GEOGRAFIA > La Geografia e i suoi strumenti > Il Paesaggio > L’Europa > L’Inquinamento e le Energie Rinnovabili > Fenomeni Endogeni ed Esogeni > I tre Settori del Lavoro > Meteorologia e Climatologia > L’Unione Europea
La Geografia e i suoi strumenti “GEOGRAFIA” è un termine di Origine Greca che deriva da: GEO: Terra + GRAFEIN: Scrivere La Geografia è la disciplina che ci permette di conoscere il Mondo e si suddivide in due parti: GEOGRAFIA ANTICA GEOGRAFIA MODERNA Studiava le caratteristiche naturali della Terra. Studia il Rapporto uomo- ambiente e le modifiche che l’uomo ha apportato al territorio. AMBIENTE: Complesso di Fattori ABIOTICI (non viventi - luce, vento…) e Fattori BIOTICI (viventi)
L’orientamento Che cosa significa orientarsi? Sapere dove siamo nello spazio Sapere dove andare Origine della parola
L’ORIENTAMENTO N NO NE O E SO SE S Per orientarsi bisogna trovare dei punti di riferimento. Da tempo immemore, l’uomo ha definito i punti cardinali: NORD, SUD, EST, OVEST. Questi sono punti immaginari validi per tutti, che indicano le direzioni fondamentali per sapersi orientare. N Per orientarsi si usa la bussola NO NE O E SO SE S Rosa dei Venti
Orientarsi di giorno Il Sole rappresenta da sempre per l’uomo un punto di riferimento. Osservando la sua posizione sull’orizzonte riusciamo a individuare i punti cardinali.
Il falso Movimento del Sole Il movimento del Sole è apparente: in realtà è la terra che si muove con movimenti ben distinti: MOTO di ROTAZIONE: Movimento che la Terra compie quando ruota su se stessa. MOTO di RIVOLUZIONE: Movimento che la Terra compie girando attorno al Sole.
… e di notte Le stelle possono rappresentare dei punti di riferimento. La stella polare, che si trova ad una estremità della costellazione dell’Orsa Minore (nell’emisfero boreale). La costellazione della Croce del Sud
Orientarsi con altri elementi naturali Il vento Gli alberi
Localizzare un punto sulla Terra Per localizzare un qualsiasi punto sulla Terra, i geografi hanno individuato una serie di linee immaginarie che coprono il pianeta formando il RETICOLATO GEOGRAFICO. PARALLELI: Circonferenze immaginarie parallele all’Equatore, il parallelo principale. MERIDIANI: Semicirconferenze che passano contemporaneamente per il Polo Nord e per il Polo Sud e hanno come diametro l’asse terrestre. Il principale è il Meridiano di Greenwich.
LATITUDINE E LONGITUDINE Qualsiasi punto della Superficie Terrestre può essere individuato dall’incrocio di un meridiano con un parallelo, utilizzando le COORDINATE GEOGRAFICHE. La distanza di un punto dall’Equatore si chiama LATITUDINE. La LONGITUDINE è la distanza tra un punto e il Meridiano di Greenwich.
LE CARTE GEOGRAFICHE Il Mappamondo è la rappresentazione corretta della Superficie Terrestre perché la terra è a forma sferica (geoide, sfera schiacciata ai due poli). La carta geografica è la rappresentazione di un territorio su superficie piana, ridotto in scala, cioè rimpicciolito. In base al suo contenuto può essere: - FISICA - POLITICA - TEMATICA Planisfero
CARTA TEMATICA sul rischio di sismicità in Italia CARTA POLITICA CARTA FISICA CARTA TEMATICA sul rischio di sismicità in Italia
MENU’ CARTA GEOGRAFICA: Rappresenta vasti territori. CARTA COROGRAFICA: Rappresenta una regione. CARTA TOPOGRAFICA: Rappresenta piccoli territori. MAPPA: Rappresenta una piccola zona di campagna. PIANTA: Rappresenta centri urbani. MENU’
L'Europa
L’Europa è un subcontinente, cioè la parte più occidentale dell’Eurasia, anche se noi la definiamo “continente”, perché i popoli che la abitavano nell’antichità e che la abitano tutt’ora hanno in comune radici storico-culturali. Confina a Nord con il Mar Glaciale Artico, a Sud con il Mar Mediterraneo, a Ovest con l’Oceano Atlantico e ad Est con i Monti Urali e il Fiume Ural, che la separano dall’Asia. Civiltà Romana Civiltà greca Cristianesimo Civiltà germanica
Le caratteristiche del Paesaggio Europeo Gran parte del territorio europeo è occupato dalle pianure, mentre nelle regioni meridionali, prevalgono le catene montuose. Il termine rilievo si riferisce alla forma esterna delle terre emerse. Ogni parte della superficie delle terre emerse si trova ad una certa quota (altitudine).
Le Acque Dolci Sono tutte le acque non salate che si trovano nelle terre emerse e sono i corsi d’acqua, i ghiacciai, i laghi e le falde acquifere sotterranee. La Foce è lo sbocco di un fiume nel mare e può essere di due tipi: FOCE A DELTA FOCE AD ESTUARIO Il corso d’acqua si divide in più rami separati da numerosi isolotti. Ha la forma di un imbuto in cui penetra l’acqua marina.
Laghi e bacini d’Europa Esistono diverse tipologie di lago: LAGHI GLACIALI: sono i più numerosi in Europa. Molti di essi occupano depressioni lasciati dal ritiro della calotta glaciale. LAGHI TETTONICI: si sono formati in seguito ad ampi e lenti movimenti che hanno origine al centro della terra. LAGHI VULCANICI: occupano il cratere di antichi vulcani non più attivi. LAGHI COSTIERI: si formano in prossimità delle coste e sono separate dai cordoni litoranei (accumuli di sabbia). BACINI D’ACQUA FERMA: sono bacini d’acqua dolce poco profondi (stagni, paludi e acquitrini).
Il Mare e la costa La forma dell’Europa è data dalle numerose penisole. A nord la Scandinavia, e la Penisola Danese; A sud la Penisola Iberica, Italica e Balcanica. MENU’
COSA SUCCEDE DENTRO LA TERRA I FENOMENI ENDOGENI COSA SUCCEDE DENTRO LA TERRA
I fenomeni endogeni sono tutti i fenomeni che hanno origine al centro della terra Questi movimenti producono: TERREMOTI ERUZIONI VULCANICHE
IL TERREMOTO è una vibrazione della terra. Quando la terra trema c’è un terremoto. Le forze dentro la terra spingono le rocce. Le rocce si rompono, l’energia esce e va in tutte le direzioni, come quando butti un sasso nell’acqua.
Il punto dentro la terra dove si rompono le rocce si chiama IPOCENTRO. Il punto della terra sopra l’ipocentro si chiama EPICENTRO: qui ci sono i danni più grandi (ad esempio cadono le case).
Quando i danni sono piccoli il terremoto ha una piccola INTENSITA’.
Quando i danni sono grandi il terremoto ha una grande INTENSITA’.
Per rilevare i terremoti esistono due strumenti: SISMOGRAFO: Strumento con cui si rilevano i terremoti anche non percettibili dall’uomo. SISMOGRAMMA: Grafico con cui le singole scosse sono evidenziate dall’ampiezza del tracciato che ne indica la durata e l’intensità (energia sviluppata).
SCALA RICHTER MAGNITUDINE ESEMPI Spaccare una pietra 1 Spaccare una pietra 1 Esplosione in un cantiere edile 2 Esplosione in una miniera 3 Incidente nucleare di Chernobyl (3,5) 4 Piccola bomba atomica 5 Bomba atomica di nagasaki, 1945 6 Terremoto del Friuli, 1976 (6,4) 7 Terremoto di Messina, 1908 (7,2) 8 Terremoto di San Francisco, 1906 (7,2) 9 Terremoto del Cile, 1960 (9,5) 10 Mai verificatosi
LE AREE SISMICHE IN ITALIA 1a zona: Rischio Alto 2a zona: Rischio medio 3a zona: Rischio basso 4a zona: Rischio minimo
L’ERUZIONE VULCANICA è l’uscita sulla terra di LAVA, cioè roccia liquida e caldissima. Quando la lava diventa dura e fredda forma il CONO VULCANICO; il cono vulcanico è simile a una montagna. Video Eruzione Vulcanica.
Il VULCANO è formato da tante parti: la CAMERA MAGMATICA il CAMINO il CONO VULCANICO il CRATERE
Le eruzioni vulcaniche sono: ESPLOSIVE: quando la lava è poco liquida ed esce difficilmente dal vulcano. EFFUSIVE: quando la lava è molto liquida ed esce facilmente dal vulcano. MENU’
METEOROLOGIA e CLIMATOLOGIA Esistono due tipologie di “tempo”: il Tempo CRONOLOGICO: è il succedersi dei secondi, dei minuti, delle ore, dei mesi, degli anni… il Tempo ATMOSFERICO: è il tempo che fa. Di questo si occupa la meteorologia, che definisce e prevede il tempo che fa, basandosi su alcuni elementi: 1. TEMPERATURA: il valore del freddo e del caldo. 2. PRESSIONE ATMOSFERICA: peso dell’atmosfera. 3. UMIDITA’: quantità di vapore acqueo presente nell’aria. 4. VENTO e NUBI.
LA CLIMATOLOGIA si occupa di studiare il CLIMA, cioè il tempo che fa di solito in un determinato luogo e varia da zona a zona ed è determinato dai seguenti fattori: 1. LATITUDINE: distanza di un punto dall’Equatore; 2. ALTITUDINE: distanza di un punto dal livello medio del mare; 3. MARI E LAGHI: svolgono un’azione mitigatrice del clima (lo rendono mite); 4. CORRENTI MARINE: spostamenti d’aria che avvengono sotto l’acqua. 5. ESCURSIONE TERMICA. Il clima è un fattore che condiziona il paesaggio e l’ambiente. Così si hanno diversi ambienti.
IL CLIMA D’EUROPA MENU’ Il Clima Europeo in generale è mite, trovandosi l’Europa nella cosiddetta Fascia Temperata (tra il Polo Nord e l’Equatore). Esistono tuttavia differenti fasce climatiche dovute a tre fattori: altitudine, latitudine, correnti marine. ALPINA: inverni freddi e rigidi ed estati brevi e fresche. MEDITERRANEA: inverni miti ed estati calde. CONTINENTALE: inverni rigidi ed estati calde e afose. FASCIA ATLANTICA: inverni freddi e umidi: piogge e nebbie ed estati miti. SUB-ARTICA (sotto il Circolo Polare Artico): inverni lunghi e rigidi ed estati brevi e fresche. MENU’
La deriva dei continenti
IL PAESAGGIO Il Panorama è ciò che vediamo di un paesaggio al primo colpo d’occhio. Il Paesaggio è una zona della Terra con caratteristiche naturali ed artificiali e può essere: NATURALE RURALE URBANO
Il paesaggio naturale Il paesaggio naturale è quello in cui non si trova traccia delle attività umane, cioè tutti gli elementi che vi si trovano nascono e crescono in maniera spontanea.
IL PAESAGGIO RURALE Il paesaggio rurale è il paesaggio di campagna, cioè delle zone coltivate dall’uomo. Il clima influisce molto nelle caratteristiche del paesaggio rurale: se il clima è umido, avremo un paesaggio molto verde in cui saranno presenti alberi di vario tipo e acqua abbondante e l’uomo vi potrà coltivare tutte quelle specie vegetali che non sopportano climi troppo caldi e secchi. Se invece il clima è caldo e asciutto, il paesaggio sarà più brullo, rinverdirà solo nei periodi di pioggia e obbligherà l’uomo a selezionare per la coltivazione solo le specie vegetali in grado di sopportare periodi di siccità, come per esempio il grano duro.
IL PAESAGGIO URBANO MENU’ Il paesaggio urbano è quello delle città dove sono presenti case, uffici, industrie, attività commerciali… Possono essere: PICCOLI CENTRI: con poche migliaia di persone. CITTADINE: decine di migliaia di abitanti. GRANDI CITTA’: con centinaia di migliaia di abitanti. In genere sono formate da un centro storico, una piazza principale, un Duomo, un Comune ed una periferia formata da un quartiere residenziale ed uno multi culturale. In Europa la densità della popolazione non è omogenea: ci sono le metropoli, che si sono estese talmente tanto da creare una CONURBAZIONE. Metropoli: milioni di abitanti. Megalopoli: decine di milioni di abitanti. MENU’
L’Inquinamento L'inquinamento è il processo di degradazione causato dal diffondersi nell’aria, nelle acque nel suolo di sostanze dette nocive. Benché possano esistere cause naturali che possono provocare alterazioni ambientali sfavorevoli alla vita, il termine "inquinamento" si riferisce in genere alle attività lavorative dell’uomo. Principalmente esistono tre tipi di inquinamento: - Inquinamento Atmosferico (inquinamento dell’aria) - Inquinamento Idrico (inquinamento dell’acqua) - Inquinamento del Suolo Oggi si parla sempre più della necessità di uno sviluppo sostenibile, cioè di uno sviluppo in grado di garantire i bisogni delle generazioni attuali senza compromettere la possibilità che le generazioni future riescano a soddisfare i propri.
L’Inquinamento Atmosferico L’aria dell’atmosfera è formata da alcuni gas: azoto, ossigeno, piccole quantità di anidride carbonica e vapore acqueo. Però ci sono anche polveri e gas prodotti dalle attività dell’uomo, perciò, l’aria che respiriamo diventa inquinata e dannosa per la salute. Il primo gas che viene riconosciuto come INQUINANTE è il biossido di carbonio o anidride carbonica, prodotto dalla respirazione di tutti gli esseri viventi. Alcuni gas provocano le piogge acide, mentre altri, prodotti da alcune attività umane danneggiano le molecole dell’ozono (gas protettivo dei raggi solari – UV ultravioletti). Ecco perché si sente parlare del buco dell’ozono. Nell’aria si trovano particelle solide dovute a cause naturali e attraverso fumi e polveri prodotti dall’uomo: queste particelle prendono il nome di polveri sottili. Le polveri sottili sono formate da elementi le cui dimensioni sono minori di 10 millesimi di millimetro. Più pericolose per la salute dell’uomo sono le polveri con dimensioni più piccole di 2,5 millesimi di millimetro, che penetrano nei polmoni e si depositano negli alveoli.
L’Inquinamento Idrico Le acque dolci non sono mai purissime: contengono sempre piccole quantità di sostanze disciolte, che devono rimanere entro certi limiti per non diventare inquinanti e nocive per l’ecosistema. Ad aumentare le sostanze inquinanti sono gli scarichi delle nostre case, delle industrie e dell’agricoltura. Molti di questi rifiuti sono formati da materia organica, a cui si aggiungono le sostanze presenti nei fertilizzanti utilizzati nell’agricoltura intensiva. L’eccessiva presenza di queste sostanze può portare all’eutrofizzazione e può causare la morte dei pesci e degli altri organismi acquatici. I detersivi erano un tempo tra le più preoccupanti cause di inquinamento delle acque, oggi risultano meno pericolosi perché per legge devono essere quasi totalmente biodegradabili.
L’Inquinamento del Suolo Il suolo è una risorsa indispensabile per l’uomo e per tutti gli esseri viventi: se non ci fosse questa sottile pellicola non ci sarebbero le piante, gli animali erbivori, né i carnivori (che si nutrono degli erbivori) e neppure l’uomo. Eppure spesso sembra che ci si dimentichi di questo fatto: il suole viene considerato come una sorta di discarica in cui gettare rifiuti domestici, materiali non biodegradabili, liquidi sporchi, rifiuti tossici e molto altro ancora. Ecco in quanto tempo i rifiuti si degradano completamente: RIFIUTO TEMPO DI DEGRADAZIONE Umido Alcune settimane Carta e Cartone Alcuni mesi – Alcuni Anni Plastica Da 300 a 1000 anni Legno Alcuni anni Vetro 400 anni Alluminio Da 20 a 200 anni
Lo Sviluppo Sostenibile Nessuna parte del mondo vorrebbe rinunciare allo sviluppo economico e al progresso sociale sinora raggiunti, e le nazioni che ancora non hanno potuto godere di questo sviluppo vorrebbero naturalmente raggiungerlo utilizzando anch’esse la loro parte di risorse naturali. Ma per salvaguardare la Terra e lasciarla in eredità in condizioni accettabili alle generazioni future, occorre cercare di rendere minimi gli effetti delle attività umane aggiustando i cambiamenti apportati all’ambiente e preservando le fonti di energia e le risorse ancora disponibili. E’ necessario quindi, realizzare uno sviluppo sostenibile: migliorare la vita di tutti gli uomini, ovunque essi abitino, ma lasciare ai nostri discendenti la Terra così come noi l’abbiamo trovata, in modo che chiunque in futuro possa godere degli stessi beni di cui abbiamo goduto noi. Non si vuole che il progresso scientifico, tecnologico, economico, sociale si arresti, ma che si tenga conto di tre importanti condizioni Garantisca uno sviluppo sociale che permetta a tutti di godere dei servizi essenziali; Miri a uno sviluppo economico che faccia crescere il livello di benessere di tutte le popolazioni; Assicuri la protezione dell’ambiente.
Fonti Energetiche Rinnovabili * Esistono alcune fonti di energia chiamate “rinnovabili” , che non utilizzano idrocarburi o risorse minerarie (che prima o poi finiranno), ma altre fonti di energia sempre disponibili. La prima energia rinnovabile utilizzata è stata l’energia idroelettrica (ottenuta dall’acqua dei fiumi), ma oggi si sfruttano anche l’energia geotermica (calore all’interno della Terra), l’energia eolica* (vento), l’energia solare**, il biogas (ottenuto dalla fermentazione dei rifiuti organici). ** MENU’
{ I tre Settori del Lavoro Il lavoro è alla base dello sviluppo della società e dell’economia di uno stato ed è una parte importante della vita e della vita e dell’esperienza di tutti. Le attività lavorative si dividono in tre settori: SETTORE PRIMARIO (agricoltura, allevamento e pesca); SETTORE SECONDARIO (industria, artigianato e attività in cave e miniere); SETTORE TERZIARIO (servizi). { SETTORI PRODUTTIVI Clicca le immagini per visualizzare le diapositive dei tre settori dell’economia.
1. Settore Primario INDIETRO Il Primario è il settore economico che raggruppa tutte le attività che riguardano le colture, sia quelle tradizionali, che quelle biologiche, l’allevamento, ma anche i boschi e i pascoli. Il settore primario svolge attività riguardanti l'allevamento e della trasformazione non industriale di alcuni prodotti (come formaggi fatti in casa, essiccazione del pesce, ecc.). Altre attività sono l'irrigazione (per mezzo di dighe, canali, pozzi...), studi e sistemazione del suolo, ma anche interventi fitosanitari e zoosanitari, costruzioni rurali, piccola viabilità. Infine si raggruppa in questo settore anche la caccia, la pesca e l'attività estrattiva. Nei paesi in via di sviluppo, tra questi anche l'Europa dell'Est, il tasso di popolazione attivo in questo settore è di solito superiore alla media. il settore primario comporta dei rischi , quindi esiste una legge che protegge le persone che vi lavorano . INDIETRO
2. Settore Secondario INDIETRO Il secondario è il settore economico che prevede l'attività economica a livello industriale. Questa deve andare incontro a bisogni considerati, in qualche modo, come secondari rispetto a quelli cui va incontro il settore primario (si pensi ad esempio alla necessità di alimentare la popolazione). Secondo la teoria di alcuni economisti, nel corso del suo sviluppo tecnologico, la società tende a lasciare dietro di sé lo stadio di economia agraria non appena ha assicurato il soddisfacimento dei bisogni primari: una volta raggiunta questa garanzia, essa concentrerà i suoi sforzi in attività di altri tipi. Molte volte, un'economia particolarmente attiva nel settore secondario è semplicemente impegnata nella lavorazione dei prodotti del settore primario. Altre volte, si dedica ad attività completamente indipendenti dal primario. - La produzione di energia, cui è legata anche la lavorazione dei derivati del petrolio e del carbone, di fibre chimiche, di carta, di gomma, del legno. - L'industria di base e manifatturiera (lavorazione di materie prime, produzione chimica, farmaceutica, tessile, alimentare, metallurgica, meccanica, elettronica, dei mezzi di trasporto). - La distribuzione di acqua e di gas. - L'edilizia. - L’Artigianato INDIETRO
3. Settore Terziario MENU’ Il terziario è il settore economico in cui si producono o forniscono servizi e comprende tutte quelle attività complementari e di ausilio alle attività dei settori primario (agricoltura) e secondario (industria) che vanno sotto il nome di servizi. In sostanza si occupa di prestazioni immateriali le quali possono essere incorporate o meno in un bene. Il settore terziario si può suddividere in tradizionale, comprendente servizi tradizionalmente presenti praticamente in ogni epoca e cultura, e avanzato, caratteristico degli ultimi decenni. Se in un'economia poco sviluppata esistono senz'altro attività di questo settore (si pensi ai servizi alberghieri), la società in cui si sviluppa il settore terziario avanzato offre servizi sempre più complessi. Nella conduzione dell'impresa del terziario è necessario adottare metodi e sistemi organizzativi che massimizzino la flessibilità dell'utilizzo delle risorse per adeguarle il più possibile alle fluttuazioni cicliche o stagionali e al variare delle preferenze della clientela. Quando il settore in cui un'azienda opera richiede forti investimenti in mezzi e impianti fissi, ad esempio nei trasporti (di ogni tipo), la fluttuazione ciclica o la variazione congiunturale del mercato di riferimento, generano forti influenze negative sul conto economico. In questi casi, un diffuso comportamento delle aziende, è di reagire alle fluttuazioni del mercato agendo sugli altri fattori di flessibilità: personale, approvvigionamenti e subfornitori. Le azioni intraprese producono - quasi sempre - un effetto di sensazione di peggioramento del servizio che viene percepito dai clienti; si innesca, così, un circolo vizioso difficile da interrompere e da invertire se non a prezzo di una operazione forte che coniughi: lungimiranza, leadership, investimenti e comunicazione. MENU’
L’Europa Ieri e Oggi L’Europa ha subito dei cambiamenti, perché all’indomani della I e II guerra mondiale è stata ridisegnata. Il nostro “continente” ha una superficie di oltre 10.000.000 di km2 e un totale di 710 milioni di abitanti. L’Europa è formata da ben 46 nazioni ed ha una storia millenaria che ha visto protagonisti, diversi popoli e civiltà, fatta di conflitti e divisioni, ma anche di momenti di unità economica, commerciale e culturale. A partire dal 1950 alcune nazioni europee tra cui l’Italia, hanno intrapreso un cammino comune di collaborazione economica che è culminata con la nascita dell’Unione Europea (1993) che si propone di diventare anche un’unione politica. Oggi l’Europa è una delle regioni più ricche del mondo, anche se la sua ricchezza non è distribuita in maniera omogenea: ci sono infatti stati in cui il tenore di vita è basso, mentre in altri (perlopiù nell’Europa Occidentale) il tenore di vita è alto.
L’Unione Europea L'Unione europea (UE) è una comunità di 27 Paesi democratici europei che hanno deciso di legare i propri interessi per vivere insieme in pace e per avviare azioni a favore dei propri cittadini e del resto del mondo. L'Unione europea, nata ufficialmente nel 1993, ma preceduta da altre forme di associazione, è un progetto di unione politica, economica e monetaria, nato dalla convinzione che un’azione comune é più efficace di quella delle singole nazioni (principio di sussidiarità). Gli obiettivi sono: commerciale: uniti si risponde meglio alla concorrenza dei prodotti provenienti da Paesi extraeuropei; politico: la voce di più nazioni ha più influenza nei rapporti con la comunità a livello mondiale che ogni singolo potrebbe avere da solo.
Fine …