovavano in quel luogo, si compirono per lei i giorni del parto. Diede alla luce il suo figlio primogenito, lo avvolse in fasce e lo depose in una mangiatoia, perché non c’era posto per loro nell’albergo.
Betlemme Basilica della Natività
BETLEMME GROTTA DELLA NATIVITÀ
BETLEMME GROTTA DELLA NATIVITÀ
C’erano in quella regione alcuni pastori che vegliavano di notte facendo la guardia al loro gregge. Un angelo del Signore si presentò davanti a loro e la gloria del Signore li avvolse di luce. Essi furono presi da grande spavento, ma l’angelo disse loro: «Non temete: ecco, vi annunzio una grande gioia, che sarà di tutto il popolo: oggi vi è nato nella città di Davide un salvatore, che è il Cristo Signore. Questo per voi il segno: troverete un bambino avvolto in fasce, che giace in una mangiatoia».
BETLEMME GROTTA DEI PASTORI
Appena gli angeli si furono allontanati per tornare al cielo, i pastori dicevano fra loro: «Andiamo fino a Betlemme, vediamo questo avvenimento che il Signore ci ha fatto conoscere». Andarono dunque senza indugio e trovarono Maria e Giuseppe e il bambino, che giaceva nella mangiatoia. E, dopo averlo visto, riferirono ciò che del bambino era stato detto loro. Tutti quelli che udirono, si stupirono delle cose che i pastori dicevano. Maria, da parte sua, serbava tutte queste cose, meditandole nel suo cuore. I pastori poi se ne tornarono, glorificando e lodando Dio per tutto quello che avevano udito e visto, come era stato detto loro.
BETLEMME GROTTA DEI PASTORI
della loro purificazione secondo la legge di Mosè, Quando venne il tempo della loro purificazione secondo la legge di Mosè, portarono il bambino a Gerusalemme per offrirlo al Signore, come è scritto nella legge del Signore: ogni maschio primogenito sarà sacro al Signore e per offrire in sacrificio una coppia di tortore o di giovani colombi, come prescrive la legge del Signore.
Tempio di Gerusalemme Spianata vista da oriente
«Ora tu lasci che il tuo servo, o Signore, a Gerusalemme c’era un uomo di nome Simeone, uomo giusto e timorato di Dio… e lo Spirito Santo era su di lui. Anzi, dallo Spirito Santo gli era stato rivelato che non avrebbe visto la morte senza prima aver veduto il Messia del Signore. Mosso dunque dallo Spirito, si recò al tempio e, mentre i genitori vi portavano il bambino Gesù per adempiere la legge, anch’egli lo prese tra le braccia e benedisse Dio, dicendo: «Ora tu lasci che il tuo servo, o Signore, vada in pace, secondo la tua parola; perché i miei occhi hanno visto la tua salvezza, preparata da te davanti a tutti i popoli, luce per illuminare le genti e gloria del tuo popolo Israele.
MODELLO DEL TEMPIO DI GERUSALEMME
e parlò a Maria, sua madre: «Ecco, Simeone li benedisse e parlò a Maria, sua madre: «Ecco, egli è qui per la rovina e la risurrezione di molti in Israele, e come segno di contraddizione mentre a te una spada trafiggerà l’anima affinché siano svelati i pensieri di molti cuori».
Fra Bartolomeo: Presentazione di Gesù al Tempio
e resta là finché non ti avvertirò, un angelo del Signore apparve in sogno a Giuseppe e gli disse: «Alzati, prendi con te il bambino e sua madre e fuggi in Egitto, e resta là finché non ti avvertirò, perché Erode sta cercando il bambino per ucciderlo». Giuseppe si alzò, prese con sé, di notte, il bambino e sua madre e fuggì in Egitto, dove rimase fino alla morte di Erode, perché si adempisse ciò che era stato detto dal Signore per mezzo del profeta…
Egitto Piramide di Gizeh vicino Matariyeh dove si rifugiò la Sacra Famiglia
I suoi genitori si recavano tutti gli anni a Gerusalemme per la festa di Pasqua. Quando egli ebbe dodici anni, vi salirono secondo l’usanza; ma, trascorsi i giorni della festa, mentre riprendevano la via del ritorno, il fanciullo Gesù rimase a Gerusalemme, senza che i genitori se ne accorgessero… Non avendolo trovato, tornarono in cerca di lui a Gerusalemme. Dopo tre giorni lo trovarono nel tempio, seduto in mezzo ai dottori, mentre li ascoltava e li interrogava. E tutti quelli che l’udivano erano pieni di stupore per la sua intelligenza e le sue risposte. Al vederlo, restarono stupiti e sua madre gli disse: «Figlio, perché ci hai fatto così? Ecco, tuo padre e io, angosciati, ti cercavamo». Ed egli rispose: «Perché mi cercavate? Non sapevate che io devo occuparmi delle cose del Padre mio?». Ma essi non compresero le sue parole. Poi scese con loro e tornò a Nazaret e stava loro sottomesso.
Gerusalemme. Muro del pianto