Valutazione dinamica SFP Teoria e metodi di programmazione e valutazione scolastica 2012-13.

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Valutazione dinamica SFP Teoria e metodi di programmazione e valutazione scolastica

New assessment È una valutazione di apprendimenti e di competenze in un’ottica processuale, soggettiva e intersoggettiva, oltre che in prospettiva autentica e dinamica. Con il new assessmemt si modificano:  il compito : non più artificioso, statico, eterogestito ma continuo, autentico, co-gestito  l’oggetto della valutazione: non il prodotto ma il processo, le prestazioni di competenza,  il significato assegnato alla valutazione

Specificazioni del new assessment  Authentic assessment: entra nel dettaglio dei compiti e contesti inclusi nella valutazione  Alternative assessment: perché alternativo alla valutazione tradizionale  Performance assessment: segue la performance dello studente all’interno di determinate condizioni e standard

Valutare il potenziale di apprendimento  Strategia intensiva: promuovere l’apprendimento durante lo svolgimento del compito  Strategia estensiva:  pre-test (ciò che sa fare da solo)  Trattamento (come coglie gli stimoli e li usa)  post test (nuovo livello di prestazione da solo) IMPORTANZA DELL’ASPETTO INTERATTIVO

Approcci  Open ended: problem solving individuale  Problem solving progettato per un gruppo con aiuti uguali per tutti  Graduated prompt approach: fornire supporti sempre più mirati affinchè lo studente recuperi e costruisca correttamente la risposta …domande, analogie, materiali, rappresentazioni, inserire informazioni….

Feuerstein e la modificabilità cognitiva  LPAD (Learnig Potential Assessment Device) sistema di valutazione del potenziale di apprendimento  Operare sul processo che va potenziato e poi trasferito ad altri ambiti  Importanza della relazione e degli oggetti mediali

Budoff e il test di apprendimento potenziale  I soggetti ricevono un insegnamento finalizzato al superamento della prova.  Modello di testing più volto ad esplorare le potenzialità di sviluppo che a promuovere lo sviluppo stesso.  Tre gruppi: soggetti che riescono senza aiuto, che traggono beneficio dal trattamento, che non mostrano modificazioni.

Graduated Prompt Approach (Campione e Brown,1985)  Pre-test: capacità acquisite  Interazione tra studente e valutatore  Seconda prova senza aiuto del valutatore  Post-test orientato a comprendere come avvenga il transfer da una situazione ad un’altra. ACCENTO SULLA QUANTITA’ DI AIUTO NECESSARIO PER FAR RAGGIUNGERE LA SOLUZIONE

Esempi di supporto  fornire modelli (modeling),  fornire risposte (feedback),  dare istruzioni (instructing)  proporre domande (questioning)  fornire strutture cognitive per spegare, osservare….(cognitive structuring)

DALL’AUTOVALUTAZIONE ALLA RUBRICA

Caratteristiche del Balanced Assessment  set di aspettative di acquisizioni il più possibile condiviso e riconosciuto da tutti i soggetti coinvolti  utilizzo di strumenti in grado di fornire dati corretti e accurati relativi agli oggetti di indagine.  la motivazione : una valutazione bilanciata costruisce la fiducia e l’autostima di docenti e studenti.  l’attenzione alla comunicazione

Self assessment: strumenti  Lista di abilità con le quali confrontarsi  Scala likert per posizionarsi rispetto ad una abilità  esempi di una abilità a diverso livello con i quali confrontarsi

Altre possibilità  Ascolto di registrazioni audio  Analisi di video: il pensato e l’osservato a confronto L’artefatto che facilita il distanziamento

Peer assessment  Accordo secondo il quale le persone considerano la quantità, il livello, il valore, la qualità e il successo dei compiti e dei risultati conseguiti nell’apprendimento da parte dei pari nelle medesime condizioni (Topping, 2003)  Ricoprire due ruoli: valutatore e valutato. Effetto positivo rispetto alla consapevolezza.

La rubrica  È una guida all’assegnazione di punteggi che dà la possibilità di formulare giudizi attendibili sulla qualità delle risposte date dallo studente a compiti ad ampia risposta. Include criteri espliciti, un sottostante continuum per ciascun criterio e una descrizione verbale (o punteggio) che connota le differenze di qualità delle risposte date dallo studente. (Varisco, 2004)

Elementi costitutivi  Dimensioni: quali aspetti prendere in considerazione  Criteri: in base a che cosa si rendono visibili  Indicatori: quali elementi osservabili  Livelli: quale grado  Ancore: esempi concreti

Rubriche analitiche-olistiche  Analitica: considera ogni criterio o indicatore particolare e lo valuta con livelli  Olistica: le dimensioni, i criteri e gli indicatori sono riferiti ad un’unica competenza.

Passaggi per la costruzione  Raccogliere e mostrare esempi di lavori  Elencare le caratteristiche  Articolare sfumature della qualità, definizione dei criteri  Provare ad applicare la rubrica costruita  Usare l’autovalutazione e quella con i pari  Revisione dell’applicazione  Valutazione dell’insegnante

Esempio di costruzione  Rubrica per la valutare la lettura  Rubrica per valutare l’interrogazione

Esempio di una rubrica DimensioneDescrittoriLivelliAncore Comprensione dei contenuti esplicitati durante il corso Conoscere i contenuti Effettuare collegamenti e stabilire relazioni fra i contenuti Applicare i contenuti ad una situazione 1.I contenuti esplicitati non sono coerenti. 2.I contenuti sono limitati e frammentari. 3.I contenuti sono limitati e completi. 4.I contenuti sono adeguati e completi. 1.Parla d’altro. 2.Esplicita alcuni elementi dei contenuti richiesti ma in modo frammentario. 3.Esplicita in modo completo una parte dei contenuti richiesti. 4.Esplicita correttamente tutti i contenuti richiesti Criteri: quantitativo, completezza, coesione

Livelli di competenza (Dreyfus e Dreyfus 1986) 1) Principiante : mette in atto procedure rigide e stereotipate rispondenti a regole e principi generali comunicati dall’esterno e poco adatte al contesto 2) Principiante avanzato : inizia a collegare le esperienze con le conoscenze e a tener conto della diversità delle situazioni.

Livelli di competenza (Dreyfus e Dreyfus 1986) 3) Competente : le azioni sono guidate dall’esperienza, dalla loro interdipendenza con gli obiettivi da conseguire, la scelta dei mezzi e la sequenza delle azioni stesse 4) Competente avanzato : identifica la capacità di cogliere la complessità delle situazioni e di rispondere in modo pertinente 5) Esperto : interpreta la specificità delle situazioni e individua velocemente la soluzione.

Passaggi nella risoluzione di un compito di apprendimento Compito di progetto o extended tasks  Comprensione del problema (la rappresentazione)  Elaborazione di una bozza risolutiva (le procedure, il piano d’azione)  Sviluppo del piano (visione globale o settoriale, uso delle strategie)  Valutazione del risultato

Passaggio 1: comprensione e rappresentazione del problema Esperto Sviluppa rappresentazioni articolate di un problema, elabora visioni di insieme, conduce ragionamenti astratti Principiante Si lascia attrarre da aspetti vistosi o dettagli del problema

Passaggio 2: le procedure Esperto Possiede procedure rapide e precise, ben organizzate che nascono da un grande repertorio di conoscenze precedenti Principiante Pur possedendo elementi necessari alla soluzione del problema, non è in grado di generalizzarli e trasferirli. Non c’è una rappresentazione organizzata

Passaggio 3: la metodologia Esperto Inquadra il problema in un quadro generale e poi procede alla considerazione del caso particolare Adatta le strategie alla situazione introducendo delle variabili. Principiante Viene assorbito subito da aspetti esecutivi, da operazioni Applica rigidamente le strategie

Passaggio 4: l’autovalutazione Esperto Individua aspetti problematici ed efficienti-efficaci. È in grado di definire quale proiezione di miglioramento Principiante Analizza il proprio lavoro utilizzando criteri a-contestuali. Non individua modalità di miglioramento.