Disposizioni Filosofia del linguaggio – mod. Ontologia Lez. 17 - 11 novembre 2013 Presentazione di Michele Paolini Paoletti.

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Transcript della presentazione:

Disposizioni Filosofia del linguaggio – mod. Ontologia Lez novembre 2013 Presentazione di Michele Paolini Paoletti

Struttura A.Cosa sono le disposizioni? B.Vi sono disposizioni? C.Disposizioni e causazione D.Disposizioni e leggi di natura

A. Cosa sono le disposizioni? (i) Ascrizione di disposizione = Ascrizione di un predicato monadico ad un oggetto e/o ad una classe di oggetti, che si riferisce ad: una potenzialità (attiva o passiva) attualmente posseduta da quell’oggetto/quella classe di oggetti, indipendentemente dal suo manifestarsi, diretta ad una manifestazione/classe di manifestazioni, sotto un certo stimolo/classe di stimoli N.B. Disposizioni non-probabilistiche o probabilistiche

A. Cosa sono le disposizioni? (ii) Il sale (type) è solubile = Il sale (ogni quantità di sale) ha attualmente una potenzialità passiva (la solubilità), indipendentemente dal manifestarsi di tale potenzialità (cioè: indipendentemente dal disciogliersi effettivo del sale), diretta ad una manifestazione/classe di manifestazioni (es. il disciogliersi), sotto un certo stimolo/classe di stimoli (es. l’immersione in un liquido)

A. Cosa sono le disposizioni? (iii) Questa quantità di sale (token) è solubile = Questa quantità di sale ha attualmente una potenzialità passiva (la solubilità), indipendentemente dal manifestarsi di tale potenzialità (cioè: indipendentemente dal suo disciogliersi effettivo), diretta ad una manifestazione/classe di manifestazioni (es. il suo disciogliersi), sotto un certo stimolo/classe di stimoli (es. la sua immersione in un liquido)

B. Vi sono disposizioni? (i) Le ascrizioni di predicati di disposizione informano su cosa un oggetto/classe di oggetti può fare/subire  si riferiscono a disposizioni? Le ascrizioni di predicati categorici informano su cosa è un oggetto/classe di oggetti o, più in generale, su quali sono le sue caratteristiche  si riferiscono a proprietà categoriche? N.B. Le proprietà categoriche sono spesso considerate la base causale di certe disposizioni (es. essere sale – o, meglio, avere una certa struttura molecolare – è la base causale della solubilità)

B. Vi sono disposizioni? (ii) B.1. Sì, vi sono disposizioni (sono proprietà)/esse sono fondamentali, poiché: B.1.1. tutte le proprietà sono in qualche modo/sono fondate su disposizioni (disposizionalismo), cioè B ogni proprietà è una disposizione (disp. type identity) (Shoemaker, Harré/Madden); B ogni token di una proprietà non-disposizionale è identico ad un token di una disposizione (disp. token identity); B le disposizioni sono più fondamentali delle proprietà non- disposizionali (disp. type fund.); B i token di disposizioni sono più fondamentali dei token di proprietà non-disposizionali (disp. token fund.); B.1.2. alcune proprietà sono disposizioni, altre non lo sono (dualismo), cioè B gli oggetti possono avere sia disposizioni, che proprietà categoriche o, più in generale, proprietà non-disposizionali (dualismo puro) (Molnar); B le disposizioni sono proprietà come: la proprietà di avere una certa base causale (o di avere una certa proprietà che ha un certo ruolo causale) (funzionalismo) (Prior, Pargetter/Jackson)

B. Vi sono disposizioni? (iii) B.2. No, non vi sono disposizioni/le disposizioni non sono fondamentali (categorialismo), cioè B.2.1. ogni disposizione è identica ad una proprietà categorica (cat. type identity); B.2.2. ogni token di una disposizione è identico ad un token di una proprietà categorica (cat. token identity) (Mumford – diversa descrizione); B.2.3. le proprietà categoriche sono più fondamentali delle disposizioni (cat. type fund.); B.2.4. i token di proprietà categoriche sono più fondamentali dei token di disposizioni (cat. token fund.) B.3. Non vi sono propriamente né disposizioni, né proprietà categoriche, ma proprietà «neutrali» (monismo neutrale)

B. Vi sono disposizioni? Contra (iv) Analisi condizionale - token Questo sale è solubile sse se S (es. è immerso in un liquido), allora M (es. si scioglie) Ma:  Quale condizionale? (se materiale: allora rende vero che questo sale si scioglie, anche se non è immerso in un liquido)  Verificazionismo: problematico

B. Vi sono disposizioni? Contra (v)  Paradosso di Carnap Questo sale è solubile sse, se è immerso in un liquido a t (intervallo di tempo), allora si scioglie a t Ma: Se questo sale è distrutto prima di t, allora non è vero che è immerso in un liquido a t e il condizionale «se è immerso in un liquido a t (intervallo di tempo), allora si scioglie a t» è vero, dunque questo sale è solubile Tuttavia: Se questo sale è distrutto prima di t, allora soddisfa anche il requisito per non avere la solubilità, cioè Questo sale non è solubile a t sse, se è immerso in un liquido a t, allora non si scioglie a t, dunque questo sale è anche non solubile a t  Restringere S. Dunque: congiunzione di condizionali? (troppo forte) / disgiunzione di condizionali? (disgiunzione aperta; la soddisfazione di quanti condizionali è richiesta per avere la solubilità?)

B. Vi sono disposizioni? Contra (vi) Analisi controfattuale standard - token 1. Disposizione convenzionale (es. essere solubile) ridotta a canonica, della forma essere disposto a M, se S (es. essere disposto a sciogliersi se immerso in un liquido) 2. x è disposto a M se S sse x sarebbe in M, se fosse sottoposto a S (es. questo sale è solubile sse si scioglierebbe, se fosse immerso in un liquido)

B. Vi sono disposizioni? Contra (vii) Vs.1. Per la riduzione, occorre: o escludere che vi siano disposizioni convenzionali associate a più coppie M-S, o ammettere che tali disposizioni sono riducibili solo a congiunzioni di disposizioni canoniche Vs.1. Servono clausole ceteris paribus (cioè: essere disposto a M se: S e clausola  come non renderlo vacuo, cioè clausola = non-M?)

B. Vi sono disposizioni? Contra (viii) Vs.2. Finks: un oggetto non ha una certa disposizione, ma le condizioni per acquisirla = S (es. cavo «morto» - «vivo» di Martin) Vs.2. Maskers: un oggetto ha una certa disposizione, ma un agente esterno impedisce che M, se l’oggetto è sottoposto a S (es. vetro protetto da polistirolo; reattore nucleare di Molnar) Vs.2. Mimickers: un oggetto non ha una certa disposizione, ma un agente esterno fa sì che l’oggetto sia in M, se sottoposto a S, «mimando» M- S

B. Vi sono disposizioni? Contra (ix) Analisi controfattuale di Lewis - token x è disposto a M se S sse x ha una proprietà intrinseca P, tale che, se fosse il caso che S e se x avesse P per un tempo sufficiente, allora S e l’istanziazione di P causerebbero assieme M da parte di x (es. Questo sale è disposto a sciogliersi, se immerso in un liquido sse, se fosse immerso in un liquido e avesse una qualche proprietà P – es. una certa struttura molecolare – per un tempo sufficiente, allora S e l’istanziazione di P causerebbero assieme il disciogliersi del sale) Vs.1. Maskers e mimickers? Disposizioni più specifiche – processi standard-non standard di causazione - clausole ceteris paribus?

B. Vi sono disposizioni? Contra (x) Quine: l’ascrizione di una disposizione ad un certo oggetto non esprime altro che la nostra ignoranza rispetto al possesso di un potere causale fondato su una proprietà strutturale di quell’oggetto (es. la struttura molecolare del sale)  obiezione della virtus dormitiva Armstrong: se le disposizioni sono proprietà, allora esse possono essere soltanto relazioni (tra un oggetto, S e M possibili). In tal caso, però, la relazione dovrebbe esservi, anche se uno dei relata non esistesse (es. il sale è solubile, anche se S o M non si danno e potrebbero soltanto darsi). Ma: tutte le relazioni sono existence- entailing. Dunque le disposizioni sono entità sospette. (vs. disposizionalismo): se tutte le proprietà sono disposizioni e se le disposizioni possono essere individuate soltanto in virtù di S e M, allora anche S e M devono a loro volta essere individuati in termini di disposizioni, e così all’infinito  Regresso

B. Vi sono disposizioni? Pro (i) -Finks -Maskers -Mimickers -Problematicità clausole ceteris paribus Se, per ogni proprietà, quella proprietà è una proprietà naturale sse: è fondamentale, fonda una somiglianza oggettiva tra entità e conferisce poteri causali (Lewis, Armstrong), allora le disposizioni, se (i) sono fondamentali, (ii) fondano somiglianze oggettive e (iii) conferiscono poteri causali, sono proprietà naturali (e, inoltre, si può ipotizzare che tutte le proprietà naturali siano disposizioni)

B. Vi sono disposizioni? Pro (ii) Le disposizioni: (i) sono fondamentali (argomento ungrounded dispositions: alcune entità fondamentali potrebbero avere disposizioni senza basi causali, es. spin, carica, etc.)  Risposta: sembra che sia così, solo perché gli scienziati riescono ad individuare quelle entità unicamente in virtù della loro funzione all’interno di una teoria e/o in un esperimento (ii) Somiglianza oggettiva: problematica in quanto criterio (iii) Conferiscono poteri causali

B. Vi sono disposizioni? Pro (iii) Realizzabilità multipla Nel mondo attuale, così come in diversi mondi possibili, la stessa disposizione può essere associata a diverse basi causali. Dunque: quella disposizione non è identica a nessuna base causale particolare Swapping Argument Un mondo possibile nel quale due proprietà categoriche si scambiano i ruoli causali posseduti nel mondo attuale, se il categorialismo è vero, dovrebbe essere indiscernibile dal mondo attuale. Ma non lo è. Argomento epistemico (Shoemaker) Possiamo sapere quali proprietà naturali vi sono solo in virtù dei poteri causali associati ad esse. Ma, se non vi fossero poteri causali irriducibili, non potremmo neppure individuare le proprietà naturali categoriche.

Metafisica «humeana» Gli eventi sono relati tra loro da relazioni esterne di causazione (= relazioni che non sopravvengono alla natura degli eventi stessi, cioè alle proprietà di oggetti, etc.) Le leggi di natura non sopravvengono agli eventi. Esse sono, pertanto, contingenti (in un mondo possibile con gli stessi eventi, ma diverse leggi di natura, vi sarebbero relazioni differenti tra quegli eventi)

Lewis, Armstrong Le disposizioni e le relazioni causali dipendono dalle leggi di natura (per Lewis: disposizioni e relazioni causali devono essere analizzate in termini controfattuali con clausole ceteris paribus, che comprendono le stesse leggi di natura del mondo attuale, o leggi simili) (per Amstrong: x è disposto a M, se S sse x ha una proprietà B e c’è una relazione esterna tra l’universale B e gli universali associati a S e M, per cui tutti gli oggetti B, sotto S, causano M)

C. Disposizioni e causazione (i) Analisi standard L’evento c ha causato l’evento e = l’essere D (disposizione) di x e l’essere in S di x a t1 hanno causato l’essere in M di x a t2 Analisi controfattuale L’evento c ha causato l’evento e sse (i) c è occorso, (ii) e è occorso e (iii), in virtù delle proprietà intrinseche in c (che comprendono le disposizioni), se c non fosse occorso, e non sarebbe occorso  Causazione: relazione interna;  leggi di natura: sopravvengono alla natura degli eventi e, dunque, alle disposizioni istanziate

C. Disposizioni e causazione (ii) Ma: una stessa disposizione può concorrere a più effetti; più disposizioni possono concorrere ad un solo effetto (Molnar) Differenti manifestazioni contribuiscono ad un solo effetto e un effetto è, in generale, la combinazione di più manifestazioni e, dunque, del «lavoro» di più disposizioni  gli eventi sono tipicamente poligenici

C. Disposizioni e causazione (iii) (Mumford, Anjum) L’esercizio di differenti disposizioni da parte di diversi oggetti, quando una certa soglia è raggiunta, produce un certo effetto (es. riscaldamento di una stanza a 25°C a t1: esercizio di certe disposizioni da parte del termosifone, come: avere una certa potenza di riscaldamento; esercizio di certe disposizioni da parte dell’aria, come: potersi muovere ad una certa velocità, etc.; soglia è raggiunta a t1)

D. Disposizioni e leggi di natura (i) Le leggi di natura sopravvengono alle disposizioni possedute dagli oggetti. Dunque: non è possibile che gli stessi oggetti possiedano le stesse disposizioni e vi siano differenti leggi di natura. Se le disposizioni sono essenzialmente possedute dagli oggetti: essenzialismo anti- humeano

D. Disposizioni e leggi di natura (ii) (Ellis) 6-category ontology: (i) oggetti, (ii) istanze di proprietà e relazioni, (iii) eventi e processi particolari, (iv) tipi di oggetti, (v) proprietà e relazioni, (vi) tipi di eventi e processi Per disposizioni causali: In virtù del fatto che x ha una certa disposizione basilare, una legge di natura asserisce che, per tutti gli x e tutti gli t, se x è in un evento di tipo C a t, allora è determinato/probabile che x si trovi in un evento di tipo E a t

Per saperne di più Choi, S. (2012). «Dispositions». Stanford Encyclopedia of Philosophy (plato.stanford.edu/entries/dispositions) Ellis, B. (2001). Scientific Essentialism. Cambridge: Cambridge University Press Lewis, D. (1973). Counterfactuals. Cambridge (MA): Harvard University Press ___ (1997). «Finkish Dispositions». The Philosophical Quarterly, 47: Martin, C. B. (1994). «Dispositions and Conditionals». The Philosophical Quarterly, 44: 1-8 Mellor, D. H. (1974). «In Defense of Dispositions». The Philosophical Review, 83: Molnar, G. (2003). Powers. A Study in Metaphysics. Oxford: OUP Mumford, L. (1998). Dispositions. Oxford: OUP