DIVERSE DEFINIZIONI DI DECENTRAMENTO. BANCA MONDIALE

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DIVERSE DEFINIZIONI DI DECENTRAMENTO

BANCA MONDIALE Decentramento (Decentralisation) è il trasferimento dell’autorità e delle responsabilità di funzioni pubbliche dal governo centrale a quelli locali (più livelli) o ad organizzazioni governative semi-indipendenti (le società partecipate) e/o al settore privato. Ci sono diversi tipi di decentramento, con caratteristiche e implicazioni politiche diverse: politico, amministrativo, fiscale, di mercato. Il decentramento è visto come un mezzo per: 1) migliorare la governance generale; 2) erogare servizi a favore dei poveri (pro-poor service delivery); 3) ridurre la povertà; 4) combattere la corruzione.

UNDP (Decentralised Governance for Development: A Combined Practice Note on Decentralisation, Local Governance and Urban/Rural Development, 2004) Il decentramento si riferisce alla ristrutturazione dell’autorità verso un sistema di corresponsabilità tra istituzioni di governance a livello locale, regionale e centrale secondo il principio di sussidiarietà. Secondo questo principio le funzioni o compiti vengono trasferiti al più basso livello istituzionale o sociale che è in grado (anche potenzialmente) di portarle a termine. Il decentramento fa riferimento ai ruoli delle e ai rapporti tra istituzioni centrali e sub-nazionali, sia pubbliche che private che della “società civile”. Ci sono 4 tipi di decentramento: politico, fiscale, amministrativo e di mercato.

AFD (Agence Française de Développement) Il decentramento (décentralisation) è parte della governance democratica. Ha come scopo di: dare alle autorità locali proprie risorse e responsabilità separate da quelle del governo centrale; fare in modo che queste autorità siano direttamente elette dalle comunità locale; assicurare un giusto equilibrio di poteri per tutto il territorio. Il decentramento deve: portare i processi decisionali più vicini ai cittadini; incoraggiare l’emergere di una democrazia a livello locale e la coesione territoriale; combattere la povertà.

Commissione Europea EuropeAid, Supporting Decentralisation and Local Governance in Third Countries, 2007 La Commissione Europea ha un approccio pragmatico che pone l’accento sulle dimensioni funzionali del decentramento. Perciò, ha una definizione specifica per i diversi tipi di decentramento (politico, amministrativo, fiscale) e i relativi concetti (governo locale, governance locale, sviluppo locale, pianificazione territoriale). La CE privilegia quindi un approccio che, partendo dalle realtà empiriche, vada oltre la definizione normativa (approccio tecnocratico) e si traduca in una prospettiva di “sistemi aperti” per affrontare i processi di decentramento e governance locale.

USAID USAID, Democratic Decentralization Programming Handbook, 2009 Il decentramento è definito come il trasferimento di potere e risorse dal governo nazionale ai governi sub-nazionali (devoluzione) o a unità amministrative sub-nazionali dei governi nazionali (deconcentrazione). È parte di un programma strategico per rafforzare i processi di democratizzazione, i cui obiettivi generali sono stabilità, democrazia e sviluppo, e quelli intermedi: autorità, autonomia, responsabilità (accountability), capacità (capacity). In sostanza, i programmi di decentramento sono riforme che promuovono le libertà politica e le scelte economiche individuali in un contesto di stabilità e stato di diritto. Il decentramento rafforza il ruolo e il potere di nuovi attori sia pubblici che privati a livello sub-nazionale.