PERCORSO PROGETTUALE ANNUALE “IO, GLI ALTRI, L’AMBIENTE”

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
DIREZIONE DIDATTICA 1° CIRCOLO MARSCIANO Esperienze di Cooperative Learning nell’ambito del Progetto “INSIEME PER CONOSCERMI E CONOSCERTI”: EMOZIONI IN.
Advertisements

Scuola dell’Infanzia S. M. Goretti San Bortolo
Comprensione e interpretazione del testo
Che scoperta la scuola! Francesca Cinelli I.C. Barberino di Mugello Prima parte Workshop Convegno: Io parlo straniero. Alfabetizzazione linguistica.
Cosa vi portate a casa da queste due giornate? La consapevolezza che lavorare congiuntamente in rete facilita lacquisizione di competenze La crescita nel.
3 PROGETTO NUMERI GIOCHIAMO CON I NUMERI E LE FORME GEOMETRICHE
La Scuola dell'Infanzia
Angelita Bernini Scuola dellinfanzia Circolo didattico di Vinci Seminario nazionale, Cidi Firenze, 8 maggio 2011 NEGOZIARE SIGNIFICATI IN FASE DI ASCOLTO.
DOCUMENTAZIONE del progetto bambini di anni tre - classe 4°primaria
20 bambini di 4/5 anni Dal ’11 al 12.2.’11 Dalle alle 12.15
Fuori dal Guscio Le architravi culturali e pedagogiche.
NEGOZIARE SIGNIFICATI IN FASE DI ASCOLTO
LEGGERE INSIEME A MAMMA E PAPA (Cè un libro per te) (Progetto di Gestione Sociale) Anno Scolastico 2009/2010.
“A SCUOLA CON IL CORPO” dell’insegnante Rosaria Rossetti
ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE “VITTORINO DA FELTRE” TORINO
ISTITUTO COMPRENSIVO DI QUISTELLO
TITOLO: “ALFABETIZZAZIONE - INTEGRAZIONE ALUNNI STRANIERI-“
comunicare e scrivere attraverso simbologie condivise
IX CIRCOLO "MANZONI" FOGGIA
LA BIBLIOTECA LABORATORIO DI STORIA percorso didattico
CITTA’ E CITTADINI.
Finalità scuola dell’infanzia sviluppo idendità sviluppo autonomia sviluppo competenza sviluppo cittadinanza.
Circolo didattico 32° Scuola dell’Infanzia Via Pisacane 71
“L’altra faccia della luna”
La Scuola dell’Infanzia “Santa Croce”
Scopro il mio corpo… …attraverso l’albero  IL MOVIMENTO E’ SINONIMO DI VITA  L’ALBERO E IL MOVIMENTO VITALE  IL LINGUAGGIO CORPOREO COME MANIFESTAZIONE.
Istituto Comprensivo “G. Rovani”
LABORATORIO LOGICO- MATEMATICO CON GEOMETRINO SCOPRO LE FORME
Uno sguardo sul gioco Dall’esperienza della “Mondolfiera” Ludoteca del Comune di Firenze A cura della coordinatrice della Ludoteca Barbara Hoffmann.
«ALLA SCOPERTA DELLA PRIMAVERA»
“UN ALUNNO FELICE… …È UN ALUNNO CHE TROVA UN SENSO IN CIÒ CHE FA A SCUOLA.” Jacques Lévine.
Incontro continuità S. dell’Infanzia/S. Primaria
Leggiamo con il Karaoke Roberto Grison Francesco De Marco
I CAMPI DI ESPERIENZA NELLA SCUOLA DELL’INFANZIA
"In viaggio...tra fantasia e realtà"
Scuola dell’infanzia Caterina Cittadini Anno scolastico
POF infanzia…in sintesi
FATTORIE DIDATTICHE: PROJECT WORK
Livello: ___Infanzia plesso di Pesce docente:Celeste…APICELLA
Scuola dell’infanzia di Castellaro Lagusello
PERCORSO EDUCATIVO E DIDATTICO
UNITA’ DI LAVORO PER COMPETENZE “MI RACCONTO CON LE PAROLE”

Per un curricolo plurilingue nella scuola dell’infanzia
Piano Regionale di formazione Anno scolastico 2014/2015 Torino, 27 gennaio 2015 A cura di Donatella Gertosio Incontro con i tutor /facilitatori.
Il giornallegro Responsabile progetto: Vanini Giovanna-
La matematica ha un senso
“ GIOVANNI PASCOLI” di Gozzano
Circolo didattico n 28 scuola dell'infanzia 'Lugaro' via Lugaro 6.
Circolo didattico 32° Scuola dell’Infanzia Via Pisacane 71
ISTITUTO COMPRENSIVO DI ALBINO
DOCENTI : VIOLA CRISTINA - FERLITA LIA
PREMESSA “L’attività per gruppi consentirà ai bambini di sperimentare occasioni di impiego autonomo, ma soprattutto di accettare, rispettare e valorizzare.
La Matematica a tavola: concetto di misura
Sperimentazione Rete Innova Gruppo metodologico: metacognizione
RIPRODU1ZIONE DEL MODELLO-MAPPA (PUZZLE) E VERBALIZZAZIONE
SCUOLA DELL’INFANZIA Laboratorio di Espressione Corporea
Da una forma ‘rigida’ (riferimenti teorici, pedagogici; ad esempio campi di esperienza), utile per la progettazione educativa e per quella didattica,
Istituto Comprensivo Statale Don Milani
Progettazione “Conto su di te”.  scoprire l'altro da sé e attribuire progressivamente importanza agli altri e ai loro bisogni; rendersi.
Progettualità educativa triennio 2016 – ’19 … il suo messaggio un’architettura sapiente mette in comunicazione con se stessi e con l’altro da sé abbatte.
L'insegnamento scientifico nella Scuola dell'infanzia
"Viaggio alla scoperta delle emozioni"
Progetto accoglienza Scuola dell’infanzia Chiusa Sclafani e Giuliana
Il triangolo di Sierpinski nella Scuola dell’Infanzia e Primaria
LABORATORIO DI ESPRESSIONE CORPOREA: Emozioni, colori e movimento….
PROGETTO DI EDUCAZIONE RELIGIOSA (Insegnante Silvia Pannocchia) L' educazione religiosa non è una forma di catechesi ma nasce dall'esigenza concreta di.
1 SCUOLA DELL’ INFANZIA SAN CARLO B. Progetto di intersezione A.S. 2004/2005 Direzione Didattica 2° Circolo Sassuolo (Mo)
Attività didattica dal seme alla piantina
Il Progetto Ben-essere I Servizi Sociali Ufficio Famiglie e Minori L’Istituto Comprensivo di Via Correggio S.I. Il Cartoccino realizzato da e.
Transcript della presentazione:

PERCORSO PROGETTUALE ANNUALE “IO, GLI ALTRI, L’AMBIENTE” ISTITUTO COMPRENSIVO DI SASSOFERRATO E GENGA SCUOLA DELL’INFANZIA “G.RODARI” – SEZIONI A5-B5 ANNO SCOLASTICO 2009/2010 “Scelte Coraggiose,Gesti Concreti,Parole Credibili” Progetto di rete di cui al bando “CITTADINANZA E COSTITUZIONE” PERCORSO PROGETTUALE ANNUALE “IO, GLI ALTRI, L’AMBIENTE” Finalita’ generale: conoscere la propria realta’ ambientale e sviluppare il senso di appartenenza alla propria comunita’ di vita, sperimentando forme attive di convivenza civile A SCUOLA NEL TERRITORIO IDEA DI GRUPPO IDEA DI REGOLA EDUCAZIONE ALLA CITTADINANZA

A SCUOLA… Attività esperienziali mirate, e rappresentazione delle stesse attraverso diversi linguaggi utili alla loro ricostruzione   In sezione Nei laboratori Entrano in gioco… Diritti: al gioco alle relazioni alla parola al movimento Doveri: di rispettare gli altri di rispettare le cose

In sezione ATTIVITA’ GIORNALIERE DI ROUTINE UTILI ALLO SVILUPPO DELLA CITTADINANZA ( favoriscono la gestione democratica della vita di sezione, promuovendo atteggiamenti attivi di collaborazione e responsabilizzazione) INCARICATO: si occupa di eseguire consegne di vario tipo al di fuori della sezione ( relazioni esterne). N° 2 CAMERIERI: si occupano del calendario, distribuiscono la merenda e i bavaglini ai compagni. SEGRETARIO/A: registra giornalmente le presenze dei bambini della sezione . I diversi ruoli ruotano giornalmente: i bambini visualizzano la rotazione attraverso lo spostamento del segno distintivo sull’apposito cartellone.

In sezione GIOCHIAMO NEGLI ANGOLI… per… Imparare a condividere spazi e materiali Imparare a collaborare e a negoziare posizioni diverse ( “mettersi d’accordo” e superare in modo pacifico i conflitti) Scoprire la necessità di regole, intese come insieme di comportamenti positivi utili per giocare bene insieme Sperimentare relazioni basate sul riconoscimento delle identità proprie e altrui e delle emozioni che intervengono nei rapporti

PERCORSO EDUCATIVO-DIDATTICO: trasformare l’esperienza in copione   Rilevazione delle preconoscenze attraverso la registrazione dell’insegnante durante l’osservazione diretta Analisi collegiale delle informazioni rilevate, da cui emerge una situazione di sovraffollamento in alcuni angoli e la presenza di frequenti conflitti tra bambini Conversazione guidata con il gruppo sezione e proposta da parte delle docenti di regolamentare l’accesso agli angoli tramite l’utilizzo di chiavi colorate; i bambini decidono il numero massimo di chiavi per ogni angolo , associano il relativo colore e realizzano i cartellini caratterizzanti ogni angolo. Collaborazione con le famiglie: ogni bambino chiede aiuto al babbo per infilare la gommina colorata nelle chiavi Esperienza mirata : giochiamo negli angoli della sezione Ricostruzione dell’esperienza attraverso la didattica del copione, puntando l’attenzione sui comportamenti e sulle relazioni (gruppo degli amici/ gruppo dei compagni di sezione) I comportamenti corretti diventano regole condivise per giocare bene negli angoli della sezione Rinforzo del copione attraverso la strategia del role-playing Verifica dell’avvenuta configurazione mediante la costruzione e l’uso periodico del cartellone dell’autorinforzo

L’esperienza mirata: scelgo l’angolo Quale angolo scelgo? L’esperienza mirata: scelgo l’angolo

L’esperienza in sezione : giochiamo negli angoli della sezione Si gioca...

Configuriamo in modo guidato l’esperienza, scelgo l’angolo, in copione Smontiamo gli elementi che costituiscono il copione “giochiamo negli angoli...”

Gli agenti Amici del cuore Coccinelle e leprotti

Gli spazi Gli oggetti

I tempi Qualche volta giochiamo poco e qualche volta tanto La maestra dice 4 o 6 minuti Quando non facciamo un lavoro possiamo giocà

Le azioni per giocare negli angoli La maestra dà il via e un po’ per volta si va a giocare Si va e si prende la chiave del colore che uno sceglie Quando la chiavetta non c’è più non si può andare in quell’angolo La maestra suona il triangolo e dice :”è ora di mettere a posto” tutti devono mettere a posto Finito il gioco si riportano le chiavette

Dal copione al… perchè

Configurare il copione di “giocare negli angoli” Ti racconto quando a scuola andiamo a giocare negli angoli: A partire dallo schema i bambini cominciano a raccontare

Le relazioni… (far riflettere sull’angolo di gioco preferito, sull’idea di gruppo amicale e sui comportamenti corretti) “Quando giocavamo nell’angolo dei colori ..con Raffaella e Martina..ritagliavamo, coloravamo e poi abbiamo messo a posto….qualche volta litighiamo perché vole comandà sempre lei..Raffaella ,e a me non mi sta bene..dopo ci mettiamo d’accordo, una volta comanda lei, una volta io..”

DAL COPIONE… LE REGOLE PER GIOCARE BENE INSIEME I comportamenti corretti diventano regole condivise per giocare bene negli angoli della sezione.

PER MOTIVARE… E VERIFICARE

A SCUOLA…NEI LABORATORI (gruppi intersezionali) IL CALENDARIO PER ORGANIZZARE I GRUPPI… La rotazione avviene su due settimane:attraverso la costruzione e l’uso di questo calendario i bambini visualizzano il loro turno d’accesso ai vari laboratori ATTIVITA’ DI INTERSEZIONE: i bambini delle due sezioni di 5 anni sono suddividi in 4 gruppi misti ( rossi, gialli, blu, verdi) che ruotano nei diversi laboratori, seguiti dalle docenti delle due sezioni . La formazione dei gruppi risale al primo anno d’ingresso nella scuola dell’infanzia, nel corso del triennio il senso di appartenenza al gruppo si è sviluppato e consolidato. Nel Laboratorio di lettura Nel Laboratorio di psicomotricità

NEL LABORATORIO DI LETTURA, PER… Avvicinarsi al libro come “cosa “preziosa, da guardare, toccare, sfogliare con cura ed attenzione. Vivere la lettura e l’ascolto di storie come esperienza importante e stimolante dal punto di vista emotivo-affettivo e relazionale. Divertirsi insieme a giocare con le parole.

PERCORSO EDUCATIVO-DIDATTICO ATTIVITA’ DI ESPLORAZIONE E SCOPERTA DEL NUOVO SPAZIO: le “casette “dei libri..e i loro colori..scopro le regole di utilizzo e di riordino dei libri ;RAPPRESENTAZIONE GRAFICA E RIELABORAZIONE VERBALE DELL’ESPERIENZA SCELTA E “LETTURA” DI LIBRI DA PARTE DEI BAMBINI ASCOLTO DI STORIE LETTE DALL’INSEGNANTE DRAMMATIZZAZIONI DI STORIE NARRATE O LETTE GIOCHI DI FONOLOGIA GLOBALE

ESPLORIAMO… … e rappresentiamo!!

ED ORA … “SI LEGGE”

GIOCHIAMO CON LE PAROLE… Chi può entrare nel castello? “Martello – anello – cappello – coltello – pennarello – pennello…” Sono balleri-na e dico solo… “CAMPA-NA..BEFA-NA…”

Nel laboratorio di psicomotricità, per... Promuovere lo sviluppo armonico del bambino nella sua globalità Aiutare il bambino a compiere il cammino dal corpo all’emozione, ad elaborare il proprio mondo emozionale e a crescere lungo il percorso che va dal “piacere di agire”al “piacere di pensare” Favorire la conquista della propria identità attraverso l’affermazione, la conoscenza e la realizzazione di sé nel confronto e nella relazione con l’altro ed il gruppo; promuovere l’organizzazione di sé nello spazio e nel tempo Interiorizzare le regole sociali, mediante l’attività condivisa, nell’incontro e nel rispetto dei bisogni dell’altro  Favorire il processo di simbolizzazione , attraverso la rappresentazione nelle più svariate forme dei vissuti e delle esperienze Configuriamo un secondo copione della routine implicata nel laboratorio Portiamo i bambini a riflettere sulle regole

Sulle orme di Aucouturier.. METODOLOGIA La metodologia seguita fa riferimento alla “Pratica Psicomotoria educativa e preventiva” di B. Aucouturier, con alcune variabili e adattamenti dovuti alla realtà scolastica in cui si opera e alle caratteristiche di personalità e formazione del team docenti. Le docenti svolgono un ruolo non direttivo, di regia educativa; sono garanti della sicurezza, hanno un atteggiamento accogliente,rassicurante e stimolante, osservano ed intervengono ricordando quando occorre il rispetto delle regole ( si gioca a “far finta...”). L’attività di laboratorio è strettamente collegata , a livello di programmazione , alla rappresentazione-verbalizzazione-strutturazione dei vissuti che avviene poi in sezione durante le attività curricolari dei campi di esperienza: le esperienze vissute a livello psicomotorio rendono i bambini più disponibili agli apprendimenti e fungono da stimolo e motivazione per la costruzione dei concetti logici-spaziali-temporali che costituiscono il fulcro della progettazione didattica. Attraverso la didattica dei copioni si mira infine alla ricostruzione dell’esperienza mettendo in relazione di tempo e spazio,le azioni, gli oggetti, le persone relative al gioco psicomotorio, stimolando l’interiorizzazione delle regole di comportamento e rafforzando l’identità del gruppo.

Organizzazione dei tempi e articolazione della seduta di psicomotricità: Momento della preparazione in sezione : si promuove l’autonomia personale ,la cura e il rispetto dei propri oggetti personali, lo sviluppo della motricità fine. Rituale iniziale : nel tempo del cerchio ogni bambino pronuncia il suo nome, per rafforzare la relazione affettiva e il senso d’identità del gruppo; per la stessa ragione si ricordano anche i nomi dei bambini assenti. Ad ogni inizio seduta si rammenta che sono in quello spazio per” giocare con il corpo” e quali sono le regole fondamentali da rispettare: non ci dobbiamo fare male, ma ci dobbiamo divertire-non si possono rompere le costruzioni degli altri. Fase dell’espressività motoria: l’investimento dello spazio e degli oggetti sono immediati. Ogni bambino ha la possibilità di “parlare di sé” attraverso il movimento e le infinite possibilità di gioco, tutte da inventare: saltare, correre, dondolarsi, costruire, distruggere, ricostruire, giocare a riempire , a svuotare, a nascondersi e riapparire, a“far finta di…”. Fase della rappresentazione grafica e verbalizzazione: ogni bambino è invitato a rappresentare l’esperienza vissuta con il disegno e successivamente a verbalizzare la propria produzione grafica, così si stimola il bambino a parlare del vissuto personale, aiutandolo a collegare i diversi segni grafici e a dare loro un senso. Rituale finale : I bambini si posizionano in cerchio, mettono le proprie mani sopra quelle dell’insegnante, che invita a pronunciare la “formula magica” finale (“uno per tutti, tutti per uno!”), tre volte di seguito, aumentando di volta in volta l’intensità della voce. Questo rituale, che si ripete ogni volta, ha la funzione di rassicurare i bambini e rafforzare i legami affettivi del gruppo.

La preparazione...

Rituale iniziale Nel tempo del cerchio ogni bambino pronuncia il suo nome, per rafforzare la relazione affettiva e il senso d’identità del gruppo; per la stessa ragione si ricordano anche i nomi dei bambini assenti. Ad ogni inizio seduta si rammenta che sono in quello spazio per” giocare con il corpo” e quali sono le regole fondamentali da rispettare: non ci dobbiamo fare male, ma ci dobbiamo divertire-non si possono rompere le costruzioni degli altri. “Non ci dobbiamo fare male, ma ci dobbiamo divertire. Non si possono rompere le costruzioni degli altri!”

Pronti…VIA! Arrampicarsi, saltare (mentre gli altri aspettano il loro turno)\ Giocare a distruggere.. per ricostruire.. Giocare a nascondersi, riapparire.. Giocare ad avvolgersi e coccolarsi insieme… Dondolare,cadere e rotolare insieme Far finta di..

Disegniamo e raccontiamo… “Stavamo nella Psicomotricità.. a rotolare col rotolo rosso..io stavo rotolando dentro al tunnel..Stefano, Diana e Teresa stavano a spingermi..io mi divertivo perché andavo su e giù..gli altri giocavano con i cuscinoni.. “

Rituale finale : I bambini si posizionano in cerchio, mettono le proprie mani sopra quelle dell’insegnante, che invita a pronunciare la “formula magica” finale (“uno per tutti, tutti per uno!”), tre volte di seguito, aumentando di volta in volta l’intensità della voce. Questo rituale, che si ripete ogni volta, ha la funzione di rassicurare i bambini e rafforzare i legami affettivi del gruppo …Tutti per uno! …Tutti per uno! Uno per tutti… …Tutti per uno! Uno per tutti… Uno per tutti…

Configurare il copione fare psicomotricità alla scuola dell’infanzia: LA RAPPRESENTAZIONE Smontiamo gli elementi del copione: “Giochiamo con il corpo" Gli agenti

Le azioni …CORRIAMO CONTRO PRIMA FACCIAMO IL CERCHIO POI CI METTIAMO IN RIGA PER RICORDARE COME CI DOBBIAMO COMPORTARE …CORRIAMO CONTRO I CUSCINONI SI GIOCA: CORRIAMO CI ARRAMPICHIAMO ALLA SPALLIERA, SALTIAMO ALLA FINE SI DISEGNA

Dove lo facciamo e gli oggetti che usiamo

Perchè

Quando

Lo schema che ci aiuta a raccontarlo