Partecipazione al procedimento (artt. 7-10) e accordi (art. 11)
Eccezioni alla partecipazione Atti normativi, amministrativi generali, pianificazione e programmazione (art. 13, comma 1, l. 241/90) Procedimenti tributari (art. 13, comma 2) Procedimenti celeri/necessità di provvedimenti cautelari (art. 7 comma 1) Provvedimenti vincolati (dubbio; no per Casetta) e.casetta, rapporti tra cittadini e p.a., dir.amm., 1993, 8
Partecipazione obbligatoria/soggetti a cui deve essere comunicato avvio del procedimento 1) soggetti nei cfr. dei quali l’atto produce effetti diretti (espropriato, concessionario) 2) soggetti che per legge devono intervenire 3) soggetti individuabili che subiscono un pregiudizio (affittuario dell’espropriato, subconcessionario, vicino di casa) L’effettiva partecipazione sana il mancato invio
Contenuto comunicazione di avvio del procedimento Comunicazione personale o pubblica 1) P.a. competente 2) Oggetto 3) Responsabile procedimento 4) Ufficio per la presa visione atti Effetto mancata comunicazione
Partecipazione eventuale Titolarità di interessi oppositivi Interventori titolari di interesse pubblico (es. Comune rispetto opera aeroportuale) Interventori titolari di interesse privato Portatori di interessi diffusi costituiti in associazioni (es. Italia nostra, WWF, Codacons) Tempo intervento: sino adozione decisione finale
Diritti e poteri soggetti partecipanti Prendere visione degli atti (accesso partecipativo e in generale) Presentare memorie che la p.a. ha l’obbligo di valutare se pertinenti
Rapporto tra procedimento e processo 1 tesi: i partecipanti al procedimento sono sempre legittimati a partecipare al processo (soluzione tedesca) 2 tesi: vi è assoluta indipendenza di procedimento e processo e.casetta, rapporti tra cittadini e p.a., dir.amm., 1993, 7 l.torchia, procedimento e processo dopo la legge n. 241/90 tendenze e prolemi in la trasparenza amm.va a due anni dalla l. 7.8.1990 n. 241 all.mondo econom. 1993, 38 misc.b. 4396
Preavviso di rigetto Art. 10 bis: comunicazione dei motivi ostativi prima del provv.negativo Diritto di presentare osservazioni entro 10 gg. Interruzione termini conclusione proced. Motivazione del provv.finale
Normativa sugli accordi Accordi tra ammministrazioni e privati: art. 11 l. 241/90 Accordi tra amministrazioni: art. 15 l. 241/90
Condizioni Presupposto della discrezionalità Esclusione per atti normativi etc. (art. 13 l. 241/90) per problema pregiudizio dei terzi
Accordi sostitutivi e integrativi Accordi sostitutivi: solo in “casi previsti dalla legge”. Essi sostituiscono il provvedimento (art. 11, comma 1). Sono sottoposti ai medesimi controlli dei provvedimenti che sostituiscono (art. 11, comma 3) Accordi integrativi o endoprocedimentali: sono ammessi in via generale “al fine di determinare il contenuto discrezionale del provvedimento finale” (art. 11, comma 1)
Esempio di accordo integrativo Un’industria manifatturiera viene inglobata in un quartiere residenziale. Le pa vogliono da una parte il trasferimento dall’altra il permanere dell’attività produttiva L’impresa si obbliga a spostarsi, il Comune si obbliga a modificare i propri strumenti di pianificazione, a realizzare opere infrastrutturali
Esempio di contratto sostitutivo concessione di aree portuali art. 18 l, 84/1994
Recesso Problema del recesso: si tratta di veri contratti? Differenza con art.1373 cc.: “se a una delle parti è attribuita la facoltà di recedere dal contratto…” Motivi “sopravvenuti”: devono fondarsi su circostanze sopravvenute o diverse obbligo d’indennizzo (non comprende il mancato guadagno; sì spese eseguite o in corso d’esecuzione) Negli accordi tra amministrazioni non vi può essere recesso
Iniziativa dell’accordo integrativo L’istanza deve provenire dal privato Le osservazioni o proposte ai sensi dell’art. 10 l. 241/90 devono avere forma scritta (art. 11, comma 2) La p.a. ha l’obbligo di valutarle
Disciplina civilistica Applicazione di norme su obbligazioni e contratti (ma “in quanto compatibili”) Non si tratta di provvedimenti unilaterali con effetti obbligatori Nel caso di accordi tra amministrazioni si applica la normativa sui contratti plurilaterali
Normativa su accordi di programma Art. 30 dec.leg. 267/00 “convenzioni tra enti locali” facoltative o obbligatorie (per la gestione a tempo determinato di uno specifico servizio o per la realizzazione di un’opera) Art. 34 dec.leg. 267/00: promozione; convocazione conferenza; conferenza; approvazione atto formale; pubblicazione; effetti sugli strumenti urbanistici e sull’urgenza e indifferibilità dell’opera; vigilanza sull’accordo di programma L’atto formale di approvazione è provvedimento di controllo?
Analisi art. 34 dec.leg. 267/00 Opere, interventi o programmi d’intervento: per la giurisprudenza sono comprese anche le opere ad iniziativa privata Sono inclusi anche gli strumenti urbanistici attuativi e i programmi d’intervento Atto d’iniziativa: competenza Conferenza istruttoria Decisione Accordo Approvazione con atto formale
Esempio di accordo di programma Il Presidente della Regione Abruzzo vuole realizzare il collegamento autostradale da Teramo a Giulianova. La strada impone l’abbattimento di un edificio comunale e la cessione della proprietà di area comunale all’amministrazione titolare della strada stessa. Il Sindaco si obbliga a mettere all’ordine del giorno; la delibera del C.C. dovrà tenerne conto (funzione autolimitatrice dell’accordo)
Accordi di programma L’organizzazione è sempre più spesso frutto di accordo tra le p.a. e sempre meno risultato di disciplina unilaterale; Settore d’elezione: sviluppo aree depresse Art. 2, comma 203, l. 662/1996: previsione di 6 forme di programmazione negoziata Intesa istituzionale di programma (strum.generale), accordo di programma quadro (strum.esecutivo)