L’adolescenza nelle famiglie immigrate ed il

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Transcript della presentazione:

L’adolescenza nelle famiglie immigrate ed il   legame tra lo stile educativo genitoriale ed il rapporto dell’adolescente con la cultura ospitante e natale

Adolescenza Complesso compito di dover gestire il passaggio dall'infanzia alla maturità

Migrazione più acute determinate scelte per la fatica di integrare due differenti mondi culturali molteplici contesti coinvolti nel processo di acculturazione (es. il nucleo familiare, il gruppo dei connazionali presenti nel paese ospitante, la famiglia d'origine in patria, il gruppo di pari, la scuola, ecc)

Ricerca di nuovi modelli e punti di riferimento con cui identificarsi e uniformarsi. NELLE FAMIGLIE IMMIGRATE 1) scontro con l'assenza di coincidenza tra ciò che stato appreso dai genitori e i contenuti offerti dalla realtà esterna es. cambiano i modelli, schemi, a tipologie educative 2) quadro di duplice appartenenza: l'adolescente percepisce che una parte di sé è legata alla cornice culturale della propria famiglia e un'altra alla cornice culturale del paese in cui vive.

3) più controverso il rapporto genitori- figli adolescenti. il ruolo dei genitori della nuova società può essere significativamente diverso meno importante rispetto a prima. possibili squilibri nei ruoli generazionali in quanto i figli acquisiscono competenze e saperi attraverso la scolarizzazione che i genitori non conoscono ambiguità degli atteggiamenti dei genitori che devono fare riferimento a due sistemi di valori differenti: il sistema classico dove l'autorità gioca il ruolo più importante e il sistema nuovo incentrato sul rispetto dell'autonomia dei figli

1) aumento del conflitto generazionale 2) Rischio di movimenti di separazione da parte della famiglia sia rispetto all'ambiente esterno che al suo interno. 3) Svalutazione di sé, immagine negativa di sé da parte dell’adolescente quando vengono a mancare i punti di riferimento e viene a scadere la qualità delle interazioni con gli altri in quanto il giudizio negativo sulla propria persona e per lo più risultato del tipo di segnale che il gruppo coetaneo invia . aumento dei problemi di ricerca dell'identità

Strategie identitarie L'incontro con la lo spazio istituzionale che si accosta a quello privato (familiare) mette in luce le differenze intrinseche ai due sistemi valoriali. Davanti al confronto con le differenze il ragazzo può adottare vari stili adattivi, ossia delle strategie identitarie (modalità di approccio all'altra cultura e scelte di comportamento) per superare il conflitto con la cultura diversa e per ricostruire o mantenere integra l'identità soggettiva individuale compromessa nel rapporto interculturale.

manovre di tipo interno: strategia della soppressione dall'angoscia per mezzo della quale l'adolescente trasforma la realtà negativa in modo da sopportarla meglio, negandola o dimenticandola; strategia dell'interiorizzazione dell'immagine negativa, che consiste nella sottomissione, fino alla colpevolizzazione di sé, oppure nel tentativo di non farsi notare, di non disturbare; strategia dell'aggressività che l'adolescente può dirigere contro se stesso o contro gli altri.

manovre di tipo esterno: strategie d'assimilazione strategie della valorizzazione della propria singolarità con una preoccupazione molto forte di rinsaldare i legami con la propria famiglia ed il proprio paese, idealizzando molto il proprio gruppo etnico e sviluppando un atteggiamento critico verso la cultura occidentale. nei casi estremi la ricerca della valorizzazione può portare l'adolescente sulla soglia della delinquenza per valorizzarsi.

Il rigetto totale dell'altro sistema culturale In generale si possono riconoscere due strategie estreme per gestire i rapporti tra le due culture: Il rigetto totale dell'altro sistema culturale La sua assunzione totale e acritica.

Esempi di strategie Conservatorismo chiuso: il soggetto rifiuta nella loro totalità i valori e le pratiche della nuova cultura e si arrocca nella propria; il contrasto tra i due sistemi culturali è perciò radicale. Accettazione integrale: il soggetto abbandona i “valori e le pratiche del proprio sistema culturale per adottare i valori e le pratiche di quello nuovo”. L'immigrato nega la sua appartenenza e la ricorda con fastidio.

Identità di convenienza: gli individui non evitano il problema delle contraddizioni (tra i due sistemi culturali) e fanno lo sforzo di elaborare, a partire da elementi tratti dai due modelli disparati, una formazione che dia loro l'impressione della coerenza. Il soggetto può comportarsi in modo da farsi accettare solo perché vede nell'integrazione dei vantaggi. Strategia dell'intervento futuro: modalità dilatatoria di affrontare il nuovo sistema culturale, presumendo la possibilità di un intervento nel futuro sulla realizzazione dei nuovi valori.

Il ruolo strategico della famiglia Ogni individuo costruisce la propria storia a partire da una storia collettiva fatta di miti, racconti, eventi che hanno segnato tappe e passaggi. I genitori immigrati si riconoscono in genere nella mitologia e nella storia del proprio paese d'origine. ma i loro figli a quale passato possono attingere per costruire la loro appartenenza e riconoscersi come parte di una comunità?

ragazzi immigrati ulteriore compito: dare un senso al presente e al futuro a partire da un passato collettivo e corale, che per molti è nebuloso, poiché è composto di frammenti (quello del paese di origine), oppure perché è poco accessibile e non sempre condiviso (quello del paese di accoglienza).

Il ragazzo immigrato è chiamato a costruire un'identità plurale e complessa a partire da diversi riferimenti culturali. sforzo di elaborazione, di ricerca dell'equilibrio tra i due poli per definire “un'alchimia identitaria del tutto inedita” (Favaro, Napoli, 2002).  

FONDAMENTALE: 1) che i genitori stranieri abbiano fatta propria la convinzione secondo la quale l'appartenenza a due culture, tra loro in ibridazione, sia più arricchente di quanto non sia riferimento ad un solo mondo culturale. 2) accettare, in alcuni casi, che il figlio sia in parte diverso da come i genitori se l'erano rappresentato, meno "fedele" alle origini di quanto in certi casi essi vorrebbero

3) Che genitori e figli si concedono una doppia autorizzazione: I genitori: autorizzino e incoraggino l'appartenenza del figlio alla nuova realtà, alla sua lingua, ai valori e ai comportamenti. riconoscano che la storia del bambino è legittima senza essere la propria . riconoscano ai figli il diritto di percorrere una traiettoria individuale in parte diversa da quella da loro immaginata e frutto di scelte inedite

Il figlio: autorizzi i genitori ad appartenere alla cultura d'origine conosca e stimi i loro sforzi e progetti, e valorizzi i loro saperi accolga il progetto familiare come proprio, senza tuttavia farsi "schiacciare" dai vincoli e dalle rigidità predeterminate.

RUOLO FONDAMENTALE DELLA MADRE : Fa da trait-d'union, essa deve continuamente tessere i legami tra il mondo del bambino - che è già quello del futuro e del progetto- e quello del padre, del passato, dei ricordi, della memoria e della nostalgia.

Ricerca Durante l'adolescenza e la prima età adulta le relazioni genitori figli cambiano ed entrambi genitori e figli cercano di ridefinire i loro ruoli (Farver, Narang, Bhadha, 2002). Famiglie in cui entrambi i genitori sono immigrati di prima generazione tipicamente provano un elevato stress al crescere dei propri figli di seconda generazione (Farver at al., 2002; Lay, Safdar, 2003). In queste famiglie i figli di seconda generazione sperano di adottare aspetti della cultura straniera nella loro identità, ma riportano sentimenti che sono spesso ostacolati dai loro genitori che temono di perderli nella nuova cultura (Farver, Narang, Bhadha, 2002; Killian, Hegtvedt, 2003; Lay, Safdar, 2003).

OBIETTIVO DELLA RICERCA: comprendere l'influenza di differenti stili educativi sull'acculturazione di studenti di college di seconda generazione. analizzare quale stile parentale ha più probabilità di facilitare l'adesione alla cultura natale tra ragazzi di seconda generazione che già preferiscono la cultura ospitante. acculturazione = cambiamento nelle credenze, valori e comportamenti che avvengono quando i membri di una minoranza culturale hanno ripetuti contatti con un nuovo ambiente

Figli di immigrati dalla nascita devono simultaneamente esplorare due o più culture potenzialmente in conflitto per adattarsi e sviluppare un'identità ben adattata (Farver, Bakhtawar, Narang, 2002; Schwartz, Montgomery, 2002; Zhou, 1998). - più problemi giornalieri - conflitti di gruppo - un'autostima più bassa - più frequenti diagnosi di disturbi internalizzati rispetto sia agli immigrati di prima generazione che ai coetanei della cultura ospitante della stesso status socio-economico (Atzaba-Poria, Pike, 2005; Lay, Safdar, 2003).

Desiderio dei ragazzi di seconda generazione di assimilare aspetti della cultura ospitante frequentemente accolto con resistenza si scontra con i valori culturali natali dei loro genitori (Castillo, Conoley, Brossart, 2004; Farver, Narang, Bhadha, 2002b; Killian, Hegtvedt, 2003). Questi obiettivi emotivi discrepanti hanno un effetto deleterio sulle relazioni genitori-figli dentro le famiglie immigranti (Farver, Narang, Bhadha, 2002).

La ricerca ha suggerito che il rigetto di entrambi le culture, ospitante e natale, può portare a un minore benessere (Harker, 2001; Sam, Berry, 1995). un benessere ottimale sembra derivare dall'adottare un'identità bi-culturale, in cui sono rappresentate entrambe le culture (Farver, Bakhtawar, Narang, 2002; Lay, Safdar, 2003; Harker, 2001; Sam, Berry, 1995).  

Utile considerare la teoria dell'autodeterminazione: tutti gli esseri umani hanno bisogno di provare che i loro sentimenti di autonomia siano incoraggiati da un ambiente psicologico supportivo (Deci, Ryan, 1985). Una genitorialità che supporta l'autonomia (piuttosto che controllare) può avere come conseguenza ragazzi che riportano un'identificazione più forte con la loro cultura natale. I ragazzi possono con più probabilità abbracciare la loro cultura natale quando i genitori danno loro la libertà di scelta.  

Il supporto genitoriale all'autonomia è stato correlato ad una varietà di risultati positivi tra ragazzi di tutte le età come: aumento dell'autoregolazione aumento della responsabilità personale più bassa incidenza di problemi comportamentali maggiori livelli di benessere (Atzaba-Poria, Pike, 2005; Grolnick, 2003; Joussemet, Koestner, Lekes, Landry, 2005; Sorkhabi, 2005). Il contrario è stato invece riscontrato nel caso di genitori controllanti.

Questi risultati utili per: 1) capire come genitori immigrati di prima generazione influiscano sullo sviluppo dell'identità etnica dei propri figli di seconda generazione. Se i genitori permettono ai figli di esplorare aspetti della cultura ospitante e natale senza forti restrizioni, i figli si sentiranno liberi di avvicinarsi ed internalizzare, alle loro condizioni, la propria cultura natale.

2) il supporto all'autonomia del padre, ma non della madre è correlato positivamente con una maggiore acculturazione natale e con livelli più elevati di benessere (felicità e soddisfazione di vita) tra immigrati di seconda generazione. Questo risultato è stato inaspettato poiché la teoria dell'autodeterminazione postula solo che gli individui beneficino del supporto all'autonomia in generale e non teorizza quali fonti di autonomia siano più benefiche di altre.

ruolo importante dei padri: rispetto all'abilità dei figli di creare un'identità in risposta alle interazioni con altri membri della famiglia e del mondo esterno. nell’ influenzare attraverso uno stile genitoriale supportivo la capacità individuale a costruire le risorse necessarie a stare nella situazione scolastica. benessere personale abilità dei ragazzi di seconda generazione ad incorporare, nella loro identità, la cultura natale. VS padri controllanti e non comprensivi conseguenze negative sull'abilità ad esplorare la propria identità mentre ci si adatta alla vita scolastica. 

3) immigrati di seconda generazione usano queste libertà, durante il periodo di transizione, per fondere parti apparentemente disparate della loro identità in un tutto coerente.

CONCLUSIONI Perché le famiglie immigrate possano sostenere i figli nel loro processo di crescita e costruzione dell'identità con due culture, devono poter essere informate, competenti, riconosciute e valorizzate. I servizi tendono invece spesso a cogliere e a sottolineare le incapacità dei genitori stranieri (linguistiche, comunicative, relazionali, pratiche, ecc.) e a "svalorizzarli" agli occhi dei figli. Per reazione la famiglia può adottare allora strategie di chiusura, di difesa dell'autorità del padre e di ricerca di un equilibrio interno che tale non è, perché costruito a partire dalle "minacce" esterne.

Oltre che con la dimensione educativa, la funzione genitoriale ha a che fare soprattutto con la capacità di amare, di costruire un nucleo caldo e accogliente di sicurezza e affetti.  Il ragazzo immigrato potrà contare su solidi legami d'amore quanto più i genitori saranno a loro volta "contenitori" affettivi l'uno per l'altro e soprattutto quanto più la madre potrà costruire la sua relazione con il figlio nella serenità e non nella solitudine e l'isolamento (Caritas Italiana Fondazione Zancan E., 2000).