Struttura della catena del valore di Porter

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
Limpresa : prospettive di lettura Limpresa è un fenomeno complesso: è un insieme di attività e di processi svolti da una comunità di persone, ma anche.
Advertisements

Strategie di business Capitolo 17. Le strategie di business vanno definite, implementate e mantenute relativamente a tre elementi che vanno tra loro collegati:
1 LA VALENZA STRATEGICA DELLA GESTIONE DELLE FUNZIONI NELLE PICCOLE IMPRESE.
Lo studio della domanda: Individuazione del mercato e segmentazione
Capitolo 4 L’analisi di settore (1)
I concorrenti L’ambiente competitivo di un’impresa è costituito dalle altre imprese che convergono nel servire gli stessi mercati-obiettivo nonché da.
Il caso De Cecco: crescere con profitto in un mercato maturo massimizzando la crescita sostenibile 24 Novembre 2006 Agenda La Sustainable Sales Maximization.
Il marketing mix nei mercati internazionali
Le funzioni dell’impresa
Economia e direzione delle imprese La programmazione: contenuti, processi e tecniche.
introduzione alla supply chain
Governo e gestione delle aziende
Il processo di marketing e la sua pianificazione.
ETICA E IMPRESA ETICA E IMPRESA.
1 Ricerca di una posizione competitiva favorevole in un settore industriale STRATEGIA COMPETITIVA.
Istituto Superiore Universitario di Formazione Interdisciplinare
Sessione 14 La comunicazione per il mercato Clienti e strategie operative.
Economia e direzione delle imprese
LA CATENA DEL VALORE E’ UN MODO PER DESCRIVERE L’INTRECCIO DI RELAZIONI COMPETITIVE E COOPERATIVE CHE SI ADDENSANO INTORNO AD UNA SPECIFICA IMPRESA.
a cura di: Nicola Cominetti
INNOVAZIONE E COMPETENZE ORGANIZZATIVE NELLE IMPRESE AGRO-ALIMENTARI
L’arte di fare strategia
Il vantaggio competitivo e la catena del valore
L’analisi strategica capitolo 28
Economia e Organizzazione Aziendale - CdL Comunicazione Digitale (11)
… quinte classi IGEA e MERCURIO
L’ANALISI DELL’AZIENDA
LEZIONI DI MARKETING ||
Dalla catena del valore al sistema del valore
L’azienda ed i sistemi aziendali
La strategia d’impresa: modalità competitive e scelte strategiche
7 - Strategie di differenziazione e diversificazione
Dipartimento PRIME Area di Economia Agroalimentare e Territoriale Marketing Testi di riferimento: CERCOLA R. (1997): Marketing, ETASLIBRI KOTLER P. (1993):
La progettazione organizzativa
30/03/2011. Con un approccio integrato che prevede la sinergia tra professionisti dellinformatica, esperti in materie economico- finanziarie e ingegneri.
Analisi strategica Cap. 24.
Organizzazione Aziendale
SCHEMA MODELLO DI BUSINESS PLAN
L’INNOVAZIONE DEL CONCETTO DI BUSINESS
L’essenza della gestione strategica
Economia delle Aziende, Pubbliche e Non Profit Le funzioni aziendali
Dall’ambiente imprenditoriale al settore dell’impresa
Modello di Andrews: La S.W.O.T. analysis
Cometa Comunicazioni 1 Massimo Pintore Progetto sviluppo organizzativo di Cometa Comunicazioni Srl.
Università degli Studi di Roma “Tor Vergata” Facoltà di Giurisprudenza
Università degli Studi di Roma “Tor Vergata” Facoltà di Giurisprudenza
Modulo Formativo Imprese, strategie, mercati Roberto Grandinetti.
Azienda nozione di azienda
Economia aziendale L’impresa ed il suo ambiente
LA STRUTTURA E L’ORGANIZZAZIONE MODERNA DELLA RETE VENDITA
Università degli Studi di Pavia Anno Accademico 2014/2015
e vantaggio competitivo
Le strategie.
MODULO 2 LA GESTIONE DELL’IMPRESA: patrimonio e reddito
Corso di Gestione e controllo imprese di servizi- prof. Bronzetti Giovanni 1 Lezione N ° 5 L’Impresa.
IL BILANCIO DI ESERCIZIO
Laboratorio di Creazione d’Impresa L-A Strategia, Business, Settore.
Scientific Life Gruppo 3. Organigramma A.D. Giovanni Soardo Responsabile Amm.vo Carmen Vadicamo Responsabile Produzione Cinzia Ilardi Responsabile R&S.
ECONOMIA E GESTIONE DELLE IMPRESE Applicazione n. 4: “La Logistica Industriale e le tecniche di programmazione e controllo delle scorte” Corso CLEC, CLEIF.
1 UN METODO PER LA ELABORAZIONE DEL PROGETTO D’IMPRESA.
Management e Certificazione della Qualità Prof. Alessandro Ruggieri.
MARKETING. Il marketing è il processo sociale e manageriale mediante il quale una persona o un gruppo di persone ottiene ciò che costituisce oggetto dei.
CIEG – Università di BolognaInnovazione e creazione di valore Innovazione tecnologica e creazione di valore Prof. Federico Munari Università degli Studi.
Il processo di costruzione del budget in una piccola impresa IL CASO LINEA DONNA S.R.L.
Impresa e mercato Cristina Ponsiglione. Contenuti del documento Il modello di Porter Strategie per il raggiungimento del vantaggio competitivo Analisi.
CATENA DEL VALORE A cura di Fabrizio Bugamelli. CATENA DEL VALORE Disaggrega un’impresa nelle sue attività strategicamente rilevanti allo scopo di comprendere.
MISURARE I RISULTATI DELL’”AZIENDA” la misurazione è uno dei principali strumenti di direzione la misurazione serve per... – interpretare l’andamento dell’impresa.
L’UNIONE FA LA FORZA… I contenuti di questa lezione li trovi sul tuo libro di testo nelle seguenti pagine: da pag. 78 a pag. 82; da pag. 107 a pag. 111.
ECONOMIA E GESTIONE DELLE IMPRESE “ La Logistica Industriale e le tecniche di programmazione e controllo delle scorte” Corso Clea Prof. Mauro Sciarelli.
LE STRATEGIE COMPETITIVE
Transcript della presentazione:

Struttura della catena del valore di Porter Metodologia di analisi del “vantaggio competitivo”

La catena del valore di Porter La catena del valore è una metodologia introdotta da Michael E. Porter, professore dell’Harvard Business School, nella metà degli anni 80. Essa costituisce uno strumento valido per valutare dinamicamente se e quanto il vantaggio competitivo venga raggiunto, mantenuto e difeso. Tale strumento può essere utilizzato quindi anche per considerare in maniera efficace e formalizzata le opportunità offerte dalle tecnologie dell'informazione. La catena del valore permette, infatti, di considerare l'impresa come un sistema di attività generatrici del valore, inteso come il prezzo che il consumatore è disposto a pagare per il prodotto che soddisfa pienamente i propri bisogni. Le tecnologie dell'informazione possono influenzare tali attività notevolmente, alcune volte migliorandone semplicemente l'efficacia, altre modificandole profondamente. Le attività aziendali, per poter valutare la capacità competitiva di un’azienda, sono suddivise in nove categorie generali: cinque sono denominate attività dirette o primarie, quattro attività di supporto.

A cosa serve il modello della catena del valore di Porter? E’ un modello di analisi delle forze e delle debolezze dell’impresa rispetto alla concorrenza: per valutare la posizione competitiva dell’azienda. Può guidare le scelte di specializzazione e potenziamento delle risorse. Può guidare le scelte outsourcing e le strategie reticolari.

Attività Primarie Attività Primarie sono: logistica in entrata (beni che “entrano” nell’azienda) attività operative (produzione di beni e servizi) logistica in uscita (beni che “escono” dall’azienda) marketing e vendite servizi post-vendita (assistenza tecnico-commerciale, etc.)

Attività di Supporto Le attività di supporto vengono dette ausiliarie in quanto sostengono le attività primarie e, come scrive Porter si sorreggono a vicenda fornendo input acquistati, tecnologie, risorse umane e varie funzioni estensibili a tutta l’azienda. Si dividono in quattro categorie: approvvigionamento (riguarda la problematica centrata sull’acquisto delle risorse fisiche impiegate nella catena del valore) sviluppo della tecnologia (si articola in una gamma di attività finalizzata al miglioramento del prodotto/processo) gestione delle risorse umane (ricerca, selezione, assunzione, addestramento, formazione, aggiornamento, sviluppo, mobilità, retribuzione,sistemi premianti, negoziazione sindacale e contrattuale, etc.) attività infrastrutturali (le altre attività quali: pianificazione, contabilità, finanza, organizzazione, informatica, affari legali, direzione generale, etc.). Come quelle primarie, le attività di supporto sono scomponibili e disaggregabili in attività più specifiche ed elementari, proprie di ogni organizzazione. Nello sviluppo della tecnologia, per esempio, fra le attività specifiche possiamo elencare la progettazione dei particolari, il collaudo sul campo, l’ingegnerizzazione del processo e la scelta delle tecnologie. In modo analogo l’approvvigionamento può essere suddiviso in attività tra le quali: la certificazione dei nuovi fornitori, l’approvvigionamento distinto dei diversi gruppi di acquisto, il monitoraggio continuo delle prestazioni e del servizio reso dai fornitori. Il vantaggio competitivo dipende da un migliore svolgimento di attività ad alto potenziale in termini di valore rispetto ai concorrenti. Queste attività significative sul piano del contributo si chiamano attività “chiave”. Un’attività “chiave” è tale se ha e sviluppa un ampio potenziale per la riduzione dei costi e/o per la differenziazione. Diventano attività chiave e centrali alcune delle attività primarie e alcune delle attività ausiliarie in relazione al contesto interno e a quello ambientale.

Catena del valore di Porter (Metodologia di analisi del “vantaggio competitivo”) Porter sostiene che un prodotto aumenta progressivamente il proprio valore secondo un processo a catena, da cui il nome del modello. La catena del valore parte dai fornitori, che conferiscono valore alle materie prime costruendo i componenti, prosegue nell’impresa che produce il prodotto, viene conclusa con le aziende distributrici che apportano il valore di consegnare il prodotto nelle mani dei clienti. Essa costituisce uno strumento valido per valutare dinamicamente se e quanto il vantaggio competitivo venga raggiunto, mantenuto e difeso. La catena del valore consente di disaggregare ad un elevato livello di dettaglio le attività dell’impresa ed è impiegata, ad esempio, nelle decisioni di decentramento delle attività verso terzi (scelte make or buy). L’azienda, a meno di considerazioni non legate all’efficienza, potrebbe disinvestire da tutti quegli stadi della catena del valore che possono essere garantiti in maniera più efficiente da altre imprese.

La struttura della catena del valore di Porter All’interno di una unità di business è possibile, come già visto, individuare la sequenza delle attività che apportano valore al prodotto creando la catena del valore aziendale. Si può individuare un primo livello rappresentato dalle attività di supporto. Queste sovrintendono al processo di creazione del valore e, pertanto, forniscono un contributo di valore indipendente dalle altre attività; a questo livello appartengono l’infrastruttura aziendale, la gestione delle risorse umane, gli approvvigionamenti e lo sviluppo tecnologico. Il secondo livello è costituito dalle attività primarie. Ogni attività apporta in sequenza un contributo specifico all’incremento del valore; dalla catena a monte dei fornitori, seguendo il flusso dei materiali e delle informazioni, incontriamo la logistica interna, la trasformazione vera e propria del prodotto, la logistica esterna, il marketing e le vendite e i servizi al cliente.

Applicazione della catena del valore L’utilità della catena del valore consiste nel fornire uno strumento per far corrispondere la capacità di differenziazione dell’impresa con la domanda potenziale di differenziazione da parte dei clienti. Passi per individuare le opportunità di differenziazione tramite la catena del valore: creare una catena del valore per l’impresa e per il cliente identificare i determinanti dell’unicità di ogni attività selezionare le variabili di differenziazione più vantaggiose per l’impresa individuare i collegamenti tra catena del valore dell’impresa e quella dell’acquirente L’impiego della catena del valore è tanto più agevole quanto più essa è chiaramente individuabile per l’acquirente; ne consegue che la tecnica è più facilmente utilizzabile per i beni industriali rispetto ai beni di consumo.