Distribuzione e dinamica dell’occupazione regolare e non regolare a livello regionale 17 marzo 2004, Università “Parthenope” - Napoli A. Baldassarini -

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
Il conto delle Amministrazioni pubbliche e la realizzazione del SIOPE - la problematica dell’identificazione delle unità - Giuseppe Garofalo ISTAT – Direzione.
Advertisements

Nell’ambito del progetto alla legalità
Come classificare le politiche pubbliche
La Macroeconomia: l’offerta e la domanda aggregata
La Macroeconomia: l’offerta e la domanda aggregata
Corso di Scienza delle Finanze A.A Prof. Mario Cassetti
Economia informale.
Scuola Superiore di Economia e Finanza
L’analisi Costi-Benefici
Marco Marini Intervento su La revisione delle serie in volume dei conti nazionali: innovazioni metodologiche e nuovi indici dei valori medi unitari. Coautori:
Innovazione nelle indagini statistiche sui trasporti
Verso un conto del capitale umano Cos’è il capitale umano
Per un conto satellite sulla produzione familiare di Monica Montella* Oltre il PIL 1. Oltre il PIL A full set of household accounts, for example, may not.
L’informazione statistica ufficiale per l’analisi economica
L’informazione statistica ufficiale per l’analisi economica
Sessione: Concetti, definizioni e progettazione di registri statistici a supporto delle statistiche sull'internazionalizzazione. Giuseppe Garofalo Intervento.
L’offerta di microdati da parte dell’Istat
Sistema di contabilità nazionale
Gli Indici di Produttività di Divisia
Lavoro sommerso e lavoro regolare Una indagine microeconometrica sulle imprese della Toscana Unioncamere Toscana 19 giugno 2003.
Leconomia lucana nel 2003 e le prospettive per il 2004 Centro Studi Unioncamere Basilicata.
I DATI MACROECONOMICI MICROECONOMIA : STUDIO DI 1 ) COME GLI INDIVIDUI E LE IMPRESE FORMULANO LE PROPRIE DECISIONI 2 ) LE LORO INTERAZIONI SUL MERCATO.
CORSO DI ECONOMIA POLITICA MACROECONOMIA Docente: Prof.ssa M. Bevolo
Realizzazione dott. Simone Cicconi CORSO DI ECONOMIA POLITICA MACROECONOMIA Docente Prof.ssa M.. Bevolo Lezione n. 2 I SEMESTRE A.A
IRES settembre 2004 Distribuzione del reddito e produttività Il calo della produttività, il declino dellItalia, la questione retributiva.
Retribuzioni, produttività e costo del lavoro: alcuni confronti internazionali Paola Naddeo Ires-Cgil Roma - 8 settembre 2004.
UN QUADRO DELLA FINANZA PUBBLICA IN ITALIA
2. Obiettivi, strumenti, effetti e criteri di valutazione Valutazione delle politiche AA 2005/2006 Davide Viaggi.
1 IL SISTEMA DEI CONTI ECONOMICI NAZIONALI a cura di Claudio Picozza.
Comitato metodologie 9 luglio 2010 Costituzione di una rete per linnovazione metodologica nella produzione statistica.
Luca Schionato 12 marzo SMAIL LECCO CONTENUTI E FASI DEL PROGETTO.
Scienze Economiche Si occupano delle attività di produzione e consumo dei beni atti a soddisfare i bisogni delle persone.
Agenzia delle Entrate - Ufficio Studi AGENZIA DELLE ENTRATE UFFICIO STUDI IL RUOLO DEI SIFIM Seminario del 17 luglio 2006 Cristiano Polito.
Centro Congressi Ville Ponti, 12/05/2006 Il quadro strutturale delleconomia della provincia di Varese.
Roma, 13/7/2006 Seminario interno sulla revisione generale dei conti nazionali del Le tavole delle risorse e degli impieghi a cura di PAOLO DI LORENZO.
Agenzia delle Entrate - Ufficio Studi AGENZIA DELLE ENTRATE UFFICIO STUDI LE INNOVAZIONI INTRODOTTE NEL TRATTAMENTO DEI DATI DI IMPRESA PER LE STIME DI.
LA POLITICA MONETARIA L’insieme di azioni intraprese dalla banca centrale, o più in generale dalle autorità monetarie, volte a modificare e orientare la.
PARTE PRIMA Pil a prezzi costanti. Confronto principali paesi. Anni (1992=100) Fonte: Ns. elaborazioni su dati FMI.
Il quadro congiunturale dei trasporti in Italia: movimenti, fatturato e prezzi Trasporto Aereo: indici di valore, indici di prezzo e indici di quantità.
L’inclusione dell’economia illegale nei conti nazionali: fonti informative, risultati, prospettive Antonella Baldassarini 26 gennaio 2015 Aula Magna, Istat.
Sonia Palumbo Torino, 12 Maggio Alcune domande da cui partire 1. Perché stimare il valore economico del volontariato? 2. Come si può stimare il.
MEF Gli Strumenti di Analisi e Previsione del MEF – Forum P.A. 08 Maggio 2006 I Modelli di previsione economica territoriale del Dipartimento per le Politiche.
L’INDICATORE DI ATTIVITÀ ECONOMICA REGIONALE PER LA STIMA DEGLI EFFETTI ECONOMICI DEI TERREMOTI Cristina Brasili Dipartimento di Statistica “P. Fortunati”
Sistema Tributario Italiano
M A C R O E C O N O M I A Analisi dei meccanismi che determinano il funzionamento e la performance di un sistema economico nel suo complesso Fenomeni macroeconomici.
Realizzazione dott. Simone Cicconi CORSO DI ECONOMIA POLITICA MACROECONOMIA Docente Prof.ssa M.. Bevolo Lezione n. 2 II SEMESTRE A.A
Introduzione al corso Istituzioni di Economia Politica II Istituzioni di Economia Politica II (CLEA/CLAM )
La pianificazione della produzione dei dati. Costituzione del gruppo di progettazione L’elevato grado di complessità e la multidisciplinarietà richiesta.
M A C R O E C O N O M I A Analisi dei meccanismi che determinano il funzionamento e la performance di un sistema economico nel suo complesso Fenomeni macroeconomici.
Donato Speroni - Ifg Urbino Sistema statistico, contabilità nazionale, dati congiunturali.
1. Componenti essenziali IL SISTEMA REGIONALE DELLE QUALIFICHE 1. Componenti essenziali Azioni di assistenza tecnica a cura di Aprile-Maggio 2005 DIFFUSIONE.
Economia e Organizzazione Aziendale
Workshop Istat Micro dati per l’analisi della performance delle imprese: fonti, metodologie, fruibilità, evidenze internazionali L’uso di microdati nei.
La performance delle imprese italiane nel contesto europeo: evidenze dal progetto CompNet Francesca Luchetti Stefania Rossetti Davide Zurlo Workshop Istat.
IL RAPPORTO 1.LA RILEVANZA DELLA COOPERAZIONE NELL’ECONOMIA ITALIANA 2.LE COOPERATIVE NEGLI ANNI DELLA CRISI 3.L’ECONOMIA COOPERATIVA IN PROVINCIA DI.
Servizio Informazione e Promozione Economica Mantova: Economia e Lavoro a cura di Marina Martignano Servizio Informazione e Promozione Economica Camera.
Economia sommersa e lavoro nero Sociologia del lavoro
L’ATTIVITA’ STATISTICA DELLA BANCA D’ITALIA (modulo a cura BdI)
La locuzione “pubblica amministrazione” in diritto, identifica l'insieme degli enti pubblici che concorrono all'esercizio ed alle funzioni dell'amministrazione.
Rapporto sull’economia della provincia di Chieti A cura dell’U.O. Studi e Statistica – Marketing territoriale della CCIAA di Chieti 2004.
5 introduzione alla CONTABILITÀ NAZIONALE (segue) L’argomento: misurazione delle variabili macroeconomiche Oggi parleremo di: (d) misurazione del PIL con.
Fiscalità 2015: Operazioni con soggetti residenti in paesi a regime fiscale privilegiato Dr Alberto Perani Milano, 24 febbraio 2015 In collaborazione con.
L’INTERVENTO PUBBLICO NELL’ECONOMIA Prof. Fabio Asaro.
Perugia, martedì 2 luglio 2013 PROPENSIONE AD INVESTIRE E A CREARE OCCUPAZIONE IN ANNI DIFFICILI Fabrizio Pompei Dipartimento di Economia, Finanza e Statistica.
(a)Identità fondamentali TRASCURANDO LE IMPOSTE INDIRETTE 1.— Sul concetto di PIL ed i suoi usi CORSO DI ECONOMIA POLITICASECONDO SEMESTRE ESERCITAZIONE.
"La presenza straniera in Italia: l'accertamento e l'analisi" L’integrazione straniera nel tessuto economico: fonti attuali e prospettive Manlio Calzaroni.
Roma, 6 dicembre Valeria Stancati “L’indagine sul Trasporto marittimo - Caratteristiche dell’indagine e innovazioni in corso” Innovazione nelle indagini.
ROMA 23 GIUGNO 2016 AREA TEMATICA 1. PROSPETTIVE DEI SISTEMI STATISTICI Validation: un approccio metodologico comune per la validazione dei dati e l’automazione.
ROMA 22 GIUGNO 2016 AREA TEMATICA 3. INNOVAZIONI E SPERIMENTAZIONI Ridisegno delle indagini sociali nell’ottica del censimento permanente INNOVAZIONI E.
Transcript della presentazione:

Distribuzione e dinamica dell’occupazione regolare e non regolare a livello regionale 17 marzo 2004, Università “Parthenope” - Napoli A. Baldassarini - C. Pascarella Istituto Nazionale di Statistica

2 Sommario 1. Inquadrare le stime dell’occupazione non regolare fornite dall’ISTAT nel contesto della statistica ufficiale e della contabilità nazionale 2. Aspetti concettuali, definizioni e classificazioni utilizzate nella statistica ufficiale 3. Fonti e metodi 4. Evidenze empiriche

3 La misura ufficiale dell’economia sommersa In Italia, una stima ufficiale sul volume di lavoro non regolare ed alcune valutazioni sul contributo dell’economia sommersa alla formazione del PIL sono fornite dall’ISTAT nell’ambito delle stime annuali di contabilità nazionale

4 Due diversi obiettivi per la statistica ufficiale Stima esaustiva del PIL (requisito per la comparabilità a livello internazionale posto dall’Eurostat) Quantificazione e analisi dell’economia sommersa

5 Conseguenze del primo obiettivo (stimare un “PIL esaustivo”) Le stime del sommerso che è possibile derivare nell’ambito della contabilità nazionale: rispettano i vincoli di coerenza fra dati nazionali e dati subnazionali rispettano le definizioni dettate in ambito internazionale

6 Esaustività Nelle stime del PIL devono essere considerate tutte le attività il cui output rientra nei “confini della produzione”, così come definiti nei sistemi di contabilità nazionale anche se illegali, o non dichiarate alle autorità fiscali, agli enti della sicurezza sociale, alle autorità statistiche o ad altre istituzioni pubbliche.

7 I conti nazionali sono esaustivi quando comprendono: Sia la quantificazione della componente direttamente osservata dell’economia Sia una stima della componente non direttamente osservata (non-observed economy NOE) Anche se non è sempre possibile separare i due aspetti

8 Testi di riferimento System of National Account (SNA93) Regolamento del Consiglio europeo N. 2223/96 sul Sistema Europeo dei Conti nazionali e regionali - SEC95   Decisione della Commissione Europea 94/168/EC, Euratom Handbook for Measurement of the Non-Observed Economy (OECD 2002)

9 Azione dell’Eurostat ( ) Sulla base della decisione della CE sull’esaustività (SEC79) e dell’analisi degli inventari sulle fonti e metodi di calcolo del GNI (SEC95) l’Eurostat: - indica i criteri in base ai quali le stime del PIL-PNL possono essere definite esaustive - impegna gli SM dell’UE ad eseguire studi ed elaborazioni specifici per dimostrare l’esaustività delle proprie stime e raccomanda di evidenziare il contributo del sommerso economico

10 Economia non osservata (NOE) E’ un concetto utilizzato dalla statistica ufficiale a livello internazionale Indica l’insieme delle attività produttive che devono essere incluse nella stima del PIL, ma che non sono direttamente osservate nelle indagini statistiche presso le imprese o nei dati fiscali e amministrativi utilizzati per le stime della contabilità nazionale

11 Le cause della mancata osservazione dei fenomeni produttivi Illegalità dell’attività produttiva “Informalità” dell’attività produttiva legale Dissimulazione dell’attività produttiva legale per evadere tasse e contributi Deficienze dell’apparato statistico

12 L’economia illegale comprende le attività proibite dalla legge per i prodotti delle quali esiste una effettiva domanda sul mercato non comprende le attività puramente “redistributive” di ricchezza (es.: furto, estorsione). beni e servizi la cui vendita, distribuzione o possesso sono proibiti (es.: produzione e commercio di droga) beni e servizi legali, ma esercitate da persone non autorizzate (es.: aborto clandestino) Sono le attività produttive di

13 Il settore economico informale comprende le unità produttrici caratterizzate da: basso livello di organizzazione poca o nessuna divisione fra lavoro e capitale relazioni di lavoro basate su occasionalità, parentela, relazioni personali e sociali, in contrapposizione a contratti formali

14 Il sommerso economico comprende evasione fiscale evasione di contributi sociali non osservanza di regole dettate dalla legge o dai contratti collettivi di lavoro su salario minimo, numero massimo di ore di lavoro, sicurezza sul lavoro, ecc... le attività produttive legali di cui la pubblica amministrazione non ha conoscenza per deliberata volontà degli operatori di non rispettare le norme di legge (non penale) al fine di ridurre i costi di produzione. Le origini dell’economia sommersa possono essere svariate:

15 Il sommerso statistico comprende mancata risposta per scarsa sensibilità statistica mancata registrazione negli archivi delle imprese mancato aggiornamento degli archivi le attività produttive legali che, pur non essendo dissimulate alla pubblica amministrazione per motivi fiscali ecc., non sono rilevate dall’apparato statistico per sue carenze intrinseche Esso deriva da:

16 Illegale Informale Sommerso economico Sommerso statistico Economia non direttamente osservata attualmente inclusa nei conti nazionali In un prossimo futuro i Paesi dell’UE avranno l’obbligo di includere tale componente

17  Approccio “statistico” (pieno utilizzo, integrazione e riconciliazione delle fonti statistiche presso le famiglie e le imprese) Approcci alla misurazione della NOE  Approccio basato su modelli macroeconomici (relazioni tra variabili) L’approccio raccomandato dagli organismi internazionali (Eurostat, OCSE, FMI) e seguito dall’Istat è l’approccio statistico

18 Possibilità di evidenziare il contributo delle diverse componenti dell’economia non direttamente osservata Il metodo utilizzato per la costruzione dei dati della contabilità nazionale è finalizzato ad ottenere stime esaustive del PIL Il dettaglio con il quale si costruiscono le stime consente di analizzare e separare diversi aspetti E’ quindi possibile ricavare, a posteriori, una valutazione del peso delle diverse componenti dell’economia non osservata ed in particolare del sommerso economico

19 Problemi statistici posti dall’economia non osservata Informazione mancante Informazione distorta mancata risposta delle imprese alle indagini mancata registrazione delle imprese negli archivi mancato aggiornamento degli archivi Sottodichiarazione del fatturato o sovradichiarazione dei costi da parte delle imprese

20 1° PROBLEMA: ottenere stime esaustive Informazione mancante Informazione distorta cioè trovare soluzione alle carenze informative derivanti dall’economia non direttamente osservata

21 2° PROBLEMA: individuare la componente di sommerso economico informazione mancanteinformazione distorta cioè isolare la parte di derivante dal sommerso economico e di

22 Caratteristiche principali del sistema di determinazione del PIL nei conti nazionali dell’Italia Elevato grado di indipendenza tra l’approccio “produzione” e l’approccio “domanda” Stime dal lato della produzione basate prevalentemente, per il settore delle imprese, sul riporto all’universo dei valori pro-capite desunti dalle indagini mediante stime “esaustive” delle unità di lavoro Bilanciamento finale delle stime di offerta e domanda in un quadro input-output

23 U Informazione distorta X’ n  c=1 m  b=1 Y = t +  Y b b= m+1 U= unità di lavoro X’ = pro-capite X stimato tramite indagini sulle imprese, rivalutato per correggere la sottodichiarazione b = indicatore di branca c = indicatore di classe dimensionale d’impresa Informazione mancante soluzione: stima esaustiva input di lavoro soluzione: stima corretta valori pro-capite Stima preliminare di un aggregato Y di offerta nei conti nazionali e regionali bc b = 1 …… tm < t Problemi nei dati di base dovuti all’economa non osservata

24 Stima finale “esaustiva” dell’aggregato Y YbYb Bilanciamento in MATRICE INPUT-OUTPUT Yb’Yb’ + m b + d SEC95 b m b = stima delle mance d SEC95 b = differenze definitorie dei dati di base con il SEC95

25 UX’ n  c=1 m  b=1 Y = t +  Y b b= m+1 U= unità di lavoro X’ = pro-capite X stimato tramite indagini sulle imprese, rivalutato per correggere la sottodichiarazione b = indicatore di branca c = indicatore di classe dimensionale d’impresa Stima preliminare di un aggregato Y di offerta nei conti nazionali e regionali bc b = 1 …… tm < t UNITA’ DI LAVORO

26 Stima esaustiva delle unità di lavoro U bc =r bc R bc +d bc D bc +f bc F bc +i bc I bc +n bc N bc +s bc S bc +v bc V bc U = Unità di lavoro R = Posizioni lavorative di “primo lavoro regolare” D = Posizioni lavorative di “secondo lavoro regolare” F = Posizioni lavorative “informali” I = Posizioni lavorative “irregolari” di residenti N = Posizioni lavorative di “persone non dichiarantesi occupate” S = Posizioni lavorative di “stranieri non regolari” V = Posizioni lavorative di “secondo lavoro non regolare” r, d, f, i, n, s, v = Coefficienti di conversione a tempo pieno

27 R “primo lavoro regolare” -posiz. con contratto a tempo indeterminato o determinato - tempo pieno o parziale Lavoro regolare e lavoro non regolare Posizioni lavorative regolari (dichiarate dalle imprese o senza vincoli legislativi) Posizioni lavorative non regolari = lavoro nero (individuate con le indagini sulle famiglie o con stime indirette) I “irregolari residenti” N “non dichiaratisi occupati” S “stranieri non regolari” V “secondo lavoro non regolare” D “ secondo lavoro regolare” F “ informali”

28 Fonti di stima Posizioni lavorative regolari Posizioni lavorative non regolari indagini statistiche sulle imprese, fonti amministrative indagini specifiche sulle attività di produzione delle famiglie per proprio uso finale confronto fra dati derivati dalle indagini sulle famiglie e stime delle posizioni lavorative regolari stime indirette attraverso dati di spesa o disponibilità di beni capitali

29 Lavoro non regolare (anno 2001) Unità di lavoro non regolari in migliaia = (15,3% delle ula totali)

30 Lavoro non regolare per tipologia

31 Tasso d’irregolarità del lavoro anni %

32 Tasso d’irregolarità del lavoro anni Italia =15,3

33 Tassi d’irregolarità del lavoro ( ULA non regolari / ULA totali  100 ) Totale economia anno ,3 29,1 25,2

34 Tassi d’irregolarità del lavoro ( ULA non regolari / ULA totali  100 ) Agricoltura anno ,0 18,6 43,0

35 Tassi d’irregolarità del lavoro ( ULA non regolari / ULA totali  100 ) Industria in senso stretto anno ,4 26,8 15,9

36 Tassi d’irregolarità del lavoro ( ULA non regolari / ULA totali  100 ) Costruzioni anno ,1 42,6 28,9

37 Tassi d’irregolarità del lavoro ( ULA non regolari / ULA totali  100 ) Servizi anno ,1 25,0

38 Irregolarità del lavoro nei servizi, effetto del settore pubblico (anno 2000)

39 UX’ n  c=1 m  b=1 Y = t +  Y b b= m+1 U= unità di lavoro X’ = pro-capite X stimato tramite indagini sulle imprese, rivalutato per correggere la sottodichiarazione b = indicatore di branca c = indicatore di classe dimensionale d’impresa Stima preliminare di un aggregato Y di offerta nei conti nazionali e regionali bc b = 1 …… tm < t PRO-CAPITE

40 Correzione della sottodichiarazione nelle imprese con meno di 20 addetti X - pro-capite di valore aggiunto risultante dalle indagini sui bilanci delle imprese Controllo di coerenza fra remunerazione oraria dei dipendenti e degli indipendenti Eventuale correzione del fatturato dichiarato X’ - pro-capite di produzione e valore aggiunto rivalutato

41 Bilanciamento in MATRICE INPUT-OUTPUT Yb’Yb’ Evidenziare l’effetto della rivalutazione del pro-capite e delle stime del lavoro non regolare Evidenziare l’effetto delle mance e delle differenze definitorie Evidenziare l’effetto del bilanciamento con gli aggregati della domanda YbYb + m b + d SEC95 b Stima finale “esaustiva” dell’aggregato Y

42 Esaustività del valore aggiunto Anno 1998

43 Esaustività del valore aggiunto Anno 2000

44 Esaustività del valore aggiunto Anno 2000

45 Esaustività del valore aggiunto Anno 1998

46 Esaustività del valore aggiunto e valutazione dell’economia sommersa

47 Esaustività del valore aggiunto e valutazione dell’economia sommersa

48 Tasso d’irregolarità del PIL - anno (Valore aggiunto dell’economia sommersa / PIL  100) %

49 Tassi d’irregolarità del lavoro e del PIL - anno %

50 Tassi d’irregolarità del lavoro e del PIL - anno

FINE