TRA DUE SEDIE: Progetto di integrazione tra culture per ridurre il disagio relazionale Di Antoniani Annarita, Croce Elisabetta, Di Pasquale Silvia, Magni Lavinia, Tomaino Cristina
INTRODUZIONE I dati del MIUR (Ministero dell'istruzione, dell'Università e della Ricerca) indicano che, nell’anno scolastico , il numero degli studenti con cittadinanza non italiana è pari a unità, ovvero unità in più rispetto all'anno precedente. Gli alunni con cittadinanza non italiana nati in Italia rappresentano il 47,2% degli alunni stranieri totali. In altre parole, mentre negli anni precedenti l'incremento della presenza degli stranieri nelle scuole italiane era dovuto principalmente all'immigrazione, più di recente l'evoluzione del fenomeno vede un incremento degli stranieri di seconda generazione.
Con il termine “seconda generazione” si identificano i figli di stranieri nati in Italia o i ragazzi immigrati che hanno compiuto in Italia almeno la formazione scolastica di base. Secondo Ciola, la loro posizione tra la cultura d’origine e la nuova risulta vantaggiosa nel momento in cui c’è un’integrazione delle due e il migrante risulta capace di spostarsi “da una sedia all’altra” (Ciola, 1997).
PREMESSA Si partecipa ad un bando della Regione Lazio che, in esecuzione di quanto disposto con Deliberazione della Giunta regionale n. 307 del 3/10/2013 “Approvazione dei criteri e delle modalità per la concessione di contributi a soggetti pubblici e privati, per progetti inerenti le tematiche definite dal Piano regionale annuale per il diritto allo studio”, intende espletare una selezione pubblica per la concessione di contributi economici a sostegno di iniziative e progetti, tra cui interventi su immigrati di seconda generazione.
ANALISI DEL CONTESTO Nella provincia di Latina sono 1792 gli studenti figli di immigrati. I ragazzi immigrati di seconda generazione frequentanti la scuola secondaria di primo grado sono 192. L'Istituto preso in esame è la Scuola Media Statale “Leonardo Da Vinci” che presenta una popolazione scolastica variegata, modificata negli ultimi anni dai flussi migratori provenienti dall'est Europa.
BISOGNI FORMATIVI Integrazione tra cultura di provenienza e cultura di contesto I docenti si presentano demotivati: sono poco preparati nel favorire la socializzazione dei ragazzi stranieri e riscontrano difficoltà nella comunicazione con i genitori di questi ultimi Le famiglie a loro volta, non partecipano al processo educativo, denotano sfiducia nei confronti dell'istituzione ritenendo che la la loro cultura venga svalorizzata.
IL PROGETTO I soggetti coinvolti sono: sei classi dell’istituto (2 per ogni grado) gli insegnanti Il seguente intervento è suddiviso in: Fase 1: fase esplorativa con i docenti delle sei classi per la presentazione dell’idea progettuale e confronto con le loro rappresentazioni Fase 2: incontri con gli alunni da svolgere ogni due settimane per la durata di 3 ore ciascuno per lo svolgimento delle attività Fase 3: incontri con i docenti una volta al mese per la durata di 3 ore, nei quali si effettueranno corsi di formazione. Uno spazio di questi incontri verrà sfruttato per la fase di monitoraggio e rendicontazione del lavoro da parte dei i docenti.
OBIETTIVI FORMATIVI OBIETTIVI GENERALE: Contenimento del disagio e accrescimento dell'autostima e dell'intenzionalità della scelta nei soggetti in educazione. Inoltre: Promuovere la consapevolezza della propria identità Valorizzare le diversità Acquisire nuovi canali di comunicazione
AZIONI DA SVOLGERE USO DI STRATEGIE MOTIVAZIONALI CREAREAZIONE DI PROGETTI DI PEER EDUCATION E TUTORING SVILUPPO DI ATTIVITA’ DI MENTORING E COUNSELING APPLICAZIONE DEI METODI ATTIVI es. acrostico
PRODOTTO DELL’INTERVENTO Il progetto prevede lavori di gruppo all'interno della stessa classe o con altra di pari grado, e trasversalmente tra membri di classe e grado diversi. Al termine dell’intervento si propone una giornata dedicata alla multiculturalità in cui i ragazzi, divisi in gruppi omogenei per nazionalità, dedicheranno uno spazio per l’esposizione di un loro progetto sulla cultura di provenienza di uno dei ragazzi del gruppo (portando piatti tipici, attraverso un oggetto, aprendo un dibattito su un tema specifico della sua cultura etc.), con la finalità di entrare maggiormente in contatto con culture diverse dalla propria e portandoli ad assumere un diverso punto di vista e una maggiore comprensione e integrazione delle diversità.
TEMPI Il progetto prevede il coinvolgimento delle classi per un intero anno scolastico (da metà settembre fino a metà giugno). Le ore a disposizione con gli alunni saranno complessivamente 222, articolate in 37 settimane. Gli incontri con i docenti saranno dieci e la durata complessiva sarà di 30 ore. Si prevede una pausa per le vacanze di Natale ed una per quelle di Pasqua. Il lavoro sarà svolto in orario extracurriculare e, previa concessione dei docenti, in orario curriculare se necessario.
COSTI La Regione Lazio stanzia dei fondi, corrispondenti alla somma di euro ,00, per i vincitori del Bando in base ai progetti presentati nella tematica di interesse. Un ulteriore 30% di fondi devono essere reperiti dalla scuola.