Imparare con gli alunni stranieri Progetti di tutoring scolastico
Sommario Progetto di tutoring coordinato dalla Scuola di Lingua italiana per Stranieri dell’Università degli Studi di Palermo dal 2007 ad oggi. presentazione del modello di tirocinio e i numeri; ripercussioni del progetto sui diversi attori (individuali e istituzionali) che lo animano; spunti di riflessione a partire da un confronto con un diverso modello di tirocinio.
Coordinatore Scuola di lingua italiana per stranieri Studenti stranieri Corsi di lingua Itastra Erasmus Marco Polo Servizio civile internazionale Università straniere Minori non accompagnati Immigrati adulti Istituzioni scolastiche Scuole di ogni ordine e grado Coordinatore Scuola di lingua italiana per stranieri Tutor Università degli Studi di Palermo Lingue e Letterature moderne – Mediazione linguistica e italiano come Lingua seconda
IL MODELLO In 8 anni il progetto di tutoring ha coinvolto : circa 400 studenti universitari (CdL I livello in Lingue e Letterature moderne, Mediazione linguistica e Italiano come lingua seconda), 20 istituzioni scolastiche (quindi docenti e dirigenti scolastici delle istituzioni scolastiche siciliane) e soprattutto centinaia di apprendenti di italiano come lingua seconda.
IL MODELLO Si tratta di un tirocinio guidato che si mostra efficace almeno per due motivi: 1. perché ai tirocinanti viene offerto un percorso di formazione con l’obiettivo di fornire delle conoscenze pratiche e immediatamente spendibili in classe (analisi dei materiali, riflessioni sui metodi e sulle tecniche didattiche, ecc.); 2. per la presenza di un coordinatore che si occupa di seguire tutte le attività del tirocinante e di incontrarlo periodicamente per offrire un supporto costante all’attività di tutoring.
Istituzioni scolastiche I NUMERI E I PROGETTI Progetti in classe Progetti individuali Date Tutoring nelle istituzioni scolastiche (media) Tutoring nei corsi di lingua (media) Project work (media) Dal 2007 al 2014 30 20 30 (dal 2011 al 2014) Totale (8 anni) 240 160 Istituzioni scolastiche 2007/2008 5 istituzione scolastiche (Scuola primaria “Turrisi Colonna”; ICS “Madre Teresa Di Calcutta”; Scuola Media “Silvio Boccone”; CTP “Federico II”; Scuola superiore Itis “A. Volta”) 2013/2014 20 istituzione scolastiche (I.C.“Perez-Madre Teresa di Calcutta”; I.C.“Amari-Roncalli-Ferrara”; I.C. “La Masa-Federico II”; I.C. “Giotto-Cipolla”; I.C.“Turrisi Colonna-D’Acquisto”; I.C. “Silvio Boccone”; I.C. “A. Ugo”; I.C. “Rapisardi-Garibaldi”; Liceo “D. Dolci”; Liceo scientifico “Galilei”; Liceo “Regina Margherita”; Liceo Classico “Vittorio Emanuele II”; CTP “Federico II”; Itis “A. Volta”, ITT Marco Polo)
IL MODELLO: TUTORING SCOLASTICO Fase 1 Incontro con il coordinatore (Scuola di Lingua italiana per Stranieri) e organizzazione del lavoro iniziale Fase 2 Corso di formazione Fase 3 Osservazione in classe con griglie analizzate durante il corso di formazione Fase 4 Programmazione dell’intervento didattico con il coordinatore (in classe/fuori dalla classe; individuale/di gruppo) Individuazione dei materiali Fase 5 Avvio del percorso e incontro regolare (una volta ogni due settimane o ogni volta che il tutor ne senta la necessità) con il coordinatore del tirocinio Relazione conclusiva e consegna dei registri compilati regolarmente durante tutta l’attività di tirocinio
IL MODELLO: l’inserimento a scuola Fase 1 Accreditamento dell’istituzione scolastica Fase 2 Individuazione del docente referente (spesso funzione strumentale intercultura) Fase 3 Individuazione degli studenti che hanno maggiori difficoltà con la lingua e con l’inserimento in classe (neoarrivati) Fase 4 Osservazione in classe con griglie analizzate durante il corso di formazione Fase 5 Programmazione dell’intervento didattico Individuazione dei materiali Valutazione conclusiva del tutor
IL MODELLO: l’inserimento a scuola Coordinatore tutor (Scuola di Lingua italiana per Stranieri Università di Palermo) Insegnante referente dell’istituzione scolastica
IL MODELLO: l’inserimento a scuola Coordinatore tutor Insegnante referente Studenti tutor
Ripercussioni del progetto Sugli alunni stranieri Competenza linguistico-comunicativa Valutazione delle competenze Sui tutor Apertura al mondo e all’insegnamento dell’italiano come L2 Master di I e II livello in Didattica dell’italiano come L2/LS Sull’università Tirocinio formativo obbligatorio per tutti gli iscritti al CdL in Lingue e Letterature Moderne, Mediazione linguistica e Italiano come lingua seconda. Sulle istituzioni scolastiche Richiesta nuove scuole Rapporti con i docenti Corsi di formazione per i docenti. Queste richieste nascono da una soddisfazione del lavoro dei tutor
Il lavoro dei tutor nelle scuole ITALBASE TPR Letto-scrittura ITALSTUDIO Arricchimento lessicale Semplificazione dei testi
STRANESCUOLE
STRANESCUOLE
www.stranescuole.it/itastra/ Pubblicazione a cura di Chiara Amoruso
CONFRONTI E APERTURE Questo segmento finale ha un duplice obiettivo: rilevare punti di forza e criticità del nostro modello avviare un dibattito produttivo e non occasionale con esperienze diverse . L’obiettivo è quello di aprirsi a nuove esperienze e migliorare il nostro modello.
CONFRONTI E APERTURE: Le Bussole Bussole in cammino: un progetto di accompagnamento scolastico per gli adolescenti stranieri Responsabile: Fondazione “Peppino Vismara” Luogo: Milano, Arezzo, Bologna, Torino Durata del progetto: 2 anni Obiettivo: accompagnare gli studenti stranieri nel delicato passaggio che va dall’esame di “licenza media” al primo anno di scuola secondaria superiore grazie ai tutori di resilienza
CONFRONTI E APERTURE: Le Bussole Il confronto con il progetto “Le Bussole” ci ha mostrato due punti di apertura. 1 Dare il giusto peso al passaggio tra la scuola secondaria inferiore e la scuola secondaria superiore impegnando i tutor per due anni. Infatti, alcuni dei tutor (25) del progetto “Bussole in cammino” hanno seguito gli studenti stranieri per due anni di seguito. 2 Dei 51 tutor del progetto “Le Bussole” 37 sono stranieri. Questo contribuisce a rinforzare il ruolo del tutor che è “percepito come più simile per età ed interessi, quindi più facile da avvicinare, può mostrarsi più propenso allo scherzo, più disponibile all’ascolto, più attento agli aspetti relazionali, perché meno coinvolto sul piano della gestione della classe ”