Miriam Ravizza e Jason Ascia I DELFINI.. “Al delfino soltanto, la natura ha dato quello che i migliori filosofi cercano: Amicizia senza nessun vantaggio. Sebbene egli non abbia bisogno di aiuto da nessun uomo, è un amico geniale per tutti e ha aiutato il genere umano.”
Che tipo di animali sono i delfini ? La parola “delfino” deriva da “delphus” che significa “utero” e si riferisce al fatto che i delfini sono mammiferi. Sono estremamente intelligenti e con una loro coscienza e sensibilità.
Aspetto fisico del delfino Lunghezza media : 200-250 cm Peso medio: 70-130 kg Il cervello del delfino può essere paragonato per complessità a quello dell’uomo. la bocca del delfino, che sembra essere sempre sorridente, contiene fino a 250 denti. La pupilla del suo occhio è a forma di cuore. La testa del delfino contiene oltre al cervello un organo usato per l’orientamento e la ricerca di cibo. Il delfino torna a galla per respirare. Corpo idrodinamico. Cranio telescopico. Occhi indipendenti con vista frontale, denti sottili e appuntiti. Sulla sommità della testa si trova lo sfiatatoio, una narice coperta da un lembo di pelle.
Alimentazione dei delfini Varia dal pesce ai calamari e ai crostacei. I denti non servono a masticare, il pesce viene inghiottito intero, ma servono a catturare il pesce viscido. L’alimentazione fa parte di un comportamento sociale perché i delfini organizzano vere e proprie battute di caccia, organizzandosi in gruppi da 6-20 individui. I gruppi circondano i banchi di pesci, stringendoli in spazi sempre più piccoli e i maschi dominanti iniziano a portarsi al centro per nutrirsi uno alla volta. Per ultimi si cibano le femmine e i giovani.
ORGANIZZAZIONE DEI DELFINI I gruppi variano da 2 a 1000 soggetti. E’presente nel gruppo una gerarchia sociale in cui i maschi sono dominanti, seguiti dalle femmine e dai giovani che nuotano al centro del branco per essere protetti. I gruppi non sono fissi, alcuni maschi possono abbandonarli per accoppiarsi con femmine di altri branchi, o alcuni giovani possono formare nuovi gruppi. All’interno del gruppo c’è però un forte spirito di coesione: se un elemento è ferito o incapace di nuotare viene sorretto e portato in superficie dagli altri a respirare
i delfini possono soffrire ? Studi scientifici dimostrano che nei parchi acquatici delfini si ammalano di più, diventano aggressivi, hanno problemi digestivi, e sono depressi al punto che gli vengono somministrati dei farmaci. Una piscina, per quanto grande, non potrà mai sostituire la vita nell’ ecosistema marino.
I delfini possono suicidarsi ? Asfissia auto indotta È questo il metodo che i delfini scelgono per porre fine alla loro vita quando la sofferenza diviene insopportabile. Ogni atto respiratorio nei delfini è controllato dalla volontà e dal cervello, non è autoindotto o inconsapevole, pertanto un delfino non dorme e può anche, scegliere di smettere di respirare.
i delfinari sono solo prigioni … Nei delfinari viene allestito uno spettacolo addestrando i delfini, convincendoli a collaborare facendo loro soffrire la fame, in modo che obbediscano pur di avere cibo come premio. I delfini sono anche animali estremamente intelligenti, e non di rado si sono lasciati morire piuttosto che continuare a vivere così. Nei delfinari, infatti, muoiono moltissimi delfini, e così ne vengono catturati altri in natura per prendere il loro posto.
Tutti noi abbiamo visto gli animali tenuti in cattività fin da bambini, era normale, era divertente, abbiamo osservato la loro bellezza negli zoo e negli acquari, ci siamo sorpresi dei loro numeri nei parchi acquatici, non avevamo la capacità e la maturità di comprendere la loro silenziosa e discreta sofferenza, ma ora che siamo diventati grandi, sarà ora di comprendere la verità e aprire gli occhi ?
Miriam Ravizza Jason Ascia I^B