“Maus” di Art Spiegelman Il fumetto come strumento di rilettura dell’ Olocausto, ovvero come nuova forma di pratica commemorativa.
Perché Spiegelman scrive “Maus” Scopo del vignettista è quello di portare alla luce una ulteriore testimonianza sulla deportazione nazista in modo del tutto innovativo: attraverso il fumetto. Emergono: Il senso di colpa dello scrittore che non ha vissuto quei tragici fatti Il bisogno di analizzare la propria identità in relazione alle sue origini. Il desiderio di stabilire un rapporto col padre
Vladek, ebreo polacco sopravvissuto a campi di concentramento, racconta la sua storia al figlio che la riporta sotto forma di vignette. Art gioca con le metafore: le diverse etnie sono rappresentate da specie di animali differenti. (gli ebrei topi , i nazisti gatti ecc…)
La storia viaggia su due binari: la vita di Vladek prima e durante la seconda guerra mondiale i rapporti dei personaggi con il mondo presente
Vladek racconta la storia della sua giovinezza, i primi anni delle intolleranze, la ghettizzazione, i rifugi e trucchi per non essere catturati, ma poi anche la vita disumana dei campi di concentramento e la liberazione finale.
Vladek non si è mai ripreso dal suicidio della moglie Anja, madre di Art. Si risposa con Mala, anche lei sopravvissuta, ma spesso la mortifica rimpiangendo Anja, Art la difende perché conosce le manie del padre. L’ autore vive dei profondi sensi di colpa anche per la morte della madre
Art disegna aspetti positivi e negativi funzionali alla storia con rigore documentaristico non nasconde nemmeno il carattere del padre, anche se potrebbe derivarne la caricatura razzista del vecchio ebreo spilorcio.
Nel fumetto i richiami simbolici per schernire la propaganda nazista sono numerosi L’espediente della metafora offre una visione meta-storica del fumetto: i personaggi sono nascosti dietro delle “maschere” perché le stesse situazioni potrebbero ripresentarsi anche in futuro
il confronto con il presente è una costante delle strisce La tematica del ricordo e il confronto con il presente è una costante delle strisce per saldare il legame tra passato presente e futuro
La memoria non è solo una facoltà riguardante la sfera soggettiva e nascosta, ma è anche il risultato di un lavoro culturale che acquista un aspetto, si articola e si trasforma nel tempo e nello spazio sociale
L’importanza della memoria nasce dal: processo di rielaborazione del passato auto riflessione sugli eventi bisogno di riorganizzare i fatti perché diventino storia e non si perdano nell’ oblio Il deficit di memoria storica porta ad una mancata presa di coscienza di alcuni episodi importanti come la Shoa determinando una cesura tra le precedenti e le attuali generazioni.
Questo è possibile perché: sono scarse le occasioni per costruire una memoria condivisa la ricostruzione del passato non è stata fatta seguendo le regole di coerenza le pratiche commemorative non sono adeguate, poiché non tengono in considerazione il cambiamento della società
Il fumetto è uno strumento della post modernità idoneo a presentare i temi della memoria, anche quella più dolorosa che riguarda l’Olocausto
… perché: Rappresenta la vivacità delle situazioni quotidiane Tra una pubblicazione e l’altra c’ è continuità Hanno una struttura che è può rappresentare il diverso, il censurabile Il suo linguaggio è semplice e diretto I messaggi vengono decodificati facilmente Raggiunge qualsiasi tipo di lettore, soprattutto i giovani.
Il fumetto nella nostra società è un genere particolarmente adatto per veicolare forti tematiche e recuperare un identità di gruppo ma ciò dipende dai contenuti e dalla capacità dell’ autore di saperle trasmettere
La comic strip deve al suo pubblico la sua esistenza, la fantasia, il sentimentalismo e il melodramma poiché tende a rispecchiare le emozioni e le angosce del lettore in riferimento al periodo storico in corso
“Maus” è considerato un romanzo a fumetti, conquistandosi il posto di genere culturale non solo come forma di intrattenimento Grazie alle caratteristiche di questo mezzo espressivo Spiegelman riesce a far leva sulle coscienze di chi legge toccandole nel profondo