Valorizzazione delle raccolte Valorizzare qualcosa significa aggiungere valore, per cui valorizzare le raccolte non può che significare una cosa: fare in modo che ciò di cui una biblioteca dispone, sia conosciuto e usato in modo coerente alla vocazione e all’identità della biblioteca.
Valorizzazione delle raccolte I fondi speciali sono quelli che non rientrano nelle collezioni correnti che la biblioteca acquisisce, alimenta e gestisce per realizzare compiutamente la sua funzione di lettura, di studio, di supporto alla ricerca scientifica, a seconda della sua collocazione e delle sue caratteristiche
Valorizzazione delle raccolte Un nucleo librario può essere definito speciale quando abbia mutato la propria originale funzione, generalmente assumendo una forte connotazione di documentazione storico-culturale e quando, proprio per sviluppare al massimo questa nuova funzione, abbia necessità di un trattamento diverso da quello consuetamente applicato alle collezioni correnti, o quando infine si profili come oggetto di studio di particolari categorie di utenti
Valorizzazione delle raccolte Valorizzare le raccolte, soprattutto quando questa attività è riferita alla particolare tipologia di fondi speciali, così come l’abbiamo definita, significa
Valorizzazione delle raccolte 1 - Esaltare la loro valenza come documentazione storica, deposito della memoria, il che implica applicare metodi di indagine paragonabile per certi versi allo scavo archeologico; 2 – esaltare il loro contenuto informativo, in modo da facilitarne l’uso e lo sfruttamento.
Valorizzazione delle raccolte Gli strumenti che è necessario predisporre per realizzarla sono: cataloghi generali e speciali studi e ricerche specifiche strumenti che consentano una fruizione sia dei documenti originali sia della eventuale documentazione ad essi relativa, anche all’esterno della biblioteca che li conserva (riproduzioni)
Valorizzazione delle raccolte Ciascun documento appartiene a due insiemi: a quello dell’edizione, come individuo che appartiene all’insieme delle copie provenienti da un’unica operazione editoriale
Valorizzazione delle raccolte a quello della raccolta, ovvero a quell’insieme di libri che eventi storici vari hanno raggruppato in un solo luogo, eventi che fra l’altro possono aver lasciato un segno tangibile sui libri stessi. Una buona catalogazione dovrebbe dare ragione di entrambi questi insiemi.
Valorizzazione delle raccolte Nell’ultimo ventennio c’è stato uno sforzo catalografico non indifferente che ha prodotto una maggior conoscenza della produzione libraria italiana. Questi risultati sono stati raggiunti grazie anche alla cooperazione, che ha provocato però anche alcuni svantaggi
Valorizzazione delle raccolte Non sempre il sistema di cooperazione applicato soprattutto nel riversamento del pregresso ha consentito di conciliare pratiche di catalogazione locali con quelle imposte dal sistema di cooperazione, con la possibile conseguente perdita di informazione.
Valorizzazione delle raccolte Nei sistemi cooperativi, ad esempio SBN, è stata applicata la separazione degli archivi (moderno e antico), con la conseguenza che una raccolta può essere stata rappresentata nei due archivi, perdendo la fisionomia unitaria di raccolta. Mancanza di attenzione all’esemplare
Valorizzazione delle raccolte E’ importante descrivere ogni documento non solo come copia di una edizione, ma anche come esemplare che ha avuto una sua vita, è approdato ad una specifica raccolta, instaurando con gli altri individui della stessa raccolta degli specifici rapporti.
Valorizzazione delle raccolte Si tratta in sostanza all’interno del processo di catalogazione di rilevare i cosiddetti dati di esemplare, cioè di quelle tracce depositate sui libri che ci narrano la loro storia (Provenienze): timbri, stemmi, ex libris, etichette, stemmi o armi sulle coperte, legature personalizzate, postille, attestazioni di possesso, etc.
Valorizzazione delle raccolte La visibilità delle raccolte passa in primo luogo attraverso il catalogo generale (tutto il posseduto), o speciale (un nucleo specifico).
Valorizzazione delle raccolte Se per una grande raccolta, soprattutto se molto stratificata, non ci sono dubbi che il catalogo on linea offra indubbi vantaggi, per un nucleo librario più piccolo e soprattutto per una raccolta che abbia particolari caratteristiche (per esempio l’essere appartenuta ad un solo soggetto) il catalogo a stampa, o comunque un catalogo speciale ha ancora una sua ragion d’essere, perché riesce meglio ad esaltare l’identità originaria della raccolta.
Valorizzazione delle raccolte Un altro strumento per la visibilità delle raccolte è la riproduzione dei singoli esemplari, attraverso campagne di microfilmatura, ma soprattutto oggi di digitalizzazione.