Università degli Studi di Perugia Modulo n. 1 – le materie innominate – trasversali – i principi fondamentali SERGIO DE SANTIS MODULO 1 UNITA’ DIDATTICA.

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Università degli Studi di Perugia Modulo n. 1 – le materie innominate – trasversali – i principi fondamentali SERGIO DE SANTIS MODULO 1 UNITA’ DIDATTICA 1 I beni pubblici ed il loro trasferimento

Università degli Studi di Perugia Modulo n. 1 – le materie innominate – trasversali – i principi fondamentali SERGIO DE SANTIS I beni pubblici Le organizzazioni pubbliche risultano titolari di beni affinché li utilizzino per il perseguimento dei propri fini istituzionali fissati dalla legge secondo il principio della funzionalizzazione dell'attività amministrativa e delle funzioni ad essa connesse. A differenza dei beni privati che possono godere e disporre liberamente, nei limiti consentiti dall'ordinamento, dei beni di cui sono titolari.

Università degli Studi di Perugia Modulo n. 1 – le materie innominate – trasversali – i principi fondamentali SERGIO DE SANTIS Beni demaniali eventuali Possono appartenere anche a soggetti diversi ma se appartengono ad enti territoriali sono demaniali Es: strade necessari Possono appartenere solo ad enti pubblici territoriali Es: lido, spiagge, rade porti

Università degli Studi di Perugia Modulo n. 1 – le materie innominate – trasversali – i principi fondamentali SERGIO DE SANTIS Beni demaniali artificiali Acquistano e perdono la demanialità per accadimento umano naturali Acquistano e perdono la demanialità per accadimento naturale Es: spiagge, fiumi

Università degli Studi di Perugia Modulo n. 1 – le materie innominate – trasversali – i principi fondamentali SERGIO DE SANTIS conseguenze I beni demaniali non possono essere oggetto di trasferimento se non nei limiti del A – demanio eventuale; B – tra un ente territoriale e l'altro; C – nei casi previsti dalla legge FINCHE' RESTANO TALI (c.d. SDEMANIALIZZAZIONE) Non possono essere usucapiti né oggetto di atti dispositivi, Né ESPROPRIATI

Università degli Studi di Perugia Modulo n. 1 – le materie innominate – trasversali – i principi fondamentali SERGIO DE SANTIS Segue … Possono circolare solo in regime di concessione La circolazione è sempre riconducibile, ove non risulti diversamente, alla concessione contratto che riguarda l'attribuzione ad un soggetto privato e la sottrazione alla destinazione diretta alla soddisfazione di interessi pubblici solo entro certi limiti e per talune attività ALTRIMENTI atti nulli per impossibilità oggetto

Università degli Studi di Perugia Modulo n. 1 – le materie innominate – trasversali – i principi fondamentali SERGIO DE SANTIS Segue … Possono essere tutelati in via ordinaria o amministrativa (autotutela esecutiva vs. privati) Possono adottare provvedimenti di polizia demaniale: sgombero, inibizioni, rilascio, riduzione in pristino OLTRE CHE Procedere alla loro esecuzione in autotutela

Università degli Studi di Perugia Modulo n. 1 – le materie innominate – trasversali – i principi fondamentali SERGIO DE SANTIS Come si acquista la demanialità Beni necessari naturali: vengono ad esistenza così (es: spiagge) Beni necessari artificiali: sono destinati al soddisfacimento delle esigenze di pubblico interesse e vengono ad esistenza per l'opera dell'uomo con le caratteristiche obiettive stabilite dalla legge (es: porti) Beni eventuali : seguono queste regole se appartengono a enti locali (es. strade sono demaniali se siano di proprietà di un ente locale e se sono destinate ad uso pubblico)

Università degli Studi di Perugia Modulo n. 1 – le materie innominate – trasversali – i principi fondamentali SERGIO DE SANTIS Il provvedimento di demanializzazione Ha carattere dichiarativo e non costituivo (si accerta l'esistenza di una condizione obiettiva del bene e la sua destinazione ad esigenze di pubblico interesse; es: l'erosione costiera e la destinazione della neonata spiaggia alle pubbliche esigenze del mare) È rimesso alla giurisdizione del giudice ordinario (es: nel caso dell'erosione costiera si tratta della verifica della linea di confine tra il demanio ed il privato proprietario)

Università degli Studi di Perugia Modulo n. 1 – le materie innominate – trasversali – i principi fondamentali SERGIO DE SANTIS Esempi Corte di cassazione - Sezioni Unite civili - Sentenza 24 novembre febbraio 2011 n Le valli da pesca configurano uno dei casi in cui i principi combinati dello sviluppo della persona, della tutela del paesaggio e della funzione sociale della proprietà trovano specifica attuazione, dando origine a una concezione di bene pubblico inteso non solo come oggetto di diritto reale spettante allo Stato, ma quale strumento finalizzato alla realizzazione di valori costituzionali. Detta natura di tali beni ha la sua origine costitutiva nella legge, sulla base della sussistenza di determinate caratteristiche fisico- geografiche e prescinde da disposizioni e da provvedimenti di ordine amministrativo, nonché da atti privatistici di trasferimento, i quali, se posti in essere, sono nulli per impossibilità giuridica dell’oggetto.

Università degli Studi di Perugia Modulo n. 1 – le materie innominate – trasversali – i principi fondamentali SERGIO DE SANTIS il caso Una società per azioni, conviene in giudizio, innanzi al tribunale di Venezia, le amministrazioni statali dei trasporti, delle finanze e del demanio, per sentir dichiarare, in proprio favore, la proprietà della «Valle Dogato Montiron», più comunemente nota come «Valle Dogà» e assimilabile a una valle da pesca, ossia a una porzione di terra ove si pratica detta attività. Tale zona risulta formata da una parte d’acqua e da una parte di terre emerse. La società attrice sostiene di poter essa soltanto rivendicare la proprietà della valle da pesca, assumendo che da moltissimo tempo la valle in oggetto non sarebbe più comunicante con la laguna veneta, talché difetterebbe ogni e qualsiasi possibilità di attrarre la predetta all’alveo del demanio marittimo. Diversa è l’opinione degli organi statali, i quali, costituitisi nel primo giudizio, rivendicano la proprietà dei beni in questione, patrocinando la diversa tesi dell’astratta e potenziale riconducibilità della valle da pesca alla laguna e, comunque, rimarcando che, pur volendo prescindere dall’accertamento morfologicogeografico, sussisterebbe un penetrante legame tra lo status destinationis della zona adibita da tempo a vallicoltura e gli altri beni demaniali, sicché dovrebbe ragionevolmente imporsi un trait d’union tra l’una e gli altri, con la consequenziale necessità di procedere all’attrazione della valle da pesca ai beni demaniali.

Università degli Studi di Perugia Modulo n. 1 – le materie innominate – trasversali – i principi fondamentali SERGIO DE SANTIS la sentenza in pillole Il codice della navigazione, all’articolo 28, comma 1, lettera c), amplia, per così dire, la configurazione del demanio marittimo, stabilendo (ed è la cosa che maggiormente interessa in questa sede) che fanno parte del demanio marittimo «le lagune, le foci dei fiumi che sboccano in mare, i bacini di acqua salsa o salmastra che almeno durante una parte dell’anno comunicano liberamente col mare». Pertanto, il godimento, la fruizione e l’utilizzo del bene rappresentano margini valutativi fondamentali per stabilire se esso possa e debba considerarsi demaniale oppure non. Nel dettaglio, siccome le valli da pesca, come traspare dalla pronuncia emessa dal giudice civile d’appello, presentano (con esclusione delle zone emerse dall’acqua, da considerarsi private a tutti gli effetti) «una funzionalità e una finalità pubblica-collettivistica», trattandosi di zone che, quantomeno per una parte dell’anno, ben possono liberamente comunicare con il mare aperto, seppure con l’azionamento di specifici meccanismi idraulici, predisposti da soggetti privati, esse presentano gli appositi requisiti di demanialità atti a farle confluire nel demanio pubblico

Università degli Studi di Perugia Modulo n. 1 – le materie innominate – trasversali – i principi fondamentali SERGIO DE SANTIS Come si perde la demanialità Beni necessari naturali: per aver perduto le loro caratteristiche (la sdemanializzazione tacita non si ha nei casi previsti dalla legge- es: demanio marittimo; demanio idrico) Beni necessari artificiali: quando non sono più destinati al soddisfacimento delle esigenze di pubblico interesse o quando non hanno più le caratteristiche obiettive stabilite dalla legge (es: perimento dell'opera pubblica) Beni eventuali: la sdemanializzazione può essere anche tacita

Università degli Studi di Perugia Modulo n. 1 – le materie innominate – trasversali – i principi fondamentali SERGIO DE SANTIS Segue: sdemanializzazione tacita La sdemanializzazione di un bene, può anche verificarsi senza l’adempimento delle formalità previste dalla legge in materia, ma occorre che essa risulti da atti univoci, concludenti e positivi della pubblica amministrazione, incompatibili con la volontà di conservare la destinazione del bene all’uso pubblico. La circostanza che esso, da lungo tempo, non sia adibito a uso pubblico e l’inerzia dell’ente proprietario non possono essere invocati, da sé soli, come elementi indiziari dell’intenzione di fare cessare la destinazione, anche potenziale, del bene demaniale all’uso pubblico, poiché a dare di ciò la prova è pur sempre necessario che tali elementi indiziari siano accompagnati da fatti concludenti e da circostanze così significative da rendere impossibile formulare altra ipotesi se non quella che la pubblica amministrazione abbia definitivamente rinunciato al ripristino alla pubblica funzione del bene medesimo. (Cass. Sezione II, sentenza 14 marzo 2013 n. 6544)

Università degli Studi di Perugia Modulo n. 1 – le materie innominate – trasversali – i principi fondamentali SERGIO DE SANTIS la massima La giurisprudenza ha chiarito che la sdemanializzazione di un bene, con la conseguente configurabilità di un possesso del privato ad usucapionem, può verificarsi anche tacitamente, in carenza di un formale atto di de- classificazione, purché si sia in presenza di atti e fatti che evidenzino in maniera inequivocabile la volontà della P.A. di sottrarre il bene medesimo a detta destinazione e di rinunciare definitivamente al suo ripristino. Il provvedimento sul passaggio dei beni dal demanio pubblico al patrimonio, a norma dell’art. 829 cod. civ., ha carattere semplicemente dichiarativo, considerando che la dichiarazione della cessazione di demanialità, quando già sussistono le condizioni di fatto di incompatibilità con la volontà di conservare la destinazione ad uso pubblico, si limita in sostanza a dare atto del passaggio dei beni stessi da uno ad un altro regime (Cass.,, Sez. II, 22 aprile 1992, n. 4811; Cass., Sez. I, 4 marzo 1993, n. 2635; Cass., Sez. II, 19 febbraio 2007, n. 3742).

Università degli Studi di Perugia Modulo n. 1 – le materie innominate – trasversali – i principi fondamentali SERGIO DE SANTIS limiti alla sdemanializzazione tacita Per i beni del demanio marittimo, quale la spiaggia, comprensiva dell’arenile, la disciplina è più rigorosa: la sdemanializzazione non può verificarsi tacitamente, ma richiede, ai sensi dell’art. 35 cod. nav., un espresso e formale provvedimento della competente autorità amministrativa, di carattere costitutivo (Cass., Sez. II, 5 agosto 1949, n. 2231; Cass., Sez. I, 6 maggio 1980, n. 2995; Cass., Sez. II, 14 marzo 1985, n. 1987; Cass., Sez. II, 2 marzo 2000, n. 2323). Il presupposto della sclassificazione è sempre nella mancata attitudine di determinate zone di spiaggia a servire agli usi pubblici del mare, ma il relativo giudizio è demandato a speciali organi che vi debbono provvedere in base ad una valutazione tecnico- discrezionale dei caratteri naturali di essi, variabili e contingenti secondo le diverse caratteristiche geofisiche e le varie esigenze locali, in relazione alla diversità degli usi. Ed è perciò che, ad ottenere l’effetto di simile sdemanializzazione, solo la volontà espressa di considerare cessata tale idoneità della spiaggia agli usi specifici della demanialità marittima vale a trasferirla, con efficacia costitutiva, dal demanio al patrimonio. Né, in senso contrario, varrebbe affermare che la P.A. ha, in ordine al demanio marittimo, un potere soltanto amministrativo e non anche dispositivo, capace cioè di derogare alle norme del codice civile sulla proprietà e sull’usucapione, giacché, in ordine alla sdemanializzazione, essa non estende, ma limita le zone demaniali, senza, quindi, in alcun modo toccare le proprietà altrui.

Università degli Studi di Perugia Modulo n. 1 – le materie innominate – trasversali – i principi fondamentali SERGIO DE SANTIS Beni patrimoniali indisponibili Non possono essere sottratti alla loro destinazione se non nei limiti previsti dalla legge (non sono assolutamente incommerciabili per quanto la giurisprudenza li tratti invece come i beni demaniali)

Università degli Studi di Perugia Modulo n. 1 – le materie innominate – trasversali – i principi fondamentali SERGIO DE SANTIS Come si acquista o si perde Come nei beni naturali e artificiali ha un grande rilievo la effettiva destinazione a finalità pubbliche Es: miniere, cave, torbiere, fauna selvatica

Università degli Studi di Perugia Modulo n. 1 – le materie innominate – trasversali – i principi fondamentali SERGIO DE SANTIS Il c.d. federalismo demaniale Per dare attuazione all'art. 119 cost. la legge n. 42/09 ha delegato il governo ad attribuire risorse proprie agli enti territoriali; il d.lgs. n. 85/10 ha individuato i beni statali da attribuire a titolo non oneroso agli enti territoriali i quali sono tenuti a garantirne la massima valorizzazione funzionale a vantaggio della collettività rappresentata nel rispetto dei principi di territorialità, sussidiarietà, adeguatezza, semplificazione, capacità finanziaria, correlazione con competenze e funzioni, valorizzazione ambiente

Università degli Studi di Perugia Modulo n. 1 – le materie innominate – trasversali – i principi fondamentali SERGIO DE SANTIS Vengono trasferiti I beni demaniali marittimi; I beni del demanio idrico (non i fiumi ed i laghi sovra regionali); Gli aeroporti regionali o locali appartenenti al demanio aeronautico; Le miniere e gli altri beni immobili dello stato classificati come trasferibili

Università degli Studi di Perugia Modulo n. 1 – le materie innominate – trasversali – i principi fondamentali SERGIO DE SANTIS Come funziona il trasferimento La presidenza del consiglio stilla un elenco dei beni trasferibili. Gli enti territoriali devono inoltrare un'apposita domanda all'agenzia del demanio; alla fine dell'iter il provvedimento di trasferimento viene adottato dal Presidente del consiglio e costituisce titolo per la trascrizione sui registri immobiliari e catastali. Nel caso di perdurante inerzia nell'utilizzo del bene da parte dell'ente territoriale beneficiario, il governo è legittimato ad usare i poteri sostitutivi ex art. 120 comma 2 cost.

Università degli Studi di Perugia Modulo n. 1 – le materie innominate – trasversali – i principi fondamentali SERGIO DE SANTIS segue...come funziona il trasferimento Una volta che i beni sono stati assegnati agli enti locali essi entreranno a far parte del patrimonio disponibile, ad eccezione di quelli appartenenti al demanio marittimo, idrico ed aeroportuale, che restano assoggettati al regime del codice civile, del codice della navigazione e delle altre leggi di settore (es: rispetto della concorrenza, per le concessioni demaniali marittime turistico ricettive)