Alessandro Magno e l’ellenismo L’egemonia macedone sulle poleis greche L’impresa di Alessandro Magno I regni ellenistici L’ellenismo
L’effimera egemonia di Tebe La “Pace del re” ha vita breve: 382 a.C.: Sparta occupa Tebe; gli esuli tebani rifugiati in Atene organizzano, sotto la guida di Pelopida ed Epaminonda una lega delle città beotiche. L’egemonia di Tebe 371 a.C. l’esercito di Epaminonda sconfigge gli spartani a Leuttra; fine dell’egemonia di Sparta; decennio di egemonia di Tebe; alleanza antitebana tra Atene e Sparta; 364 a.C. Pelopida muore nella battaglia di Cinoscefale contro i tessali; 362 a.C. Epaminonda muore nella battaglia di Mantinea contro Sparta; fine dell’egemonia tebana. Crisi definitiva della polis Lo “schieramento obliquo” fu l’innovativa tattica militare che permise ai tebani di sconfiggere gli spartani a Leuttra. La “Pace del re” del 386 a.C. assicura a Sparta l’egemonia sulle città greche; sancisce il ruolo della Persia quale perno dell’equilibrio interno della Grecia.
Una potenza emergente Il regno di Macedonia: stato fortemente centralizzato; economicamente ricco; potenza militare. I macedoni: di etnia greca, ma estranei all’evoluzione culturale della Grecia classica; Archelao, re alla fine del V sec. a.C. introduce la cultura greca. Filippo II (359-336 a.C.): Modernizzazione e riorganizzazione sociale; riforma della falange macedone; espansione territoriale a danno di illiri e persiani; ellenizzazione (es. il figlio Alessandro educato da Aristotele). Espansione graduale ai danni delle poleis: − 357 a.C. “guerra sacra” tra Tebe e la Focide; − 352 a.C. Filippo II interviene contro i focesi sostenuti da Atene e Sparta; − 346 a.C. Filippo II sconfigge i focesi e “offre” a tutti i greci una pace generale che lo rende arbitro delle controversie tra le poleis.
I “partiti”: antimacedoni e filomacedoni Demostene: l’egemonia di Filippo II minaccia la libertà e la democrazia dei greci. Isocrate: l’egemonia di Filippo II unifica i greci e li guida a riprendere la guerra contro la Persia, regno delle barbarie e della schiavitù. Nelle poleis greche si formano partiti favorevoli e ostili ai macedoni. In Atene le due tendenze sono incarnate rispettivamente dagli oratori Demostene e Isocrate; prevale il primo. 340-338 a.C. Atene riprende la guida delle poleis greche contro i macedoni. 338 a.C. a Cheronea, la “falange macedone” sbaraglia l’esercito delle poleis. 337 a.C. congresso di Corinto; Filippo II impone la costituzione di una lega fra le poleis, cui riconosce un’autonomia solo formale.
Alessandro re di Macedonia 336 a.C. Filippo II è ucciso in una congiura di palazzo, mentre prepara una spedizione contro l’impero persiano. Gli succede il figlio Alessandro, all’età di venti anni. la successione è contrastata: − dall’aristocrazia militare macedone; − dalla ribellione delle poleis greche che non hanno rinunciato all’indipendenza. • 335 a.C. Tebe insorge contro il dominio macedone. Atene su ispirazione di Demostene e finanziata dal “Gran Re” di Persia recluta soldati per sostenere Tebe. Alessandro conduce l’esercito con una marcia forzata dall’Illirico alla Beozia in soli 13 giorni. Precede gli ateniesi e assedia ed espugna Tebe dopo tre giorni. Una punizione spietata ed esemplare: − la città è rasa al suolo; − gli abitanti venduti come schiavi; − ai profughi viene revocata la cittadinanza. Alessandro è nominato comandante della Lega panellenica di Corinto e lancia il suo progetto di liberare le città greche asiatiche dal dominio persiano.
Alessandro “Magno” Alessandro eredita il progetto di Filippo II e lo rilancia con più grandi ambizioni: creazione di un solo impero universale; che riunisca le grandi civiltà dell’Oriente e dell’Occidente; in un unico organismo politico che integri barbari e greci in una sola cultura. Questi i termini del progetto che si definisce nel corso della grande impresa militare di conquista dell’Asia. Jean-Simon Barthélemy. Alessandro Magno recide il nodo di Gordio. L’oracolo aveva ordinato ai frigi di accogliere come loro sovrano il primo che fosse entrato in città su un carro. Il destino toccò a un contadino di nome Gordio, il quale divenuto re consacrò il carro a Zeus, legò il timone e il giogo con un nodo così stretto e intricato che nessuno fu capace di scioglierlo. Di nuovo l’oracolo predisse che chi avesse sciolto il nodo di Gordio avrebbe dominato su tutta l’Asia. Quando Alessandro, nel 334 a. C. si trovò di fronte al carro tranciò il nodo con un netto fendente della sua spada.
L’impresa di Alessandro Magno La preparazione: le forze in campo Macedoni, 30.000 fanti e 5.000 cavalieri; Lega di Corinto, 7.000 fanti e 600 cavalieri con l’apporto di 160 triremi. La propaganda ideologica: Alessandro paladino delle libertà elleniche contro la servitù e le barbarie asiatiche. L’inizio: primavera del 334 a.C. parte da Pella e attraversa l’Ellesponto (Dardanelli); giugno 334 a.C, battaglia di Granico. Il segno: nominando il suo luogotenente “satrapo di Frigia” si propone come erede del “Gran re”. Da Sardi a Persepoli: 334-331 a. C. conquista di Sardi e restituzione della “libertà” ai greci d’Asia; conquista delle città ioniche, restaurazione della democrazia; 333 a.C. battaglia di Isso: il Gran re Dario III è sconfitto; 332 a.C. conquista delle coste mediorientali; 331 a.C. spedizione in Egitto; battaglia di Gaugamela; Babilonia, Susa, Persepoli ed Ecbatana si arrendono senza combattere. Alessandro è proclamato “re dell’Asia” Da Persepoli all’India: 330-325 a.C. 330 a.C. Dario III in fuga è ucciso per ordine del satrapo della Battriana; Alessandro si propone come erede degli Achemenidi; conquista delle satrapie orientali; 327-325 a.C. varca l’Indo; prepara la conquista dell’India La stanchezza e l’ammutinamento dell’esercito pongono fine all’impresa; 324 a.C. rientra a Susa.
La riorganizzazione dell’impero • Monarchia assoluta fondata sulla divinizzazione e il culto del sovrano. • Mantenimento delle satrapie persiane con nomina di satrapi macedoni. • Fondazione di nuove città (più di 70) come nuovo processo di colonizzazione greca. • Ellenizzazione attraverso l’unione dei popoli. • Il greco come lingua universale nella forma della koiné (in greco “lingua comune”) attica. • “globalizzazione” del commercio. • 323 a.C. l’impero è riconosciuto dagli stati del Mediterraneo occidentale che vi inviano ambascerie. Giovanni Antonio Bazzi, detto Il Sodoma, (1477-1549) Le nozze di Alessandro e Rossane, Villa Farnesina, Roma Alessandro promuove l’unione dei popoli asiatici e macedone anche ricorrendo a una politica di promozione di matrimoni misti; egli stesso ne dà l’esempio sposando nel 327 a.C. la principessa Rossane, figlia di Ossiarte, satrapo della Battriana. “Era suo convincimento che meglio della violenza la mescolanza e la fusione avrebbero reso stabile e solida la conquista quando egli si sarebbe trovato lontano dal paese.” (Plutarco) “L’impero di Alessandro è stato il primo e unico impero universale della storia, se con il termine di impero universale noi intendiamo un regno accanto al quale non esista una seconda grande potenza.” (K.J. Beloch)
I regni ellenistici • Alessandro muore nel giugno del 323 a.C. senza un erede diretto; senza un consolidamento dell’impero. Tra i diàdochi (dal greco “successori”) Seleuco Antigono Lisimaco Cassandro Tolomeo si scatenano conflitti che trovano una composizione dopo la battaglia di Ipso nel 301 a.C. All’epoca dei diàdochi segue quella degli “epigoni” ( dal greco “seconda generazione”): 281 a.C. battaglia di Curupedio; periodo di intrighi e assassini che eliminano alcuni contendenti. REGNO DINASTIA CAPITALE DOMINIO ROMANO Macedonia Antigonidi Pella 168 a. C. Siria Seleucidi Antiochia 64 a. C. Egitto Tolomei o Lagidi Alessandria 30 a. C. A metà del III secolo a.C.
Ellenismo Periodo della storia greca che va dalla morte di Alessandro Magno alla conquista romana dei regni ellenistici: con la riduzione a provincia romana dell’Egitto nel 30 a.C. si può considerare chiusa l’ETÀ ELLENISTICA, che presenta i seguenti caratteri: l’orizzonte politico: − le poleis perdono la loro secolare indipendenza; − tramonta la democrazia assembleare − il “cittadino” è ridotto a “suddito”; − l’Ellade entra a far parte di organismi politico-statali più vasti; − i luoghi di elaborazione culturale si spostano dal “centro” (es. Atene) alla “periferia” (es. Alessandria d’Egitto) . l’orizzonte culturale: − la civiltà greca assume una dimensione universale; − la cultura greca si diffonde e conquista tutto il Mediterraneo e l’Oriente fino all’India (ellenizzazione); − si verificano profondi mutamenti culturali rispetto all’età classica come l’individualismo, il cosmopolitismo, il primato dell’etica nell’indagine filosofica; − la fondazione del museo di Alessandria d’Egitto dà un grande impulso alla ricerca scientifica e filologica.
Il museo di Alessandria: il MIT dell’età ellenistica Grande progetto di unificazione e promozione del sapere e della ricerca scientifica che ha sede negli istituti del museo e della biblioteca. Questi i più importanti uomini di scienza e i traguardi raggiunti: Euclide: con gli “Elementi” dà alla geometria il suo assetto definitivo di scienza esatta. Archimede di Siracusa: inventa il calcolo integrale. Apollonio di Perge: scopre la teoria delle coniche e introduce i concetti scientifici di ellisse, parabola e iperbole. Ctesibio: intuisce le proprietà della pressione atmosferica e del vapore e costruisce meccanismi mossi dal vapore. Eratostene di Cirene: misura la circonferenza della terra. Aristarco di Samo: elabora la prima teoria eliocentrica della storia. Eudosso di Cizico: scopre la regolarità dei monsoni che sfrutta per la navigazione. Il 21 giugno, solstizio d’estate, i raggi del sole a mezzogiorno sono perpendicolari a Siene situata sul tropico, (Eratostene osservò che scendevano diritti fino al fondo di un pozzo) mentre ad Alessandria il faro fa ancora ombra applicando la geometria euclidea, Eratostene misurò l’angolo α al centro della terra la distanza da Alessandria a Siene e, rapportando il primo a 360° e la seconda alla circonferenza, trovò la misura della circonferenza della terra