APERTURA ALLA VITA: FECONDITA’ E PROCREAZIONE

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APERTURA ALLA VITA: FECONDITA’ E PROCREAZIONE

FECONDITA’ E PROCREAZIONE Gn 1,28: Dio li benedisse e disse loro: “Siate fecondi e moltiplicatevi….”. Fecondità e procreazione quindi appartengono al progetto di Dio. In che cosa consiste la fecondità? I due termini spesso nel linguaggio comune vengono identificati ma in realtà c’è distinzione: Fecondità: è la capacità di produrre frutto per poi donarlo generosamente Procreare: è l’espressione della fecondità della coppia. Significa generare, portare alla vita una persona. Occorre risalire alla sorgente della vita per cogliere il significato più ampio della fecondità Chi c’è alla sorgente della vita? ….Dio La procreazione non può essere semplicemente generazione biologica Non può essere una procreazione senza fecondità

FECONDITA’ E PROCREAZIONE NELLE SCRITTURE ANTICO TESTAMENTO Offre indicazioni sulla fecondità nel suo senso specifico di procreazione e quello più ampio; La chiamata alla fecondità procreativa oltre al dono della relazione d’amore espressa nel secondo racconto; Ma c’è anche la chiamata ad una fecondità che va oltre quella procreativa; La benedizione di Dio è diretta a tutta la fecondità di cui è capace l’uomo; Alla coppia è affidata la responsabilità di continuare l’opera della creazione; Non parla di fecondità sessuale e di procreazione; La ragione primaria della dualità sessuale è la pienezza della vita dei due; Altra fecondità che si esprime nel lavoro, nella cura e nell’attenzione verso il creato Questa fecondità è feriale e consiste nella collaborazione all’opera di Dio perché la creazione raggiunga il suo compimento; Chiamati ad essere attivi e a portare frutti di vita per completare la creazione; Gn 2,4b-25 Orientato verso l’aspetto interno intimo e personale del rapporto fra uomo e donna Evidenzia la posizione dell’uomo e della donna e la loro vocazione di creature superiori Gn 1,1-2,4a

FECONDITA’ E PROCREAZIONE NELLE SCRITTURE ANTICO TESTAMENTO Mentre nei racconti della creazione la fecondità ha un orizzonte molto più vasto, per tutto il resto dell’AT assume un’accentuazione biologica. Nel contesto ebraico i figli erano essenziali e il rapporto uomo donna era in funzione della discendenza. La procreazione ha un senso profondamente religioso che anticipa la radicale spiritualizzazione annunciata da Gesù Il messaggio che viene da tanti testi è che i figli sono dono e benedizione di Dio “Ecco, dono del Signore sono i figli, è sua grazia il frutto del grembo” (Sal 127,3). “ La tua sposa come vite feconda nella intimità della tua casa; i tuoi figli come virgulti di ulivo intorno alla tua mensa. Così sarà benedetto l'uomo che teme il Signore” (Sal 128,3-4). “Poi fece questo voto: Signore degli eserciti, se vorrai considerare la miseria della tua schiava e ricordarti di me, se non dimenticherai la tua schiava e darai alla tua schiava un figlio maschio, io l’offrirò al Signore per tutti i giorni della sua vita” (1Sam 1,11) “Anna, perché piangi? Perché non mangi? Perché è triste il tuo cuore? Non sono forse io per te meglio di dieci figli? (1Sam 1,8) “Abramo credette al Signore che glielo accreditò come giustizia (Gn. 15, 1-6) Eva partorì Caino e disse: “ho acquistato un uomo dal Signore” (Gn 4,1)

FECONDITA’ E PROCREAZIONE NELLE SCRITTURE NUOVO TESTAMENTO Viene superato il valore della fecondità corporea per la fecondità spirituale; Gesù non parla mai direttamente della fecondità naturale. La fecondità spirituale diventa il criterio di valore della vita; “…io di nuovo partorisco nel dolore finchè non sia formato Cristo in voi” (Gal 4,19) “…sono io che vi ho generato in Cristo Gesù, mediante il Vangelo ” (1Cor 4,15) La fecondità spirituale scaturisce dall’ascolto della Parola di Dio “Chi è mia madre e chi sono i miei fratelli?” Poi stendendo la mano verso i suoi discepoli disse: “Ecco mia madre ed ecco i miei fratelli; perché chiunque fa la volontà del Padre mio che è nei cieli, questi è per me fratello, sorella e madre” (Mt 12,48-50) “Mentre diceva questo, una donna alzò la voce di mezzo alla folla e disse: “Beato il ventre che ti ha portato e il seno da cui hai preso il latte!” Ma egli disse: “Beati piuttosto coloro che ascoltano la parola di Dio e la osservano!” (Lc 11,27-28). La fecondità più piena è dunque la fecondità spirituale che non è astratta né disincarnata La fecondità spirituale nasce insieme dall’amore e dalla fede

SPECIFICITA’ DELLA FECONDITA’ DELLA COPPIA La prima vera fecondità dell’amore dei due sposi è quella della costruzione della coppia stessa. Il primo vero figlio che la coppia è impegnata a partorire è proprio l’amore L’altra fecondità è la trasmissione e l’accoglienza della vita. Quando una comunione coniugale diventa più profonda e completa, il desiderio di renderla visibile e palpabile in una nuova creatura umana si trova inscritto nel cuore di ogni coppia di sposi. La loro fecondità raggiunge l’espressione più piena nel dono della vita ai propri figli. Alla radice della fecondità umana in tutta la sua estensione c’è la libera volontà di donare la vita. Il figlio proietta i genitori nella storia futura. Attraverso la generazione i genitori partecipano anche alla continuazione della creazione e la procreazione diviene anche collaborazione all’opera di salvezza di Dio.

VIVERE LA FECONDITA’ NELLA SCELTA PER LA VITA Amore coniugale e fecondità Di fronte alle scelte di procreazione ci troviamo di fronte a due atteggiamenti opposti: • la paura del figlio, fondata su difficoltà concrete o sulla scelta di mettere a posto altre cose, ritenute più essenziali nella vita di coppia. La procreazione viene sistematicamente evitata con la contraccezione fino a non escludere l'aborto. • il desiderio del figlio ad ogni costo, quasi che se ne avesse il diritto, con le nuove prospettive aperte dalla scienza, che permettono il concepimento al di fuori dell'unione sessuale, questo atteggiamento nasconde, a volte, la visione del generare come un fatto tecnico, secondo la logica della produzione di un nuovo prodotto.

VIVERE LA FECONDITA’ NELLA SCELTA PER LA VITA In tutti i casi si tende a separare l'amore dalla procreazione, l'aspetto unitivo dal procreativo. Occorre che la coppia cristiana riscopra il rapporto tra amore coniugale e fecondità. La fecondità è il frutto e il segno dell'amore coniugale, la testimonianza viva della piena donazione reciproca degli sposi. Il figlio non è una espansione all'esterno dell'amore ma è frutto di questo amore, in quanto è nel rapporto uomo - donna l'orientamento a generare la vita. Un amore coniugale che non aspirasse ad incarnarsi nel figlio non sarebbe autentico. Il figlio è il banco di prova dell'amore coniugale.

VIVERE LA FECONDITA’ NELLA SCELTA PER LA VITA Il figlio può essere generato solo nell'amore e per amore, attraverso l'atto coniugale. Il generare è collaborazione con l'Amore di Dio, creatore e padre. E' procreare e quindi partecipazione della orazione divina. Gli sposi divengono così servitori gioiosi del disegno di Dio. Il generare umano è un atto di libertà e fiducia nella vita e il figlio non è proprietà dei genitori ma viene donato. L'atto del generare è accogliere un dono di Dio e il primo atto educativo è la capacità di riconoscere nel figlio questo dono divino.

VIVERE LA FECONDITA’ NELLA SCELTA PER LA VITA Procreazione responsabile Responsabilità significa prima di tutto disponibilità incondizionata ad accogliere il figlio come dono divino, e frutto della sua benedizione. Procreazione responsabile non significa avere tanti figli ma che prima ancora di aver figli deve esserci la disponibilità ad accoglierli e la coscienza della chiamata a cooperare con Dio. In questa ottica non esistono gravidanze non volute o figli nati per sbaglio, ma figli chiamati alla vita da Dio.

VIVERE LA FECONDITA’ NELLA SCELTA PER LA VITA I genitori devono essere consapevoli che non possono procreare per caso, anche Dio ci ha pensati e ci ha scelti prima della creazione del mondo (Efesini, 1,4). Programmazione delle nascite significa entrare nel progetto di Dio e ogni nascita è affidata alla coscienza dei genitori. Essere genitori è cercare di prendere le decisioni opportune cercando sinceramente la volontà di Dio. Per esser degni collaboratori di Dio gli sposi impareranno a valutare le scelte più opportune da fare sulla base "del proprio bene personale e di quello dei figli tanto di quelli che sono nati che di quelli che si prevede nasceranno, valutando le condizioni di vita del proprio tempo e del proprio stato di vita, delle condizioni materiali e spirituali della coppia" (Gaudium et Spes n 50)

SPECIFICITA’ DELLA FECONDITA’ DELLA COPPIA Un ultimo pensiero…. Paternità e maternità nella loro pienezza non saranno mai raggiunte, perché la vera e piena maternità e paternità è solo quella che raggiungeremo in Dio. Ai genitori, che sono solo uomini, sarà possibile solo esserne in qualche modo l’immagine e la rappresentazione, se cercheranno di offrire uno spazio ampio dove i figli possono crescere liberamente, senza sentirsi fagocitati dall’amore paterno e materno, ma riconosciuti nella loro alterità per continuare ad essere, a loro volta, generatori di amore fecondo, libero e responsabile.