Corso di Formazione politica Centro di Formazione Socio-Politica “Mons. Torello Pierazzi” Modulo II – Lezione 1/3 Dott. Marco Gemelli La comunicazione.

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Corso di Formazione politica Centro di Formazione Socio-Politica “Mons. Torello Pierazzi” Modulo II – Lezione 1/3 Dott. Marco Gemelli La comunicazione politica e i suoi attori

Perché è importante comunicare bene Comunicare: una necessità di cui non si sente il bisogno (finché non è troppo tardi…) Il caso della gallina e del tacchino: ogni mattina entrambi fanno l’uovo. Ma noi quale scegliamo di mangiare? E perché? “Il tacchino fa l’uovo ma non emette suoni, così il contadino non sa quando e dove l'ha fatto e l'uovo marcisce. La gallina invece fa coccodè, quindi comunica in modo importante che ha realizzato il suo prodotto”

Cosa comunicare: criteri di notiziabilità Contenuto (Importanza dei soggetti coinvolti, impatto sul territorio, quantità di persone coinvolte, ripercussioni future, interesse del pubblico verso le tre S) Specificità (Disponibilità di materiale, brevità, novità, frequenza, chiarezza, “Bad news is good news”) Mezzo di comunicazione usato Concorrenza (ricerca dello scoop VS omogeneità) Pubblico (protezione sensibilità, notizie di servizio, leggerezza)

I meccanismi peculiari della comunicazione politica Obiettivo: inviare un messaggio a una pluralità di soggetti, attraverso uno o più strumenti e in un contesto determinato e al momento giusto - Cosa - A chi - Come - Quando - Dove La forma: comunicazioni ufficiali (comunicati stampa, note dei portavoce) e altre informali (post) Il linguaggio: frasi semplici e concetti lineari Il tempismo: c’è sempre un momento “giusto” per comunicare Qualche esempio: mancare l’obiettivo per aver sbagliato interlocutore, contesto e tempismo

Gli attori di riferimento I politici: mittente e destinatario del messaggio, che siano alleati o avversari Giornalisti e opinion leader: sono il filtro attraverso cui far passare il proprio messaggio. Il pericolo dei “cani sciolti” Il corpo elettorale: sono i soggetti cui si rivolge la comunicazione. Vanno individuati, “profilati” e considerati nella loro interezza

Il quadro normativo di riferimento/1 Rettifica (legge 47/48): Il direttore è tenuto a pubblicare gratuitamente le dichiarazioni o le rettifiche dei soggetti di cui siano state pubblicate immagini o ai quali siano stati attribuiti atti o pensieri o affermazioni da essi ritenuti lesivi della loro dignità o contrari a verità, purché non siano suscettibili di incriminazione penale. Per i quotidiani, le rettifiche vanno pubblicate entro due giorni dalla data di richiesta; per i periodici, entro il secondo numero successivo alla settimana in cui è pervenuta la richiesta. Le rettifiche devono fare riferimento allo scritto che le ha determinate e vanno pubblicate integralmente, purché entro il limite di 30 righe. Se la rettifica non è stata pubblicata, l'autore della richiesta di rettifica può rivolgersi al giudice.

Il quadro normativo di riferimento/2 Diffamazione: offesa all’altrui reputazione. Cambia in base alla specificità, all’uso del mezzo stampa e ai destinatari. Nel caso della stampa entrano in ballo i diritti di cronaca e critica. Per evitarla: - interesse pubblico - verità della notizia - continenza - differenza con calunnia e ingiuria Diritto all’oblio: diritto a “scomparire” dalle cronache. L’interessato può chiedere ai siti e motori di ricerca l'eliminazione dei contenuti diffamatori o dei dati personali trattati in violazione della legge. In caso di rifiuto, può chiedere al giudice di ordinare la rimozione Querele temerarie: sono quelle usate per spaventare, minacciare o dissuadere i giornalisti dal pubblicare notizie, spesso con richieste sproporzionate al danno arrecato.

Comunicare coi comitati Mille idee, una sola voce: è importante che la comunicazione avvenga con chiarezza, ma è consigliabile usare il comitato e i suoi membri come strumento per raccogliere e far circolare informazioni Diversi livelli di accesso alle informazioni: necessario trovare un giusto equilibrio tra il mettere al corrente il comitato delle mosse da seguire in campagna elettorale e garantire la riservatezza necessaria ad attuarle Ruoli e gerarchie nel comitato elettorale: fondamentale per gratificare, ottimizzare tempi e risorse

Comunicare con gli avversari Livello pubblico VS livello privato: la politica è confronto finalizzato al raggiungimento di un obiettivo. A seconda dei casi l’avversario può essere un interlocutore, un mero tramite o l’obiettivo della nostra comunicazione Fuoco amico: imparare a reagire alla smentita del proprio segretario di partito, del sindaco o del governatore uscente. Che possono essere alleati o avversari. O entrambi.

Comunicare coi cittadini Incontri pubblici: scadenzati, servono perché illustrare il programma è un modo per convincerli della bontà della persona, oltre che delle idee Una figura particolare: l’esca. Dovrà essere l’ombra del candidato, incaricato di distrarre e “liberarlo” dalla morsa di interlocutori petulanti