Meccanismi cerebrali innati di rappresentazione degli animate living e atteggiamento intenzionale di D. C. Dennett Una connessione tra neuroscienze e.

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
Prima lezione di scienze bioeducative Prof. F
Advertisements

Interazione uomo-macchina
Che è Daniel Clement Dennett
PROCESSI DI RICERCA deduttivo induttivo TEORIA DATI idee
Apprendimento e memoria
Concetto di Strategia L'etimologia della parola "strategia" è greca e significa "l'arte del generale", intesa come la capacità di arrivare ad una visione.
Le scienze del cervello
il tutto è più della somma delle singole parti
Teorie dei processi comunicativi e formativi prof
Azione - Relazione - Interazione
Il movimento.
LA MATRICE INTERSOGGETTIVA
L’albero della conoscenza La V di Gowin
APPROCCI EMERGENTI.
La psicologia comparata
Progettare una ricerca: approcci e metodologie
COS’É LA FISICA? La fisica è lo studio dei FENOMENI NATURALI: è una disciplina molto antica, perché l’uomo ha sempre cercato di comprendere e dominare.
FILOSOFIA DELLA MENTE Giacomo Romano a. a. 2007/2008: II° Quarto, Modulo 2 Kinds of Minds II 18/01/08.
FILOSOFIA DELLA MENTE Giacomo Romano a. a. 2007/2008: II° Quarto, Modulo 2 Ipotesi scientifiche sulla coscienza I 07/01/08.
FILOSOFIA DELLA MENTE Giacomo Romano a. a. 2007/2008: II° Quarto, Modulo 2 Kinds of Minds I 14/01/08.
L’apprendimento trasformativo
Intelligenza Artificiale Algoritmi Genetici
LA COGNIZIONE SOCIALE.
teoria delle intelligenze multiple:
Riassumendo le teorie sulla comunicazione
PROSPETTIVA ECOLOGICA
DEJA VU.
Emozioni e sentimenti A. Damasio.
LA COMUNICAZIONE NON VERBALE: COGLIERE I SEGNALI DELLA MENZOGNA
Searle, La mente.
Tipo di prensione ed effetti di compatibilità: una simulazione connessionista Giorgio Tsiotas Anna M. Borghi
Un senso di appartenenza alla comunità: un’identità collettiva.
“Noi e i numeri” di Luisa Girelli
Linguaggi e Modelli per i Dati e la Conoscenza Fabio Massimo Zanzotto.
Mente e corpo: quale dialogo?
Scienza e scientificità
Teoria e Metodologia del movimento umano
Metodologia come logica della ricerca
L’evoluzione delle specie
Corso di laurea triennale in Scienze Biologiche
Legame tra fenomeni cerebrali e processi mentali
L’intenzionalità introduzione.
1 dalle funzioni all’azione umana - come si interpreta un “oggetto” che manifesti teleonomia, ossia la presenza di funzioni? D. Dennett: la nascita della.
Teoria della mente Theory of mind.
Magnacca Rossella Tricca Chiara Finaguerra Maria-Augusta
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI MACERATA FACOLTÀ DI SCIENZE DELLA FORMAZIONE SCIENZE DELLA FORMAZIONE PRIMARIA DIDATTICA SPECIALE A.A. 2010/11 II Semestre.
“Dalla normativa B.E.S. all’offerta del Centro Risorse Ausili - C.T.S. - MIUR”
Appunti conclusioni simulazione lancio dadi
L’EQUILIBRIO ECONOMICO GENERALE E L’ECONOMIA DEL BENESSERE Per esempio, se l’allocazione iniziale fosse stata corrispondente al punto k nella figura 12.8.
L’ ascolto non è soltanto una funzione fisiologica legata all’organo di senso, ma è parte del processo di comunicazione, è un elemento fondamentale.
I principi Gestaltici di raggruppamento
EFFETTO DOPPLER.
una sindrome comportamentale causata da un disordine dello sviluppo
Linguaggi dell’immagine
JOHN DEWEY.
Le teorie evoluzionistiche esaminate dal punto di vista degli apparati: evoluzione del sistema nervoso Il sistema nervoso umano è un apparato di grande.
G. Albano – DIEM, Università di Salerno. si occupa di categorizzare la realtà, di ricercare cause di ordine generale, applicando argomentazioni dimostrative…
CONCLUSIONE DEL CORSO DI FONDAMENTI DI PSICOLOGIA CLINICA AA CANALE MZ PROF SALVATORE SETTINERI.
FISICA, MATEMATICA ETICA E POLITICA
Filosofia dello Spirito. Spirito Assoluto: Arte. Religione. Filosofia
PROMUOVERE L’INTERSOGGETTIVITA’ NEI BAMBINI CON AUTISMO E DPS CENTRO EDUCATIVO MINORI “Casa Regina Elena, Una carezza per Carla” Pavone, 10/02/2014.
Ipertesti e ipermedia.
Cap. IV Proposizioni di apprezzamento A cura di: Arianna Gualillo e Barbara Di Lello.
Filippo Gomez Paloma Università degli Studi di Salerno
La relazione atteggiamento comportamento. Il primo studio: La Piere (1934) diffuso atteggiamento negativo nei confronti degli asiatici. viaggio di tre.
Transcript della presentazione:

Meccanismi cerebrali innati di rappresentazione degli animate living e atteggiamento intenzionale di D. C. Dennett Una connessione tra neuroscienze e filosofia della mente Relatore: Maria Pia Viggiano Candidato: Gianluca Bartalucci

Agli organismi animati attribuiamo sempre un'intenzionalità Scopo del lavoro 1) Meccanismi innati per la rappresentazione degli animate living 2) Concetto di atteggiamento intenzionale (Dennett) 3) Ipotesi speculativa: Agli organismi animati attribuiamo sempre un'intenzionalità (e quindi una mente)

1. Animate living – Ipotesi dominio-specifica (Caramazza et al.) Principi chiave: Meccanismi e processi (domini) dedicati alla rappresentazione (precisa e rapida) degli animate living Essi sono innati, selezionati dalla selezione naturale (vantaggio evolutivo)

1. Animate living – Domini dedicati innati Gli animate living sono stimoli speciali. Conferme da studi comportamentali, elettrofisiologici e di neuroimmagine: Riconosciuti più velocemente a basse frequenze spaziali (Låg, Hveem, Ruud & Laeng 2006) Processati più rapidamente (50 ms) (Proverbio, Del Zotto & Zani 2007) Basi neurali: Via del cosa (aree inferotemporali) Innatismo confermato da vari studi (ad es. su ciechi congeniti)

2. Atteggiamento intenzionale - Definizione Concetto del filosofo Daniel Dennett « L’atteggiamento intenzionale è la strategia per interpretare il comportamento di un’entità (non importa se persona, animale o artefatto) trattandola come se fosse un agente razionale che orienta la propria “scelta” d’ “azione” prendendo in “considerazione” le proprie “credenze” e i propri “desideri” » (Dennett)

2. Atteggiamento intenzionale - Caratteristiche Attribuire un'intenzionalità (una mente) agli organismi viventi permette la previsione del loro comportamento, quindi l'interazione Vantaggio evolutivo (dominio innato) Attribuiamo intenzionalità a forme di vita semplici (ad es. organismi monocellulari) e complesse (umani). Similitudini con i concetti di teoria della mente e neuroni specchio

3. Relazione Animate living/Atteggiamento intenzionale - Implicazioni Il cervello tende ad attribuire intenzionalità agli stimoli etichettati come animate living Se ciò non fosse vero vivremmo in un mondo diverso da quel che conosciamo normalmente Quando ciò non è vero, siamo spesso in presenza di una patologia: Autismo: deficit sia nella rappresentazione degli animate living sia nell'attribuzione di intenzionalità (teoria della mente) Schizofrenia: tendenza ad attribuire intenzioni a oggetti inanimati

3. Relazione Animate living/Atteggiamento intenzionale - Un possibile esperimento Lungo la via del cosa si processano gli stimoli animate living. Il solco temporale posteriore superiore si attiva nei compiti di lettura della mente (e delle intenzioni) (Gao, Scholl & McCarthy 2012) Cosa succede se lesiono virtualmente (tramite TMS) uno o l'altra delle regioni neurali in compiti di rappresentazione di animate living? Come rappresento lo stimolo se non posso elaborarne le caratteristiche percettive o la sua intenzionalità? È ancora speciale?

3. Relazione Animate living/Atteggiamento intenzionale - Conclusioni (neuroscienze) Necessari ulteriori studi empirici che indaghino i meccanismi innati per la rappresentazione degli animate living, i processi che leggono le intenzioni altrui (relazione tra movimento e ambiente) e soprattutto il loro interagire Una maggiore comprensione di tali meccanismi potrebbe aiutare a far luce su anomalie cliniche come l'autismo

3. Relazione Animate living/Atteggiamento intenzionale – Marco e l'ameba Osserviamo Marco che viene sorpreso da un temporale mentre sta camminando. Si rifugia sotto un portico per evitare di bagnarsi e – di conseguenza – di ammalarsi. Sotto il portico c'è un bar: dal momento che ha una certa fame, Marco entra nel locale e ordina un panino Osserviamo, poi, un'ameba sul fondo di una capsula di Petri: essa tende ad allontanarsi dalla sorgente di sostanze tossiche per avvicinarsi a quella di sostanze nutrienti Sia Marco che l'ameba hanno davvero intenzioni, hanno davvero una mente? O ne sono entrambi privi? (Per le neuroscienze colori e suoni sono costruzioni del nostro cervello, non esistono nel mondo là fuori... vale lo stesso per le intenzionalità e le menti?)