Modelli Cosmologici (Cosmologia Parte II)
La Densità Critica Nel 1917, due anni dopo aver pubblicato la teoria della Relatività Generale, Einstein considerò il problema della struttura globale dell'Universo. Tempo e spazio non possono essere dissociati: essi formano uno spazio a quattro dimensioni, lo spazio-tempo. Lo spazio-tempo è incurvato della massa; l'Universo contiene massa, quindi è globalmente incurvato. Esiste una densità critica (6 10- 30 g/cm 3 ) oltre alla quale l’Universo si incurverebbe tanto da richiudersi su se stesso. Nasce la necessità di determinare con precisione la densità di materia dalla quale dipende il destino finale dell’Universo.
La Dilatazione dello Spazio Il modello di Universo proposto da Einstein è statico, omogeneo e isotropo (la legge di Hubble era sconosciuta nel 1917). Per ottenerlo Einstein introdusse nel modello un termine detto cosmologico. Nel 1922, A. Friedmann notò che eliminando la costante cosmologica, l’Universo di Einstein cessa di essere stazionario e si espande con curvature decrescenti nel tempo per effetto della diminuzione di densità di materia. Non sono le galassie che si allontanano ma è lo spazio che si dilata. Una spiegazione per il buio della notte: la lunghezza d’onda della luce cresce uscendo dal visibile.