Oltre l’emergenza educativa: capitale umano, talento e meritocrazia
2 Che Cosa è il capitale umano? Fattore produttivo accumulabile attraverso un certo ammontare di risparmio che si tradurrà in investimento determinando a sua volta una maggiore accumulazione del fattore stesso: –Tramite l’istruzione formale e/o professionale –Mediante l’esperienza accumulata sul posto di lavoro L’importanza del CU si fonda su due elementi scientifici: –il livello (stock) e lo sviluppo di capitale umano determinano un diverso livello e sviluppo delle retribuzioni e redditi individuali –Il CU determina per l’economia nel suo complesso il livello e la crescita complessiva del paese (anche imprese)
3 Vantaggi dell’investimento in capitale umano? (1/2) Livello microeconomico –Capitale umano principale determinante del successo nel mondo del lavoro –Lifelong Learning per migliorare accesso e permanenza nel mercato del lavoro, progressioni di carriera, miglioramento delle condizioni professionali e retributive (employability)
4 Vantaggi dell’investimento in capitale umano? (2/2) Livello macroeconomico –Capacità competitive dipendono anche dall’investimento e dallo stock di conoscenze incorporate nel capitale umano –Oltre alla quantità di capitale umano conta anche la qualità per la crescita economica
Livelli di istruzione e crescita economica Esistono 3 meccanismi attraverso cui l’istruzione influenza la crescita economica: ① L’istruzione aumenta il capitale umano incorporato nella forza lavoro (effetti positivi sulla produttività) ② L’istruzione può far aumentare la capacità innovativa dell’economia, la produzione e diffusione di nuove conoscenze sulle nuove tecnologie, prodotti e processi promovendo crescita economica ③ L’istruzione può facilitare la diffusione e trasmissione di conoscenze necessaria per comprendere e processare nuova informazione e per implementare con successo nuove tecnologie messe a punto da altri 5
Come l’istruzione potrebbe influenzare la crescita dell’Italia 6 Un anno aggiuntivo di istruzione medio stimola la crescita economica nel lungo periodo di circa 0,72 punti base Se ad es. l’Italia riuscisse ad innalzare di 3 anni gli anni medi di istruzione della popolazione, il tasso medio annuo di crescita del PIL potenziale passerebbe dal valore attuale di 1,3%-1,5% ad un più europeo e moderno 2,3%-2,7%
Non solo quantità ma anche qualità dell’istruzione nella crescita Seppure in forma implicita, alcune ricerche hanno definito delle soglie di povertà di competenze fissate in corrispondenza di livelli minimali di conoscenze necessarie (literacy) nel contesto sociale di riferimento I dati dell’indagine PISA-Ocse (2006) rilevano gravi deficit nelle abilità cognitive dei quindicenni italiani rispetto alla media OCSE, con forti divari tra Nord e Sud del Paese 7
Qualità dell’istruzione e PIL 8
Qualità dell’istruzione universitaria e knowledge economy 9
Capitale umano, mercato del lavoro e imprese 10 Quote di occupati laureati industria manifatturiera
Capitale Umano e meritocrazia L’offerta di capitale umano si deve incontrare con una domanda e dunque con un sistema sociale che richieda e premi il merito Il sistema Paese si rivela invece scarsamente meritocratico: –Scarsa mobilità sociale e intergenerazionale –Brain drain di personale altamente qualificato –Debole capacità di attrattiva di capitale umano dall’estero –Segmenti di mercato non competitivi (es. servizi) che non garantiscono pari opportunità tra gli agenti economici 11
Politiche settoriali, ma non solo… Politiche esclusivamente rivolte al settore della formazione rischiano di infrangersi contro il muro rappresentato dal “ciclo del demerito” con effetti dispersivi se non addirittura fallimentari Da qui la necessità di affiancare a riforme istituzionali (scuola e/o università) strumenti di soft law e soft regulation utili a: –accrescere il livello di informazione dei cittadini –aumentare trasparenza e accountability istituzionale 12
Alcune azioni da intraprendere Sviluppare un modello di valutazione integrato standard del capitale umano fondato su basi informative complete, sufficientemente disaggregabili a livello territoriale, gestito e coordinato a livello nazionale È necessario passare da un orientamento alla valutazione della performance ad un orientamento per la gestione strategica del capitale umano Promuovere azioni rivolte alla creazione di incentivi (meccanismi selettivi vs. inclusivi) che premino l’impegno, la mobilità verticale dei migliori, l’apertura dei sistemi istituzionali Riconoscere le specificità territoriali soprattutto per quanto riguarda i processi di formazione (continua) favorendo azioni intese a rispondere le esigenze dei contesti 13