Alle origini della scienza dell’informazione /6 Luca Mari 16.5.01.

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
SCUOLA DELL’INFANZIA CARELLA 8° CIRCOLO PIACENZA ANNO SC. 2008/09
Advertisements

I Linguaggi di programmazione
La Comunicazione Bisogno insopprimibile nella vita di ognuno di noi.
Risultati della Sperimentazione e Prospettive
LOGICA.
Il TEOREMA.
Unità A1 Informazioni e dati. Obiettivi Conoscere i principali concetti legati allinformatica Saper distinguere tra informazioni e dati Conoscere il concetto.
© 2007 SEI-Società Editrice Internazionale, Apogeo Unità A1 Informazioni e dati.
La comunicazione.
“Le competenze di base, logico matematiche e linguistiche”
Le parti del discorso logico e informatico
Basi di Dati prof. A. Longheu
La simmetria in Matematica
MA CHE TAVOLO DICI?!.
Sistema di numerazione binario
L’albero della conoscenza La V di Gowin
Corso di Informatica (Basi di Dati)
Corso di Informatica (Basi di Dati)
SCOPO DEL QUALITY CIRCLE I processi di gruppo del QC richiedono ai partecipanti di: - Lavorare in collaborazione con altre persone -Esprimere chiaramente.
A cura di Pietro Pantano Università della Calabria
LA GEOMETRIA EUCLIDEA.
Scuola Secondaria di 1° Grado - Classe I F - Favara
I nuovi media novità uso dell’elettricità e dell’elettronica, forme di energia non direttamente visibili tendenza alla dematerializzazione e alla delocalizzazione.
Leggere e scrivere Scuola dell’infanzia e Scuola primaria
Modelli simulativi per le Scienze Cognitive
Per un’etica della responsabilità
M&R Corrispondenze e codici Il Codice Braille Unità di URBINO
Tipologie di comunicazione
Gli esseri viventi ricevono informazione direttamente dal mondo circostante e dai propri simili attraverso i sensi (percezione). La percezione, tuttavia,
Programma del corso Dati e loro rappresentazione Architettura di un calcolatore Sistemi operativi Linguaggi di programmazione Applicativi: - fogli elettronici.
Stefano Cagnoni Dip. Ingegneria dellInformazione Parco Area delle Scienze 181a PARMA Tel FAX
Stefano Cagnoni Dip. Ingegneria dellInformazione Parco Area delle Scienze 181a PARMA Tel FAX
Analisi sintattica del periodo
Lingua italiana (CT) La comunicazione (2)
Dalla logica naturale alla logica formale
CIASCUNA PAROLA HA UN SIGNIFICANTE E UN SIGNIFICATO
GLI INSIEMI Presentazione a cura della Prof.ssa anNUNZIAta DI BIASE
Alle origini della scienza dellinformazione Luca Mari
Logica Matematica Seconda lezione.
Alle origini della scienza dellinformazione /4 Luca Mari
Invariante spazio temporale
Aziende Sanitarie Percorso Base di Lingua Araba. 1 Finalità In particolare si propone di : introdurre allo studio della lingua araba, presentandone le.
Fine I NUMERI NATURALI DIMENSIONE COGNITIVA.
Riferimenti normativi: Decreto 22 agosto 2007 n Allegati
Progettare un database
Funzioni e disequazioni. Proviamo con le calcolatrici grafiche.
Alle origini della scienza dellinformazione /5 Luca Mari
La logica di Frege Come sapete Frege è stato il maestro riconosciuto e ammirato da Wittgenstein (“le grandiose opere di Frege” dice nel Tractatus.
Corso di Laurea in Ingegneria per l’Ambiente e il Territorio Informatica per l’Ambiente e il Territorio Docente: Giandomenico Spezzano Tutor: Alfredo Cuzzocrea.
Intelligenza Linguistico-Verbale
Corso di logica matematica
Alcune scritture e alfabeti
Finalità generale della scuola: sviluppo armonico e integrale della persona all’interno dei principi della Costituzione italiana e della tradizione culturale.
L’ANALISI DELLA SCRITTURA
Direzione Didattica di Castelmassa a.s RIFORMA MORATTI Deve avere basi solide: un’idea di società, una di alunno, un progetto. Deve essere per.
1 Corso di Informatica (Programmazione) Lezione 8 (7 novembre 2008) Programmazione in Java: operatori aritmetici, operatori di assegnamento e cast.
Database Concetti di base
Fil Ling Lezioni
Alle origini della scienza dell’informazione /2 Luca Mari
Progettazione di una base di dati Ciclo di vita di un sistema informativo Studio di fattibilità definisce le varie alternative possibili, i relativi costi.
Progettazione di una base di dati relazionale Terza forma normale.
1 Esami Esame scritto: Tra 21 e 25 domande: 20 domande chiuse (20 punti),  5 domande aperte (10 punti) 1½ ore Esame orale/applicativo: Esercizi usando.
ESPANSIONE Proprietà annotativa
Il disegno della ricerca valutativa e le ragioni della sua necessità Genova, 28 Giugno 2010 – Facoltà di Scienze della Formazione File 1/3, durata 41’34’’
UN TENTATIVO DI DEFINIZIONE INTEGRATO
Costruire il dispositivo fattoriale a.s. 2015/16 Di Ermanno Puricelli CQIA – Università di Bergamo.
LIFELONG LEARNING = APPRENDIMENTO PERMANENTE Colui che crede di essere qualcosa ha smesso di diventare qualcosa.
ANALISI DEI PROCESSI COMUNICATIVI
Rapporti e proporzioni
Le prime applicazioni ipertestuali sono state caratterizzate da contenuti di tipo esclusivamente testuale. Con l’evoluzione delle tecnologie e con il conseguente.
Transcript della presentazione:

Alle origini della scienza dell’informazione /6 Luca Mari

2 Lo schema delle relazioni tra cose fisiche ed entità di informazione un tavolo il disegno di un tavolo la cosa-disegno identifica la cosa disegnata quel tavolo un altro tavolo un altro tavolo ancora la cosa appartiene al suo insieme di equifinalità la cosa-disegno identifica l’insieme di equifinalità delle cose disegnate … reinterpretabile trasformando i segmenti in frecce …

3 Se disponiamo dei “concetti” … il suono t-a-v-o-l-o un tavolo identifica che per concretizzazione consente di identificare il concetto di tavolo rimanda a ? … possiamo usarli per identificare cose Ma che relazione c’è tra cose-identificatori e concetti?

4 “In mezzo” … … tra cose del mondo fisico ed entità di informazione stanno i media (plurale del latino medium) Ma cosa significa allora multi-mediale? E cosa è / può essere multi-mediale?

5 Un esempio Cosa rappresenta questo insieme di macchie di inchiostro su un foglio? Dipende dalle conoscenze del soggetto a cui la domanda è posta. Per esempio: 1. per quattro volte è scritto ‘ferrovia’ in lingua francese 2. per quattro volte è scritta una stessa espressione (in una lingua che ignoro) 3. si tratta di un insieme di simboli (forse alfabetici) 4. si tratta di segni sulla carta

6 Un percorso … Ognuna di queste competenze richiede quelle “sottostanti” per essere applicata al sistema fisico dato, ma non le implica logicamente le competenze “di alto livello” sono le stesse, ma non così quelle “di basso livello” Per esempio, nel caso:

7 Percorsi molteplici Sistemi fisici diversi possono essere dunque impiegati come supporti per una stessa entità di informazione, purché vengano adottati opportuni processi di corrispondenza “Medium” è dunque il processo di corrispondenza, e solo per estensione anche il supporto Ed è ancora per estensione che parla di “informazione multimediale”, invece che di “informazione portata in modo multimediale”

8 Conseguenza L’essere multi-mediale è dunque una caratteristica usuale per un sistema informazionale! Per esempio nelle comunicazioni interpersonali vis-à-vis sono in gioco processi di corrispondenza molteplici, basati sulla vista e l’udito e spesso l’olfatto e il tatto D’altra parte, la multisensorialità è solo una delle possibili ragioni di multimedialità Per esempio, potrebbe essere considerato multimediale anche il sistema informazionale che ci porta a concludere che il sistema fisico: identifica ultimativamente l’entità di informazione “dieci” Infatti per identificare ancora “dieci” in questo caso: occorre la conoscenza di un nuovo medium …

9 ? Perché il digitale, dunque? Perché il multimediale, dunque?