Dott.ssa Laura ZaccariaLa riforma tributaria e le banche 1 1 Associazione Bancaria Italiana La riforma tributaria e le banche: riflessione retrospettiva.

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Quadro statistico dei profili dimensionali delle società di capitali ai fini del recepimento della direttiva contabile UE (Europa e Italia)
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Dott.ssa Laura ZaccariaLa riforma tributaria e le banche 1 1 Associazione Bancaria Italiana La riforma tributaria e le banche: riflessione retrospettiva ed evoluzione auspicabile delle norme per accrescere la loro competitività internazionale Dott.ssa Laura Zaccaria Associazione Bancaria Italiana

Dott.ssa Laura ZaccariaLa riforma tributaria e le banche 2 2 Associazione Bancaria Italiana PANORAMA INTERNAZIONALE PANORAMA INTERNAZIONALE Il trattamento fiscale dei redditi societari è profondamente differenziato in ambito UE Dal confronto delle aliquote vigenti nel 2005 con quelle applicate nel 1980 emerge che in media nei Paesi UE si è manifestata una tendenza alla riduzione delle aliquote fiscali

Dott.ssa Laura ZaccariaLa riforma tributaria e le banche 3 3 Associazione Bancaria Italiana

Dott.ssa Laura ZaccariaLa riforma tributaria e le banche 4 4 Associazione Bancaria Italiana ampliamento della base imponibile abbandono dei sistemi di split rate per gli utili accantonati e distribuiti introduzione di sistemi di partecipazioni esenti adozione di agevolazioni (aliquote ridotte o esenzioni) per piccole e medie imprese A fronte della diminuzione delle aliquote nominali in ambito UE si registrano le seguenti tendenze:

Dott.ssa Laura ZaccariaLa riforma tributaria e le banche 5 5 Associazione Bancaria Italiana

Dott.ssa Laura ZaccariaLa riforma tributaria e le banche 6 6 Associazione Bancaria Italiana L’aliquota nominale di tassazione non costituisce un parametro efficace di misurazione dell’incidenza del fisco sulle imprese, poiché non tiene conto:  del rapporto esistente tra utile civilistico e imponibile fiscale;  del complesso degli incentivi e degli sgravi concessi per agevolare lo svolgimento delle attività produttive.

Dott.ssa Laura ZaccariaLa riforma tributaria e le banche 7 7 Associazione Bancaria Italiana

Dott.ssa Laura ZaccariaLa riforma tributaria e le banche 8 8 Associazione Bancaria Italiana Il sistema bancario europeo ha beneficiato, come le imprese in generale, della tendenza riduttiva avviata nei primi anni ’90 delle aliquote fiscali nominali di imposizione. Nonostante il delinearsi di una tendenza comune nei paesi europei, sussistono ancora significative differenze delle basi imponibili fiscali che ostacolano un equilibrato sviluppo dimensionale delle banche nell’area e influiscono, inoltre, sul grado di redditività stessa delle banche in relazione al paese di residenza. Il sistema bancario

Dott.ssa Laura ZaccariaLa riforma tributaria e le banche 9 9 Associazione Bancaria Italiana Fiscalità delle banche Una piena integrazione del sistema bancario su scala europea è ostacolato non solo da divergenze che, sul piano impositivo, trovano applicazione nel campo dell’imposizione societaria in generale, ma anche dal trattamento differenziato che in molti paesi europei si applica alla tassazione di attività bancarie tipiche:  Svalutazione crediti  Prodotti finanziari e derivati  Transfer pricing

Dott.ssa Laura ZaccariaLa riforma tributaria e le banche 10 Associazione Bancaria Italiana La disciplina fiscale degli accantonamenti e svalutazioni (Basilea 2) Il nuovo accordo di Basilea gradua i requisiti patrimoniali richiesti alle banche in relazione all’entità delle svalutazioni ed accantonamenti effettuati a rettifica/protezione degli impieghi in crediti. Ne consegue che politiche prudenziali di rettifica e svalutazione crediti determinano un minor assorbimento di capitale. Il differente riconoscimento fiscale degli accantonamenti e svalutazioni effettuati non consente condizioni di parità concorrenziale tra le diverse banche europee. SVALUTAZIONI ACCANTONAMENT ACCANTONAMENTI Trattamento civilistico = fiscaleDanimarca; Francia; Lussemburgo; Svizzera Danimarca; Lussemburgo; Olanda Requisiti più stringenti della normativa civilistica, ma senza limiti quantitativi Belgio; Finlandia; Germania; Gran Bretagna; Grecia; Irlanda; Olanda; Svezia Belgio; Francia; Grecia; Irlanda; Svezia Limiti quantitativiPortogallo; Spagna; ItaliaFinlandia; Germania; Portogallo; Svizzera; Spagna; Italia Non deducibili-Gran Bretagna

Dott.ssa Laura ZaccariaLa riforma tributaria e le banche 11 Associazione Bancaria Italiana La segmentazione del mercato UE determina una serie di conseguenze negative: distorsioni della concorrenza distorsioni nella scelta degli investimenti duplicazioni di imposizione evasione/elusione fiscale opportunità di arbitraggi armonizzazione (possibile soluzione) scelte politiche armonizzazione “dall’alto” realizzata attraverso specifiche disposizioni dell’UE armonizzazione “dal basso” realizzata attraverso l’accordo bilaterale/multilaterale tra i singoli Stati

Dott.ssa Laura ZaccariaLa riforma tributaria e le banche 12 Associazione Bancaria Italiana È auspicabile che le legislazioni degli Stati membri dell’UE realizzino un riavvicinamento dei criteri di imposizione delle imprese sulla base delle direttrici stabilite in sede UE La Ue è cosciente del problema e su vari fronti si occupa della rimozione degli ostacoli fiscali all’attività economica transfrontaliera.

Dott.ssa Laura ZaccariaLa riforma tributaria e le banche 13 Associazione Bancaria Italiana LE RISPOSTE UE IASCCCTB M&A

Dott.ssa Laura ZaccariaLa riforma tributaria e le banche 14 Associazione Bancaria Italiana Risposta dell’UE: IAS Adozione dei principi contabili internazionalmente riconosciuti I principi contabili emanati dall’International Accounting Standard Board (IASB).

Dott.ssa Laura ZaccariaLa riforma tributaria e le banche 15 Associazione Bancaria Italiana Gli IAS determinano certezza di regole concordate a livello internazionale; riduzione degli oneri sulle transazioni internazionali; necessità di adeguamento degli ordinamenti interni dei singoli Stati.

Dott.ssa Laura ZaccariaLa riforma tributaria e le banche 16 Associazione Bancaria Italiana Gli IAS sono utili Alla determinazione del valore dell’impresa, la cui individuazione è particolarmente complessa per la crescente globalizzazione dei mercati ed il conseguente progressivo adeguamento delle strutture imprenditoriali. Alla definizione di adeguati strumenti di misurazione del valore dell’impresa, utili a rappresentare l’effettivo rischio e la capacità di crescita impliciti nelle attività dell’impresa stessa.

Dott.ssa Laura ZaccariaLa riforma tributaria e le banche 17 Associazione Bancaria Italiana Risposta dell’UE: M&A Studio degli ostacoli alle operazioni di fusione e acquisizione transfrontaliere (consultazione) I risultati preliminari dell’analisi sono stati presentati dalla Commissione europea al Consiglio Ecofin dell’8 novembre.

Dott.ssa Laura ZaccariaLa riforma tributaria e le banche 18 Associazione Bancaria Italiana Basso consolidamento cross-border nel settore bancario e finanziario europeo Il Consiglio Ecofin tenuto in via informale a Scheveningen nel settembre 2004 ha sollevato il problema del basso livello di consolidamento transfrontaliero nel settore bancario e finanziario europeo, invitando la Commissione Ue ad analizzarne le ragioni. Il rapporto “Financial Integration Monitor 2005” della Commissione europea mostra come tra il 1999 e il 2004 le operazioni di acquisizione e fusione (M&A) transfrontaliere sono state pari a circa il 20% del valore totale delle M&A nel settore finanziario, laddove in altri settori le operazioni di consolidamento transfrontaliero hanno rappresentato il 45% delle M&A nello stesso periodo.

Dott.ssa Laura ZaccariaLa riforma tributaria e le banche 19 Associazione Bancaria Italiana Ostacoli alle acquisizioni e fusioni cross-border nel settore finanziario La Commissione europea ha preventivamente identificato barriere di diversa natura che ostacolano il consolidamento transfrontaliero nel settore bancario e finanziario. Barriere fiscali:  Rischi di realizzazione (incertezza sugli accordi fiscali, incertezza sul regime IVA per i prodotti e i servizi finanziari);  Costi specifici dell’operazione cross-border (exit tax sui capital gains);  Costi a regime (transfer pricing; regime IVA inter-gruppo; assenza di una compensazione omogenea delle perdite; deroghe specifiche di carattere nazionale; trattamenti fiscali discriminatori per prodotti o servizi esteri; tassazione dei dividendi).

Dott.ssa Laura ZaccariaLa riforma tributaria e le banche 20 Associazione Bancaria Italiana I risultati della indagine L’indagine condotta dalla Commissione tra gli operatori del settore finanziario identifica il maggior ostacolo alle cross-border M&A nell’impossibilità di realizzare sinergie di costo transfrontaliere. Sono sostanzialmente confermate tutte le tipologie di barriere di natura fiscale evidenziate precedentemente, con particolare accento sui trattamenti fiscali discriminatori, deroghe specifiche di carattere nazionale, IVA inter-gruppo, tassazione su dividendi. Tali problematiche vanno affrontate sia a livello Ue (IVA inter-gruppo) sia a livello nazionale.

Dott.ssa Laura ZaccariaLa riforma tributaria e le banche 21 Associazione Bancaria Italiana Risposta dell’UE: CCCTB Creazione di una base imponibile consolidata, per tutte le imprese multinazionali che operano a livello europeo, con la finalità di realizzare un quadro comune di tassazione delle società, che elimini gli attuali ostacoli fiscali all’attività economica transfrontaliera Common Consolidated Tax Base (CCCTB)

Dott.ssa Laura ZaccariaLa riforma tributaria e le banche 22 Associazione Bancaria Italiana Opzioni per la realizzazione della base imponibile consolidata (Comunicazione della Commissione Europea 23 ottobre 2001) 1) Tassazione dello stato di casa madre: mutuo riconoscimento delle legislazioni nazionali con facoltà per il gruppo di optare per la tassazione su unica base imponibile, da determinarsi secondo le regole applicabili nello Stato membro in cui ha sede la casa madre; 2) Tassazione su un’unica base imponibile: facoltà per il gruppo di optare per la tassazione su un’unica base imponibile, individuata per direttiva, con aliquota fissata da ciascuno Stato-membro;

Dott.ssa Laura ZaccariaLa riforma tributaria e le banche 23 Associazione Bancaria Italiana Segue 3) Imposta comunitaria sul reddito della società: facoltà per il gruppo di optare per una vera e propria imposta comunitaria sul reddito delle società, determinata sugli utili consolidati di gruppo realizzati; 4) Unica base imponibile armonizzata in UE: adozione di un codice tributario comune di tassazione delle imprese obbligatorio per tutti gli Stati membri, applicabile a tutte le imprese europee.

Dott.ssa Laura ZaccariaLa riforma tributaria e le banche 24 Associazione Bancaria Italiana Le ipotesi allo studio dell’UE sono state tema di dibattito presso la Comunità finanziaria internazionale. Recentemente è stata resa pubblica la Comunicazione della Commissione europea (25 ottobre 2005) nell’ambito della implementazione della Strategia di Lisbona (“The contribution of Taxation and Customs Policies to the Lisbon Strategy”). Comunicazione della Commissione

Dott.ssa Laura ZaccariaLa riforma tributaria e le banche 25 Associazione Bancaria Italiana Segue La Commissione europea sta attualmente lavorando su due principali approcci al fine di rimuovere gli ostacoli che le imprese incontrano nel Mercato Interno (“Making Europe a more attractive place to invest and work”):  Un possibile schema pilota di cinque anni per la tassazione delle PMI secondo il regime di Tassazione dello stato di casa madre.  Iniziative intese a realizzare un obiettivo a più lungo termine, ossia quello di permettere alle società di essere tassate su un’unica base imponibile consolidata per le loro attività a livello UE (in particolare per grandi imprese e gruppi di imprese).

Dott.ssa Laura ZaccariaLa riforma tributaria e le banche 26 Associazione Bancaria Italiana La Commissione europea ha costituito un gruppo di lavoro (Settembre 2004) relativo alla definizione di una base imponibile consolidata comune europea, composto dai rappresentanti delle amministrazioni di ciascuno Stato membro. Sono state identificate quattro principali aree di lavoro: principi generali; tradizionali elementi strutturali di una base imponibile; elementi addizionali di una base imponibile consolidata comune; applicazione della base imponibile consolidata comune.

Dott.ssa Laura ZaccariaLa riforma tributaria e le banche 27 Associazione Bancaria Italiana Tenuto conto della complessità della materia, la Commissione intende svolgere il lavoro preparatorio necessario verso una Common Consolidated Tax Base (CCCTB) nei prossimi tre anni, al fine di presentare una legislazione comunitaria entro il 2008 (una prima bozza entro metà 2006). La Commissione auspica che il nuovo sistema possa entrare in vigore entro il 2010.

Dott.ssa Laura ZaccariaLa riforma tributaria e le banche 28 Associazione Bancaria Italiana La Common Consolidated Tax Base (CCCTB) Una CCCTB permetterebbe a società con stabilimenti in due o più Stati membri di calcolare un reddito imponibile (consolidato) di gruppo secondo un unico set di regole. La base imponibile verrebbe distribuita tra gli Stati membri secondo una formula di ripartizione. Ogni Stato membro manterrebbe la propria autonomia fissando liberamente le proprie aliquote e decidendo se concedere o meno tax credits. Coordinamento fiscale, piuttosto che armonizzazione fiscale.

Dott.ssa Laura ZaccariaLa riforma tributaria e le banche 29 Associazione Bancaria Italiana Pro e contro della CCCTB I pro … Riduzione dei costi amministrativi per le operazioni transfrontaliere dovuti all’esistenza di 25 diversi sistemi fiscali e regole di transfer pricing. Rimozione dei maggiori ostacoli fiscali al funzionamento del Mercato Interno:  possibili fenomeni di doppia tassazione a causa dell’eliminazione delle regole di transfer pricing;  problemi legati al recupero di perdite cross-border;  ostacoli fiscali alle operazioni di ristrutturazione cross-border (fusioni e acquisizioni);  abrogazione di imposte sostitutive su dividendi intragruppo, interessi e royalties. Maggiore trasparenza nel sistema fiscale societario nell’Unione europea. Minore bisogno di applicare regimi antiabusivi (thin capitalization, CFC, etc.). Riduzione della competizione fiscale “dannosa” tra Stati membri.

Dott.ssa Laura ZaccariaLa riforma tributaria e le banche 30 Associazione Bancaria Italiana Pro e contro della CCCTB (segue) … e i contro. Maggiore impegno da parte delle Autorità fiscali in termini di cooperazione tra Stati membri; Movimento di gettito tra Stati membri; Discriminazione tra società operanti a livello UE soggette al regime CCCTB e società operanti a livello nazionale sottoposte al relativo sistema fiscale.

Dott.ssa Laura ZaccariaLa riforma tributaria e le banche 31 Associazione Bancaria Italiana La posizione degli Stati membri Sono favorevoli all’armonizzazione Ue della base imponibile: Austria; Belgio; Cipro; Danimarca; Finlandia; Francia; Germania; Grecia; Italia; Lettonia; Lituania; Lussemburgo; Malta; Paesi Bassi; Polonia; Portogallo; Slovenia; Spagna; Svezia; Ungheria. Sono contrari: Regno Unito; Irlanda; Slovacchia; Repubblica Ceca; Estonia. La Commissione europea è pronta ad applicare le regole della cooperazione forzata, qualora dovesse mancare l’unanimità da parte dei paesi membri.

Dott.ssa Laura ZaccariaLa riforma tributaria e le banche 32 Associazione Bancaria Italiana La posizione ABI Convergenza “dal basso” Applicazione contestuale Principi impositivi comuni preliminarmente condivisi Ias come base di partenza Adozione Ias nei bilanci di esercizio