11. LE REGOLE DELLA PARTECIPAZIONE NELLA PROBLEMATICA GOVERNANCE ITALIANA A) Il livello statale.

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
TESTO UNICO DELLE NORME IN MATERIA INDUSTRIALE, ARTIGIANA E DEI SERVIZI ALLA PRODUZIONE L.R. 28 ottobre 2003, n. 20.
Advertisements

Il provvedimento amministrativo
LA TRASPARENZA DELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE ED I PAGAMENTI Ordine degli ingegneri di Bologna martedì 25 gennaio 2011 Avv. Federico Ventura.
Legge sulla trasparenza degli atti amministrativi
Palermo, 19 ottobre 2005 Progetto Governance Progetto Pilota Regione Siciliana Kick Off.
Politiche sociali Lavinia Bifulco.
Fondamento normativo del principio di imparzialità
Diritto di accesso ai documenti amministrativi
Composizione Organi Funzioni
Obbligo formativo Misure in materia di investimenti, delega al Governo per il riordino degli incentivi all'occupazione e della normativa che disciplina.
1 Incontro con gli Organismi indipendenti di valutazione 23 giugno 2010 Luisa Torchia 1.
La Pubblica amministrazione; atti e provvedimenti amministrativi
Il Governo Che cos’è il Governo La formazione del Governo
Le semplificazioni amministrative Alessandro Natalini.
Gestione collettiva del risparmio
La disciplina normativa dei servizi pubblici. Cenni storici
Atti rilevanti nellambito dei servizi pubblici 1. Atti che definiscono le prestazioni 2. Atti di assunzione del servizio 3. Contratti di servizio 3bis.
Le Consigliere di Parità della Provincia di Piacenza
PIANIFICAZIONE TERRITORIALE LO SVILUPPO SOSTENIBILE
VAS nella L.R.12/2005 Art 4, comma 2:..sono sottoposti alla valutazione di cui alla Direttiva 2001/42/CEE –Piano Territoriale Regionale –Piani Territoriali.
VAS nella L.R.12/2005 Art 4, comma 2:..sono sottoposti alla valutazione di cui alla Direttiva 2001/42/CEE –Piano Territoriale Regionale –Piani Territoriali.
Art. 60. D.lgs 29/93 abrogato Orario di servizio e orario di lavoro. [1. L'orario di servizio si articola di norma su sei giorni, dei quali cinque anche.
competenza esclusiva statale competenza residuale regionale
REGOLAMENTI GOVERNATIVI
Modalità gestionali del piano di zona Gestione del Piano e gestione dei progetti.
IL PROGRAMMA FORMATIVO Lanalisi dellImpatto della Regolamentazione IL PROGETTO A.I.R. FASE I : La formazione FASE II: Attività di sperimentazione con tutoraggio.
Area Programmazione e Controllo REGIONE TOSCANA Settore Strumenti della programmazione regionale e locale La programmazione regionale: principi, finalità
Controllo di Gestione negli Enti Pubblici
I controlli di regolarità amministrativa e contabile
Maurizio. interno. it I livelli di responsabilità dellICT nella pubblica amministrazione centrale dopo i recenti provvedimenti normativi Chi.
IL PRINCIPIO DI IMPARZIALITÀ
La formazione del governo
Esperto di E-government dello sviluppo locale (A.A. 2003/2004) Università di Pisa, Facoltà di scienze politiche 14 dicembre 2004 L'amministrazione elettronica.
Principi normativi: ambito europeo e nazionale. 15° Censimento generale della popolazione e delle abitazioni Giornate formative per gli UPC Giugno - Luglio.
111 La Revisione del REGOLAMENTO per LAMMINISTRAZIONE, LA FINANZA E LA CONTABILITA (ATTIVITA NEGOZIALE CAPO VI) La Revisione del REGOLAMENTO per LAMMINISTRAZIONE,
Le funzioni di Polizia Giudiziaria per il personale degli U.R.T.A.T Le funzioni di Polizia Giudiziaria per il personale degli U.R.T.A.T marzo 2006.
Attività radiotelevisiva e Comunità europea L'attività radiotelevisiva è stata a lungo al di fuori del raggio d'azione della Comunità europea, rimanendo.
S.A. e C.d.A. Commissione redigente 1 Bozza del 7/03/2011Università degli Studi di Trieste.
La normativa italiana in materia di utilizzo delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione presso la Pubblica Amministrazione.
9-10. Funzione normativa e strumenti di coinvolgimento nei processi decisionali. La consultazione.
L’Amministrazione Finanziaria
3. STATO APPARATO E STATO COMUNITA’
Seminario MISURE DI CONSERVAZIONE PER LA RETE NATURA 2000 IN PIEMONTE
7. Le regole della partecipazione a livello statale: a) Attività normativa di Parlamento e Governo.
La disciplina del mercato mobiliare Gli intermediari finanziari, le società e gli enti con titoli negoziati nei mercati regolamentati.
Legge 30 luglio 2010, n. 122 Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 31 maggio 2010, n. 78, recante misure urgenti in materia di stabilizzazione.
Norme e procedure per la gestione del territorio
8. Le regole della partecipazione a livello statale: b) Le Autorità indipendenti.
9. Le regole della partecipazione a livello regionale.
UNIVERSITA' DEGLI STUDI DI GENOVA DIPARTIMENTO DI GIURISPRUDENZA Corso di Laurea in Servizio Sociale Anno Accademico II anno di corso Relazione.
1 Finanziaria 2003 – riflessi sul S.S.N. Convegno Nazionale 12 febbraio 2003 – Intervento Giorgio Rabino 2003 Legge Finanziaria 2003 Capo I Disposizioni.
CRUI 14 e 15 luglio 2014 Elisabetta Di Russo Dipartimento di Medicina Molecolare GLAD – Gruppo di Lavoro Ateneo Drupal Nuove linee guida in materia di.
LA DISCIPLINA DELLA PARTECIPAZIONE A LIVELLO REGIONALE.
Amministrazione trasparente
Tipologia provvedimenti DL 90/2014 Amministrazioni competenti Presidenza Consiglio Ministri-Ministro Semplificazione PA, Ministero Economia e Finanze Provvedimenti.
Proposta di revisione del decreto legislativo 13 ottobre 2005, n. 217
1 Le assunzioni flessibili A cura del dott. Arturo Bianco.
1 Il regolamento di organizzazione A cura del dott. Arturo Bianco.
La gerarchia delle fonti del diritto
Ospedale Luigi Sacco Azienda Ospedaliera – Polo Universitario.
Regione Umbria - Protezione civile Il Ruolo dei Sindaci nella gestione di eventi di protezione civile Adempimenti e obblighi normativi Esempi pratici di.
Milano IL PROCESSO DI ATTUAZIONE DEL DECENTRAMENTO Milano, Marzo 2012 Direzione Centrale DECENTRAMENTO E SERVIZI AL CITTADINO.
Gli Enti Locali: il quadro normativo Insegnamento “Diritto degli Enti Locali” a.a. 2007/2008 Dott. Giovanni Di Pangrazio.
Brevi note sul regolamento comunale a cura del Segretario Generale Lucia Perna.
A.A ottobre 2008 Facoltà di Scienze della Comunicazione Master in Comunicazione nella PA Le politiche attive del lavoro prof. Nedo Fanelli.
Introduzione alla logica del diritto amministrativo Giulio Napolitano.
LE AMMINISTRAZIONI INDIPENDENTI. Le amministrazioni indipendenti Quali e quante sono? Quali sono le loro caratteristiche? Compatibilità con la Costituzione?
CAMERA DI COMMERCIO DI PARMA Parma, 30 Dicembre 2013.
Azioni per lo sviluppo e la riconversione industriale di Porto Marghera Venezia, 25 gennaio 2011.
Testo Unico sulla trasparenza (d.lgs. 33/2013) Riordino della disciplina riguardante gli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni.
Transcript della presentazione:

11. LE REGOLE DELLA PARTECIPAZIONE NELLA PROBLEMATICA GOVERNANCE ITALIANA A) Il livello statale

LA CONSULTAZIONE NELL’ATTIVITA’ LEGISLATIVA DEL PARLAMENTO SOLO STRUMENTI INFORMATIVI: INTERROGAZIONI, INTERPELLANZE, MOZIONI INCHIESTE AUDIZIONI, INDAGINI CONOSCITIVE strumenti non finalizzati alla partecipazione

LA CONSULTAZIONE NELL’ATTIVITA’ NORMATIVA DEL GOVERNO LA PRIMA FASE: le leggi nn. 59/1997 e 50/1999 LA SECONDA FASE: le leggi di semplificazione per il 2001 e il 2005 e il Codice dell’amministrazione digitale LA TERZA FASE: il d. l. n. 4/2006 e la legge di conversione LA QUARTA FASE: il D.P.C.M. n. 170/08 e il D.P.C.M. n. 212/09 un andamento a zig zag…

… e la sua difficile attuazione Il caso del regolamento del Ministero per le politiche agricole e forestali: fra consultazione, concertazione e lobbyng

LA CONSULTAZIONE NELL’ATTIVITA’ NORMATIVA DELLE AUTORITA’ INDIPENDENTI LA PARTECIPAZIONE COME SURROGATO DELLA RAPPRESENTANZA POLITICA? LA PARTECIPAZIONE COME FATTORE LEGITTIMANTE DEL POTERE NORMATIVO DEI NUOVI ORGANISMI?

LA DISCIPLINA DELLA CONSULTAZIONE PER LE AUTORITA’ INDIPENDENTI: UN’ECCEZIONE “SEMI-VIRTUOSA” Art. 12 legge n. 223/2003 (legge di semplificazione per il 2001) “Le autorità amministrative indipendenti, cui la normativa attribuisce funzioni di controllo, vigilanza o regolatorie, si dotano, nei modi previsti dai rispettivi ordinamenti, di forme o metodi di analisi dell’impatto della regolamentazione per l’emanazione di atti di competenza e, in particolare, di atti amministrativi generali, di programmazione o pianificazione, e, comunque, di regolazione”.

RILEVANZA ASSUNTA DALLA REGOLAZIONE INDIPENDENTE ESIGENZA DI SOTTOPORRE A VALUTAZIONE DI IMPATTO TUTTE LE REGOLAZIONI GENERALI RILEVANTI, INDIPENDENTEMENTE DALLA NATURA DEL REGOLATORE SUPERAMENTO DEL LIMITE POSTO DALL’ART. 13 LEGGE N. 241/1990 Articolo 13 (Ambito di applicazione delle norme sulla partecipazione) 1. Le disposizioni contenute nel presente capo non si applicano nei confronti dell'attività della pubblica amministrazione diretta alla emanazione di atti normativi, amministrativi generali, di pianificazione e di programmazione, per i quali restano ferme le particolari norme che ne regolano la formazione.

CONSOB - IL LEGISLATORET.U. intermediaz. Finanz. (1998): “Procedure consultive” LA CONSOB: Documento di consultazione Esito della consultazione - IL LEGISLATORElegge 262/2005 (tutela del risparmio): “Obbligo di consultazione” LA CONSOB : Regolamento attuativo di disciplina delle procedure consultive

ISVAP Art. 191 Codice delle assicurazioni private 2005: “I regolamenti dell’Isvap sono adottati nel rispetto di procedure di consultazione aperte e trasparenti che consentano la conoscibilità della normativa in preparazione e dei commenti ricevuti anche mediante pubblicazione sul sito internet dell’Istituto. All’avvio della consultazione l’Isvap rende noto lo schema del provvedimento ed i risultati dell’analisi relativa all’impatto della regolamentazione”.

AGCOM L’AGCOM: Regolamento n. 278/1999 Procedura per lo svolgimento di consultazioni pubbliche nell’ambito di ricerche e indagini conoscitive IL LEGISLATORE: Codice delle comunicazioni elettroniche (2003) obbligo di consultazioni per “provvedimenti che abbiano un impatto rilevante sul mercato di riferimento” L’AGCOM:Regolamento n. 453/2003 Procedura di consultazione obbligo di consultazione anche quando “la funzione di regolazione è destinata a tradursi in disposizioni di carattere normativo o a contenuto generale”

AEEG Delibera n. 58/2005: Linee guida sull’introduzione dell’analisi di impatto della regolazione PIANO DI CONSULTAZIONE: I^ fase: rilevare le esigenze dei destinatari rispetto ad alcune ipotesi di intervento II^ fase: raccogliere opinioni sulle opzioni individuate e i loro effetti III^ fase: raccogliere osservazioni sull’opzione scelta

Delibera n. 223/2005: avviamento di una fase di sperimentazione con durata triennale ( ) Delibera n. 39/2005: Guida per la sperimentazione dell’Air nell’AEEG - Unità di impatto regolatorio: assistenza alle Direzioni nello svolgimento dell’Air e verifica dell’esatta applicazione delle indicazioni contenute nella Guida; - Nucleo Air: verifica semestrale della sperimentazione

Delibera n. 46/2008: Guida per l’Analisi di impatto della regolazione nell’AEEG “MESSA A REGIME” DELL’AIR -Flessibilità -Processualità -Programmazione -Selettività

Consultazioni: -Nella fase iniziale, in merito alle varie opzioni regolatorie prospettate -In una fase più avanzata, in merito allo schema di provvedimento finale che presumibilmente verrà adottato (v. in particolare Allegato 2 alla Guida)

LA PARTECIPAZIONE A LIVELLO REGIONALE LE NORME DEGLI STATUTI SU: Informazione Partecipazione Consultazione (v. tabelle)

LA LEGISLAZIONE REGIONALE DI ATTUAZIONE DEI PRINCIPI STATUTARI 1.Le leggi regionali sulla partecipazione -La legge TOSCANA n. 69/2007 -La legge EMILIA-ROMAGNA n. 3/2010 -La legge UMBRIA n. 14/2010 (come modif. da legge n. 18/2010)

2. Le leggi di settore Norme sulla partecipazione nell’ambito delle politiche pubbliche Norme volte a disciplinare particolari tipi di strumenti partecipativi Norme volte a promuovere la partecipazione di specifiche categorie di soggetti