DIDATTICA DELLE EDUCAZIONI Dott.ssa Eleonora Palmieri Pedagogista clinico, Insegnante, dott.ssa in Scienze e Tecniche
DIDATTICA DELLE EDUCAZIONI EDUCAZIONE COME AIUTO ALLO SVILUPPO L’azione educativa assume dunque i caratteri dell’aiuto allo sviluppo, portato alle individuali funzioni della personalità umana, iscrivendosi nella classica categoria della relazione di aiuto. ( Pedagogia Clinica- P.Crispiani)
DIDATTICA DELLE EDUCAZIONI Combinandosi con la maturazione bio-psichica dell’individuo, geneticamente disposta e con gli spontanei apprendimenti favoriti dall’ambiente, la cui singolare sintesi è lo sviluppo umano, l’educazione genera ed orienta la formazione umana. ( Pedagogia Clinica- P.Crispiani)
DIDATTICA DELLE EDUCAZIONI In essa sono protagonisti sia le tendenze evolutive dell’individuo, sia l’intervento educativo intensionale, pertanto i processi formativi risultano dalla dinamica integrazione di due vettori di cambiamento: lo sviluppo e l’educazione. (Pedagogia Clinica- P.Crispiani)
DIDATTICA DELLE EDUCAZIONI MATURAZIONE + AMBIENTE SVILUPPO
DIDATTICA DELLE EDUCAZIONI Intervento diretto + intervento indiretto EDUCAZIONE SVILUPPO + EDUCAZIONE = FORMAZIONE
DIDATTICA DELLE EDUCAZIONI L’aiuto come atteggiamento educativo gode di una solida tradizione terocia ed esperenziale, da Socrate a Rousseau, da Itard a Montessori, da Tolstoi a Don Milani e si qualifica per la funzione di prevenzione, assistenza, orientamento e guida che l’educatore interpreta a favore della vicenda formativa dell’educando e del suo contesto vicino. ( Pedagogia Clinica- P.Crispiani)
DIDATTICA DELLE EDUCAZIONI Scopo centrale dell’educazione resta quello di agevolare il miglior sviluppo possibile della personalità umana, non di curare, condizionare, controllare, misurare, orientare o addestrare, che è compito di altre professionalità, ma di favorire il “predicato”, l’attributo più dinamico e poliedrico, lo sviluppo. ( Pedagogia Clinica- P.Crispiani)
DIDATTICA DELLE EDUCAZIONI Quindi ………… L’obiettivo generale dell’educazione È Aiutare lo sviluppo integrato e totale della personalità Nell’intero arco della vita, perché Tutti Possono autorealizzarsi in maniera compiuta e possono contribuire attivamente alla costruzione di un mondo umano In cui vivere, con i propri simili, in condizioni sempre più soddisfacenti per tutti” da Aldo Fabi
DIDATTICA DELLE EDUCAZIONI L’educazione si rende compiuta anche come autoeducazione, in quanto azione di aiuto esercitata su se stessi, in direzione del cambiamento di funzioni o di condotte, ovvero del miglioramento del proprio esistere. ( Pedagogia Clinica- P.Crispiani)
DIDATTICA DELLE EDUCAZIONI L’educazione scoalstica occupa quindi la postazione di maggior rilievo nel complesso delle avvertenze e delle provvidenze che ogni società adotta in favore dell’educaizone. Essa si esibisce principalmente come educazione individualizzata, condotta sui bisogni e sui tratti evolutivi di ciascun utente del sistema scolastico.
DIDATTICA DELLE EDUCAZIONI Questo comporta l’adozione di una prospettiva pluralista nell’istruzione scolastica, sostenuta dall’assunzione delle variegate modalità con cui ciascun allievo attiva gli apprendimenti: a ciascuno si riconosce infatti uno stile cognitivo individuale. ( Pedagogia Clinica- P.Crispiani) ( Pedagogia Clinica- P.Crispiani)
DIDATTICA DELLE EDUCAZIONI Uno stile che si esplica attraverso differenti strategie Diverse in situazioni diverse Mutevoli rispetto al compito Privilegianti uno stile, ma non assolute
DIDATTICA DELLE EDUCAZIONI Si conviene pertanto ad un modello apprenditivo ATTIVO SOGGETUALE PLURALE
DIDATTICA DELLE EDUCAZIONI In sintesi…….. Esistono più modi di apprendere Diverse modalità di attivarsi del pensiero Diverse modalità di approcciarsi nei contesti culturali o problemateci.
DIDATTICA DELLE EDUCAZIONI Non dunque lo stesso insegnamento a TUTTI Ma un aiuto discriminato nella misura delle differenze individuali CLINICO
DIDATTICA DELLE EDUCAZIONI Tratti clinici dell’educazione Educazione come aiuto allo sviluppo ( relazione di aiuto) Educazione di tutte le dimensioni della personalità ( ecologica) Attenzione ai processi evolutivi individuali ( individuale) Attenzione alle condizioni di ingresso Attenzione alle diversità, disagi, patologie Attivazione di una pluralità di opportunità e percorsi educativi Accettazione di condizioni culturali personali: abitudini, religione, etica, linguaggio, valori ( pluralista) Adattamento ai Programmi alla situazione
DIDATTICA DELLE EDUCAZIONI Progettazione di percorsi, attività, risorse ( progettuale) Attenzione alle diversità, disagi, patologie Attivazione di una pluralità di opportunità e percorsi educativi Controllo/valutazione dell’andamento formativo individuale. Ricorso a procedure didattiche individualizzanti Ricorso a sussidi ad accesso individuale. ( Pedagogia Clinica- P.Crispiani)
DIDATTICA DELLE EDUCAZIONI In tal senso gli interventi educativi si delineano su attività dirette ed indirette, consapevoli e coordinate. Educazione diretta: è l’intervento educativo portato empiricamente ed individualmente da agenti educatori ( insegnanti, genitori, formatori, terapisti…..) Educazione indiretta: è l’intervento di aiuto attivato sulla situazione, sulle dinamiche relazionali che coinvolgono il soggetto, quindi su famiglia o gruppo, tempo libero…….
DIDATTICA DELLE EDUCAZIONI EDUCAZIONE TRADIZIONALE Trasmissione culturale Intellettualistica Univoca Orientata ad un modello Intuitiva Selettiva Centrata sul contesto Riservata all’infanzia Identificata nella scuola
DIDATTICA DELLE EDUCAZIONI EDUCAZIONE CLINICA Aiuto allo sviluppo Ecologica Individuale Differenziale progettata Promozionale dello sviluppo Centrata sul soggetto Permanente decentrata
DIDATTICA DELLE EDUCAZIONI L’insegnante, in quanto educatore, è incaricato di favorire i processi dello sviluppo dell’individuo, quindi l’apprendimento e la culturalizzazione, attraverso una didattica delle educazioni, in quanto l’educazione è plurale ed ecologica.
DIDATTICA DELLE EDUCAZIONI “Non crediamo che la pedagogia si riassuma nel: 1.Conoscere bene la materia che si insegna; 2.Conoscere bene la psicologia degli allievi; 3.Saper presentare gli argomenti del programma con spigliatezza e abilità[…]. Pensiamo che sia molto interessante informarsi sul modo in cui gli allievi cominciano a lavorare”. de La Garanderie, I profili pedagogici, Firenze, La Nuova Italia, 1991