Il romanzo vittoriano “In Inghilterra il numero di coloro che leggono romanzi (novels) è diventato milioni negli ultimi venticinque anni. Nelle nostre fabbriche, presso i nostri artigiani, dietro gli sportelli, nelle carrozze ferroviarie di terza classe, nelle nostre cucine e nelle stalle, ormai si leggono romanzi senza interruzione” (A. Trollope, 1879).
Il romanzo vittoriano Le origini del novel nel ‘700: Defoe, Richardson, Fielding Novel: “il romanzo è un rapporto autentico, completo su una esperienza umana e ha quindi l’obbligo di soddisfare i lettori fornendo loro dettagli sulla personalità degli attori e sulle circostanze di tempo e luogo delle loro azioni, dettagli presentati usando il linguaggio in modo ampiamente referenziale” (I. Watt, The Rise of the Novel, 1957) Realismo formale: “un insieme di procedure narrative che vengono usate così spesso nel romanzo e così raramente in altri generi da poter essere considerate tipiche del primo” I. Watt, The Rise of the Novel, 1957). Tali procedure riguardano: La trama: originalità Il tempo: E.M. Forster: il romanzo ritrae “la vita nel tempo” a differenza di altre forme di letteratura che la ritraggono “secondo i valori”. Da ‘assoluto’ il tempo si fa relativo, cioè svolgimento storico della vita o delle vite narrate. Il romanzo racconta lo sviluppo di un personaggio nel tempo Lo spazio: nelle forme narrative precedenti il romanzo l’astrattezza della dimensione temporale trova riscontro in un’analoga astrattezza della dimensione spaziale (S. Johnson affermava, ad esempio, che Shakespeare “non aveva riguardo per distinzioni di tempo o luogo”). Defoe è il primo scrittore inglese a visualizzare completamente ciò che narrava come se fosse accaduto in un ambiente reale I personaggi. Individui particolari in un contesto sociale particolare Il particolare Lo stile: uso descrittivo-denotativo del linguaggio
Il romanzo vittoriano Il grande realismo dell’800 è non più soltanto difesa del verisimile o volontà di caratterizzazione, o affresco di un piccolo ambiente (Austen) ma storicizzazione del presente. Il romanziere realista studia la composizione della società e considera l’individuo direttamente nei suoi rapporti con i grandi meccanismi del procedere storico. “come la società si svegli alla considerazione dei suoi interessi vitali, la provincia del romanzo si espande: esso diviene il veicolo prescelto per la discussione di problemi dibattuti e complessi, di ordine morale, religioso, sociale e politico, che agitano la mente degli uomini” Prospective Review, 30 aprile 1853. Canali di diffusione: Circulating Libraries (triple-decker) e serializzazione
Il romanzo vittoriano Novel vs romance: George Moir, Modern Romance and Novel, 1842: “romance, in cui l’interesse si svolge principalmente verso gli incidenti meravigliosi e insoliti; il novel, in cui gli avvenimenti si adeguano al corso normale degli eventi e alla condizione della società moderna” Il Novel: Thackeray, Trollope, George Eliot, Elizabeth Gaskell, Meredith, Hardy, Gissing Il romance: E. Bulwer-Lytton, R.M. Ballantyne, R. L. Stevenson, R. Haggard, B. Stoker Presenza di elementi gotici e istanza realista: sorelle Brontë, Dickens