PIERO della FRANCESCA Anno scolastico 2014/2015

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Transcript della presentazione:

PIERO della FRANCESCA Anno scolastico 2014/2015 Liceo Statale "Alessandro Serpieri" Anno scolastico 2014/2015 Pittore ma anche e soprattutto (secondo VASARI) TRATTATISTA e TEORICO della PROSPETTIVA e della GEOMETRIA La pittura di PIERO è SEMPRE COMPLESSA, ricca di SIGNIFICATI NASCOSTI SOSPESA nel TEMPO SILENZIOSA “senza odore” i personaggi sono MONUMENTALI e IMPASSIBILI, BIANCHISSIMI, di CERA prof. Silvia Piazza PIERO della FRANCESCA

Piero della Francesca 1415-20 1439 1440 c. 1449 1451 1452 1459 1492 Nasce a Borgo San Sepolcro Piero della Francesca 1439 a Firenze - MASACCIO – BEATO ANGELICO – PAOLO UCCELLO 1440 c. Primi contatti con la corte di Urbino (fino al 1450) 1449 a Ferrara 1451 a Rimini 1452 ad Arezzo (1415 c.-1492) 1459 1415-20 – nasce a Borgo San Sepolcro Si sposta molto: FIRENZE FERRARA ANCONA URBINO (più volte) RIMINI ROMA PERUGIA … però ci rimangono solo UNA QUINDICINA di OPERE 1439 – anno del Concilio; sappiamo che fu a Firenze (in un documento relativo a Domenico Veneziano) vede l’opera di MASACCIO, BEATO ANGELICO, PAOLO UCCELLO 1440 c. – primi contatti con la CORTE di URBINO  1450 1449 – Ferrara (affreschi nel castello) - conosce ROGIER VAN der WEYDEN – pittore fiammingo  uso della LUCE e dell’OLIO 1451 – a RIMINI per l’affresco nel Tempio Malatestiano 1452 – ad Arezzo per gli affreschi in San Francesco (storie della croce) 1459 – a ROMA per affreschi purtroppo perduti 1492 – muore a Sansepolcro a Roma 1492 Muore a Borgo Sansepolcro il 12 ottobre

LIBELLUS de QUINQUE CORPORIBUS REGOLARIBUS Piero della Francesca TRATTATISTA “D’ABACO” Matematica e aritmetica 1460-80 TETRAEDRO LIBELLUS de QUINQUE CORPORIBUS REGOLARIBUS Sui CINQUE POLIEDRI REGOLARI 1460-80 OTTAEDRO ESAEDRO Oltre all'attività artistica fu anche autore di TRE TRATTATI matematici e di geometria prospettica: D’ABACO (non si sa il titolo, perché è giunto a noi senza…), scritto in VOLGARE, sulla matematica applicata DE QUINQUE CORPORIBUS REGOLARIBUS in LATINO, dedicato alla geometria. Nel testo, in particolare, per la prima volta venivano disegnati i poliedri regolari e semiregolari: tetraedro – 4 triangoli equilateri ottaedro – 8 triangoli equilateri icosaedro – 20 triangoli equilateri dodecaedro – 12 esagoni DE PROSPECTIVA PINGENDI: trattato in volgare sulla prospettiva in pittura. De PROSPECTIVA PINGENDI Sulla PROSPETTIVA in PITTURA 1460-80 ICOSAEDRO DODECAEDRO

De PROSPECTIVA PINGENDI «DE PROSPECTIVA PINGENDI» : scritto attorno al 1475, COMPLETAMENTE ILLUSTRATO  era destinato ai PITTORI - Serviva però anche ai COMMITTENTI  per CAPIRE la nuova arte E’ diviso in TRE LIBRI, con ESERCIZI sempre più COMPLESSI, fino all’esercizio di PROSPETTIVA di una testa umana >>> Piero della Francesca, Prospettiva di un capitello composito, dal De prospectiva pingendi.

 Il DISEGNO di PIERO è caratterizzato da un TOCCO LEGGERISSIMO, grazie alla PENNA APPUNTITA o alla PUNTA METALLICA ; il disegno doveva essere poi rifinito a penna Piero della Francesca, Prospettiva di una testa umana, dal De prospectiva pingendi.

Londra, National Gallery Questo è il suo PRIMO INCARICO IMPORTANTE, per la CAPPELLA di San Giovanni CRISTO è AL CENTRO DELLA SCENA uomo semplice e normale, ma SOLENNE e MAESTOSO, come un DIO GRECO gambe e torso CIRCOLARI e SOLIDE (come l’ALBERO)  Sulla destra SAN GIOVANNI battezza CRISTO >>> non nel Giordano, ma nel Tevere la scena è quella descritta dal VANGELO di MATTEO: “Gesù, appena fu battezzato, salì fuori dall’acqua; ed ecco i cieli che si aprirono ed egli vide lo Spirito di Dio scendere come una colomba e venire su di lui” A sinistra, TRE ANGELI assistono alla scena Sullo sfondo, un gruppo di personaggi dagli STRANI COPRICAPI FIGURE IMMOBILI E IMPERTURBABILI (non trasmettono emozioni)  CRISTO è SIMMETRICO, posto tra l’ALBERO e S. GIOVANNI, ISOLATO dagli altri personaggi  l’ATTENZIONE è FOCALIZZATA su di lui il CIELO è AZZURRO, LIMPIDISSIMO, con le NUVOLETTE BIANCHE E GRIGIE La COLOMBA dello SPIRITO SANTO sembra una NUVOLA il PAESAGGIO è PRECISO e DETTAGLIATO, come se non ci fosse l’atmosfera paesaggio collinare, con un piccolo borgo fortificato alle pendici: si tratta molto probabilmente di SANSEPOLCRO La LUCE è VERTICALE, definita UNIVERSALE (la luce illumina allo stesso modo le cose lontane e quelle più vicine) COLORE LUMINOSO E INTENSO VERO SIGNIFICATO dell’OPERA NON è SOLO il BATTESIMO di CRISTO…>>> Piero della Francesca, Battesimo di Cristo, 1440, tempera su tavola (165x116), Londra, National Gallery

Monaci Camaldolesi di Sansepolcro In memoria di Ambrogio Traversari (1386-1439) priore dell’Ordine Promotore della riunificazione delle due Chiese COMMITTENZA : l’opera fu commissionata dai MONACI CAMALDOLESI di SANSEPOLCRO  CELEBRARE il priore da poco deceduto: AMBROGIO TRAVERSARI TRAVERSARI: ebbe un RUOLO IMPORTANTE nel CONCILIO del 1439 (Basilea, Ferrara e Firenze): il CONCILIO aveva come OGGETTO la RICONCILIAZIONE della CHIESA CATTOLICA con quella ORTODOSSA Nell’opera si riconoscono vari simboli della TRINITA’ DI DIO: La linea che separa il QUADRATO dal SEMICERCHIO è attraversata da una COLOMBA (simbolo dello SPIRITO SANTO) L’ASSE delle ALI è la BASE di un TRIANGOLO EQUILATERO (simbolo della TRINITA’) Ci sono TRE ANGELI sulla SINISTRA CONCILIO del 1439 Firenze Piero della Francesca, Battesimo di Cristo, 1440, Londra, National Gallery

I TRE ANGELI  A SINISTRA – BIANCO ROSSO BLU COLORI dell’ETERNO DUE ANGELI si tengono per mano, SIMBOLO DI CONCORDIA il gesto dell’ANGELO a SINISTRA richiama un ANTICO GESTO di PACE DIETRO IL BATTEZZANDO ci sono TRE PERSONAGGI: sono TRE SACERDOTI BIZANTINI  richiamano il CONCILIO del 1439

Ora sono montati in una CORNICE PREZIOSA, ma all’epoca erano invece INCERNIERATI a LIBRO: avevano una FUNZIONE PRIVATA, INTIMA Piero della Francesca, Ritratto di Federico da Montefeltro e di Battista Sforza; Trionfi di Federico e Battista, 1472-74, Firenze, Uffizi

Sono rappresentati di PROFILO (POSA MEDAGLISTICA) e AFFRONTATI  DISTANZA SOCIALE TRA I DUCHI E CHI OSSERVA Facevano parte di un DITTICO con cerniera, che si apriva come un libro VOLTI IMMOBILI E IMPASSIBILI (non trasmettono emozioni)  BATTISTA è PALLIDA, INGIOIELLATA, con un ABITO RICCHISSIMO FEDERICO ha la CARNAGIONE SCURA, la PELLE IMPERFETTA, mostra il lato CON l’OCCHIO, ma non nasconde il NASO SAGOMATO SI GUARDANO, il loro MATRIMONIO ERA SERENO  il marito vuole ricordare la moglie amata Sullo SFONDO la COLLINA URBINATE, serena e ondulata CARATTERISTICHE DELLO STILE: DESCRIZIONE MINUZIOSA di tutti i particolari dei volti e degli oggetti La LUCE è CHIARISSIMA E UNIVERSALE = mette in uguale evidenza sia ciò che è lontano sia ciò che è vicino VISTA PANORAMICA: IL PAESAGGIO è CONTINUO (prosegue dal dipinto di Battista a quello di Federico) Piero della Francesca, Ritratto di Federico da Montefeltro e di Battista Sforza; 1465-72, olio su tavola (47x33), Firenze, Uffizi

abito riccamente decorato; BATTISTA SFORZA fronte altissima; pelle chiarissima; abito riccamente decorato; gioielli preziosi; acconciatura elaborata. SEGNI DI NOBILTA’

FEDERICO DA MONTEFELTRO RITRATTO PIU’ NATURALISTICO Abito e copricapo rossi; figura possente; carnagione scura; capelli ispidi; volto segnato da rughe, verruche e nei; naso sagomato e adunco; sguardo fiero e lontano. RITRATTO PIU’ NATURALISTICO

E' portato in insigne trionfo quell'illustre che la fama perenne delle sue virtù celebra degnamente come reggitor di scettro pari ai sommi condottieri Colei che nelle situazioni favorevoli tenne il comportamento del grande marito, decorata dalla gloria delle imprese vola attraverso tutti gli sguardi degli uomini. Piero della Francesca, Trionfi di Federico da Montefeltro (la Fama) e di Battista Sforza (la Pudicizia); 1465-72, Firenze, Uffizi

Battista siede su un carro trainato da unicorni; Trionfo di Battista Battista siede su un carro trainato da unicorni; è accompagnata dalle virtù teologali e dalla Modestia. Modestia Battista Sforza unicorni Carità Speranza Fede Unicorni = simbolo di castità Virtù teologali = Fede, Speranza, Carità

l’uomo è su un carro trainato da cavalli bianchi, Trionfo di Federico l’uomo è su un carro trainato da cavalli bianchi, è incoronato dalla Fama è accompagnato dalle quattro virtù cardinali. Fama Virtù cardinali Cavalli bianchi Cavalli bianchi = simbolo di potenza Virtù cardinali = Prudenza, Giustizia, Fortezza e Temperanza

SACRA CONVERSAZIONE MADONNA COL BAMBINO IN BRACCIO, CIRCONDATA DA ANGELI E SANTI, COME SE STESSERO PARLANDO TRA LORO. Piero della Francesca, Sacra conversazione (Pala Montefeltro o Pala di Brera), 1472-74, tempera e olio su tavola (248x170), Milano, Pinacoteca di Brera

Realizzata tra il 1472 e il 1474, per CELEBRARE 3 episodi: La NASCITA di GUIDOBALDO, erede di Federico da Montefeltro La MORTE di PARTO di BATTISTA SFORZA La CONQUISTA di VOLTERRA Una delle OPERE più SIGNIFICATIVE, CONOSCIUTE, SIMBOLICHE e una delle ultime della sua vita TECNICA MISTA: OLIO + TEMPERA su tavola OPERA MONUMENTALE realizzata tra il 1472 e il 1474, per CELEBRARE: La NASCITA di GUIDOBALDO, erede di Federico da Montefeltro La MORTE di PARTO di BATTISTA SFORZA La PRESA di VOLTERRA La POSIZIONE di FEDERICO  UMILTA’ San Giovanni Battista San Bernardino San Gerolamo Due angeli per parte Vergine con il Bambino Due angeli San Francesco San Pietro Martire San Giovanni Evangelista o Sant’Andrea In ginocchio Federico da Montefeltro Inseriti in un AMBIENTE ARCHITETTONICO in PROSPETTIVA

CARATTERISTICHE DELL’OPERA Uso della prospettiva lineare scientifica; Luce tipicamente fiamminga; Grande cura per i dettagli; Tecnica mista (olio e tempera). 3 SANTI 3 SANTI 2 ANGELI 2 ANGELI MARIA COL BAMBINO DESCRIZIONE: AL CENTRO: la Madonna in trono IN ADORAZIONE VERSO GESU’. Il trono su cui siede la Madonna si trova poggiato su un PREZIOSO TAPPETO ORIENTALE. BAMBINO GESU’: porta al collo un ciondolo di corallo (ricorda la passione di Cristo, ma anche la salvezza legata alla sua Resurrezione). A SEMICERCHIO INTORNO a Maria: una schiera di angeli e santi, disposti SIMMETRICAMENTE: dietro la Madonna: 4 angeli (due a destra e due a sinistra) e 6 santi, 3 per ogni lato. IN BASSO A DESTRA: in primo piano, inginocchiato e in armi, è dipinto il committente, FEDERICO DA MONTEFELTRO, raffigurato di profilo, con l’armatura, la spada e un ricco mantello a pieghe. A TERRA si trovano l’elmo, il bastone del comando e le parti dell’armatura che ricoprono mani e polsi, per permettergli di unire le mani in preghiera. I personaggi sono inseriti in un AMBIENTE ARCHITETTONICO in PROSPETTIVA. I personaggi sono disposti SIMMETRICAMENTE e inseriti in un AMBIENTE ARCHITETTONICO in PROSPETTIVA FEDERICO DA MONTEFELTRO

CURA DEI DETTAGLI Le VESTI PREZIOSE; i GIOIELLI (collane, collarini, spille, ciondoli, anelli); le ACCONCIATURE; il TAPPETO; i VOLTI minuziosamente descritti. La PREZIOSITA’ delle VESTI degli ANGELI, i GIOIELLI, le ACCONCIATURE Gli SGUARDI e le ESPRESSIONI SOLENNI La VERGINE in ADORAZIONE del FIGLIO, con la COLLANA di CORALLO  SANGUE versato nel MARTIRIO  Ma anche, come TRADIZIONE, si metteva al collo dei bambini per proteggerli dal MALOCCHIO…

CURA DEI DETTAGLI ARMATURA: riflessi del manto della Vergine e della finestra da cui proviene la luce; ELMO: si riflettono la corazza e la spada; RICCO MANTELLO a pieghe. La GRANDE ABILITA’ di DISEGNARE i PARTICOLARI si vede ad esempio nell’ARMATURA, con lo STUDIO dei RIFLESSI: si notano il manto della Vergine e la finestra da cui proviene la luce. Sull’ELMO si riflettono la CORAZZA e la SPADA. - Federico SI INGINOCCHIA, si TOGLIE i GUANTI per PREGARE e appoggia a terra lo SCETTRO: URBINO sarà PROTETTA e GUIDATA dalla VERGINE

ARCHITETTURA CLASSICHEGGIANTE MARMO BIANCO CON DECORI VOLTA A BOTTE CON CASSETTONI DECORATA A ROSONI

CONCHIGLIA BIANCA ROVESCIATA simbolo della VERGINE = ha generato GESU’ (perla divina) Il catino dell’abside è occupato da una CONCHIGLIA BIANCA ROVESCIATA, da cui pende un uovo di struzzo. CONCHIGLIA = simbolo della VERGINE (NATURA GENERATRICE ) = ha generato la perla divina. UOVO = simbolo di VITA, di NASCITA e RINASCITA ( SIMBOLO DELLA PASQUA), ma anche simbolo di PERFEZIONE DIVINA - È anche uno degli emblemi dei MONTEFELTRO UOVO di STRUZZO = siccome la madre le depone e poi le abbandona, si pensava che “si covassero da sé” quindi sono state utilizzate per SIMBOLEGGIARE la NASCITA da una VERGINE (rappresentazione sopra Maria) UOVO = simbolo di VITA e di PERFEZIONE DIVINA

LO SPAZIO Costruzione prospettica ad un unico punto di fuga (occhi della Vergine); Volto della Vergine in linea con l’uovo = ovale perfetto Ripetizione di un modulo semicircolare COSTRUZIONE ARMONICA dello spazio